8 research outputs found

    Characterization of Botrytis cinerea populations associated with treated and untreated cv. Moscato vineyards

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    Three Botrytis cinerea populations, isolated from three vineyards, one untreated and two treated twice a year, respectively, with fenhexamid or cyprodinil+fludioxonil, were investigated to evaluate the effect of repeated fungicide treatments on the presence and distribution of the transposons Boty and Flipper, and on the phenotypic traits of each pathogen community. The vacuma individuals lacking the two transposons represented the majority of the 390 B. cinerea isolates followed by transposa strains containing Boty and Flipper, while the remaining 67 isolates harboured respectively only Boty (60) or Flipper (7). This research has demonstrated that fungicide application did not influence the transposon distribution patterns, the sensitivity towards various botryticides, or the growth rate of the isolates belonging to the three different populations, but did induced overall reduction of the population size and selected isolates characterized by an enhanced pathogenicity, especially on Vitis vinifera leaves

    An aerogel obtained from chemo-enzymatically oxidized fenugreek galactomannans as a versatile delivery system

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    We describe a new aerogel obtained from laccase-oxidized galactomannans of the leguminous plant fenugreek (Trigonella foenum-graecum) and suggest its potential practical use. Laccase/TEMPO oxidation of fenugreek in aqueous solution caused a viscosity increase of over 15-fold. A structured, elastic, stable hydrogel was generated, due to formation of carbonyl groups from primary OH of galactose side units and subsequent establishment of hemiacetalic bonds with available free hydroxyl groups. Upon lyophilization of this hydrogel, a water-insoluble aerogel was obtained (EOLFG), capable of uptaking aqueous or organic solvents over 20 times its own weight. The material was characterized by scanning electron microscopy, FT-IR, elemental analysis and 13C CP-MAS NMR spectroscopy and its mechanical properties were investigated. To test the EOLFG as a delivery system, the anti-microbial enzyme lysozyme was used as model active principle. Lysozyme was added before or after formation of the aerogel, entrapped or absorbed in the gel, retained and released in active form, as proven by its hydrolytic glycosidase activity on lyophilized Micrococcus lysodeikticus cells wall peptidoglycans. This new biomaterial, composed of a chemo-enzymatically modified plant polysaccharide, might represent a versatile, biocompatible "delivery system" of active principles in food and non-food products

    An aerogel obtained from chemo-enzymatically oxidized fenugreek galactomannans as a versatile delivery system

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    We describe a new aerogel obtained from laccase-oxidized galactomannans of the leguminous plant fenugreek (Trigonella foenum-graecum) and suggest its potential practical use. Laccase/TEMPO oxidation of fenugreek in aqueous solution caused a viscosity increase of over 15-fold. A structured, elastic, stable hydrogel was generated, due to formation of carbonyl groups from primary OH of galactose side units and subsequent establishment of hemiacetalic bonds with available free hydroxyl groups. Upon lyophilization of this hydrogel, a water-insoluble aerogel was obtained (EOLFG), capable of uptaking aqueous or organic solvents over 20 times its own weight. The material was characterized by scanning electron microscopy, FT-IR, elemental analysis and 13C CP-MAS NMR spectroscopy and its mechanical properties were investigated. To test the EOLFG as a delivery system, the anti-microbial enzyme lysozyme was used as model active principle. Lysozyme was added before or after formation of the aerogel, entrapped or absorbed in the gel, retained and released in active form, as proven by its hydrolytic glycosidase activity on lyophilized Micrococcus lysodeikticus cells wall peptidoglycans. This new biomaterial, composed of a chemo-enzymatically modified plant polysaccharide, might represent a versatile, biocompatible “delivery system” of active principles in food and non-food products

    SOSTARE: un modello per valutare l'efficienza tecnica, la sostenibilitĂ  ambientale ed economica delle imprese agricole lombarde

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    Nell’ambito del progetto SOSTARE e’ stato messo a punto un modello per la valutazione integrata della sostenibilità e dell’efficienza aziendale, in termini agronomici, economici ed ecologici. Il modello si basa sull’utilizzo di indicatori che vengono aggregati in modo da consentire all’utente una rapida valutazione della performance aziendale. La diagnosi puo’ essere effettuata sulla base di indicatori sintetici che descrivono ciascuna delle tre dimensioni della sostenibilità analizzati nell’ambito del progetto; tali indicatori sintetici, essendo il frutto di una procedura di aggregazione, possono essere scomposti nelle dodici sottodimensioni che li compongono e successivamente negli indicatori di base da cui derivano. L’utente può quindi effettuare una valutazione generale della performance aziendale, esplorando in dettaglio i punti deboli della gestione aziendale e l’impatto provocato da cambiamenti di gestione volti ad alzarne l’efficienza. Dal punto di vista economico l’attenzione viene posta sulla redditività aziendale, per valutare se un’azienda puo’ rimanere sul mercato indipendentemente dai contributi pubblici. In particolare, si e’ inteso analizzare se, in un contesto di sostenibilità agronomico-ambientale e di multifunzionalità, la cosiddetta “on-farm diversification” può portare ad un incremento di redditività. Diventa così possibile misurare quanto la tutela dell’ambiente possa creare nuove opportunità di maggiore reddito per gli imprenditori. La gestione agronomica e’ stata analizzata dallo stesso punto di vista, ed e’ stato fatto uno sforzo per modellizzare nel sistema diagnostico le interazioni esistenti tra gli elementi del sistema colturale (scelta delle colture, impostazione delle rotazioni agrarie, gestione delle risorse, livello di input dei fattori produttivi di sintesi). Inoltre, nella valutazione della sostenibilità e dell’efficienza agronomica dei modelli di gestione delle attività agricole, l’azienda è stata considerata nel suo complesso per ottenere un risultato che derivi da un’analisi integrata dei differenti aspetti agronomici ed ambientali, quali il ciclo degli elementi nutritivi, la gestione della fertilità del suolo, i consumi di energia fossile non rinnovabile, l’utilizzo delle risorse idriche, l’applicazione oculata dei principi attivi per la difesa delle colture e il destino ambientale degli stessi, la gestione efficiente dei sistemi colturali e delle rotazioni agrarie, la qualità del paesaggio e del territorio in cui si opera. Gli indicatori selezionati per descrivere questi aspetti hanno la caratteristica di poter essere facilmente derivati da dati che richiedono il minor numero possibile di misurazioni puntuali. L’analisi dell’impatto delle pratiche agricole sulla realtà ecosistemica e paesaggistica viene effettuato sulla base di rilevazioni della vegetazione naturale e semi-naturale presente all’interno del territorio gestito da un’azienda agricola. Questo riguarda elementi lineari quali fossi e canali, siepi e filari alberati, nonché elementi areali quali boschi, arbusteti e comunità erbacee, il cui valore naturalistico e’ misurato sulla base delle loro caratteristiche strutturali (lunghezza, area) e della presenza di habitat prioritari della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE, di specie protette dalla normativa regionale, di specie autoctone. Da un punto di vista di ecologia del paesaggio gli elementi naturali e semi-naturali vengono quantificati in rispetto alla loro capacità di contenimento dell’espansione di specie esotiche, e di mantenimento del flusso genico tra le comunità (vegetali e/o animali). Lo studio si è basato su un’indagine diretta compiuta in 70 imprese agricole. Le aziende sono state selezionate in modo da rappresentare il panorama delle tipologie aziendali caratteristiche del Parco del Ticino e dell’agricoltura lombarda; il campione include aziende multifunzionali e non-multifunzionali, low-input, biologiche, convenzionali, suddivise in risicole, cerealicole miste, aziende zootecniche per la produzione di latte, carne bovina e suina. Infine, e’ stato sviluppato un applicativo web per consentire agli utenti del modello SOSTARE di effettuare direttamente l’analisi diagnostica della loro azienda
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