9 research outputs found

    AntologĂ­a de los 'Poemas dispersos'

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    Guido Gozzano (Turin, 1883 - 1916) is considered one of the greatest exponents of the Italian twilight poetic movement. Due to his premature, he only published two collections of poems in life, both of vital importance in the context of early-century Italian poetry, La via del rifugio (1907) and I colloqui. Liriche (1911). The texts written after his trip to India stand out and published posthumously in 1912 with the title Verso la cuna del mondo. Lettere dal India. His work has to be understood in the context of the crisis that arose after the stagnation of the decadent aestheticist and classicist literature of Gabriele D'Annunzio and Giovanni Pascoli, to whom he oppose a poetry full of tender irony turned to the recreation of bourgeois interiors full of "buone cose di pessimo gusto" in the line of the intimate and impressionist French models

    “Nevinha e Flor-de-abril”, uma fábula de Guido Gozzano

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    Tradução de: Gleiton Lentz

    La ballata dell'uno

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    Primo articolo di apertura del n.2 di Numero in forma di ballata in cui si annuncia che il primo fascicolo Ăš esaurito. I personaggi sono Giovanni Giolitti, il papa, il re Vittorio Emanuele, Giuseppe Verdi e Mascagni, D'Annunzio, Teresah, Carola Prosperi e Amalia Guglielminetti, ma anche la Gioconda e la San Giorgio

    Opere

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    Guido Gozzano, I colloqui e altre poesie, a cura di Alessandro Fo (con Introduzione, Nota biobibliografica e Nota al testo)

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    Edizione dei "Colloqui" di Guido Gozzano con saggio introduttivo, Nota biobibliografica e Nota al test

    Nell'Oriente favoloso

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    L’edizione raccoglie tutte le prose di Guido Gozzano relative al suo viaggio in India, ordinandole secondo la cronologia di pubblicazione sul quotidiano “La Stampa” e su varie riviste, nell’arco degli anni che vanno dal gennaio 1914 al settembre del 1916. Per tanto, la raccolta si differenzia da quella iniziale di Verso la cuna del mondo (Milano, Treves, 1917), apparsa postuma, curata probabilmente da Giuseppe Antonio Borgese, e disposta secondo una successione delle “lettere” che, forse, non rispecchiava la volontà dell’autore. All’insieme dei testi sono stati aggiunti gli articoli che non compaiono nell’edizione di Verso la cuna del mondo: Un voto alla Dea Tharata-Ku-Wha e Sull’oceano di brace, apparsi sul quotidiano “La Stampa” rispettivamente il 30 gennaio e il 16 febbraio 1914, e Glorie italiane all’estero. Gli orrori del Paradiso, articolo pubblicato sulla rivista “Bianco rosso e verde” il 15 gennaio 1916. La curatela ha riprodotto i testi originali di Gozzano apparsi sui quotidiani e riviste, e in nota sono state evidenziate tutte le varianti lessicali e sintattiche rispetto all’edizione princeps di Verso la cuna del mondo. La collocazione degli articoli condotta secondo il criterio della cronologia, ha scompaginato, dunque, l’ordine che caratterizza la sequenza delle prose di Verso la cuna del mondo, e quindi anche il percorso di viaggio del poeta all’interno dell’India. È nato, così, strutturalmente, un libro differente che potrebbe anche non dirsi soltanto un “diario di viaggio”, ma soprattutto un errare interiore, o meglio, la metafora di un altro viaggio, già intrapreso dal poeta e in India irreparabilmente vicino al suo epilogo. Il titolo del volume ha ripreso quello dell’occhiello che accompagnava l’articolo Giaipur: la città rosea apparso sulla rivista “La donna” con la data 20 agosto 1916
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