30 research outputs found

    Tracce dell'economia catalano aragonese a Napoli

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    Napoli al tempo di Renato d'Angiò

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    Clausole di anatema e di maledizione nei documenti (Italia meridionale e Sicilia, Sardegna, X-XII secolo)

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    ITALIANO: Le clausole di anatema e di maledizione, numerose nei documenti occidentali del x e xi secolo, derivano da un'antica tradizione greca. Le formulazioni sono particolarmente varie, e, spesso, coesistono con delle clausole penali. Se, nella documentazione bizantina, le clausole assumono un linguaggio neotestamentario, con riferimento alle pene rivolte contro coloro i quali hanno crocifisso Gesù o agli eretici, nelle carte occidentali ci si richiama specialmente ai reprobi dell'antico Testamento. In Italia meridionale e in Sicilia, dove convivono popolazioni greche e latine e organizzazioni politiche bizantine e occidentali, il panorama della clausole di anatema risente degli apporti e delle influenze provenienti da entrambi i contesti religiosi, culturali e ideologici. Invece, la Sardegna dei Giudicati (specialmente del Logudoro) presenta uno scenario del tutto particolare, nel quale la formula di maledizione risulta particolarmente sviluppata, tanto da sostituire la clausola penale. / ENGLISH: The clauses relating to curses and maledictions, especially common in western documents of the 10th and 11th centuries, go back to an ancient Greek tradition. They can co-exist with criminal clauses, and be presented as conclusive or not, and assume various forms: in the Greek deeds they consider the violators as those who crucified Christ or heretics; in the western charters they are devoted to troubles brought about by the condemned, referring notably to the Old Testament. Southern Italy and Sicily, who bring together Greek and Latin populations with Byzantine or western political traditions, present a varied panorama, linked to two traditions. In Sardinia, the judgements (particularly in Logudoro) connected to forms of malediction, particularly developed there, have a special penal clause

    L’allume di Napoli nel XV secolo

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    La storia che sto per raccontare è una storia di sottosviluppo economico che ha come protagonista uno dei principali giacimenti d’allume della Cristianità nel corso del Quattrocento, situato tra Napolie Pozzuoli, laddove oggi è la conca vulcanica della Solfatara ad Agnano. Si traita di una vicenda di non semplice lettura considerata la frammentarietà della documentazione: circostanza che impone il ricorso a fonti diverse, asistematichee di differente provenienza, che vanno assemblate con cura..

    Donne, denaro e assistenza nella Napoli ducale (X-XIII secolo)

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    Tra X e XII secolo, nelle città tirreniche dell’Italia meridionale il fenomeno dell’assistenza femminile si presenta sporadico se non quasi del tutto assente. Napoli non fa eccezione, tuttavia le poche tracce lasciano emergere realtà vivide, come quello del monastero di San Gregorio Armeno, che nasce agli esordi del Mille, con una storia da cui emerge un universo femminile concreto e articolato, con molte donne attive nelle attività economiche e in quelle artigianali, come quella della produzione di tessuti di lino. Aspetti che fanno dell’ambito sociale napoletano un ambiente originale rispetto a quello di altre realtà urbane del Mezzogiorno e italiane. Between the 10th and the 12th century, in the Tyrrhenian cities of Southern Italy the phenomenon of female assistance is quite absent. Naples, however, presents some intersting traces, like that of the monastery of San Gregorio Armeno, founded at the beginning of the 11th century. A concrete and articulated female universe emerges, with many women active in economic and artisanal activities, such as the production of linen fabrics. Aspects that make the Neapolitan social environment original compared to other Italian cities

    Alle origini di Napoli capitale

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    Scopo di questo articolo è cercare di capire cosa ci sia alle origini di Napoli capitale. Vale a dire, cosa abbia potuto trasformare la capitale di un piccolo ducato autonomo nel centro politico, sociale ed economico di un intero regno, in uno scorcio di tempo relativamente breve – circa un secolo e mezzo, dall'ultimo duca Sergio VII a Carlo I d'Angiò. In questo senso, vengono presi in esame tre aspetti ritenuti essenziali per il raggiungimento dello status di capitale : il porto, la terra, il danaro.The purpose of this article is to understand how Naples became the capital of a new Kingdom. What transformed the capital of a small independent duchy in the political, social and economic heart of an entire Kingdom, in a relatively short time: about a century and a half, from the last Duke Sergius VII to Charles I of Anjou. In this sense, the article examines three aspects considered essential for the attainment of the status of capital: the port, the land, the money

    Un aspect du paysage napolitain au Moyen Âge : les bains dans la ville du Xe au XIIIe siècle

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    An Aspect of Neapolitan City Life in the Middle Ages : the Baths from the 10th to the 13th Century - Based on a number of specific sources, in particular the archives of the Monasteri Soppressi and the totality of the cartularies compiled by contemporary experts, the author sets out to cast light on certain aspects of the physiognomy of the city baths and their integration in the landscape of Neapolitan life.Cet article étudie les bains citadins de Naples entre le Xe et le XIIIe siècles en s 'appuyant sur des sources particulières, à savoir les fonds des Monasteri Soppressi et l'ensemble des cartulaires compilés par les érudits de l'époque moderne qui sont déposés aux Archives d'État et à la Bibliothèque Nationale de Naples. Autant de documents qui ont permis de mettre en lumière certains aspects concernant la physionomie des bains et leur intégration dans le paysage urbain.Feniello Amedeo, Boisseuil Didier. Un aspect du paysage napolitain au Moyen Âge : les bains dans la ville du Xe au XIIIe siècle. In: Médiévales, n°43, 2002. Le bain : espaces et pratiques, sous la direction de Didier Boisseuil . pp. 71-81

    Clausole di anatema e di maledizione nei documenti

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    Le clausole di anatema e di maledizione, numerose nei documenti occidentali del x e xi secolo, derivano da un’antica tradizione greca. Le formulazioni sono particolarmente varie, e, spesso, coesistono con delle clausole penali. Se, nella documentazione bizantina, le clausole assumono un linguaggio neotestamentario, con riferimento alle pene rivolte contro coloro i quali hanno crocifisso Gesù o agli eretici, nelle carte occidentali ci si richiama specialmente ai reprobi dell’antico Testamento. In Italia meridionale e in Sicilia, dove convivono popolazioni greche e latine e organizzazioni politiche bizantine e occidentali, il panorama della clausole di anatema risente degli apporti e delle influenze provenienti da entrambi i contesti religiosi, culturali e ideologici. Invece, la Sardegna dei Giudicati (specialmente del Logudoro) presenta uno scenario del tutto particolare, nel quale la formula di maledizione risulta particolarmente sviluppata, tanto da sostituire la clausola penale.The clauses relating to curses and maledictions, especially common in western documents of the 10th and 11th centuries, go back to an ancient Greek tradition. They can co-exist with criminal clauses, and be presented as conclusive or not, and assume various forms: in the Greek deeds they consider the violators as those who crucified Christ or heretics; in the western charters they are devoted to troubles brought about by the condemned, referring notably to the Old Testament. Southern Italy and Sicily, who bring together Greek and Latin populations with Byzantine or western political traditions, present a varied panorama, linked to two traditions. In Sardinia, the judgements (particularly in Logudoro) connected to forms of malediction, particularly developed there, have a special penal clause
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