755 research outputs found

    On the Production of Mesotrons by Neutral Particles

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    Chemically driven switches for online detection of pH changes in microfluidic devices

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    The internal walls of microfabricated fluidic channels were functionalized with a selfassembled monolayer of Rhodamine B lactam. This molecule has the capability to interconvert between its open fluorescent amide form and the closed non-fluorescent lactam form upon changes of the pH conditions. The interconversion (switch) between the two reversible forms is achieved by addition of an acid or a base and is consistent with a reaction mechanism of the first order. This paper describes the online observation of such fluorescent switch covalently anchored to the channel and proposes this method as a possible sensor for the monitoring of pH changes in microreactors

    Spectrum of Active Nitrogen in the Schumann Region

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    Does low-energy sweetener consumption affect energy intake and body weight? A systematic review, including meta-analyses, of the evidence from human and animal studies

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    By reducing energy density, low-energy sweeteners (LES) might be expected to reduce energy intake (EI) and body weight (BW). To assess the totality of the evidence testing the null hypothesis that LES exposure (versus sugars or unsweetened alternatives) has no effect on EI or BW, we conducted a systematic review of relevant studies in animals and humans consuming LES with ad libitum access to food energy. In 62 of 90 animal studies exposure to LES did not affect or decreased BW. Of 28 reporting increased BW, 19 compared LES with glucose exposure using a specific ‘learning’ paradigm. Twelve prospective cohort studies in humans reported inconsistent associations between LES use and Body Mass Index (-0.002 kg/m2/year, 95%CI -0.009 to 0.005). Meta-analysis of short- term randomized controlled trials (RCTs, 129 comparisons) showed reduced total EI for LES- versus sugar-sweetened food or beverage consumption before an ad libitum meal (-94 kcal, 95%CI -122 to -66), with no difference versus water (-2 kcal, 95%CI -30 to 26). This was consistent with EI results from sustained intervention RCTs (10 comparisons). Meta-analysis of sustained intervention RCTs (4 weeks to 40 months) showed that consumption of LES versus sugar led to relatively reduced BW (nine comparisons; -1.35 kg, 95%CI –2.28 to - 0.42), and a similar relative reduction in BW versus water (three comparisons; -1.24 kg, 95%CI –2.22 to -0.26). Most animal studies did not mimic LES consumption by humans, and reverse causation may influence the results of prospective cohort studies. The preponderance of evidence from all human RCTs indicates that LES do not increase EI or BW, whether compared with caloric or non-caloric (e.g., water) control conditions. Overall, the balance of evidence indicates that use of LES in place of sugar, in children and adults, leads to reduced EI and BW, and possibly also when compared with water

    A Guerra do Paraguai nas charges e caricaturas da Semana Illustrada de 1865

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    The present paper seeks to analyze caricatures published by Semana Illustrada Magazine concerning the participation of Brazil in the Paraguayan War. The research aims to verify how the author of the images represented the Emperor, the allies and the Paraguayan leader in the year of 1865, that is, during the conflict. Therefore, we initially made a brief historiographic account of the Paraguayan War and then discuss the importance of images as a source and object for the writing of history. Subsequently, we present the Magazine and analyze thirteen images produced by its creator Henrique Fleiuss.O presente trabalho busca analisar caricaturas publicadas pela revista Semana Illustrada referentes ? participa??o do Brasil na Guerra do Paraguai. A pesquisa objetiva verificar como o autor das imagens representava o Imperador, os aliados e o l?der paraguaio no ano de 1865, ou seja, durante o conflito. Para tanto, realizamos inicialmente um breve relato historiogr?fico acerca da Guerra do Paraguai para, em seguida, tratar da import?ncia das imagens como fonte e objeto para a escrita da hist?ria. Posteriormente, apresentamos a revista e analisamos treze imagens produzidas por seu criador Henrique Fleiuss

    Dinamiche dell’uso e delle coperture del suolo dell’ultimo mezzo secolo nel paesaggio forestale siciliano.

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    Il lavoro è stato realizzato nell’ambito dell’Azione 3 del progetto LIFE11 ENV IT 215 “RESILienza al cambiamento climatico nelle FOReste MEDiterranee”. In particolare, è stato implementato un sistema di monitoraggio attraverso indagini diacroniche sui principali contesti territoriali pre-forestali e forestali della Sicilia. L’analisi è stata condotta a livello di paesaggio in sei distretti forestali, rappresentativi delle principali categorie forestali della regione, quali i Sicani, le Madonie, i Nebrodi, l’Etna, l’area del Calatino (Sicilia SO) e l’isola di Pantelleria. L’analisi condotta ha come obiettivo il cambiamento dell’uso e delle coperture del suolo avvenuti nel corso dell’ultimo sessantennio. Per la realizzazione degli strati informativi si è fatto ricorso alla fotointerpretazione in ambiente GIS di immagini telerilevate. In particolare, le immagini utilizzate e gli strati informativi realizzati sono relativi a cinque periodi: 1955, 1966/68, 1988/89 (foto aeree), 2007/12 (ortofoto). Il dettaglio tematico delle coperture dei periodi 1988/89 e 2012 è stato realizzato a partire dalla legenda delle categorie forestali della Carta Forestale della Regione Siciliana (CFRS 2011), opportunamente aggiornata e verificata. Le coperture storiche sono state ottenute mediante apposita fotointerpretazione stereoscopica delle foto aeree relative agli anni 1955, 1966/68. Sono state inoltre realizzate, per tutti gli anni considerati, le carte del grado di copertura, utilizzando sei classi progressive. Per il confronto temporale delle coperture del suolo tra il 1988/89 e il 2012 è stato possibile ottenere un elevato livello di accuratezza tematica corrispondente alla legenda delle categorie forestali della CFRS, mentre per il periodo tra il 1954/55 e il 1966/68 l’accuratezza tematica ottenuta corrisponde al livello III della legenda Corine LC, lo stesso dettaglio ha riguardato il confronto diacronico tra 1955 e 2012. L’analisi diacronica degli usi e delle coperture del suolo ha permesso di individuare le componenti del manto forestale che nel periodo indagato non hanno subito trasformazioni nella propria struttura orizzontale; sono state cartografate le aree di variazione, per evidenziare l’entità e la direzione dei principali cambiamenti. I risultati dell’indagine diacronica conseguiti nei distretti forestali analizzati evidenziano importanti processi dinamici avvenuti in termini sia di cambiamento dell’uso e della copertura del suolo sia, soprattutto, in termini di aumento della complessità delle strutture forestali. Tali dinamiche mettono in evidenza anche le diversità tra i contesti territoriali analizzati in termini di potenzialità ecologico-forestale e livelli di antropizzazione/conservazione delle risorse forestali

    Priorità di intervento forestale per la mitigazione di fenomeni di dissesto idrogeologico in Sicilia

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    Secondo i dati dell’INFC l’indice di boscosità della Sicilia è fra i più bassi d’Italia. Nel Piano Forestale della Regione Sicilia (PFR), in corso di approvazione, viene definita la necessità di ampliare la superficie forestale con l’obiettivo di ridurre la frammentazione delle aree forestali esistenti. A tal fine il PFR individua aree ecologicamente omogenee, utili per l’individuazione delle specie da utilizzare in nuovi rimboschimenti e/o impianti di arboricoltura da legno, e aree a priorità d’intervento, fornendo indirizzi per la realizzazione degli interventi nonché altre indicazioni tecniche e programmatiche. Ai fini di una programmazione di maggior dettaglio si delinea la necessità di definire strumenti pianificatori ad un livello sub-regionale coerenti con la programmazione forestale a livello regionale. Scopo del presente lavoro è definire una metodologia per individuare nelle aree di ricongiunzione dei nuclei forestali esistenti, definite nell’ambito del PFR, diversi livelli di priorità d’intervento forestale per la mitigazione di fenomeni di dissesto idrogeologico. A tal fine è stato integrato il Sistema Informativo Geografico messo a punto per la definizione delle aree a priorità a scala regionale con ulteriori strati informativi. Ai fini dello studio, e in via sperimentale, è stata individuata un’area della Sicilia rappresentativa di sufficiente eterogeneità ambientale e di copertura forestale che coincide con la parte settentrionale e nord-occidentale rispettivamente dei bacini dell’Imera meridionale e del Simeto, nelle province di Enna, Messina e Caltanissetta. Nell’ambito dell’area di studio, all’interno delle aree di ricongiunzione delle superfici forestali esistenti sono state individuate diverse unità geomorfologiche omogenee sulla base della suscettività del territorio ai dissesti idrogeologici determinata in funzione della carta delle pendenze e dalla carta litologica in scala 1:100.000. Attraverso le operazioni di sovrapposizione (overlay) tra le precedenti carte sono state individuate le aree a priorità di intervento forestale (aree a differente suscettività potenziale al dissesto idrogeologico) ad una scala di maggiore dettaglio (1:100.000) rispetto a quella definita a livello di programmazione regionale (1:250.000). Queste aree sono state ulteriormente caratterizzate per tipologie di dissesto idrogeologico, distinte in profonde e superficiali, tra cui quest’ultime assumono particolare interesse sperimentale in quanto potenzialmente mitigabili con la realizzazione di interventi forestali. La densità dei dissesti per unità geomorfologica omogenea ha permesso di definire i livelli di priorità d’intervento e conseguentemente di redigere gli indirizzi di programmazione forestale per le aree interessate da fenomeni di dissesto superficiale
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