465 research outputs found

    Technological resources and learning/teaching skills in social education. An international

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    Les universitats europees tenen la responsabilitat i estan compromeses en la construcció de l’Europa i la Societat del Coneixement. La creació de l’espai europeu d’educació superior (EEES) suposa tenir en compte les iniciatives dels governs i implica desenvolupar processos de reorganització i transformació de la intervenció socioeducativa. L’experiència interuniversitària és la primera d’un procés d’innovació docent que hom pretén implementar en successius cursos . El principal objectiu era motivat per l’oportunitat d’experimentar una aplicació de social networking, adquirint competències de l’educador social en la construcció del coneixement a través de la discussió en xarxa, utilitzant estratègies socioconstructivistes.Las universidades europeas tienen la responsabilidad y están comprometidas en laconstrucción de la Europa y la Sociedad del Conocimiento. La creación del espacio europeo de educación superior (EEES) supone tener en cuenta las iniciativas de los gobiernos e implica desarrollar procesos de reorganización y transformación de la intervención socioeducativa. La experiencia inter-universitaria es la primera de un proceso de innovación docente que se pretende implementar en sucesivos cursos. El principal objetivo estaba motivado por la oportunidad de experimentar una aplicación de social networking, adquiriendo competencias del educador social en la construcción del conocimiento a través de la discusión en red, utilizando estrategias socioconstructivistas.European universities are responsible for, and committed to, making Europe a knowledge-based society. The creation of the European Higher Education Area (EHEA) involves taking into account initiatives from the government, and developing procedures for reorganising and transforming social-education methods. The inter-university experience is the first in an innovative teaching process that is to be implemented in succeeding academic years. The main aim is based on the opportunity to try out a social networking application by acquiring the skills of a social educator in building knowledge through on-line discussions, using social constructivism strategies

    Analisi delle criticità nella progettazione e gestione di un sistema riconfigurabile di produzione.

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    Il progressivo processo di globalizzazione, l’incedere turbolento dei mercati, il crescente grado di customizzazione, l’accresciuta competenza e coscienza ambientale degli utenti finali, rappresentano le principali sfide che un’azienda moderna deve essere in grado di raccogliere ed affrontare. L’applicazione dei risultati offerti dal progresso tecnologico, nonché lo sviluppo e l’impiego nei moderni sistemi produttivi di adeguati sistemi cognitivi, ben si prestano al soddisfacimento delle mutevoli esigenze del consumatore e al contemporaneo abbattimento dei costi sostenuti nel compimento delle attività produttive. In tale conteso, diviene sempre più determinante per salvaguardare la propria posizione competitiva la capacità di distribuire e ridistribuire, in modo rapido ed efficiente, le risorse a disposizione. Si prefigura, in definitiva, la necessità di un adattamento dinamico della produzione industriale. L’obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare le problematiche che è necessario affrontare nella progettazione e gestione di un Sistema di Produzione Riconfigurabile, individuando i fattori strategici e operativi che possano renderlo una valida alternativa ai sistemi di produzione di tipo tradizionale. Diversamente da quanto accade per un comune sistema di produzione flessibile, infatti, la struttura modulare di un RMS ne garantisce una più efficace regolabilità in termini di scalabilità fisica, consentendo l’abbattimento dei costi di mancato utilizzo che affliggono i primi. Tale risultato, tuttavia, non può prescindere dallo studio dell’evoluzione del sistema in funzione di quella del mercato, poiché questo è in grado di influenzare in modo determinante le scelte effettuate in merito alle risorse fisiche di cui dotarsi (macchine modulari e moduli produttivi aggiuntivi) e alle successive configurazioni che il sistema dovrà assumere. In questo caso, inoltre, a causa della marcata dinamicità del problema diventa ancor più critico il legame esistente fra politiche implementate per la scalabilità del sistema, parametri operativi di controllo, obiettivi e strategie di mercato adottate. Nel primo capitolo sono stati presi in considerazione i fattori che hanno costituito terreno fertile per la germinazione di nuovi paradigmi produttivi quali: sistemi di produzione agili, sistemi di produzione flessibili, sistemi di produzione riconfigurabili. Nel secondo capitolo, dopo aver individuato le principali proprietà di cui un sistema deve essere dotato per poter essere annoverato fra i sistemi di produzione riconfigurabili, verranno prese in considerazione alcune caratteristiche fisiche e logiche del sistema, al fine di rendere più evidenti le criticità che possono sorgere nella loro progettazione e gestione. Nel terzo capitolo sono state illustrate le principali differenze esistenti fra i sistemi di produzione oggetto di studio e i sistemi di produzione di tipo tradizionale, fornendo degli strumenti utili per la valutazione della convenienza di un investimento in una forma produttiva piuttosto che in un altra. Nel quarto capitolo, dopo aver sottolineato il legame esistente fra performance offerte da un sistema riconfigurabile e corretta progettazione delle famiglie di prodotti, fra le tecniche tradizionalmente adoperate nell’ambito dei sistemi di produzione di tipo cellulare, sono state individuate quelle che meglio si prestano ad un’estensione dinamica del problema e che quindi potrebbero rivelarsi utili nel caso trattato. Inoltre, il parallelismo con le discipline evoluzionistiche ha consentito l’introduzione di un nuovo strumento di supporto per effettuare considerazioni riguardanti l’evoluzione futura delle famiglie inizialmente individuate, problematica particolarmente critica nella progettazione di un RMS. Infine, nel quinto capitolo, è stato costruito un modello basato sull’applicazione dei principi della System Dynamics che consentisse una rappresentazione delle problematiche di scalabilità della capacità in un sistema produttivo riconfigurabile. La definizione di svariati parametri di controllo e di performance del sistema, ha consentito di valutare la risposta di un RMS al variare della politica di scalabilità adottata, allorquando si verificassero specifici scenari di mercato. Un accurata analisi di sensitività ha permesso di valutare la robustezza dei risultati ottenuti, di dettagliare specifici comportamenti del sistema e ha fornito spunti per l’individuazione di aree nelle quali ulteriori investimenti miranti al miglioramento della reattività o del tasso di utilizzazione del sistema divengono non convenienti

    Pulsatile Viscous Flows in Elliptical Vessels and Annuli: Solution to the Inverse Problem, with Application to Blood and Cerebrospinal Fluid Flow

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    We consider the fully-developed flow of an incompressible Newtonian fluid in a cylindrical vessel with elliptical cross-section and in an annulus between two confocal ellipses. Since flow rate is the main physical quantity which can be actually be derived from measurements, we address the extit {inverse problem} to compute the velocity field associated with a given, time-periodic flow rate. We propose a novel numerical strategy, which is nonetheless grounded on several analytical relations and which leads to the solution of systems of ordinary differential equations. Our method holds romise to be more amenable to implementation than previous ones based on challenging computation of Mathieu functions. We report numerical results based on measured data for human blood flow in the internal carotid artery, and cerebrospinal fluid flow in the upper cervical region of the human spine. Computational efficiency is shown, but the main goal of the present study is to provide an improved source of initial/boundary data, as well as a benchmark solution for pulsatile flows in elliptical sections and the proposed method has potential applications to bio-fluid dynamics investigations (e.g. to address aspects of relevant diseases), to biomedical applications (e.g. targeted drug delivery and energy harvesting for implantable devices), up to longer-term medical microrobotics applications

    Empathy and burnout: an analytic cross-sectional study among nurses and nursing students

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    Background and aim: Empathy is an essential element of good nursing care associated with increased patient satisfaction. Burnout represents chronic occupational stress which diminishes interest in work and reduces patient safety and satisfaction. The purpose of this study was to evaluate the correlation between empathy and burnout in nursing students and nurses. Method: This cross-sectional research was conducted in a sample of 298 nurses and 115 nursing students. Socio-demographic and career information was collected. Balanced Emotional Empathy Scale (BEES) and Maslach Burnout Inventory (MBI) were administered. Data were statistically analysed. Results: 63% of our sample answered questionnaires (54% of nurses and 84% of students). The BEES global mean score was slightly inferior to empathy cut-off of 32. In the student group, two BEES dimension scores were statistically significantly higher than nurses (p=0.011 and p=0.007 respectively, t-test). Empathy was negatively related to age (p=0.001, ANOVA). Emotional exhaustion (EE) scores of MBI reported statistically significantly lower levels for students (p<0.0001, t-test). EE was negatively related to BEES mean total score in students (r=-0.307, p<0.002) and nurses (r=-0.245, p<0.002), personal accomplishment of MBI presented positive correlation with BEES mean total scores in students (r=0.319, p<0.002) and nurses (r=0.266, p<0.001, Pearson’s correlation). Female students showed superior empathy capacity in comparison to male students in all 5 dimensions of BEES (p<0.001), whereas females nurses in only one dimension (p<0.001). Conclusions: Our data suggest empathy declines with age and career. High levels of empathy can be protective against burnout development, which, when presents, reduces empathy

    Hemodynamic effects of intermittent compression as a countermeasure to orthostatic stress

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    Upright posture can be associated with symptoms of dizziness, light-headedness and blurred vision, which are fundamentally caused by impaired cerebral hemodynamics. As gravity acts along the body’s longitudinal axis, pooling of blood in the dependent vasculature of the lower body results in a decrease in venous return and compromises the heart's ability to perfuse the brain. The improvement of venous return has been a therapeutic focus to increase tolerance of the upright position. The use of static external compression to limit venous pooling while standing has yielded mixed results. Intermittent external compression of the lower legs provides an alternative strategy to redirect blood from the extremities back to the heart. The main objective of this thesis was to assess how the application of intermittent compression of the lower legs affected the local, central and cerebral hemodynamic responses to orthostatic stress. To accomplish this, a preliminary method comparison study was conducted to address potential shortcomings in the commonly used Modelflow method to accurately estimate dynamic fluctuations in stroke volume during orthostatic stress. The results of this method comparison study indicated that the Modelflow method could not accurately estimate stroke volume in the conditions elicited by orthostatic stress. Intermittent compression of the lower legs attenuated the orthostatic-induced reductions in blood pressure, cerebral blood flow velocity and indices of cerebral oxygenation, while enhancing blood flow to the legs. Thus, the use of intermittent compression of the lower legs as a countermeasure to orthostatic stress may improve the tolerance of certain conditions in which brain blood flow is compromised

    Assessment of the seismic vulnerability of RC frames according to Direct-Displacement Based Approach

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    Il presente lavoro ha lo scopo di presentare gli studi e i risultati ottenuti durante l’attività di ricerca svolta sul Displacement-based Assessment (DBA) dei telai in cemento armato. Dopo alcune considerazioni iniziali sul tema della vulnerabilità sismica e sui metodi di analisi e verifica, si procede alla descrizione teorica del metodo. Sono stati analizzati tre casi studio di telai piani, progettati per soli carichi verticali e secondo normative non più in vigore che non prevedevano l’applicazione della gerarchia delle resistenze. I telai considerati, destinati ad abitazione civile, hanno diversa altezza e numero di piani, e diverso numero di campate. Si è proceduto all’applicazione del metodo, alla valutazione della vulnerabilità sismica in base alla domanda in termini di spostamento costituita da uno spettro elastico previsto dall’EC8 e alla validazione dei risultati ottenuti mediante analisi non lineari statiche e dinamiche e mediante l’applicazione dei teoremi dell’Analisi limite dei telai, proposta come procedura alternativa per la determinazione del meccanismo anelastico e della capacità in termini di taglio alla base. In ultimo si è applicata la procedura DBA per la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, realizzato tra il 1969 e il 1975 in un sito caratterizzato da una accelerazione di picco orizzontale pari a 0,24g e una probabilità di superamento del 10% in 75 anni.This work aims to present the studies and the results obtained during the research activity carried out on the Displacement-Based Assessment (DBA) of reinforced concrete frames. After some initial considerations on the issue of seismic vulnerability and methods of analysis and testing, the theoretical description of the method is presented. Three case study concerning the application of the DBA procedure to plane frames, designed for vertical loads only and according to old provisions that did not involve the application of the hierarchy of strength, are presented. The results of the procedure in terms of inelastic mechanism assumed and limit-state displaced shape are compared with results obtained by nonlinear static and dynamic analysis, performed in order to validate the displaced shape assumed, and with results of Limit Analysis, which is proposed as an alternative procedure to determine the inelastic mechanism and the base shear capacity. Finally, the DBA procedure has been applied for the assessment of the seismic vulnerability of a school building, built between 1969 and 1975 and located on a site characterized by a peak horizontal acceleration of 0.24 g and a probability of exceedance of 10% in 75 years
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