166 research outputs found

    Lois Presser (2022) Unsaid: Analyzing Harmful Silences. Oakland, CA: University of California Press

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    Lorenzo Natali reviews Unsaid: Analyzing Harmful Silences by Lois Presse

    IL NESSO ECOCIDIO-GENOCIDIO. UN APPROCCIO DI GREEN CRIMINOLOGY

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    L’impatto e le conseguenze dei crimini e dei danni ambientali globali stanno diventando sempre più devastanti. L’inquinamento, lo sfruttamento delle specie animali e vegetali, la distruzione di ecosistemi e paesaggi stanno cambiando profondamente il mondo in cui viviamo. Specifiche comunità sono colpite, almeno inizialmente, più di altre. In particolare, lepopolazioni indigene vedono la loro cultura e i loro mezzi di sostentamento direttamente minacciati a causa dello sfruttamentodelle risorse naturali e della distruzione dell’habitat da parte delle corporation. Danni ambientali di questa natura costituisconoper molti una forma di genocidio. Questo articolo esplora dove e come si manifesta il nesso genocidio-ecocidio, considerando fattori quali la dimensione geografica, quella temporale, lo status sociale e il ruolo degli Stati-nazione

    On the determination of constitutive parametersin a hyperelastic model for a soft tissue

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    The aim of this paper is to study a model of hyperelastic materials and itsapplications into soft tissue mechanics. In particular, we first determine an unbounded domain of the constitutive parameters of the model making our smoothstrain energy function to be polyconvex and hence satisfying the Legendre–Hadamard condition. Thus, physically reasonable material behaviour are described by our model with these parameters and a plently of tissues can betreated. Furthermore, we localize bounded subsets of constitutive parameters in fixed physical and very general bounds and then introduce a family of descrete stress–strain curves. Whence, various classes of tissues are characterized. Ourgeneral approach is based on a detailed analytical study of the first Piola–Kirchhoff stress tensor through its dependence on the invariants and on the constitutive parameters. The uniqueness of parameters for one tissue is discussed by introducing the notion of manifold of constitutive parameters, whichis locally represented by possibly different physical quantities. The advantage of our study is that we show a possible way to improve of the usual approachesshown in the literature which are mainly based on the minimization of a costfunction as the difference between experimental and model results

    Guerre contemporanee e conseguenze ambientali. Un approccio di green criminology

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    Le guerre contemporanee hanno prodotto gravi conseguenze in termini di danni all’ambiente, dai defolianti usati in Vietnamai pozzi incendiati in Kuwait, fino all’uso dell’uranio impoverito a partire dalla Guerra del Golfo. Il presente contributo proponeuna lettura di questi fenomeni da inedite coordinate socio-criminologiche. In primo luogo, verranno tracciate alcunetraiettorie teoriche utili per riposizionare la nostra idea di guerra nel contesto dei mondi sociali ed ecologici della contemporaneità.Nella seconda parte del contributo, ripercorreremo alcune proposte teoriche che contribuiscono a mettere a fuocogli aspetti più salienti delle guerre per un approccio di green criminology – una prospettiva criminologica che studia i criminie i danni ambientali, assieme alle varie forme di (in)giustizia riguardanti la relazione tra l’uomo e l’ecosistema. Concentrandol’attenzione sull’uranio impoverito utilizzato nei contesti delle guerre contemporanee, saranno esplorate le c.d. politiche didiniego attuate dagli Stati per ridimensionare le conseguenze dannose che derivano da queste azioni, riconducibili allanozione di state crime. Le dimensioni di vittimizzazione ambientale rappresenteranno poi l’ulteriore tassello analitico necessarioper rendere conto della rilevanza criminologica degli scenari bellici descritti. Nella terza e ultima parte, verranno suggeritealcune possibili direzioni di rotta per una criminologia che intenda confrontarsi adeguatamente con la dimensione ecologicadelle guerre contemporanee, ridirezionando il “telescopio” criminologico verso nuovi orizzonti conoscitivi e di intervento

    Quando la vittima è l’arte: gli attacchi dell’Isis

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    This contribution proposes a criminological perspective on the phenomenon of art destruction carried out by Isis: a “scorchedearth” operation which has interested many areas of Syria, Iran and Libya with the purpose of annihilating the local feelingof belonging and the collective memory. In particular the article considers the damage inflicted by this kind of behaviorwhich destroys unique and inimitable masterpieces and also damages the whole community, just as it happens inenvironmental crimes. Finally, starting from the assumption that, in spite of their seriousness, this kind of crimes causes alimited social reaction, attention is focused on the extent of the damages considered; their irreparability means that we areall deprived of the possibility of experiencing that which represents our history and our past

    CRIMINOLOGIA DEL GENOCIDIO, INTERAZIONISMO RADICALE E PROCESSI DI VIOLENTIZZAZIONE. IL GENOCIDIO RUANDESE

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    L’articolo presenta un contributo criminologico interazionista radicale all’edificazione di quella che è stata definita come “criminologia del genocidio”. L’obiettivo specifico è applicare il c.d. “processo di violentizzazione” al genocidio ruandese. Proveremo a suggerire la potenzialità euristica di questo avvicinamento, ripercorrendo le cinque fasi del processo di violentizzazione: brutalizzazione, sfida, scontri violenti per il dominio, virulenza e fase predatoria. I processi psico-sociali che animano le esperienze sociali violente saranno analizzati, in ogni singola fase, a partire dalla prospettiva dei perpetratori. Infine, verranno approfonditi alcuni nuclei concettuali che possono rappresentare utili punti di contatto con la prospettiva criminologica emergente nota come “narrative criminology”.
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