958 research outputs found
Space storable thrustor investigation Final report
Design and performance of space storable liquid FLOX methane thrustor of refractory composite material
Pro-inflammatory and anti-inflammatory circulating cytokines and periprosthetic osteolysis
We investigated the circulating levels of the main cytokines involved in bone resorption (IL-1β, IL-6, TNF-ι), prostaglandins (PGE2) and metalloproteases (MMP-1), as possible early markers of osteolysis, in the serum of eight patients with periprosthetic osteolysis and ten patients without osteolysis. All had received a cementless hip prosthesis (ABG-1). We also assessed the serum levels of IL-11 and TGF-β anti-inflammatory cytokines exerting protective effect on bone resorption. The mean serum levels of IL-1β, IL-6, TNF-ι, TGF-β, MMP-1, and PGE2 in patients with periprosthetic osteolysis did not differ significantly from those of patients without osteolysis or from those of normal controls. IL-11 serum levels were not detectable at all in any of the patients, while they were detected within normal reference values in the control subjects (significant inverse correlation). We believe that circulating cytokines cannot be regarded as markers of osteolysis, a condition characterised by a local inflammation without systemic signs of inflammation. On the contrary, the undetectable levels of IL-11 in implanted patients could provide evidence for a lack of balance between pro- and anti-inflammatory cytokines in these patients
Nuclear data uncertainty quantification on PWR spent nuclear fuel as a function of burnup
Nuclear data uncertainty analysis on the spent nuclear fuel inventory was performed on the Takahama-3 NT3G23 assembly, where the sample SF95-4 was irradiated up to a burnup of approximately 36 GWd/ t according to the SFCOMPO benchmark. The cross-section covariance matrices stored in the ENDF/B-VIII.0, JEFF-3.3 and JENDL-4.0u evaluated nuclear data libraries were propagated with the stochastic sampling algorithms implemented in the SANDY code. A comparison of the concentration uncertainty differences obtained using data from the three libraries is reported. Similarities were found with the fuel composition uncertainty results obtained for the Calvert Cliffs MKP109 sample P SFCOMPO benchmark. Such a similarity was also found when comparing concentration uncertainties along the sample irradiation. Therefore, the main contributors to the concentration uncertainty of a number of nuclides were identified at different burnup levels in the two samples. To complement the similarity analysis, a correlation study of the concentration distributions predicted by the two models was performed. The reported results hint a dominance of the common uncertainty propagation mechanisms over the model differences in the determination of concentration uncertainty
Multi-component measurements of the Jefferson Lab energy recovery linac electron beam using optical transition and diffraction radiation
High brightness electron accelerators, such as energy recovery linacs (ERL),
often have complex particle distributions that can create difficulties in beam
transport as well as matching to devices such as wigglers used to generate
radiation from the beam. Optical transition radiation (OTR), OTR interferometry
(OTRI) and optical diffraction-transition radiation interferometry (ODTRI) have
proven to be effective tools for diagnosing both the spatial and angular
distributions of charged particle beams. OTRI and ODTRI have been used to
measure rms divergences and optical transverse phase space mapping has been
demonstrated using OTRI. In this work we present the results of diagnostic
experiments using OTR and ODR conducted at the Jefferson Laboratory 115 MeV ERL
which show the presence of two separate components within the spatial and
angular distributions of the beam. By assuming a correlation between the
spatial and angular features we estimate an rms emittance value for each of the
two components.Comment: 25 pages, 10 figures; accepted for publication in PRSTAB; minor
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Training internazionale: eventi accidentali, naturali, dolosi: Eventi CBRNe
I corsi di Master Internazionale in eventi CBRNe nascono da un sinergia tra le aree scientifica
Ingegneristica (Dip. Ingegneria Industriale) e lâarea Medica (FacoltĂ di Medicina e Chirurgia)
dellâUniversitĂ degli Studi di Roma âTor Vergataâ. I Corsi di Master sono orientati su tematiche di
security e safety in caso di eventi CBRNe con una attenzione alla diffusione di una cultura
sullâaspetto radioprotezionistico. Tra gli obiettivi fondamentali del Master compare la necessitĂ di
sposare ricerca, cultura, innovazione e formazione e di formare first responders e advisor dei
decision makers che intervengono su campo o nelle fasi di gestione dellâemergenza in caso di
eventi CBRNe. Nel lavoro sono presentati i corsi di Master, il loro ambito di svolgimento e le
collaborazioni nazionali e internazionali con Enti Pubblici e Privati coinvolti nel progetto.
1. INTRODUZIONE
Lâevoluzione e il proliferarsi delle problematiche di Safety e Security in scenari nazionali ed
internazionali pongono con sempre maggior forza lâattenzione sulla necessitĂ di rispondere in modo
competente e professionale ad eventuali crisi conseguenti a scenari non convenzionali â[scenari
CBRNe (Chimico-Biologici-Radiologici-Nucleari-esplosivi)]â. In tutti i paesi industrializzati
esistono enti e strutture con gruppi altamente specializzati nel proprio settore specifico di
competenza ma la complessitĂ degli eventi richiede anche un know-how di tipo orizzontale, per cui
si vuole creare una comunitĂ di esperti ciascuno con le proprie specificitĂ ma con conoscenze di
quelle affini. Preso atto della globalitĂ di tale interesse, il Dipartimento di Ingegneria Industriale la
FacoltĂ di Medicina e Chirurgia dellâUniversitĂ di Roma Tor Vergata propongono a livello
Internazionale i corsi di Master di primo e secondo livello in âProtezione da eventi CBRNeâ) con
lâobiettivo di integrare le competenze e le attivitĂ Didattiche e di Ricerca nei settori di Safety e
Security tramite un progetto, rispondente alle esigenze espresse dal Mondo del Lavoro ed avente
una Mission ben precisa (Figura 1) :
figura 1: Mission dei corsi Internazionali di Master in Protezione da eventi CBRNe
2. STATO DELLâARTE
Gli eventi estremi che richiedono professionisti di alto livello in grado di intervenire rapidamente o
direttamente come âfirst respondersâ o indirettamente come consulenti dei âdecision makersâ sono
numerosi e molto frequenti. Eâ chiaro che il trattare indistintamente il rischio CBRNe è una
forzatura a fini espositivi; la separazione è un corretto approccio per un esame analitico degli
scenari, pur non potendosi assolutamente escludere lâeventualitĂ di scenari misti. I pericoli CBRNe
sono causati da agenti Chimici, Biologici, Radiologici, Nucleari ed esplosivi che possono provocare
gravi danni alle persone, alla flora ed alla fauna. Gli eventi legati a questo tipo di sostanze, possono
essere:
ďˇ dipendenti dallâuomo, e di natura:
ďź Non intenzionale: incidenti industriali, incidenti stradali, errori umani nella
manipolazione o nello stoccaggio dei materiali;
ďź Intenzionale: nei casi in cui si interviene in modo volontario nel produrre tale tipo
dâeventi, come ad esempio per finalitĂ belliche o terroristiche; in tal caso lâarma
CBRN è definita ânon convenzionaleâ;
ďˇ non dipendenti dallâuomo: quando le strutture in cui le sostanze vengono prodotte,
manipolate o depositate subiscono lesioni per cause naturali (terremoti, alluvioni, diffusione
naturale, pandemie ecc.).
Eâ pertanto evidente come sia difficile se non impossibile fornire un elenco completo di possibili
scenari. Piuttosto, è piÚ facile individuare alcune modalità con cui gli eventi non convenzionali di
matrice CBRNe potrebbero essere effettuati. Questi possono infatti determinare serie conseguenze
soprattutto se avvengono in zone affollate, ambienti chiusi, edifici pubblici, luoghi di riunione,
mezzi di trasporto o determinano la contaminazione dâaria, alimenti, acqua e terreno. Data questa
problematica è evidente lâesigenza di formare personale altamente qualificato motivo per cui
nellâanno accademico 2009-2010 la FacoltĂ di Ingegneria (nella figura del Dipartimento di
Ingegneria Industriale, che ha una decennale esperienza in progetti di ricerca sperimentale sulle
tematiche di monitoraggio ambientale per la sicurezza ambientale [1-5] e sulla prevenzione delle
conseguenze di incidenti in impianti a fusione nucleare con successiva diffusione di agenti
Enti Militari
Enti Pubblici Enti Privati
Enti Accademici e
Di Ricerca
Preparare First Responders e Decision Makers Specializzati
radiologici [6-18] in collaborazione con la FacoltĂ di Medicina e Chirurgia hanno deciso di attivare
un corso di Master di Secondo Livello in âProtezione da eventi CBRNeâ.
Particolare spazio è stato dedicato alla formazione presso i laboratori ed i centri operativi e di
addestramento dellâUniversitĂ e degli Enti che collaborano nel Master dove le competenze teoriche
acquisite vengono completate tramite esperienze pratiche ed i frequentatori hanno familiarizzato
con il mondo del lavoro.
La quarta edizione del Master è attualmente in corso e in questi anni sono stati formati oltre ottanta
studenti provenienti dal mondo accademico, dal mondo militare e dagli enti pubblici e privati
operanti nel settore.
Il programma di studio è stato destinato alla formazione di laureati in discipline tecnico-scientifiche
in possesso di Laurea specialistica o Laurea almeno quadriennale del Vecchio ordinamento o altro
titolo ritenuto equipollente.
Le discipline oggetto delle attivitĂ di formazione del Master sono state:
1. Introduzione al rischio CBRNe
2. Agenti CBRNe e loro effetti
3. Rivelazione di agenti CBRNe
4. Protezione, decontaminazione e bonifica di agenti CBRNe
5. Aspetto del Crisis Management
6. AttivitĂ di Training con agenti reali
A questo si sono aggiunte:
ďˇ AttivitĂ di laboratorio, Casi study e lavori di gruppo, Visite, Stages e preparazione di Tesi di
Master.
La possibilitĂ di avere una classe cosĂŹ variegata che ha lavorato a stretto contatto con docenti
altamente qualificati provenienti dalle stesse realtĂ ha consentito di innescare un fenomeno di crosscontamination
scientifica il risultato della quale è stato: pubblicazioni scientifiche [19-23],
collaborazioni nazionali ed internazionali, brevetti e nascita di nuove imprese.
3. LA VISION: TRAINING INTERNAZIONALE
Nel corso dei primi anni la sfida che ha sempre raccolto lâUniversitĂ di Tor Vergata con il training
CBRNe è stata creare un prodotto per soddisfare una esigenza reale. Da questa mentalità è nata la
vision del corso di Master (figura 2)
figura 2: Vision dei corsi Internazionali di Master in Protezione da eventi CBRNe
Esigenza
IDEA
Progetto
Prototipo
Soluzione Prodotto
Questa mentalitĂ ha fatto sĂŹ che le collaborazioni a livello nazionali hanno raggiunto nel corso degli
anni i vertici. Il Master CBRNe è infatti ufficialmente convenzionato, a livello nazionale, con:
ďˇ Presidenza del Consiglio dei Ministri;
ďˇ Ministero della Difesa;
ďˇ Ministero dellâInterno;
ďˇ ENEA;
ďˇ INGV;
ďˇ Istituto Superiore SanitĂ ;
ďˇ Comitato Parlamentare per lâInnovazione Tecnologica.
E collabora con il Ministero della SanitĂ , con il Ministero della Finanza e con le maggiori aziende
Italiane che operano nei settori della Safety e della Security.
Questo progetto ha suscitato lâinteresse internazionale, nel 2012 sono infatti iniziati i contatti con la
HotZone Solution (la HZS), una societĂ olandese che opera nel settore del training CBRNe. La HZS
ha manifestato lâinteresse a collaborare con il corso di Master CBRNe portando unâesigenza a
livello Internazionale: la possibilitĂ di poter erogare didattica non solo a chi ha laurea magistrale (o
di secondo livello) ma anche a chi ha una laurea triennale (o di primo livello). Tale esigenza è stata
raccolta dallâUniversitĂ di Roma Tor Vergata e da qui è nata lâidea di sviluppare due corsi di Master
Internazionali:
⢠Corso di Master Internazionale in Protezione da eventi CBRNe - Primo Livello : questo
corso di Master è volto alla formazione di first responders che devono intervenire
operativamente in caso di emergenza CBRNe;
⢠Corso di Master Internazionale in Protezione da eventi CBRNe â Secondo Livello : questo
corso di Master è volto alla formazione di Advisor for Decision Makers cioè degli esperti
altamente qualificati che devono consigliare i decisori (come i prefetti) nelle fasi di
pianificazione dellâemergenza, intervento e ripristino della normalitĂ in caso di evento
CBRNe.
La nascita di questi due corsi è lâapplicazione pratica della vision del corso e rispecchia la mission
stessa. Lo schema è riportato in figura 3:
figura 3: Applicazione della vision per la creazione di corsi internazionali
La nascita di questi corsi internazionali che partiranno nellâanno accademico 2013/2014 ha dato la
possibilitĂ di attivare delle collaborazioni formali con i migliori centri di eccellenza internazionali
quali:
ďˇ JCBRNE Centre of Excellence NATO
ďˇ NATO SCHOOL
ďˇ Scuola NBC di Rieti
ďˇ VOP-026 Sternberk
ďˇ Seibersdorf Labor GmbH
ďˇ Il Centro di Chernobyl
Ma soprattutto ha portato due grandi risultati per i corsi ma anche la lâItalia, i corsi sono
infatti stati accreditati dalla NATO e formalmente supportati dallâOPAC (Organizzazione
Internazionale per la Contro Proliferazione Armi Chimiche).
4. LA STRUTTURA DEI CORSI DI MASTER
Il Mater di I Livello in Protezione da eventi CBRNe tenuto in lingua inglese da un corpo docente
internazionale, si propone di uniformare, almeno a livello europeo, la formazione di âFirst
Respondersâ preparando professionisti con competenze nei seguenti settori:
ďˇ Il rischio CBRNe (Chimico â Biologico â Radiologico â Nucleare-esplosivi)
ďˇ Lâanalisi degli agenti CBRNe
ďˇ Gli effetti degli agenti CBRNe
ďˇ Software speditivi da utilizzare in ambiente operativo
ďˇ Principi di funzionamento e prove pratiche della strumentazione di rivelazione CBRNe
ďˇ La protezione, decontaminazione e bonifica in caso di eventi CBRNe: esercitazioni e casi pratici
Esigenza
Internazionale
PROGETTO
Sinergia tra gli enti
CBRNe First Responders CBRNe Advisors per Decision Makers
Corso di Primo Livello Corso di Secondo Livello
S
O
L
U
Z
I
O
N
E
120 CFU ď 2 Anni Accademici
S
O
L
U
Z
I
O
N
E
ďˇ Il sistema di risposta internazionale in caso di evento CBRNe: la prima risposta in caso di
emergenza
ďˇ Il primo soccorso sanitario
ďˇ Lâinvestigazione in caso di eventi CBRNe e la comunicazione dellâincidente e integrandole
anche con moduli pratici presso centri internazionali CBRNe.
Il Master, articolato in moduli e stage, ha la durata complessiva di due anni accademici, ma può
essere estesa a tre anni accademici a seconda del piano di studi individuale. LâattivitĂ formativa
prevede 120 crediti formativi, pari a 3000 ore di impegno complessivo dello studente, delle quali
580 ore in didattica frontale, uguale per tutti i discenti, e tra queste 180 di esercitazioni pratiche in
centri internazionali di eccellenza.
A queste si aggiungono almeno:
- 50 ore di lavoro operativo in laboratorio assistito da docenti, esperti interni ed esterni e tutor;
- 50 ore di attivitĂ seminariale svolta da esperti interni ed esterni.
Ogni discente, inoltre, dovrĂ svolgere presso uno degli enti convenzionati uno stage sotto la guida
di un tutor personale e discutere una tesi di diploma.
Il Master di II Livello in Protezione da eventi CBRNe tenuto in lingua inglese da un corpo docente
internazionale, si propone di uniformare, almeno a livello europeo, la formazione di âCBRNe
Advisors for Decision Makersâ preparando professionisti con competenze nei seguenti settori:
ďˇ La storia degli eventi (Chimico â Biologico â Radiologico â Nucleare-esplosivi)
ďˇ Lâanalisi degli agenti CBRNe e dei loro effetti su corpo umano, flora e fauna
ďˇ Dinamiche di diffusione e dispersione di contaminanti
ďˇ Analisi numeriche per la pianificazione di interventi in caso di emergenze CBRNe
ďˇ Le metodologie, tecniche e strumentazione di rivelazione CBRNe
ďˇ Le misure e metodologie protezione CBRNe
ďˇ Le misure e metodologie di decontaminazione e bonifica CBRNe
ďˇ Il sistema di risposta internazionale in caso di evento CBRNe: pianificazione delle
emergenze e legislazione;
ďˇ Il soccorso sanitario e la psicologia dellâemergenza in caso di evento CBRNe
ďˇ Le infrastrutture critiche e rischio CBRNe
ďˇ LâattivitĂ di prevenzione, contrasto, repressione ed investigazione nella diffusione
incidentale e/o intenzionale di agenti CBRNe
ďˇ La comunicazione e lâinformazione in caso di eventi CBRNe
ed integrate anche con almeno un modulo pratico presso centri internazionali CBRNe.
Il Master ha la durata complessiva di 1 anno accademico, articolato in moduli, che può essere estesa
a due o tre anni accademici a seconda del piano di studi individuale.
LâattivitĂ formativa prevede 60 crediti formativi, pari a 1500 ore di impegno complessivo dello
studente, delle quali 390 ore in didattica frontale.
A queste si aggiungono almeno:
- 50 ore di lavoro operativo in laboratorio assistito da docenti, esperti interni ed esterni e tutor;
- 50 ore di attivitĂ seminariale svolta da esperti interni ed esterni.
Ogni discente, inoltre, dovrĂ svolgere presso uno degli enti convenzionati uno stage di 200 ore sotto
la guida di un tutor personale e discutere una tesi di diploma.
5 CONCLUSIONI
Un progetto cosĂŹ importante potrebbe riflettersi in una collaborazione a livello internazionale che,
oltre ad estendersi nella didattica, può avere conseguenze dirette nelle attività di ricerca e nella
possibilitĂ di creare quegli aggregati che meglio consentono di partecipare ai bandi internazionali.
Vogliamo creare un Centro di Eccellenza Internazionale che abbia sede in Italia.
Ci stiamo muovendo quindi in controtendenza: le migliori menti italiane sono giĂ in Italia,
cerchiamo di creare le condizioni per portare i migliori qui, creiamo una fuga di cervelli. Ma verso
lâItalia. Qual è lâobiettivo del perseguire questa sfida? Creare un modo nuovo di lavorare insieme e,
soprattutto, avere una nuova vision di lavoro. Non vogliamo piĂš creare una esigenza per portare
avanti una nostra idea, ma mettere al servizio, organicamente, delle competenze per soddisfare
delle esigenze. I cervelli al servizio del bisogno, la soluzione per soddisfare lâesigenza come meta
finale: è questa la filosofia del progetto che stiamo portando avanti [24]. La finalità ultima è quella
di sperimentare la collaborazione con Imprese, Laboratori ed Enti Internazionali per giungere ad
ottenere dei corsi che consentano di fornire una preparazione che spazia nel mondo della Safety e
Security CBRNe e che metta lâAteneo di Roma âTor Vergataâ come centro di coordinamento delle
attivitĂ del gruppo di Imprese ed Enti Italiani con le realtĂ Internazionali. Eâ questo è la meta che
vogliamo raggiungere (figura 4):
figura 4 : La metĂ che si intende raggiungere
RINGRAZIAMENTI
Il Direttivo dei corsi di Master in Protezione da eventi CBRNe intende ringraziare AIRP per
lâoccasione data nel poter presentare i corsi in questa conferenza scientifica. Un grazie particolare
vĂ ai docenti del Master di AIRP, il Dr. Sandro Sandri (Vice Presidente AIRP), la Dr.ssa Paola
Fattibene e la Dr.ssa Claudia Fontana che insieme a tutti gli enti nazionali ed internazionali rendono
possibile con il loro contributo la buona riuscita dei corsi.
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M., Bellecci, C., Gaudio, P.âComparison of software for rescue operation planning during an accident in a nucl
Girlsâ Dairy Intake, Energy Intake, and Weight Status
We explored the relationships among girlsâ weight status, dairy servings, and total energy intake. The hypothesis that consuming dairy could reduce risk for overweight was evaluated by comparing energy intake and weight status of girls who met or consumed less than the recommended three servings of dairy per day. Participants included 172 11-year-old non-Hispanic white girls, assessed cross-sectionally. Intakes of dairy, calcium, and energy were measured using three 24-hour recalls. Body mass index and body fat measures from dual-energy x-ray absorptiometry were obtained. Because preliminary analyses suggested systematic underreporting of energy intake, the relationships among dairy servings and measures of weight status were examined for the total sample and for subsamples of under-, plausible, and overreporters. Data for the total sample provided support for the hypothesized relationship among weight status, dairy servings, and energy intake. Thirty-nine percent of girls reported consuming the recommended âĽ3 servings of dairy per day; these girls also reported higher energy intake but had lower body mass index z scores and body fat than the girls who consumed fewer than three dairy servings each day. Among plausible reporters, no relationship between dairy intake and weight status was noted. This discrepancy may be attributable to a high percentage (45%) of overweight underreporters in the total sample. Our findings reveal that reporting bias, resulting from the presence of a substantial proportion of underreporters of higher weight status, can contribute to obtaining spurious associations between dairy intake and weight status. These findings underscore the need for randomly controlled trials to assess the role of dairy in weight management. The prevalence of pediatric obesity has been rising for more than 20 years (1). There is evidence that increased intake of dairy foods and calcium may play a significant role in maintaining a healthful weight and moderating body fat (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 and 15). However, results across studies have been inconsistent (16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27 and 28), and this may be attributable to major challenges in using self-reported dietary intake data. Self-reported intakes tend to be subject to underreporting bias and the underreporting of energy intake tends to be positively related to weight status. Underreporters also tend to weigh more (29 and 30). Doubly labeled water techniques assessing energy expenditure suggest underreporting results in a 10% to 50% underestimation of actual energy intake and is a significant problem in older children (31). Doubly labeled water techniques are expensive and not feasible for large samples; thus, several methods have been developed that use estimated energy requirements to assess reporting bias (29 and 32). Therefore, in this study the method suggested by Huang and colleagues (29) was used to classify children as under-, plausible, or overreporters. The objective of this study was to assess the relationship among girlsâ weight status, dairy servings, and total energy intake. The hypothesis that consuming dairy could reduce risk for overweight was evaluated by comparing energy intake and weight status of girls who met or consumed less than the recommended three servings of dairy per day. To explore the effect of reporting bias on this relationship, the hypothesis was evaluated using the total sample, and subgroups of girls identified as plausible, under-, or overreporters
Changes in union membership over time : a panel analysis for West Germany
Despite the apparent stability of the wage bargaining institutions in West Germany, aggregate union membership has been declining dramatically since the early 90's. However, aggregate gross membership numbers do not distinguish by employment status and it is impossible to disaggregate these sufficiently. This paper uses four waves of the German Socioeconomic Panel in 1985, 1989, 1993, and 1998 to perform a panel analysis of net union membership among employees. We estimate a correlated random effects probit model suggested in Chamberlain (1984) to take proper account of individual specfic effects. Our results suggest that at the individual level the propensity to be a union member has not changed considerably over time. Thus, the aggregate decline in membership is due to composition effects. We also use the estimates to predict net union density at the industry level based on the IAB employment subsample for the time period 1985 to 1997. JEL - Klassifikation: J
Union effectiveness: In Search of the Holy Grail
YesThis article revisits the concept of union effectiveness and proposes a conceptual model to inform its study and application. Previous conceptual and empirical work is examined to identify key strengths and weaknesses, and to relate the union effectiveness concept to union renewal and other key concepts. This leads to the proposal of a Goal-System framework that builds and improves on prior research
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