87 research outputs found

    Experimental study for evaluation of a suitable ground displacement monitoring system: Pilot hole Campi Flegrei Deep Drilling Project case

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    The paper presents an experimental study carried out in 2012 during the drilling activity for a pilot hole performed in the framework of the Campi Flegrei Deep Drilling Project. A monitoring network has been installed to test and choose a suitable ground deformation system for the subsequent deep drilling of about 3.5 km in the Campi Flegrei Caldera (Italy). We describe the seismic network installed to characterize the structure of the pilot hole area and the ground deformation monitoring system chosen for the small drilling area. Data analysis and results obtained indicate that Total Station is a suitable tool for this case.Published4V. Dinamica dei processi pre-eruttiviN/A or not JC

    Common genetic variants in NEFL influence gene expression and neuroblastoma risk

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    The genetic etiology of sporadic neuroblastoma is still largely obscure. In a genome-wide association study, we identified single-nucleotide polymorphisms (SNP) associated with neuroblastoma at the CASC15, BARD1, LMO1, DUSP12, HSD17B12, HACE1, and LIN28B gene loci, but these explain only a small fraction of neuroblastoma heritability. Other neuroblastoma susceptibility genes are likely hidden among signals discarded by the multiple testing corrections. In this study, we evaluated eight additional genes selected as candidates for further study based on proven involvement in neuroblastoma differentiation. SNPs at these candidate genes were tested for association with disease susceptibility in 2,101 cases and 4,202 controls, with the associations found replicated in an independent cohort of 459 cases and 809 controls. Replicated associations were further studied for cis-effect using gene expression, transient overexpression, silencing, and cellular differentiation assays. The neurofilament gene NEFL harbored three SNPs associated with neuroblastoma (rs11994014: Pcombined \ubc 0.0050; OR, 0.88; rs2979704: Pcombined \ubc 0.0072; OR, 0.87; rs1059111: Pcombined \ubc 0.0049; OR, 0.86). The protective allele of rs1059111 correlated with increased NEFL expression. Biologic investigations showed that ectopic overexpression of NEFL inhibited cell growth specifically in neuroblastoma cells carrying the protective allele. NEFL overexpression also enhanced differentiation and impaired the proliferation and anchorage-independent growth of cells with protective allele and basal NEFL expression, while impairing invasiveness and proliferation of cells homozygous for the risk genotype. Clinically, high levels of NEFL expression in primary neuroblastoma specimens were associated with better overall survival (P \ubc 0.03; HR, 0.68). Our results show that common variants of NEFL influence neuroblastoma susceptibility and they establish that NEFL expression influences disease initiation and progressio

    Il monitoraggio sismico dei vulcani attivi della Campania: rete sismica ed analisi dei dati. (Luglio-Dicembre 2001

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    La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione continua dei segnali al Centro di Acquisizione (Fig. 1). La Rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale rilevata dalla Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della Sismicità). Il miglioramento e la standardizzazione della Rete iniziato nella prima metà del 2000 è continuato nel 2001 con la ristrutturazione di alcune stazioni (SFT, HR9, OTV, SSB, SMC, SOR) e la conversione a tre componenti di due stazioni dell’area vesuviana (BKE e CPV). Particolare attenzione è stata posta nel miglioramento dell’accoppiamento sismometrobasamento al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore, comunque elevato a quasi tutte le stazioni a causa dell’alto grado di urbanizzazione delle aree monitorate. E’ stata completata, inoltre, la ristrutturazione del Ponte Radio Centralizzato posto presso la sede di Via Manzoni. Questa operazione ha comportato la sostituzione di tutti gli apparati radio riceventi, obsoleti o inadeguati, e la ridistribuzione del sistema delle antenne di ricezione. Futuri miglioramenti ed espansioni della Rete sono inseriti nel Piano Triennale delle attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e telefonica digitale) per garantire la continuità dell’acquisizione dei segnali.INGV Sezione di NApoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz

    Il monitoraggio sismico dei vulcani attivi della Campania: rete sismica ed analisi dei dati

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    La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione continua dei segnali al Centro di Acquisizione (figura 1). La Rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale in collaborazione con la Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della Sismicità). Il miglioramento e la standardizzazione della Rete iniziato nella prima metà del 2000 è continuato nell’anno in corso con la ristrutturazione di alcune stazioni (SFT, HR9, OTV, SSB, SMC) e la conversione a tre componenti di due stazioni dell’area vesuviana (BKE e CPV). Particolare attenzione è stata posta nel miglioramento dell’accoppiamento sismometrobasamento al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore; il rumore di fondo rimane comunque elevato a quasi tutte le stazioni a causa dell’alto grado di urbanizzazione delle aree monitorate. E’ stata completata, inoltre, la ristrutturazione del Ponte Radio Centralizzato posto presso la sede di Via Manzoni. Questa operazione ha comportato la sostituzione di tutti gli apparati radio riceventi, obsoleti o inadeguati, e la ridistribuzione del sistema delle antenne di ricezione. Futuri miglioramenti ed espansioni della Rete sono inseriti nel Piano Triennale delle attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e satellitare) per garantire la continuità dell’acquisizione dei segnali.INGV Sezione di Napoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz

    Rendiconto di sorveglianza sismica anno 2002

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    La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione continua dei segnali al Centro di Acquisizione (fig. 1). La rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale rilevata dalla Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della Sismicità). Il miglioramento e la standardizzazione della rete iniziato nella prima metà del 2000 è continuato nel 2002. In particolare è stata effettuata l'installazione di adeguate protezioni elettriche per proteggere la strumentazione da sovratensioni e scariche atmosferiche. Futuri miglioramenti ed espansioni della rete sono inseriti nel piano triennale delle attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e telefonica digitale) per garantire la continuità dell’acquisizione dei segnali.INGV Sezione di NApoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz

    How the First Year of the COVID-19 Pandemic Impacted Patients’ Hospital Admission and Care in the Vascular Surgery Divisions of the Southern Regions of the Italian Peninsula

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    Background: To investigate the effects of the COVID-19 lockdowns on the vasculopathic population. Methods: The Divisions of Vascular Surgery of the southern Italian peninsula joined this multicenter retrospective study. Each received a 13-point questionnaire investigating the hospitalization rate of vascular patients in the first 11 months of the COVID-19 pandemic and in the preceding 11 months. Results: 27 out of 29 Centers were enrolled. April-December 2020 (7092 patients) vs. 2019 (9161 patients): post-EVAR surveillance, hospitalization for Rutherford category 3 peripheral arterial disease, and asymptomatic carotid stenosis revascularization significantly decreased (1484 (16.2%) vs. 1014 (14.3%), p = 0.0009; 1401 (15.29%) vs. 959 (13.52%), p = 0.0006; and 1558 (17.01%) vs. 934 (13.17%), p < 0.0001, respectively), while admissions for revascularization or major amputations for chronic limb-threatening ischemia and urgent revascularization for symptomatic carotid stenosis significantly increased (1204 (16.98%) vs. 1245 (13.59%), p < 0.0001; 355 (5.01%) vs. 358 (3.91%), p = 0.0007; and 153 (2.16%) vs. 140 (1.53%), p = 0.0009, respectively). Conclusions: The suspension of elective procedures during the COVID-19 pandemic caused a significant reduction in post-EVAR surveillance, and in the hospitalization of asymptomatic carotid stenosis revascularization and Rutherford 3 peripheral arterial disease. Consequentially, we observed a significant increase in admissions for urgent revascularization for symptomatic carotid stenosis, as well as for revascularization or major amputations for chronic limb-threatening ischemia

    A cross-sectional study evaluating hospitalization rates for chronic limb-threatening ischemia during the COVID-19 outbreak in Campania, Italy

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    The expansion of coronavirus disease 2019 (COVID-19) prompted measures of disease containment by the Italian government with a national lockdown on March 9, 2020. The purpose of this study is to evaluate the rate of hospitalization and mode of in-hospital treatment of patients with chronic limb-threatening ischemia (CLTI) before and during lockdown in the Campania region of Italy. The study population includes all patients with CLTI hospitalized in Campania over a 10-week period: 5 weeks before and 5 weeks during lockdown (n = 453). Patients were treated medically and/or underwent urgent revascularization and/or major amputation of the lower extremities. Mean age was 69.2 +/- 10.6 years and 27.6% of the patients were women. During hospitalization, 21.9% of patients were treated medically, 78.1% underwent revascularization, and 17.4% required amputations. In the weeks during the lockdown, a reduced rate of hospitalization for CLTI was observed compared with the weeks before lockdown (25 vs 74/100,000 inhabitants/year; incidence rate ratio: 0.34, 95% CI 0.32-0.37). This effect persisted to the end of the study period. An increased amputation rate in the weeks during lockdown was observed (29.3% vs 13.4%; p < 0.001). This study reports a reduced rate of CLTI-related hospitalization and an increased in-hospital amputation rate during lockdown in Campania. Ensuring appropriate treatment for patients with CLTI should be prioritized, even during disease containment measures due to the COVID-19 pandemic or other similar conditions

    Rendiconto di sorveglianza sismica anno 2004

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    Obiettivo principale di una rete sismica per il monitoraggio vulcanico è quello di rilevare una serie di segnali associabili a processi che si sviluppano all’interno del vulcano e che possono essere attribuiti a variazioni dello stato dinamico del sistema. I fenomeni rilevabili sono costituiti da eventi sismici, talvolta manifestati come sciami, ossia sequenze di terremoti concentrati nel tempo, formati anche da centinaia di eventi nell'arco di poche ore. Questi eventi, spesso di bassa energia, sono generati da processi fisici diversificati (meccanismi di sorgente) in grado di produrre segnali simili a quelli riscontrati in aree non vulcaniche (Vulcano Tettonici - VT), oppure segnali a bassa frequenza, detti Long Period (LP), e segnali con frequenze molto basse, con periodi anche di diverse decine di secondi, detti Very Long Period (VLP). Infine i processi interni alla struttura vulcanica sono in grado di generare anche un segnale continuo detto microtremore vulcanico. L’attività di sorveglianza vulcanica, attraverso il rilevamento, l'analisi e la corretta interpretazione di questi fenomeni, si pone l’obiettivo ultimo di segnalare l’evoluzione del vulcano verso una ripresa a breve-medio termine dell'attività eruttiva. Il Centro di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano (INGV) gestisce le reti per la sorveglianza sismica del Vesuvio, dei Campi Flegrei e di Ischia che sono, come è noto, vulcani ad alto rischio a causa del loro stile eruttivo, prevalentemente esplosivo, e della presenza nelle loro prossimità di vaste aree urbanizzate.INGV Sezione di Napoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz
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