958 research outputs found

    Space storable thrustor investigation Final report

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    Design and performance of space storable liquid FLOX methane thrustor of refractory composite material

    Pro-inflammatory and anti-inflammatory circulating cytokines and periprosthetic osteolysis

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    We investigated the circulating levels of the main cytokines involved in bone resorption (IL-1β, IL-6, TNF-ι), prostaglandins (PGE2) and metalloproteases (MMP-1), as possible early markers of osteolysis, in the serum of eight patients with periprosthetic osteolysis and ten patients without osteolysis. All had received a cementless hip prosthesis (ABG-1). We also assessed the serum levels of IL-11 and TGF-β anti-inflammatory cytokines exerting protective effect on bone resorption. The mean serum levels of IL-1β, IL-6, TNF-ι, TGF-β, MMP-1, and PGE2 in patients with periprosthetic osteolysis did not differ significantly from those of patients without osteolysis or from those of normal controls. IL-11 serum levels were not detectable at all in any of the patients, while they were detected within normal reference values in the control subjects (significant inverse correlation). We believe that circulating cytokines cannot be regarded as markers of osteolysis, a condition characterised by a local inflammation without systemic signs of inflammation. On the contrary, the undetectable levels of IL-11 in implanted patients could provide evidence for a lack of balance between pro- and anti-inflammatory cytokines in these patients

    Nuclear data uncertainty quantification on PWR spent nuclear fuel as a function of burnup

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    Nuclear data uncertainty analysis on the spent nuclear fuel inventory was performed on the Takahama-3 NT3G23 assembly, where the sample SF95-4 was irradiated up to a burnup of approximately 36 GWd/ t according to the SFCOMPO benchmark. The cross-section covariance matrices stored in the ENDF/B-VIII.0, JEFF-3.3 and JENDL-4.0u evaluated nuclear data libraries were propagated with the stochastic sampling algorithms implemented in the SANDY code. A comparison of the concentration uncertainty differences obtained using data from the three libraries is reported. Similarities were found with the fuel composition uncertainty results obtained for the Calvert Cliffs MKP109 sample P SFCOMPO benchmark. Such a similarity was also found when comparing concentration uncertainties along the sample irradiation. Therefore, the main contributors to the concentration uncertainty of a number of nuclides were identified at different burnup levels in the two samples. To complement the similarity analysis, a correlation study of the concentration distributions predicted by the two models was performed. The reported results hint a dominance of the common uncertainty propagation mechanisms over the model differences in the determination of concentration uncertainty

    Multi-component measurements of the Jefferson Lab energy recovery linac electron beam using optical transition and diffraction radiation

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    High brightness electron accelerators, such as energy recovery linacs (ERL), often have complex particle distributions that can create difficulties in beam transport as well as matching to devices such as wigglers used to generate radiation from the beam. Optical transition radiation (OTR), OTR interferometry (OTRI) and optical diffraction-transition radiation interferometry (ODTRI) have proven to be effective tools for diagnosing both the spatial and angular distributions of charged particle beams. OTRI and ODTRI have been used to measure rms divergences and optical transverse phase space mapping has been demonstrated using OTRI. In this work we present the results of diagnostic experiments using OTR and ODR conducted at the Jefferson Laboratory 115 MeV ERL which show the presence of two separate components within the spatial and angular distributions of the beam. By assuming a correlation between the spatial and angular features we estimate an rms emittance value for each of the two components.Comment: 25 pages, 10 figures; accepted for publication in PRSTAB; minor formatting errors correcte

    Training internazionale: eventi accidentali, naturali, dolosi: Eventi CBRNe

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    I corsi di Master Internazionale in eventi CBRNe nascono da un sinergia tra le aree scientifica Ingegneristica (Dip. Ingegneria Industriale) e l’area Medica (Facoltà di Medicina e Chirurgia) dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. I Corsi di Master sono orientati su tematiche di security e safety in caso di eventi CBRNe con una attenzione alla diffusione di una cultura sull’aspetto radioprotezionistico. Tra gli obiettivi fondamentali del Master compare la necessità di sposare ricerca, cultura, innovazione e formazione e di formare first responders e advisor dei decision makers che intervengono su campo o nelle fasi di gestione dell’emergenza in caso di eventi CBRNe. Nel lavoro sono presentati i corsi di Master, il loro ambito di svolgimento e le collaborazioni nazionali e internazionali con Enti Pubblici e Privati coinvolti nel progetto. 1. INTRODUZIONE L’evoluzione e il proliferarsi delle problematiche di Safety e Security in scenari nazionali ed internazionali pongono con sempre maggior forza l’attenzione sulla necessità di rispondere in modo competente e professionale ad eventuali crisi conseguenti a scenari non convenzionali “[scenari CBRNe (Chimico-Biologici-Radiologici-Nucleari-esplosivi)]”. In tutti i paesi industrializzati esistono enti e strutture con gruppi altamente specializzati nel proprio settore specifico di competenza ma la complessità degli eventi richiede anche un know-how di tipo orizzontale, per cui si vuole creare una comunità di esperti ciascuno con le proprie specificità ma con conoscenze di quelle affini. Preso atto della globalità di tale interesse, il Dipartimento di Ingegneria Industriale la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata propongono a livello Internazionale i corsi di Master di primo e secondo livello in “Protezione da eventi CBRNe”) con l’obiettivo di integrare le competenze e le attività Didattiche e di Ricerca nei settori di Safety e Security tramite un progetto, rispondente alle esigenze espresse dal Mondo del Lavoro ed avente una Mission ben precisa (Figura 1) : figura 1: Mission dei corsi Internazionali di Master in Protezione da eventi CBRNe 2. STATO DELL’ARTE Gli eventi estremi che richiedono professionisti di alto livello in grado di intervenire rapidamente o direttamente come “first responders” o indirettamente come consulenti dei “decision makers” sono numerosi e molto frequenti. E’ chiaro che il trattare indistintamente il rischio CBRNe è una forzatura a fini espositivi; la separazione è un corretto approccio per un esame analitico degli scenari, pur non potendosi assolutamente escludere l’eventualità di scenari misti. I pericoli CBRNe sono causati da agenti Chimici, Biologici, Radiologici, Nucleari ed esplosivi che possono provocare gravi danni alle persone, alla flora ed alla fauna. Gli eventi legati a questo tipo di sostanze, possono essere:  dipendenti dall’uomo, e di natura:  Non intenzionale: incidenti industriali, incidenti stradali, errori umani nella manipolazione o nello stoccaggio dei materiali;  Intenzionale: nei casi in cui si interviene in modo volontario nel produrre tale tipo d’eventi, come ad esempio per finalità belliche o terroristiche; in tal caso l’arma CBRN è definita “non convenzionale”;  non dipendenti dall’uomo: quando le strutture in cui le sostanze vengono prodotte, manipolate o depositate subiscono lesioni per cause naturali (terremoti, alluvioni, diffusione naturale, pandemie ecc.). E’ pertanto evidente come sia difficile se non impossibile fornire un elenco completo di possibili scenari. Piuttosto, è più facile individuare alcune modalità con cui gli eventi non convenzionali di matrice CBRNe potrebbero essere effettuati. Questi possono infatti determinare serie conseguenze soprattutto se avvengono in zone affollate, ambienti chiusi, edifici pubblici, luoghi di riunione, mezzi di trasporto o determinano la contaminazione d’aria, alimenti, acqua e terreno. Data questa problematica è evidente l’esigenza di formare personale altamente qualificato motivo per cui nell’anno accademico 2009-2010 la Facoltà di Ingegneria (nella figura del Dipartimento di Ingegneria Industriale, che ha una decennale esperienza in progetti di ricerca sperimentale sulle tematiche di monitoraggio ambientale per la sicurezza ambientale [1-5] e sulla prevenzione delle conseguenze di incidenti in impianti a fusione nucleare con successiva diffusione di agenti Enti Militari Enti Pubblici Enti Privati Enti Accademici e Di Ricerca Preparare First Responders e Decision Makers Specializzati radiologici [6-18] in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia hanno deciso di attivare un corso di Master di Secondo Livello in “Protezione da eventi CBRNe”. Particolare spazio è stato dedicato alla formazione presso i laboratori ed i centri operativi e di addestramento dell’Università e degli Enti che collaborano nel Master dove le competenze teoriche acquisite vengono completate tramite esperienze pratiche ed i frequentatori hanno familiarizzato con il mondo del lavoro. La quarta edizione del Master è attualmente in corso e in questi anni sono stati formati oltre ottanta studenti provenienti dal mondo accademico, dal mondo militare e dagli enti pubblici e privati operanti nel settore. Il programma di studio è stato destinato alla formazione di laureati in discipline tecnico-scientifiche in possesso di Laurea specialistica o Laurea almeno quadriennale del Vecchio ordinamento o altro titolo ritenuto equipollente. Le discipline oggetto delle attività di formazione del Master sono state: 1. Introduzione al rischio CBRNe 2. Agenti CBRNe e loro effetti 3. Rivelazione di agenti CBRNe 4. Protezione, decontaminazione e bonifica di agenti CBRNe 5. Aspetto del Crisis Management 6. Attività di Training con agenti reali A questo si sono aggiunte:  Attività di laboratorio, Casi study e lavori di gruppo, Visite, Stages e preparazione di Tesi di Master. La possibilità di avere una classe così variegata che ha lavorato a stretto contatto con docenti altamente qualificati provenienti dalle stesse realtà ha consentito di innescare un fenomeno di crosscontamination scientifica il risultato della quale è stato: pubblicazioni scientifiche [19-23], collaborazioni nazionali ed internazionali, brevetti e nascita di nuove imprese. 3. LA VISION: TRAINING INTERNAZIONALE Nel corso dei primi anni la sfida che ha sempre raccolto l’Università di Tor Vergata con il training CBRNe è stata creare un prodotto per soddisfare una esigenza reale. Da questa mentalità è nata la vision del corso di Master (figura 2) figura 2: Vision dei corsi Internazionali di Master in Protezione da eventi CBRNe Esigenza IDEA Progetto Prototipo Soluzione Prodotto Questa mentalità ha fatto sì che le collaborazioni a livello nazionali hanno raggiunto nel corso degli anni i vertici. Il Master CBRNe è infatti ufficialmente convenzionato, a livello nazionale, con:  Presidenza del Consiglio dei Ministri;  Ministero della Difesa;  Ministero dell’Interno;  ENEA;  INGV;  Istituto Superiore Sanità;  Comitato Parlamentare per l’Innovazione Tecnologica. E collabora con il Ministero della Sanità, con il Ministero della Finanza e con le maggiori aziende Italiane che operano nei settori della Safety e della Security. Questo progetto ha suscitato l’interesse internazionale, nel 2012 sono infatti iniziati i contatti con la HotZone Solution (la HZS), una società olandese che opera nel settore del training CBRNe. La HZS ha manifestato l’interesse a collaborare con il corso di Master CBRNe portando un’esigenza a livello Internazionale: la possibilità di poter erogare didattica non solo a chi ha laurea magistrale (o di secondo livello) ma anche a chi ha una laurea triennale (o di primo livello). Tale esigenza è stata raccolta dall’Università di Roma Tor Vergata e da qui è nata l’idea di sviluppare due corsi di Master Internazionali: • Corso di Master Internazionale in Protezione da eventi CBRNe - Primo Livello : questo corso di Master è volto alla formazione di first responders che devono intervenire operativamente in caso di emergenza CBRNe; • Corso di Master Internazionale in Protezione da eventi CBRNe – Secondo Livello : questo corso di Master è volto alla formazione di Advisor for Decision Makers cioè degli esperti altamente qualificati che devono consigliare i decisori (come i prefetti) nelle fasi di pianificazione dell’emergenza, intervento e ripristino della normalità in caso di evento CBRNe. La nascita di questi due corsi è l’applicazione pratica della vision del corso e rispecchia la mission stessa. Lo schema è riportato in figura 3: figura 3: Applicazione della vision per la creazione di corsi internazionali La nascita di questi corsi internazionali che partiranno nell’anno accademico 2013/2014 ha dato la possibilità di attivare delle collaborazioni formali con i migliori centri di eccellenza internazionali quali:  JCBRNE Centre of Excellence NATO  NATO SCHOOL  Scuola NBC di Rieti  VOP-026 Sternberk  Seibersdorf Labor GmbH  Il Centro di Chernobyl Ma soprattutto ha portato due grandi risultati per i corsi ma anche la l’Italia, i corsi sono infatti stati accreditati dalla NATO e formalmente supportati dall’OPAC (Organizzazione Internazionale per la Contro Proliferazione Armi Chimiche). 4. LA STRUTTURA DEI CORSI DI MASTER Il Mater di I Livello in Protezione da eventi CBRNe tenuto in lingua inglese da un corpo docente internazionale, si propone di uniformare, almeno a livello europeo, la formazione di “First Responders” preparando professionisti con competenze nei seguenti settori:  Il rischio CBRNe (Chimico – Biologico – Radiologico – Nucleare-esplosivi)  L’analisi degli agenti CBRNe  Gli effetti degli agenti CBRNe  Software speditivi da utilizzare in ambiente operativo  Principi di funzionamento e prove pratiche della strumentazione di rivelazione CBRNe  La protezione, decontaminazione e bonifica in caso di eventi CBRNe: esercitazioni e casi pratici Esigenza Internazionale PROGETTO Sinergia tra gli enti CBRNe First Responders CBRNe Advisors per Decision Makers Corso di Primo Livello Corso di Secondo Livello S O L U Z I O N E 120 CFU  2 Anni Accademici S O L U Z I O N E  Il sistema di risposta internazionale in caso di evento CBRNe: la prima risposta in caso di emergenza  Il primo soccorso sanitario  L’investigazione in caso di eventi CBRNe e la comunicazione dell’incidente e integrandole anche con moduli pratici presso centri internazionali CBRNe. Il Master, articolato in moduli e stage, ha la durata complessiva di due anni accademici, ma può essere estesa a tre anni accademici a seconda del piano di studi individuale. L’attività formativa prevede 120 crediti formativi, pari a 3000 ore di impegno complessivo dello studente, delle quali 580 ore in didattica frontale, uguale per tutti i discenti, e tra queste 180 di esercitazioni pratiche in centri internazionali di eccellenza. A queste si aggiungono almeno: - 50 ore di lavoro operativo in laboratorio assistito da docenti, esperti interni ed esterni e tutor; - 50 ore di attività seminariale svolta da esperti interni ed esterni. Ogni discente, inoltre, dovrà svolgere presso uno degli enti convenzionati uno stage sotto la guida di un tutor personale e discutere una tesi di diploma. Il Master di II Livello in Protezione da eventi CBRNe tenuto in lingua inglese da un corpo docente internazionale, si propone di uniformare, almeno a livello europeo, la formazione di “CBRNe Advisors for Decision Makers” preparando professionisti con competenze nei seguenti settori:  La storia degli eventi (Chimico – Biologico – Radiologico – Nucleare-esplosivi)  L’analisi degli agenti CBRNe e dei loro effetti su corpo umano, flora e fauna  Dinamiche di diffusione e dispersione di contaminanti  Analisi numeriche per la pianificazione di interventi in caso di emergenze CBRNe  Le metodologie, tecniche e strumentazione di rivelazione CBRNe  Le misure e metodologie protezione CBRNe  Le misure e metodologie di decontaminazione e bonifica CBRNe  Il sistema di risposta internazionale in caso di evento CBRNe: pianificazione delle emergenze e legislazione;  Il soccorso sanitario e la psicologia dell’emergenza in caso di evento CBRNe  Le infrastrutture critiche e rischio CBRNe  L’attività di prevenzione, contrasto, repressione ed investigazione nella diffusione incidentale e/o intenzionale di agenti CBRNe  La comunicazione e l’informazione in caso di eventi CBRNe ed integrate anche con almeno un modulo pratico presso centri internazionali CBRNe. Il Master ha la durata complessiva di 1 anno accademico, articolato in moduli, che può essere estesa a due o tre anni accademici a seconda del piano di studi individuale. L’attività formativa prevede 60 crediti formativi, pari a 1500 ore di impegno complessivo dello studente, delle quali 390 ore in didattica frontale. A queste si aggiungono almeno: - 50 ore di lavoro operativo in laboratorio assistito da docenti, esperti interni ed esterni e tutor; - 50 ore di attività seminariale svolta da esperti interni ed esterni. Ogni discente, inoltre, dovrà svolgere presso uno degli enti convenzionati uno stage di 200 ore sotto la guida di un tutor personale e discutere una tesi di diploma. 5 CONCLUSIONI Un progetto così importante potrebbe riflettersi in una collaborazione a livello internazionale che, oltre ad estendersi nella didattica, può avere conseguenze dirette nelle attività di ricerca e nella possibilità di creare quegli aggregati che meglio consentono di partecipare ai bandi internazionali. Vogliamo creare un Centro di Eccellenza Internazionale che abbia sede in Italia. Ci stiamo muovendo quindi in controtendenza: le migliori menti italiane sono già in Italia, cerchiamo di creare le condizioni per portare i migliori qui, creiamo una fuga di cervelli. Ma verso l’Italia. Qual è l’obiettivo del perseguire questa sfida? Creare un modo nuovo di lavorare insieme e, soprattutto, avere una nuova vision di lavoro. Non vogliamo più creare una esigenza per portare avanti una nostra idea, ma mettere al servizio, organicamente, delle competenze per soddisfare delle esigenze. I cervelli al servizio del bisogno, la soluzione per soddisfare l’esigenza come meta finale: è questa la filosofia del progetto che stiamo portando avanti [24]. La finalità ultima è quella di sperimentare la collaborazione con Imprese, Laboratori ed Enti Internazionali per giungere ad ottenere dei corsi che consentano di fornire una preparazione che spazia nel mondo della Safety e Security CBRNe e che metta l’Ateneo di Roma “Tor Vergata” come centro di coordinamento delle attività del gruppo di Imprese ed Enti Italiani con le realtà Internazionali. E’ questo è la meta che vogliamo raggiungere (figura 4): figura 4 : La metà che si intende raggiungere RINGRAZIAMENTI Il Direttivo dei corsi di Master in Protezione da eventi CBRNe intende ringraziare AIRP per l’occasione data nel poter presentare i corsi in questa conferenza scientifica. Un grazie particolare và ai docenti del Master di AIRP, il Dr. Sandro Sandri (Vice Presidente AIRP), la Dr.ssa Paola Fattibene e la Dr.ssa Claudia Fontana che insieme a tutti gli enti nazionali ed internazionali rendono possibile con il loro contributo la buona riuscita dei corsi. BIBLIOGRAFIA [1] P. Gaudio, M. Gelfusa, I. Lupelli, Malizia A., A. Moretti, M. Richetta, C. Serafini (2012). Early forest fires detection using a portable CO2 Dial system: preliminary results. In: Proceedings 14° Convegno Nazionale delle Tecnologie Fotoniche, Firenze, 15-17 maggio 2012 – ISBN . Firenze, Italia, Maggio 2012, ISBN/ISSN: 9788887237146. [2] P.Gaudio, M. Gelfusa, Malizia A., M. Richetta, C.Serafini, P. Ventura, C. Bellecci, L.De Leo, T.Lo Feudo, A. Murari (2012). A portable LIDAR system for the early detection: FfED system - a case study. In: Advances in Fluid Mechanics and Heat & Mass Transfer Conference Proceedings. Istanbul - Turkey, July 21-23, 2012, p. 208-214, ISBN/ISSN: 978-1-61804-114-2 [3] P Gaudio, M Gelfusa, I Lupelli, Malizia A., A Moretti, M Richetta, C Serafini, C Bellecci (2011). First open field measurements with a portable CO2 lidar/ dial system for early forest fires detection. In: SPIE Conference Proceedings, p. 818213-1-818213-7 [4] C. Bellecci, P. Gaudio, M. Gelfusa, Malizia A., M. Richetta, C. Serafini, P. Ventura (2010). Planetary boundary layer (PBL) monitoring by means of two laser radar systems: experimental results and comparison. In: SPIE proceedings [5] C. Bellecci, P. Gaudio, M.Gelfusa, T. Lo Feudo, Malizia A., M. Richetta, P.Ventura (2009). Raman water vapour concentration measurements for reduction of false alarms in forest fire detection. In: SPIE2009 Proceedings. Berlin - Germany, 31 August - 3 September 2009 [6] Gaudio, P., Malizia, A., Lupelli, I. “Experimental and numerical analysis of dust resuspension for supporting chemical and radiological risk assessment in a nuclear fusion device” (2010) International Conference on Mathematical Models for Engineering Science - Proceedings, pp. 134-147 [7] P Gaudio, Malizia A., I Lupelli (2011). RNG k-e modelling and mobilization experiments of loss of vacuum in small tanks for nuclear fusion safety applications. “International journal of systems applications, engineering & development”, vol. 5; p. 287-305, ISSN: 2074-1308 [8] Benedetti, M., Gaudio, P., Lupelli, I., Malizia, A., Porfiri, M.T., Richetta, M. ”Large eddy simulation of Loss of Vacuum Accident in STARDUST facility” (2013) Fusion Engineering and Design, . Article in Press. [9] M.Benedetti, P.Gaudio, I.Lupelli, Malizia A., M.T.Porfiri, M.Richetta (2011). Influence of Temperature Fluctuations, Measured by Numerical Simulations, on Dust Resuspension Due to L.O.V.As . International journal of systems applications, engineering & development, vol. 5; p. 718-727, ISSN: 2074-1308 [10] Bellecci, C., Gaudio, P., Lupelli, I., Malizia, A., Porfiri, M.T., Quaranta, R., Richetta, M. “Validation of a loss of vacuum accident (LOVA) Computational Fluid Dynamics (CFD) model” (2011) Fusion Engineering and Design, 86 (9-11), pp. 2774-2778. [11] Bellecci, C., Gaudio, P., Lupelli, I., Malizia, A., Porfiri, M.T., Quaranta, R., Richetta, M. “STARDUST experimental campaign and numerical simulations: Influence of obstacles and temperature on dust resuspension in a vacuum vessel under LOVA” (2011) Nuclear Fusion, 51 (5), art. no. 053017. 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Puerto De La Cruz, Tenerife, 30/11/2010 - 30/12/2010, p. 134-147, ISBN/ISSN: 978-960-474-252-3 [17] Bellecci, C., Gaudio, P., Lupelli, I., Malizia, A., Porfiri, M.T., Quaranta, R., Richetta, M. “Characterization of divertor influence in case of LOVA: CFD analysis of stardust experimental facility” (2009) 36th EPS Conference on Plasma Physics 2009, EPS 2009 - Europhysics Conference Abstracts, 33 E1, pp. 266-269. [18] C. Bellecci, P. Gaudio, I.Lupelli, Malizia A., M.T.Porfiri, M. Richetta (2008). Dust mobilization and transport measures in the STARDUST facility. In: EPS2008 Proceedings, 35th EPS Conference on Plasma Physics. Hersonissos - Crete - Greece, 9 - 13 June 2008, vol. ECA Vol.32, p. P-1.175 [19] Gallo, R., De Angelis, P., Malizia, A., Conetta, F., Di Giovanni, D., Antonelli, L., Gallo, N., Fiduccia, A., D'Amico, F., Fiorito, R., Richetta, M., Bellecci, C., Gaudio, P. “Development of a georeferencing software for radiological diffusion in order to improve the safety and security of first responders” (2013) Defence S and T Technical Bulletin, 6 (1), pp. 21-32. [20] Malizia A., Quaranta, R., Mugavero, R., Carcano, R., Franceschi, G. ”Proposal of the prototype RoSyD-CBRN, a robotic system for remote detection of CBRN agents” (2011) Defence S and T Technical Bulletin, 4 (1), pp. 64-76 [21] Malizia, A., Lupelli, I., D'Amico, F., Sassolini, A., Fiduccia, A., Quarta, A.M., Fiorito, R., Gucciardino, A., Richetta, M., Bellecci, C., Gaudio, P.”Comparison of software for rescue operation planning during an accident in a nucl

    Girls’ Dairy Intake, Energy Intake, and Weight Status

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    We explored the relationships among girls’ weight status, dairy servings, and total energy intake. The hypothesis that consuming dairy could reduce risk for overweight was evaluated by comparing energy intake and weight status of girls who met or consumed less than the recommended three servings of dairy per day. Participants included 172 11-year-old non-Hispanic white girls, assessed cross-sectionally. Intakes of dairy, calcium, and energy were measured using three 24-hour recalls. Body mass index and body fat measures from dual-energy x-ray absorptiometry were obtained. Because preliminary analyses suggested systematic underreporting of energy intake, the relationships among dairy servings and measures of weight status were examined for the total sample and for subsamples of under-, plausible, and overreporters. Data for the total sample provided support for the hypothesized relationship among weight status, dairy servings, and energy intake. Thirty-nine percent of girls reported consuming the recommended ≥3 servings of dairy per day; these girls also reported higher energy intake but had lower body mass index z scores and body fat than the girls who consumed fewer than three dairy servings each day. Among plausible reporters, no relationship between dairy intake and weight status was noted. This discrepancy may be attributable to a high percentage (45%) of overweight underreporters in the total sample. Our findings reveal that reporting bias, resulting from the presence of a substantial proportion of underreporters of higher weight status, can contribute to obtaining spurious associations between dairy intake and weight status. These findings underscore the need for randomly controlled trials to assess the role of dairy in weight management. The prevalence of pediatric obesity has been rising for more than 20 years (1). There is evidence that increased intake of dairy foods and calcium may play a significant role in maintaining a healthful weight and moderating body fat (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 and 15). However, results across studies have been inconsistent (16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27 and 28), and this may be attributable to major challenges in using self-reported dietary intake data. Self-reported intakes tend to be subject to underreporting bias and the underreporting of energy intake tends to be positively related to weight status. Underreporters also tend to weigh more (29 and 30). Doubly labeled water techniques assessing energy expenditure suggest underreporting results in a 10% to 50% underestimation of actual energy intake and is a significant problem in older children (31). Doubly labeled water techniques are expensive and not feasible for large samples; thus, several methods have been developed that use estimated energy requirements to assess reporting bias (29 and 32). Therefore, in this study the method suggested by Huang and colleagues (29) was used to classify children as under-, plausible, or overreporters. The objective of this study was to assess the relationship among girls’ weight status, dairy servings, and total energy intake. The hypothesis that consuming dairy could reduce risk for overweight was evaluated by comparing energy intake and weight status of girls who met or consumed less than the recommended three servings of dairy per day. To explore the effect of reporting bias on this relationship, the hypothesis was evaluated using the total sample, and subgroups of girls identified as plausible, under-, or overreporters

    Changes in union membership over time : a panel analysis for West Germany

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    Despite the apparent stability of the wage bargaining institutions in West Germany, aggregate union membership has been declining dramatically since the early 90's. However, aggregate gross membership numbers do not distinguish by employment status and it is impossible to disaggregate these sufficiently. This paper uses four waves of the German Socioeconomic Panel in 1985, 1989, 1993, and 1998 to perform a panel analysis of net union membership among employees. We estimate a correlated random effects probit model suggested in Chamberlain (1984) to take proper account of individual specfic effects. Our results suggest that at the individual level the propensity to be a union member has not changed considerably over time. Thus, the aggregate decline in membership is due to composition effects. We also use the estimates to predict net union density at the industry level based on the IAB employment subsample for the time period 1985 to 1997. JEL - Klassifikation: J

    Union effectiveness: In Search of the Holy Grail

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    YesThis article revisits the concept of union effectiveness and proposes a conceptual model to inform its study and application. Previous conceptual and empirical work is examined to identify key strengths and weaknesses, and to relate the union effectiveness concept to union renewal and other key concepts. This leads to the proposal of a Goal-System framework that builds and improves on prior research
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