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Modlitwy za Ukrainę i o pokój „w czas próby i rozdziału”
Based upon web-published materials, the article analyzes the eulogies composed in the Church Slavonic and Ukrainian languages, which have arisen following Kiev’s Maidan and its subsequent developments in the period December 2013 – December 2014. The texts under analysis come from Ukrainian Orthodox Church of the Moscow Patriarchate and from the Patriarchate of Moscow itself, from the Ukrainian Orthodox Church of the Kiev Patriarchate and some other texts. Initiatives from the laity are also taken in account (e.g. Ruslana Lyžyčko). The prayers under analysis show historical and political influences. In the Muscovite texts and in Patriarch Kirill’s statements, the attempt to impose the idea of a Russian Commonwealth (Russkij mir) is quite evident. This idea is based upon the unity and brotherhood of a people united by the christening of the Prince St. Vladimir. There are also charges brought against Greek Catholics and non-canonical Churches. The texts composed in Ukraine are either more decisively patriotic and anti-muscovite, with statements backing the European project (the Kiev Patriarchate Ukrainian Orthodox Church), or more religious in general terms, with a plea for fundamental Christian values and declarations of loyalty towards the State (the Moscow Patriarchate Ukrainian Orthodox Church).Based upon web-published materials, the article analyzes the eulogies composed in the Church Slavonic and Ukrainian languages, which have arisen following Kiev’s Maidan and its subsequent developments in the period December 2013 – December 2014. The texts under analysis come from Ukrainian Orthodox Church of the Moscow Patriarchate and from the Patriarchate of Moscow itself, from the Ukrainian Orthodox Church of the Kiev Patriarchate and some other texts. Initiatives from the laity are also taken in account (e.g. Ruslana Lyžyčko). The prayers under analysis show historical and political influences. In the Muscovite texts and in Patriarch Kirill’s statements, the attempt to impose the idea of a Russian Commonwealth (Russkij mir) is quite evident. This idea is based upon the unity and brotherhood of a people united by the christening of the Prince St. Vladimir. There are also charges brought against Greek Catholics and non-canonical Churches. The texts composed in Ukraine are either more decisively patriotic and anti-muscovite, with statements backing the European project (the Kiev Patriarchate Ukrainian Orthodox Church), or more religious in general terms, with a plea for fundamental Christian values and declarations of loyalty towards the State (the Moscow Patriarchate Ukrainian Orthodox Church)
Апокрифы в книжности Древней Руси – общие положения
Presentazione delle considerazioni terminologiche riguardanti la categoria degli apocrifi con un'elenco dei termini usati nella letteratura slavo-ecclesiastica
I nomi del potere nel mondo slavo
a cura di A. Ferrari, F. Fiorani, F. Passi, B. Rupert
La Bibbia nella letteratura rutena del primo Seicento
La Bibbia è un argomento principale nella polemica religiosa fra i cristiani nel XVI e XVII secolo. La Chiesa romana decide che le Sacre Scritture non bastino per la salvezza dell’ uomo e non possono servire come misura della correttezza della fede. Nella grande controversione partecipano anche i ruteni dal polacco-lituano Commonwealth. Da una parte, i ruteni appogiano il concetto romano, riattualizzando la paleocristiana idea delle Sacre Scritture come un insieme dei testi sacri più vasto dal canone biblico e della prevalenza dell’ eucaristia, dall’altra parte però anche loro cercano di giungere al. testo biblico puro e guardano ai libri biblici come a libri da lettura.
Il compimento, l’introduzione e lo sviluppo della Buona Novella si compie attraverso le azioni degli uomini ispirati e con l’obbedienza al volere di Dio, che può chiamare ciascuno di noi a diffondere il Verbo divino e quello dei suoi servitori. È questa, dunque, un’ulteriore prova del fatto che la Chiesa Orientale, da quale la Metropolia di Kiev fa parte, possieda caratteristiche di pienezza ecclesiastica e garantisca quindi l’azione della Grazia Divina e la salvezza eterna, in contrapposizione alla concezione dell’esclusivismo soteriologico
Служба св. Милутину, Краљу Бањском – проблеми теологиje и поетикe
Si analizza la struttura, la poetica e il contenuto teologico dell'ufficio anticoserbo dedicato al s. Stefano - Milutin, re serbo e fondatore del Monastero di Banjska
I martiri atoniti del XIX secolo e la loro lotta contro l'assimilazione etnica e religiosa
Il Monte Athos, conservando il suo carattere panortodosso, era un baluardo contro l’islam e contro il cattolicesimo, ma anche contro i processi della dispersione. L’ortodossia nel concetto degli atoniti dovrebbe essere libera dalle caratteristiche locali per formare un unico popolo ortodosso, capace di fermare l’ondata dell’islamizzazione. Gli atoniti sono riusciti a canalizzare le spontanee decisioni dei cristiani islamizzati che tornavano all’ortodossia per creare un modello esemplare per il rafforzamento della coscienza religiosa e del legame tra la fede e la vita o, meglio dire, tra la fede e la salvezza.
L'articolo presenta i neomartiri passati dall’ortodossia all’islam e poi ritornati alla fede nativa, diventati monaci atoniti e giustiziati dai turchi
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