83 research outputs found

    Xenon Filled Silicon Germanium Thermoelectric Generators

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    An analysis is presented that shows the desirability and feasibility of using a xenon fill in the initial stages of operation of a silicon-germanium radioisotope thermoelectric generator to be used in outer-planetary exploration. The xenon cover gas offers protection against oxidation and against material sublimation, and allows the generator to deliver required power throughout the prelaunch and launch phases. The protective mechanisms afforded by the xenon cover gas and the mechanization of a xenon supply system are also discussed

    Autobiographical memory and hierarchical search strategies in depressed and non-depressed participants

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    Background: There is a growing body of literature showing individuals with depression and other trauma-related disorders (e.g., posttraumatic stress disorder) recall more overgeneral and less specific autobiographical memories compared to normal participants. Although the mechanisms underlying overgeneral memory are quite clear, the search strategy operated within the autobiographical knowledge base, at time of recollection, requires further exploration. The current study aimed to examine the hierarchical search sequence used to recall autobiographical memories in depressed and non-depressed participants, with a view to determining whether depressed participants exhibited truncated search strategies. Methods: Thirteen depressed and an equal number of non-depressed participants retrieved 15 memories each, in response to 15 commonly used cue words. Participants reported the first memory that entered in their mind. All memory descriptions were recorded and later transcribed verbatim for content analysis.Results: Depressed participants retrieved autobiographical memories faster, produced shorter memory descriptions and were less likely to recall positive memories than non-depressed participants. Non-depressed participants were more likely to commence retrieval by accessing lifetime period knowledge followed by general event and event specific knowledge, whereas depressed participants showed a tendency to terminate retrieval at the general event level. Conclusions: It is concluded that depressed participants do adhere to the same hierarchical search strategy as non-depressed participants when retrieving specific autobiographical memories, but that they terminate their search early, resulting in overgeneral memories

    Race, colonial history and national identity: Resident Evil 5 as a Japanese game

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    Resident Evil 5 is a zombie game made by Capcom featuring a White American protagonist and set in Africa. This paper argues that approaching this as a Japanese game reveals aspects of a Japanese racial and colonial social imaginary that are missed if this context of production is ignored. In terms of race, the game presents hybrid racial subjectivities that can be related to Japanese perspectives of Blackness and Whiteness where these terms are two poles of difference and identity through which an essentialised Japanese identity is constructed in what Iwabuchi calls “strategic hybridism” (Iwabuchi, 2002). In terms of colonialism, the game echoes structures of Japanese colonialism through which Japanese colonialism is obliquely memorialised and a “normal” Japanese global subjectivity can be performed

    Dalla progettazione all’utilizzo di un sistema informativo geologico al servizio del rilevamento geologico: la banca dati della Regione Lombardia e la cartografia geologica derivata

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    In questa Tesi è descritto il processo di creazione di un Sistema Informativo Geologico e degli strumenti informatici per la gestione dell’informazione su base geografica, o più semplicemente GIS (Geographic Information System), al servizio delle attività di rilevamento geologico, finalizzato alla raccolta dei dati ed alla loro rappresentazione cartografica nell'ambito di un Sistema Informativo Territoriale (SIT). Un SIT è definibile come l'insieme di uomini, strumenti e procedure che, nell’ambito di una organizzazione, permettono l’acquisizione e la distribuzione dei dati relativi alla conoscenza dei fenomeni e degli attori presenti su territorio; tutto questo è facilitato in gran parte dalle capacità e funzionalità dei GIS. Il Sistema Informativo Territoriale orientato alla Geologia (SIG – Sistema Informativo Geologico) della Regione Lombardia è costituito da un gruppo di lavoro composto da geologi, informatici e geologi-informatici dell’Ente regionale e della società Lombardia Servizi (Gruppo Lombardia Informatica). Ho fatto parte del team di consulenza tecnico-scientifica incaricato da Lombardia Servizi per la realizzazione del SIG regionale. I compiti del gruppo di lavoro sono: - definizione di ruoli e metodi per la costituzione del SIG; - definizione delle logiche per la creazione di strumenti finalizzati all’archiviazione del dato geologico in una banca dati geologica e loro manutenzione; Il progetto è inserito nel più ampio processo di aggiornamento della Cartografia Geologica nazionale (progetto CARG). Il SIG ha come principali obiettivi: - la pianificazione ed esecuzione del rilevamento geologico di dettaglio (scala 1:10.000) del territorio lombardo; - la costruzione di un database della geologia di superficie (ma anche del sottosuolo per le aree di pianura) interrogabile e aggiornabile ; - il supporto ai processi di analisi finalizzati alla descrizione della geologia superficiale e ricostruzione degli eventi che hanno creato il paesaggio attuale; - la rappresentazione cartografica dell’ambiente geologico a partire dal database creato. - la distribuzione dell’informazione geologica archiviata in vari formati (cartaceo e digitale); Sono qui descritte ed analizzate criticamente la filosofia di costruzione delle procedure e le soluzioni tecniche e metodologiche adottate per realizzare gli obiettivi prefissi. L’APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici nazionali) ha ereditato dal Servizio Geologico il compito di rilevare, aggiornare e pubblicare la Carta Geologica d'Italia (progetto nazionale CARG) quale organo cartografico dello Stato in base alla legge 68/60. Nel 1976 era stato completato il rilevamento della Carta geologica d'Italia alla scala 1:100.000 costituita da 278 fogli a copertura del territorio nazionale; per il suo aggiornamento sono stati definiti strumenti normativi idonei a garantire l'omogeneità dei contenuti e della rappresentazione cartografica; la definizione delle norme discende dall'applicazione di linee guida, frutto dell'attività di Commissioni e Gruppi di lavoro, pubblicate nei Quaderni della serie III (ed. APAT). L’Ente Regione Lombardia, per rispondere all’impegno istituzionale di aggiornamento della Carta Geologica, all’interno del più ampio e strutturato Sistema Informativo Territoriale regionale, ha dunque creato il Sistema Informativo Geologico (SIG) regionale. Il rapido evolversi delle ricerche nel campo delle Scienze della Terra e l'importanza che riveste la cartografia geologica nella gestione del territorio, hanno spinto la Regione Lombardia a progettare un rilevamento geologico di dettaglio per dotarsi di una banca dati geologica dalla quale derivare la propria cartografia geologica (alla scala 1:10.000). Sono stati quindi definiti standard specifici rispondenti a questa esigenza di maggior dettaglio (rispetto a quanto indicato dal progetto nazionale CARG) ed è stato pianificato e in gran parte realizzato un rilevamento ex-novo finalizzato alla pubblicazione del dato alla scala del rilevamento e per la sua generalizzazione alle scale 1:25.000 e 50.000. Alla fine del processo saranno stati realizzati 14 fogli del territorio lombardo relativamente alle aree alpine e di passaggio alla pianura (Bergamo, Bormio, Breno, Clusone, Lecco, Iseo, Malonno, Ponte di Legno, Sondrio, Vimercate, Milano, Bagolino, Seregno, Voghera). In tale progetto sono anche coinvolti le Università di Milano, di Pavia e di Bolona, il Politecnico di Milano e il CNR - Centro di Studio per la Geodinamica Alpina e Quaternaria di Milano. L’attività di rilevamento geologico è di competenza dei funzionari regionali della Struttura Sistema Informativo Territoriale della Direzione Generale Territorio e Urbanistica che, coadiuvati da geologi rilevatori, realizzano tutte le fasi del lavoro, dalla raccolta del dato fino alla sua pubblicazione. L’ambiente informatico GIS sviluppato, denominato CARGeo (Cartografia Geologica), permette di inserire i dati raccolti da geologi rilevatori in un database appositamente predisposto, mediante interfacce grafiche semplificate e procedure standard di archiviazione e controllo di correttezza formale. La banca dati è costruita in modo da facilitare l’archiviazione della maggior parte dei dati che normalmente il geologo registra nella carta e nei taccuini di terreno e, allo stesso tempo, guidarlo nella raccolta organica dell’informazione geologica. Nella strutturazione del database è stata privilegiata la possibilità di inserire attributi direttamente associabili agli elementi geometrici anziché attraverso schede associate a punti di osservazione. Il geologo rilevatore interviene per correggere errori di digitalizzazione o di attribuzione con un processo ciclico, fino ad ottenere una banca dati corretta secondo gli standard predefiniti. Gli strumenti di creazione della banca dati permettono anche di: - disegnare gli schemi accessori (sezioni geologiche, schemi stratigrafici e strutturali etc.); - eseguire lo “sfoltimento” e posizionamento delle annotazioni sulla mappa (sigle di unità litologiche e parametri di inclinazione delle giaciture) secondo criteri di leggibilità della carta - creare le legende; - creare banche dati a scala inferiore (1:25.000 e 50.000); - stampare e pubblicare carte geologiche complete di schemi e legende. Il sistema contiene gli strumenti necessari alla migrazione della banca dati dalla struttura proprietaria CARG-Regione Lombardia a quella CARG-APAT secondo la struttura definita nei Quaderni della serie III Il Sistema nel corso del biennio 2006-2007 ha raggiunto la fase di consegna dei dati (derivazione e generalizzazione della banca dati CARG-APAT 1.50.000 da quella 1:10.000 CARG-Regione Lombardia) dei primi fogli completati (ISEO, MALONNO, LECCO e SONDRIO) con ritardo rispetto alla programmazione. Sono state analizzate le cause che hanno portato a questo rallentamento del flusso di lavoro, quindi apportate le necessarie modifiche al Sistema. Sono qui descritti i problemi e le soluzioni trovate per migliorare l'efficienza del sistema. Attualmente il Sistema Informativo Geologico è in una fase di ristrutturazione, che vede la migrazione verso un’architettura informatica basata sulla piattaforma ARCGis® 9.x. Attraverso il Sistema Informativo Geologico viene tentata una sintesi fra le logiche metodologiche dei due ambiti tecnico-scientifici coinvolti (Geologia e Informatica), in un ambiente dove ricercatori e tecnici lavorano sperimentando l’interazione tra le conoscenze e le metodologie conoscitive tipiche delle Scienze Geologiche e le tecnologie e processi logici delle Scienze Informatiche. Con questa Tesi è documentato tutto il percorso di costruzione della banca dati geologica attraverso e all’interno del sistema realizzato assieme gruppo di lavoro composto da geologi e tecnici informatici, cui ho partecipato, riassumendo gli oltre 9 anni di lavoro dall’ideazione del progetto CARGeo, anche in funzione del suo miglioramento

    Assessment of vitamin B 12

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    Saturation by Optical-Pumping in Cw Lif Spectra of Cal

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    Augmented reality‐based telepresence in a robotic manipulation task: An experimental evaluation

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    Abstract A spectrum of control methods in human–robot interaction was investigated, ranging from direct control to telepresence with a virtual representation of the robot arm. A total of 24 participants used a setup that included a Franka Emika Panda robot arm, Varjo XR‐3 head‐mounted display, and Leap Motion Controller. Participants performed a box‐and‐block task using the bare hand (A), and under five gesture‐controlled robotic operation methods: direct sight (B), sight via video‐feedthrough (C), in a 3D telepresence environment with (D) and without (E) virtual representation of the robot arm, and using a 2D video feed (F). The number of grabbing attempts did not differ significantly between conditions, but local operation (B & C) yielded more transferred blocks than teleoperation (D–F). Teleoperation using a 3D presentation was advantageous compared to teleoperation using a 2D video feed, as demonstrated by lower peak forces and smaller range in gripper heights in conditions D and E compared to condition F, a finding supported by analyses of the head movement activity. Finally, the bare hand yielded the best performance and subjective ratings. In summary, teleoperation using a 3D presentation provided a smoother interaction than teleoperation with a 2D video feed. However, direct human interaction remains a benchmark yet to surpass
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