12 research outputs found

    Prevalenza della sordit\ue0 in soggetti di et\ue0 superiore ai 65 anni : studio pilota in un campione di popolazione Lombarda = Prevalence of hearing loss in elderly individuals over 65 years of age: a pilot study in Lombardia (Italy)

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    A cross sectional study was performed to determine the prevalence of hearing loss in individuals over age 65 years presenting to a medical centre in Lombardia (Italy). The aim was to assess the feasibility of performing a survey to evaluate the prevalence of hearing loss in the entire region. Audiometric testing was performed in each enrolled subject, to reveal losses in hearing levels at 250 to 8000 Hz; hearing levels were measured in decibels. Prevalences of mild, moderate, severe, and profound hearing impairment were found to be 39%, 17.4%, 2.9% and 0.6% respectively when using the WHO classification, and 59.9%, 25.6%, 2.9%, and 0.6% respectively when using the classification of the Bureau International d'Audiophonologie (BIAP).This study has shown that a relevant part of the study population is affected by hearing impairment and has served as a pilot study for a larger-scale study to be performed in the Lombardia region

    Prevalenza della sordità in soggetti di età superiore ai 65 anni. Studio Pilota in un campione di popolazione lombarda

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    Il Dipartimento di Igiene Medicina Preventiva, Occupazionale e di Comunità dell’Università degli Studi Pavia, in accordo con il dipartimento di Audiologia dell’Università degli Studi di Milano, ha avviato uno studio pilota per rilevare la fattibilità di uno studio di prevalenza dell’ipoacusia da condurre nella fascia di popolazione oltre i 65 anni in Lombardia. L’indagine pilota è stata resa possibile grazie alla disponibilità del Centro Medico Polifunzionale di Legnano, composto da tre MMG ed al quale afferiscono circa 4.000 assistiti. Sono stati reclutati, con campionamento casuale 177 pazienti , tra il totale degli assistiti over 65. I pazienti sono stati convocati presso lo studio del loro MMG e sottoposti all’ esame audiometrico, inoltre è stato loro somministrato un questionario (predisposto dal gruppo di lavoro) per rilevare la percezione individuale del deficit auditivo. La lettura dei diversi gradi di ipoacusia è stata interpretata applicando due criteri di classificazione di riferimento OMS e BIAP (Bureau International d’Audiophonologie). La valutazione dei dati riferiti al campione di Legnano ha mostrato percentuali di prevalenza pari al 37,9% per ipoacusia lieve, 16,9% media, 2,8% grave, 0,6% profonda in base ai criteri di classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e 58,8% ipoacusia lieve, 18,1% media, 1,7% grave e 0,6% profonda secondo la classificazione BIAP. L’elaborazione del questionario mediante l’assegnazione di un punteggio alle singole risposte, unita all’esito dell’esame audiometrico, ha permesso di testare il questionario come possibile strumento di rilevazione dell’ipoacusia con notevoli vantaggi in termini economici, logistici e di tempo. La ricerca sperimentata in una realtà locale ha permesso di aumentare la consapevolezza circa la metodologia di rilevazione, la modalità di esecuzione, i costi e i possibili problemi da affrontare nello studio di prevalenza in vista dell’estensione all’intero territorio lombardo

    Prevalenza della sordità in soggetti di età superiore ai 65 anni. Studio pilota in un campione di popolazione lombarda

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    Il Dipartimento di Igiene Medicina Preventiva, Occupazionale e di Comunità dell’Università degli Studi Pavia, in accordo con il dipartimento di Audiologia dell’Università degli Studi di Milano, ha avviato uno studio pilota per rilevare la fattibilità di uno studio di prevalenza dell’ipoacusia da condurre nella fascia di popolazione oltre i 65 anni in Lombardia. L’indagine pilota è stata resa possibile grazie alla disponibilità del Centro Medico Polifunzionale di Legnano, composto da tre MMG ed al quale afferiscono circa 4.000 assistiti. Sono stati reclutati, con campionamento casuale 177 pazienti , tra il totale degli assistiti over 65. I pazienti sono stati convocati presso lo studio del loro MMG e sottoposti all’ esame audiometrico, inoltre è stato loro somministrato un questionario (predisposto dal gruppo di lavoro) per rilevare la percezione individuale del deficit auditivo. La lettura dei diversi gradi di ipoacusia è stata interpretata applicando due criteri di classificazione di riferimento OMS e BIAP (Bureau International d’Audiophonologie). La valutazione dei dati riferiti al campione di Legnano ha mostrato percentuali di prevalenza pari al 37,9% per ipoacusia lieve, 16,9% media, 2,8% grave, 0,6% profonda in base ai criteri di classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e 58,8% ipoacusia lieve, 18,1% media, 1,7% grave e 0,6% profonda secondo la classificazione BIAP. L’elaborazione del questionario mediante l’assegnazione di un punteggio alle singole risposte, unita all’esito dell’esame audiometrico, ha permesso di testare il questionario come possibile strumento di rilevazione dell’ipoacusia con notevoli vantaggi in termini economici, logistici e di tempo. La ricerca sperimentata in una realtà locale ha permesso di aumentare la consapevolezza circa la metodologia di rilevazione, la modalità di esecuzione, i costi e i possibili problemi da affrontare nello studio di prevalenza in vista dell’estensione all’intero territorio lombardo

    Impact of participation in a surgical site infection surveillance network: results from a large international cohort study.

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    Surveillance of surgical site infections (SSIs) is a core component of effective infection control practices, though its impact has not been quantified on a large scale. To determine the time-trend of SSI rates in surveillance networks. SSI surveillance networks provided procedure-specific data on numbers of SSIs and operations, stratified by hospitals' year of participation in the surveillance, to capture length of participation as an exposure. Pooled and procedure-specific random-effects Poisson regression was performed to obtain yearly rate ratios (RRs) with 95% confidence intervals (CIs), and including surveillance network as random intercept. Of 36 invited networks, 17 networks from 15 high-income countries across Asia, Australia and Europe participated in the study. Aggregated data on 17 surgical procedures (cardiovascular, digestive, gynaecological-obstetrical, neurosurgical, and orthopaedic) were collected, resulting in data concerning 5,831,737 operations and 113,166 SSIs. There was a significant decrease in overall SSI rates over surveillance time, resulting in a 35% reduction at the ninth (final) included year of surveillance (RR: 0.65; 95% CI: 0.63-0.67). There were large variations across procedure-specific trends, but strong consistent decreases were observed for colorectal surgery, herniorrhaphy, caesarean section, hip prosthesis, and knee prosthesis

    Impact of participation in a surgical site infection surveillance network: results from a large international cohort study

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    International audienceBackgroundSurveillance of surgical site infections (SSIs) is a core component of effective infection control practices, though its impact has not been quantified on a large scale.AimTo determine the time-trend of SSI rates in surveillance networks.MethodsSSI surveillance networks provided procedure-specific data on numbers of SSIs and operations, stratified by hospitals' year of participation in the surveillance, to capture length of participation as an exposure. Pooled and procedure-specific random-effects Poisson regression was performed to obtain yearly rate ratios (RRs) with 95% confidence intervals (CIs), and including surveillance network as random intercept.FindingsOf 36 invited networks, 17 networks from 15 high-income countries across Asia, Australia and Europe participated in the study. Aggregated data on 17 surgical procedures (cardiovascular, digestive, gynaecological-obstetrical, neurosurgical, and orthopaedic) were collected, resulting in data concerning 5,831,737 operations and 113,166 SSIs. There was a significant decrease in overall SSI rates over surveillance time, resulting in a 35% reduction at the ninth (final) included year of surveillance (RR: 0.65; 95% CI: 0.63–0.67). There were large variations across procedure-specific trends, but strong consistent decreases were observed for colorectal surgery, herniorrhaphy, caesarean section, hip prosthesis, and knee prosthesis.ConclusionIn this large, international cohort study, pooled SSI rates were associated with a stable and sustainable decrease after joining an SSI surveillance network; a causal relationship is possible, although unproven. There was heterogeneity in procedure-specific trends. These findings support the pivotal role of surveillance in reducing infection rates and call for widespread implementation of hospital-based SSI surveillance in high-income countries
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