25 research outputs found

    Le raffigurazioni di felini in ambra nella Penisola italiana

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    Si prendono qui in esame le ambre figurate preromane che rappresentano felini. Tra i rinvenimenti della Penisola italiana si contano ad oggi 33 esemplari, ma molti altri sono conservati in musei stranieri, senza indicazione del luogo di ritrovamento; coprono un arco cronologico compreso tra la metà del VII e il IV secolo a.C. e provengono da Etruria padana, Piceno, regioni meridionali (attuali Puglia, Basilicata e Campania) e area etrusco-laziale. Al di fuori della Penisola, alcune ambre sono state portate alla luce in Serbia, Israele e Siria. I manufatti italici fungevano per lo più da pendagli e, talvolta, rivestivano un arco di fibula. Dal punto di vista iconografico, si tratta soprattutto di protomi, di felini in posizione accovacciata, di scene con più animali e di altri unica. Lo studio stilistico delle ambre figurate in forma di felini ci permette di ricostruire infine parte delle vie di scambio attive durante l’età del ferro, delineando, ad esempio, la circolazione dei medesimi modelli lungo la sponda adriatica italiana nei secoli VI e V a.C.In this paper, we discuss pre-Roman carved ambers representing felines. There are currently 33 examples found on the Italian Peninsula, but many others are stored in foreign museums without information about their provenance. They are dated between the middle of the 7th and 4th century BC and come from Po Valley Etruria, Piceno, southern regions (present-day Puglia, Basilicata and Campania), and the Etruscan-Latial area. Outside the Peninsula, some ambers have been found in Serbia, Israel and Syria. The Italic artefacts were mostly used as pendants and sometimes covered the bow of a fibula. Iconographically, they are mainly protomes, felines in a crouching position, scenes with different animals, and other unica. The stylistic study of carved ambers shaped as felines allows us to reconstruct part of the trade routes active during the Iron Age, outlining, for example, the circulation of the same models along the Italian Adriatic shore in the 6th and 5th century BC

    Dome ovens in Late Bronze Age Southern Etruria: Sorgenti della Nova as a case study

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    L'abitato di Sorgenti della Nova, datato al Bronzo Finale, è caratterizzato da una organizzazione degli spazi di tipo proto urbano, che ospita una serie di strutture complesse, tra le quali abitazioni straminee di pianta ellittica, una serie di grotte scavate artificialmente nel tufo, recinti per animali, magazzini e strutture di servizio. Fra queste ultime, si segnalano 5 forni, rinvenuti sia all'interno delle abitazioni sia in prossimità di esse, verosimilmente funzionali alla cottura dei pasti. Il contributo presenta i risultati preliminari delle ricerche sperimentali e archeometriche applicate ai forni di Sorgenti della Nova. In particolare l'ottimo stato di conservazione del Forno 1 ha fornito dati utili ai fini della ricerca sperimentale e alla realizzazione di una sua replica. Inoltre ha permesso di testare le ipotesi inerenti alle tecniche costruttive verificando il rapporto tra forma e i materiali impiegati rispetto al "comportamento termico". Infine, grazie alle analisi XRPD effettuate su campioni provenienti dai forni 3 e 5 è stato possibile approfondire le indagini sulla composizione mineralogica dei reperti. The built-up area of ​​Sorgenti della Nova, dated to the Final Bronze Age, is characterized by a proto-urban organization of spaces, which houses a series of complex structures, including elliptical-shaped stramine dwellings, a series of caves artificially excavated in the tuff , animal pens, warehouses and service facilities. Among the latter, there are 5 ovens, found both inside and near the houses, probably functional for cooking meals. The contribution presents the preliminary results of the experimental and archaeometric research applied to the ovens of Sorgenti della Nova. In particular, the excellent state of conservation of Forno 1 has provided useful data for the purposes of experimental research and the creation of a replica of it. It also made it possible to test the hypotheses inherent in construction techniques by verifying the relationship between shape and materials used with respect to "thermal behavior". Finally, thanks to the XRPD analyzes carried out on samples from kilns 3 and 5, it was possible to deepen the investigations on the mineralogical composition of the finds

    Archeologia e multimedialità: il sito Internet dell'abitato protostorico di Sorgenti della Nova (VT)

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    This article introduces the Web Site of Sorgenti della Nova, a proto-urban settlement located in Southern Etruria and inhabited in the Final Bronze Age (11th - beginning of the 9th century B.C.). The web site was implemented thanks to collaboration between the Dipartimento di Scienze dell’Antichità of the University of Milan and the Istituto per le Tecnologie Informatiche Multimediali of the National Research Council in Milan; it contains not only general information about the settlement but, in particular, digital records on the archaeological finds of Sorgenti della Nova (records and drawings). Further, an analysis is made of the different forms of study and data dissemination offered by multimedia techniques as opposed the traditional forms of finds publications. In conclusion, a complete description of data organisation and structure of the site is offered as well as what is probably the most interesting topic for the archaeologist: the three basic methods for consulting finds according to their typology, chronology or topographic position in the settlement. The site is available at the following URL: http://jargo.itim.mi.cnr.it/ Nov

    Le vie dell'ambra. I passi alpini orientali e l'Alto Adriatico

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    Adriatico mare dell\u2019ambra: il Caput Adriae porta tra Europa e mondo mediterraneo

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    L\u2019analisi dei rinvenimenti di manufatti in ambra permette di individuare nel Caput Adriae una importante \u201cporta\u201d di comunicazione tra gli aspetti culturali dell\u2019Europa centro-settentrionale e il Mediterraneo orientale. Dalle fasi tarde dell\u2019et\ue0 del bronzo e per tutta l\u2019et\ue0 del ferro, l\u2019Adriatico diventa il \u201cmare dell\u2019ambra\u201d e le sue coste, sia orientali che occidentali, sono interessate dallo scambio di materia prima e oggetti lavorati, sia con rotte ascendenti e discendenti, sia attraverso la navigazione tra le due sponde. La nascita del centro di produzione romano di Aquileia riprende quindi una tradizione millenaria, anche se interrotta per qualche breve tempo. In quest\u2019ottica sono stati presi in esame innanzitutto i possibili percorsi della parte terminale della via dell\u2019ambra che raggiunge l\u2019Alto Adriatico gi\ue0 dal Bronzo Recente. Un capitolo importante \ue8 costituito dalle fonti letterarie, pi\uf9 tarde, che tuttavia recano ancora la memoria della provenienza baltica dell\u2019ambra e testimoniano la sua presenza nel Caput Adriae. La tipologia specifica di alcuni vaghi, che a suo tempo abbiamo definito Tipo Tirinto e Tipo Allumiere, presenti il primo nell\u2019officina di Campestrin ed entrambi a Frattesina, diffusi in numerosi siti delle coste adriatiche e anche nel mondo egeo-miceneo, ha permesso di ricostruire le antiche rotte e soprattutto gli scambi economici e culturali tra mondi lontani. In questa sede \ue8 stato anche possibile aggiungere alla lista di distribuzione, gi\ue0 nota, alcuni nuovi esemplari riconosciuti in vecchi scavi da Kompolje, di recente pubblicazione. Nell\u2019et\ue0 del ferro diventa evidente lo spostamento dei centri di scambio e di produzione dall\u2019Alto Adriatico alle coste centrali e meridionali. I luoghi di rinvenimento collocati su entrambe le coste e la tipologia dei manufatti sono utilizzati come alcuni degli indicatori dei contatti interadriatici e di quelli tra l\u2019Adriatico e il mondo tardo miceneo e poi greco

    L\u2019AMBRA IN ITALIA. LE VIE DI PENETRAZIONE E LA DIFFUSIONE DURANTE LA PROTOSTORIA

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    From the Early Bronze Age a series of roads which ran along big rivers linked northern Europe with the Mediterranean world and Italy in particular. Following these routes, baltic amber reached Italy from around the beginning of the II millennium BC and spread across the whole Peninsula through inner and shipping roads that connected the upper Adriatic to the central-eastern Mediterranean. Amber trades and production continued during the Iron Age and up to the IV century BC, then the findings decrease only to begin again during roman period
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