Dismatria e le altre (formazioni neologiche di autori stranieri in italiano)

Il contributo si sofferma sulla produzione di alcuni neologismi italiani da parte degli scrittori italofoni multietnici; non si tratta di migratismi, bens\uec di formazioni di nuove parole secondo le regole della morfologia derivativa italiana, segnale non equivoco di integrazione linguistica matura. La rassegna offerta vuole altres\uec inaugurare una raccolta, aperta ai contributi di tutti gli studiosi.This paper focuses on the production of some Italian neologisms by multi-ethnic Italian writers; these words are formed according to the rules of Italian derivative morphology. This is an unequivocal sign of mature linguistic integration. The paper also offers a survey of some of these words, whose aim is to start a collection, open to the contributions of all scholars

L'approdo all'italiano : un punto di arrivo?

Problemi di integrazione linguistica nella prima e successive generazioni di immigrati

L’italiano di Jessie White Mario

La lingua della Vita di Giuseppe Garibaldi, scritta in italiano da Jessie White Mario nel 1882, nelle scelte fonetiche e morfosintattiche non si allinea alla proposta manzoniana, caratterizzata com\u2019\ue8 da un\u2019apertura generalizzata all\u2019allotropia. Asseconda il costume della buona e curata mediet\ue0 prosastica dell\u2019epoca sul piano delle strutture sintattiche e del lessico, aperto alle voci tecniche e ai neologismi.The language of the Vita di Giuseppe Garibaldi, written in Italian by Jessie White Mario in 1882, is not closely aligned with the Manzonian standard in terms of its phonetic, morphological and syntactic choices. Rather, it displays a general inclination towards double forms, and follows the custom of good, careful prose writing in the middle style typical of the period, in terms of both syntactical structures and lexis, with a sprinkling of technical terms and neologisms thrown in for good measure

Clinical characteristics of coronavirus disease (COVID-19) early findings from a teaching hospital in Pavia, North Italy, 21 to 28 February 2020

We describe clinical characteristics, treatments and outcomes of 44 Caucasian patients with coronavirus disease (COVID-19) at a single hospital in Pavia, Italy, from 21\u201328 February 2020, at the beginning of the outbreak in Europe. Seventeen patients developed severe disease, two died. After a median of 6 days, 14 patients were discharged from hospital. Predictors of lower odds of discharge were age>65 years, antiviral treatment and for severe disease, lactate dehydrogenase >300 mg/dL

Lettere familiari come lezioni di lingua (a Milano, in casa Verri)

Una trentina di lettere, inedite, scritte da Maria Castiglioni al marito Pietro Verri documenta la pratica didattica del filosofo illuminista di far scrivere alla moglie lettere che egli stesso, poi, rivedeva e correggeva, per rafforzare le malcerte conoscenze d\u2019italiano di lei