76 research outputs found

    PMD90 Renal Denervation for Resistant Hypertension: HTA Report of the Veneto Region

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    The management of clinical risk in a sample of hospital wards and in the service centers for the elderly the Region of Veneto [La gestione del rischio clinico in un campione di reparti ospedalieri e nei centri di servizi per anziani della Regione del Veneto]

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    Negli ultimi decenni \ue8 cresciuta la cultura del rischio correlato agli errori di terapia farmacologica quale causa di eventi potenzialmente dannosi per i pazienti. Il Progetto \u201cLa gestione del rischio clinico in un campione di reparti ospedalieri e nei Centri di Servizi per anziani della Regione del Veneto\u201d \ue8 stato condotto con l\u2019obiettivo di rilevare lo stato di applicazione delle indicazioni ritenute pi\uf9 rilevanti tra quelle contenute nelle Raccomandazioni Ministeriali n. 1-7-12 presso un campione di Reparti ospedalieri e di Centri di Servizi per anziani non autosufficienti del territorio regionale. La rilevazione ha coinvolto tutte le aziende pubbliche (21 Aziende ULSS, 2 Aziende Ospedaliere, 2 IRCCS) e 16 strutture private; i Centri di Servizi per Anziani sono stati selezionati dalle Aziende ULSS. La rilevazione \ue8 stata effettuata dal farmacista locale, direttamente in reparto attraverso interviste di audit al personale medico/infer- mieristico, osservazione diretta e controlli a campione. Il progetto ha mostrato, sia nei reparti che nei Centri di Servizi per anziani, alcune criticit\ue0 tra cui la bassa ado- zione di procedure sulla Ricognizione e Riconciliazione terapeutica (rispettivamente 34% e 30%), la non com- pleta attenzione alla registrazione in cartella clinica delle allergie dei pazienti (74% e 69%), una bassa segnalazione delle reazioni avverse a farmaci

    Exploratory data on the clinical efficacy of monoclonal antibodies against SARS-CoV-2 Omicron variant of concern

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    Background: Recent in-vitro data have shown that the activity of monoclonal antibodies (mAbs) targeting severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) varies according to the variant of concern (VOC). No studies have compared the clinical efficacy of different mAbs against Omicron VOC. Methods: The MANTICO trial is a non-inferiority randomised controlled trial comparing the clinical efficacy of early treatments with bamlanivimab/etesevimab, casirivimab/imdevimab, and sotrovimab in outpatients aged 50 or older with mild-to-moderate SARS-CoV-2 infection. As the patient enrolment was interrupted for possible futility after the onset of the Omicron wave, the analysis was performed according to the SARS-CoV-2 VOC. The primary outcome was coronavirus disease 2019 (COVID-19) progression (hospitalisation, need of supplemental oxygen therapy, or death through day 14). Secondary outcomes included the time to symptom resolution, assessed using the product-limit method. Kaplan-Meier estimator and Cox proportional hazard model were used to assess the association with predictors. Log rank test was used to compare survival functions. Results: Overall, 319 patients were included. Among 141 patients infected with Delta, no COVID-19 progression was recorded, and the time to symptom resolution did not differ significantly between treatment groups (Log-rank Chi-square 0.22, p 0.90). Among 170 patients infected with Omicron (80.6% BA.1 and 19.4% BA.1.1), two COVID-19 progressions were recorded, both in the bamlanivimab/etesevimab group, and the median time to symptom resolution was 5 days shorter in the sotrovimab group compared with the bamlanivimab/etesevimab and casirivimab/imdevimab groups (HR 0.53 and HR 0.45, 95% CI 0.36-0.77 and 95% CI 0.30-0.67, p<0.01). Conclusions: Our data suggest that, among adult outpatients with mild-to-moderate SARS-CoV-2 infection due to Omicron BA.1 and BA.1.1, early treatment with sotrovimab reduces the time to recovery compared with casirivimab/imdevimab and bamlanivimab/etesevimab. In the same population, early treatment with casirivimab/imdevimab may maintain a role in preventing COVID-19 progression. The generalisability of trial results is substantially limited by the early discontinuation of the trial and firm conclusions cannot be drawn. Funding: This trial was funded by the Italian Medicines Agency (Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA). The VOC identification was funded by the ORCHESTRA (Connecting European Cohorts to Increase Common and Effective Response to SARS-CoV-2 Pandemic) project, which has received funding from the European Union's Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement number 101016167. Clinical trial number: NCT05205759

    Detection of Leishmania infantum DNA mainly in Rhipicephalus sanguineus male ticks removed from dogs living in endemic areas of canine leishmaniosis

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    Background: Sand flies are the only biologically adapted vectors of Leishmania parasites, however, a possible role in the transmission of Leishmania has been proposed for other hematophagous ectoparasites such as ticks. In order to evaluate natural infection by Leishmania infantum in Rhipicephalus sanguineus ticks, taking into account its close association with dogs, 128 adult R. sanguineus ticks removed from 41 dogs living in endemic areas of canine leishmaniosis were studied. Methods: Individual DNA extraction was performed from each tick and whole blood taken from dogs. Dog sera were tested for IgG antibodies to L. infantum antigen by ELISA and L. infantum real-time PCR was performed from canine whole blood samples and ticks. Results: Leishmania infantum PCR was positive in 13 ticks (10.1%) including one female, (2.0%) and 12 males (15.2%), and in only five dogs (12.2%). Male ticks had a significantly higher infection rate when compared to female R. sanguineus. The percentage of L. infantum seroreactive dogs was 19.5%. All but two PCR positive dogs were seroreactive. Leishmania infantum PCR positive ticks were removed from seropositive and seronegative dogs with a variety of PCR results. Conclusions: This study demonstrates high prevalence of L. infantum DNA in R. sanguineus ticks removed from L. infantum seropositive and seronegative dogs. The presence of L. infantum DNA was detected mainly in male ticks possibly due to their ability to move between canine hosts and feed on several canine hosts during the adult life stage. Additional studies are needed to further explore the role of R. sanguineus ticks and in particular, male adults, in both the epidemiology and immunology of L. infantum infection in dogs in endemic areas

    L'Health Technology Assessment dei DM (prime esperienze regionali)

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    L\u2019istituzione della Commissione Tecnica per il Repertorio Unico Regionale dei Dispositivi Medici (CTRDM), commissione completamente dedicata ai dispositivi medici (DM), la Regione Veneto si propone di favorire e valorizzare la circolazione delle conoscenze, il confronto, le collaborazioni e le sinergie tra professionisti attraverso processi di valutazione condivisa. La CTRDM \ue8 una commissione multidisciplinare rivolta in maniera specifica alla valutazione dei DM e finalizzata ad una maggiore armonizzazione nelle scelte dei DM utilizzati. Adottando la metodologia e i criteri del Technology Assessment, per ognuno dei DM esaminati viene predisposto dalla segreteria scientifica UVEF un report di assessment, contenente le informazioni generali relative alla tecnologia, alla patologia a cui \ue8 destinato il DM, ai trattamenti alternativi, linee guida, informazioni essenziali sulla efficacia e la sicurezza, ivi incluse le comparazioni con i prodotti esistenti, i costi e le ricadute sul piano organizzativo. La Commissione, basandosi sull\u2019assessment predisposto da UVEF, produce una /raccomandazione che viene diffusa alle Aziende ULSS, AO e IRCSS, e resa disponibile sui siti della Regione Veneto e di UVE

    European Society of Clinical Pharmacy

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    Impatto di un evento formativo sulla riduzione degli errori di distribuzione dei farmaci ai reparti in una Azienda Ospedaliera

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    Introduzione. Il rischio associato all\u2019uso dei farmaci, oltre a riguardare gli eventi intrinseci quali le reazioni avverse (ADR), tiene conto anche e soprattutto degli eventi non direttamente correlati alla natura del farmaco, come ad esempio gli errori di terapia, tra i quali molto frequente \ue8 l\u2019errore di distribuzione. Obiettivo. Individuare e analizzare i possibili errori che si possono generare durante la fase di distribuzione dei farmaci da parte della Farmacia all\u2019interno di una Azienda Ospedaliera e verificare l\u2019impatto di un intervento formativo. Materiale e Metodi. Per la rilevazione degli errori all\u2019interno del Dipartimento della Farmacia, \ue8 stata redatta una griglia, vidimata dal settore Qualit\ue0 della farmacia, sulla quale sono state riportate 8 possibili tipologie d\u2019errore nell\u2019operazione di allestimento del carrello. Il verificarsi di tali errori \ue8 stato misurato prima e dopo lo svolgimento del corso dal titolo \uabIl Rischio Clinico in Farmacia\ubb rivolto agli operatori interni alla farmacia stessa. La rilevazione \ue8 durata tre mesi prima del corso e due mesi dopo ed ha interessato 60 carrelli. Risultati. Nella rilevazione pre-corso all\u2019interno della Farmacia, \ue8 emerso che su un totale di 1958 prodotti controllati, 65 sono stati consegnati sbagliati (3,3%). L\u2019errore maggiormente commesso \ue8 stato la consegna prodotto in quantit\ue0 diversa (1,79%) seguito dalla mancata consegna (1,02%), dall\u2019errata consegna (0,96%) e dall\u2019errata modalit\ue0 di conservazione. Non si \ue8 verificato nessun caso di consegna di prodotto scaduto, di prodotto con diverso dosaggio o diversa forma farmaceutica. La seconda rilevazione ha evidenziato una generale riduzione dell\u2019incidenza degli errori. Il numero di prodotti consegnati sbagliati \ue8 sceso dal 3,3% al 2,5% (48 prodotti). La stessa riduzione si \ue8 verificata anche per gli altri errori, ma vi sono state delle eccezioni. Si sono riscontrati infatti in tutto 4 casi di errato dosaggio (n=3) e errata forma farmaceutica (n=1). L\u2019errore pi\uf9 frequente rimane la consegna di prodotto in quantit\ue0 diversa, mentre non vi \ue8 stato alcun caso di consegna di prodotto scaduto e errata modalit\ue0 di dispensazione. Conclusione. Dal lavoro svolto emerge che se da una parte \ue8 importante perseguire una adeguata formazione del personale dall\u2019altra \ue8 fondamentale programmare dei lavori di continuo monitoraggio per verificare che il processo di gestione dei farmaci sia corretto e privo di rischi, promuovendo quanto pi\uf9 possibile la cultura della prevenzione
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