35 research outputs found

    Coreo-grafie di corpi vissuti. Danza narrativa di un'esperienza educativo-terapeutica

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    This work arises from an inter-intra-disciplinary dialogue about the pedagogical-didactic potential of dance as an educational-therapeutic device forthe treatment of psycho-emotional problems associated with obesity. The following contribution proposes a case study of 6 girls aged between 13 and15 with obesity certified according to the WHO criteria relating to BMI (Body Mass Index). The educational-therapeutic route realized starts from the theories of Embodied Cognition Science about the role of corporeality in learning and is carried out in a 6 week educational dance program set accordingto the criteria of an experimental teaching methodology. The work, followed by a nutritionist in the recruitment phase of the subjects, by a psychologistpedagogist, an external pedagogist-expert and a dance-educator in the design and operational phase, is enriched with an educational interview and a brief reflection on the obtained data and future development prospects.Questo lavoro nasce da un dialogo di natura inter–intra–disciplinare circa le potenzialità pedagogico–didattiche della danza come dispositivo educativo–terapeutico per il trattamento di problematiche psico–emozionali associate ad obesità. Il seguente contributo propone un caso di studio di 6 ragazze di età compresa tra i 13 e i 15 anni con obesità certificata secondo i criteri OMS relativi al BMI (Indice di massa corporea). Il percorso educativo–terapeutico realizzato, muove dalle teorie dell’Embodied Cognition Science circa il ruolo della corporeità nell’apprendimento e si realizza in un programma di danza educativa di 6 settimane impostato secondo i criteri di una metodologia didattica sperimentale. Il lavoro, seguito da un nutrizionista nella fase di reclutamento dei soggetti, da uno psicologo–pedagogista, un pedagogista esterno–esperto e un danza–educatore nella fase progettuale e operativa, si arricchisce di un’intervista educativa e di una breve riflessione sui dati ricavati e sulle future prospettive di sviluppo.

    Verso un approccio Embodied Evidence–Based: il Biofeed-back come strumento di educazione al benessere

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    Questo articolo presenta i risultati di una ricerca condotta su 18 pazienti affetti da Sindrome Coronarica Acuta (SCA). I soggetti, suddivisi in due gruppi, hanno ricevuto, oltre il trattamento clinico, un intervento educativo–riabilitativo mediante impiego del Bio-feedback. In particolare, il gruppo controllo ha ricevuto un “trattamento bio–feedback tradizionale”, mentre il gruppo sperimentale è stato ugualmente sottoposto alla tecnica del biofeedback, ma con un “pro- tocollo educativo finalizzato all’educazione al benessere”. La tecnica del biofeedback, finalizzata a controllare l’attivazione del Sistema Nervoso Autonomo in condizioni di stress, si è rivelata particolarmente utile nel trattamento dei pazienti. In coerenza al modello della Pedagogia del Benessere (Iavarone 2007) soggetti educati apromuovere il proprio personale benessere migliorano la compliance alle terapie, strutturano più adeguate strategie di coping, manifestano maggiore resilienza. I risultati mostrano che, nonostante entrambi i gruppi abbiano ottenuto un uguale beneficio dal punto di vista fisiologico, il gruppo sperimentale ha, non solo potenziato le competenze descritte, ma complessivamente aumentato la propria consapevolezza corporea, ribadendo la validità di un approccio educativo–terapeutico embodied–centred. volto al benessere del paziente

    DALLE POVERTÀ EDUCATIVE ALLE PRIORITÀ FORMATIVE

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    Le “povertà educative” possono essere definite come la “difficoltà per bambini ed adolescenti di imparare, sperimentare, sviluppare e perseguire le proprie capacità, talenti ed aspirazioni” (Save the Children). Una delle principali cause di povertà educativa, sebbene non l’unica, è molto spesso la povertà economica che si traduce in mancanza di opportunità di accesso a contesti aggregativi, quali ad esempio palestre o associazioni culturali. Al fine di contrastare questo fenomeno, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e l’Università di Salerno hanno istituito il corso di Laurea in “Progettazione dei Servizi Educativi e Formativi, "Media Education" e Tecnologie per l'Inclusione nei Contesti Formali e non Formali” interclasse LM50/LM93. Obiettivo di questo corso è formare professionisti in grado di analizzare le realtà territoriali e progettare interventi educativi adeguati anche attraverso l'uso delle tecnologie digitali

    DALLE POVERTÀ EDUCATIVE ALLE PRIORITÀ FORMATIVE

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    Educational poverty is defined as “the impossibility for children and teenagers to learn, experiment, develop and freely foster their capacities, talents and aspirations” (Save the Children). One of the main causes of educational poverty is economic poverty, because it reduces the opportunity of accessing aggregative contexts, such as gyms or cultural associations. To contain this phenomenon, the University of Naples Parthenope and the University of Salerno have established the Degree Course in “educational and training services design, media education and technologies for inclusion in formal and non-formal contexts”. The aim of this course is to train professionals capable of analysing local realities and planning adequate educational interventions also using digital technologies

    Dalle povertà educative alle priorità formative

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    Le “povertà educative” possono essere definite come la “difficoltà per bambini ed adolescenti di imparare, sperimentare, sviluppare e perseguire le proprie capacità, talenti ed aspirazioni” (Save the Children). Una delle principali cause di povertà educativa, sebbene non l’unica, è molto spesso la povertà economica che si traduce in mancanza di opportunità di accesso a contesti aggregativi, quali ad esempio palestre o associazioni culturali. Al fine di contrastare questo fenomeno, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e l’Università di Salerno hanno istituito il corso di Laurea in “Progettazione dei Servizi Educativi e Formativi, "Media Education" e Tecnologie per l'Inclusione nei Contesti Formali e non Formali” interclasse LM50/LM93. Obiettivo di questo corso è formare professionisti in grado di analizzare le realtà territoriali e progettare interventi educativi adeguati anche attraverso l'uso delle tecnologie digital

    BODYTASKING. ANALYSIS AND PERCEPTIONS OF A DISTANCE DANCE EXPERIENCE.

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    To stop the spread of COVID-19 in March 2020, the Italian government declared a health emergency, imposing the national lockdown. A year later, the pandemic still blocks the non-professional sports sectors, including gyms and dance schools, to reopen. The distance created with remote, online training session might deprive all the cognitive, emotional, social and communication development expressed in the embodied theories. To investigate the perception of distanced learning in physical education, the multidisciplinary research team used the novel, holistic, dance-based intervention named bodytasking. Eight sessions, one each Monday, were carried out by two teachers between December 2020 and February 2021. Five students aged range between 6 and 10 years old, all girls took part in the study. Qualitative interviews were collected during and after the dance intervention to report students and teachers perspective on distanced learning. The results showed the benefits and the deficits of carrying out a sports practice in distanced learning. We reported the importance of using Information and Communications Technology tools such as videos and music tracks to challenge and stimulate the students and the role that imagination plays in the learning process

    INTERVENÇÃO PEDAGÓGICA PARA A SAÚDE: UMA REVISÃO NARRATIVA SISTEMÁTICA SOBRE A BIODANZA

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    This research reports on the first narrative review of Biodanza’s effects on health and wellbeing. The review explores manuscripts in four languages (i.e., Italian, Spanish, Portuguese and English) and includes more than 200 documents. The protocol was evaluated according to the most recent SANRA guidelines and Kappa statistics. The research shows that the majority of the studies had descriptive approaches (29.2%), followed by robust control trials (26.8%), while the remaining studies included both narrative and systematic reviews (19.5%) as well as pilot (14.6%), ethnographic (7.3%), and assessment (2.4%) studies. The research team concluded that Biodanza is an innovative intervention to improve clinical and socio-pedagogic outcomes in different cohorts (including kindergartens and chronic senile-disease patients) and should be fostered for additional trials along or in comparison with alternative interventions (such as Bodytasking). La investigación tiene como objetivo relatar la primera revisión narrativa de los efectos de la Biodanza en la salud y el bienestar. La revisión explora manuscritos en cuatro idiomas (italiano, español, portugués e inglés) e incluye más de 200 documentos. El protocolo se evaluó de acuerdo con las estadísticas más recientes SANRA directrices y Kappa. La investigación muestra que la mayoría de los estudios tuvo un enfoque descriptivo (29,2%), seguido por ensayos de control robusto (26,8%). El resto incluyó revisiones narrativas y sistemáticas (19,5%), piloto (14,6%), etnografía (7,3%) y estudios de diagnóstico (2,4%). El equipo de investigación concluyó que Biodanza es una intervención innovadora para mejorar los resultados clínicos y sociopedagógicos en diferentes cohortes (incluidos jardines infantiles y con pacientes con enfermedad senil crónica) y debe fomentarse para ensayos adicionales junto o en comparación con intervenciones alternativas (como Bodytasking). A pesquisa tem como objetivo relatar a primeira revisão narrativa dos efeitos da Biodanza na saúde e no bem-estar. A revisão explora manuscritos em quatro idiomas (italiano, espanhol, português e inglês) e incluiu mais de 200 documentos. O protocolo foi avaliado de acordo com as mais recentes diretrizes SANRA e estatísticas Kappa. A pesquisa mostra que a maioria dos estudos teve abordagem descritiva (29,2%), seguida de ensaios de controle robusto (26,8%). Enquanto o restante incluía revisões narrativas e sistemáticas (19,5%), estudos-piloto (14,6%), etnográficos (7,3%) e diagnósticos (2,4%). A equipe de pesquisa concluiu que a Biodanza é uma intervenção inovadora para melhorar os resultados clínicos e sociopedagógicos em diferentes coortes (incluindo jardins de infância e com pacientes com doença senil crônica) e deve ser promovida para ensaios adicionais junto ou em comparação com intervenções alternativas (como Bodytasking).

    Fake news, falsi ricordi e pandemia : il Digitale Civile per un'educazione al pensiero critico

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    Le fake news sono un fenomeno ampiamente diffuso nella comunicazione mediale e digitale del tempo presente. Esse disorientano i processi decisionali dei singoli individui generando, spesso, falsi ricordi e conoscenze alterate che, a loro volta, possono minare la messa in atto di comportamenti socialmente adeguati. L’avvento del Covid-19 ha amplificato i meccanismi di diffusione delle fake news, facendo emergere la necessità di osservare i processi di acquisizione del sapere sottesi al discernimento di una notizia vera da una falsa. Rileggendo, in tale ottica, i dati di un’indagine conoscitivo-esplorativa circa le variabili predittive dell’emergere di falsi ricordi associati alle fake news relative alla pandemia, il seguente contributo sottolinea la necessità di educare gli individui ad un Digitale-Civile (Iavarone, 2022), per una ‘medialità responsabile’ che valorizzi l’adozione di un pensiero critico che stimoli un utilizzo adeguato della propria conoscenza quale argine al disorientamento determinato dall’infodemia[1] del tempo presente.[1] Il termine infodemia è ascrivibile ad una precisa definizione dell’OMS. Si veda il seguente link https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/02/02/coronavirus-allarme-oms-informazioni-spesso-false_e99013bb-cc15-4347-8d29-0f625fa8c5ce.htm

    PEDAGOGIC INTERVENTION FOR HEALTH: A NARRATIVE SYSTEMATIC REVIEW ON BIODANZA

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    This research reports on the first narrative review of Biodanza’s effects on health and wellbeing. The review explores manuscripts in four languages (i.e., Italian, Spanish, Portuguese and English) and includes more than 200 documents. The protocol was evaluated according to the most recent SANRA guidelines and Kappa statistics. The research shows that the majority of the studies had descriptive approaches (29.2%), followed by robust control trials (26.8%), while the remaining studies included both narrative and systematic reviews (19.5%) as well as pilot (14.6%), ethnographic (7.3%), and assessment (2.4%) studies. The research team concluded that Biodanza is an innovative intervention to improve clinical and sociopedagogic outcomes in different cohorts (including kindergartens and chronic seniledisease patients) and should be fostered for additional trials along or in comparison with alternative interventions (such as Bodytasking)
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