124 research outputs found

    Invertebrati marini

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    Gli invertebrati marini ospitati nel museo del Dipartimento di Zoologia e Genetica evoluzionaistica sono circa 800 esemplari, e sono conservati in contenitori con liquido fissativo, come preparati essiccati, o in allestimenti 'in toto' su vetrini da microscopia. La collezione ha finalità eminentemente didattica e ha costituito per generazioni di studenti dei corsi di Sistematica zoologica un indispensabile complemento formativo e un banco di prova in sede di esame

    Population structure of the <i>Monocelis lineata</i> (Proseriata, Monocelididae) species complex assessed by phylogenetic analysis of the mitochondrial Cytochrome c Oxidase subunit I (<i>COI</i>) gene

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    Monocelis lineate consists of a complex of sibling species, widespread in the Mediterranean and Atlantic Ocean. Previous genetic analysis placed in evidence at least four sibling species. Nevertheless, this research was not conclusive enough to fully resolve the complex or to infer the phylogeny/phylogeography of the group. We designed specific primers aiming at obtaining partial sequences of the mtDNA gene Cytochrome c Oxidase subunit I (COI) of M. lineate, and have identified 25 different haplotypes in 32 analyzed individuals. The dendrogram generated by Neighbor- Joining analysis confirmed the differentiation between Atlantic and Mediterranean siblings, as well as the occurrence of at least two Mediterranean sibling species. Thus validated, the method here presented appears as a valuable tool in population genetics and biodiversity surveys on the Monocelis lineate complex

    Efectos a corto plazo de un pisoteado experimental sobre las poblaciones de poliquetos que habita un sustrato rocoso intermareal en la Isla de la Asinara (Área Marina Protegia del Mediterráneo Noroccidental)

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    Rocky intertidal platforms at Asinara Island Marine Protected Area (Italy, Mediterranean Sea) were experimentally trampled to assess the impact of human visitation on polychaetes. Trampling at two different experimental intensities (60,120 steps/20x20 cm quadrat) and controls were applied at two locations (&ldquo;no-entry, no-take&rdquo; zones) of the MPA. One day after the experimental trampling, benthic samples were collected and the polychaetes counted and identified. Overall 1146 individuals were collected; Salvatoria clavata, Polyophthalmus pictus, Syllis prolifera, Amphiglena mediterranea, Fabricia stellaris, Platynereis dumerilii and Sphaerosyllis taylori were the most abundant species. Analyses of variance on all polychaetes and on each of the important polychaete species showed a significant higher abundance in controls than in trampled plots. Given the short-term decline in abundance, these results suggest that polychaetes are vulnerable even to the lowest experimental level of trampling.Las plataformas rocosas intermareales del &Aacute;rea Marina Protegida (AMP) de la Isla de la Asinara (Cerde&ntilde;a, Italia), fueron experimentalmente pisoteadas para evaluar el impacto de la presencia humana sobre las comunidades de poliquetos. Se aplicaron dos diferentes intensidades experimentales (60,120, pasos sobre una superficie de 20x20cm) y control en dos zonas (zonas definidas como &ldquo;no-entry, no-take&rdquo;) de la AMP. Un d&iacute;a despu&eacute;s de la perturbaci&oacute;n experimental, se recog&iacute;an muestras bent&oacute;nicas identificando y cuantificando los poliquetos. Un total de 1.146 poliquetos fueron recogidos; Salvatoria clavata, Polyophthalmus pictus, Syllis prolifera, Amphiglena mediterranea, Fabricia stellaris, Platynereis dumerilii y Sphaerosyllis taylori fueron las especies m&aacute;s abundantes. El an&aacute;lisis de la variaci&oacute;n global de los poliquetos y de sus especies permitieron observar una abundancia significativamente superior en las &aacute;reas de control que en las parcelas pisoteadas. Considerando en el corto plazo la disminuci&ograve;n de la abundancia, estos resultados sugieren que los poliquetos son vulnerables, includo en el nivel experimental m&aacute;s bajo probado. &nbsp

    Analisi della struttura genetica di <i>Hediste diversicolor</i> (Polychaeta, Nereididae) nel Mediterraneo occidentale mediante marcatori ISSR

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    La struttura genetica del polichete Hediste diversicolor del Mediterraneo occidentale è stata studiata utilizzando gli ISSR (Inter Simple Sequence Repeats) come marcatori genetici. Sono stati raccolti 30 individui in ciascuna delle seguenti località: Stagno di Calich (Sardegna N-O), Baia di Figari (Corsica S-O), Migliacciaru (Corsica E), Fiume Morto (Toscana N-O) e Coltano (Toscana N-O). L'MDS applicato alle distanze genetiche individuali ha mostrato elevata diversità tra gli individui, ma non ha messo in evidenza alcuna sottostrutturazione genetica nelle popolazioni. Un forte segnale della divergenza genetica tra le popolazioni è dato dal fatto che il 37% del numero totale di bande rilevato è costituito da bande private, cioè esclusive di una popolazione. La varianza genetica, analizzata mediante AMOVA, è risultata equamente ripartita nelle componenti intra- e inter-popolazione (rispettivamente 46.9% e 53.1%). La Φ-statistica ha evidenziato la divergenza genetica tra le popolazioni (Φst = 0.469, P&lt;0.001). La notevole divergenza genetica tra le popolazioni di H. diversicolor è determinata in primo luogo dalla frammentazione naturale dell'habitat che produce isolamento con virtuale assenza di flusso genico tra le popolazioni. L'assenza di sottostrutturazione delle popolazioni, invece, conferma le osservazioni fatte in passato sulla dispersione degli adulti e delle postlarve all'interno dei singoli biotopi

    Effetto immediato della rimozione di <i>Caulerpa racemosa</i> sullo zoobenthos dell'infralitorale superficiale roccioso di Porto Torres (Nord Sardegna)

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    Caulerpa racemosa (Forsskål) J. Agardh è una specie lessepsiana altamente invasiva e le conoscenze sull'effetto della sua diffusione sui popolamenti zoobentonici in Mediterraneo sono molto scarse. Lo scopo di questo studio è quello di valutare l'effetto immediato della rimozione di C. racemosa sui popolamenti zoobentonici dell'infralitorale superficiale roccioso. E' stato condotto un esperimento manipolativo in un sito prospiciente un'area urbanizzata del nord Sardegna (Porto Torres). Durante l'estate 2004 sono state scelte delle aree random di 20x20 cm, nelle quali C. racemosa è stata rimossa, e delle aree di controllo. Successivamente (ad un giorno e ad un mese di distanza dopo la prima rimozione), sono stati raccolti campioni attraverso l'uso di cilindri di plastica (diametro 40 mm) e di un raschietto metallico. Il materiale è stato fissato in formalina e gli animali raccolti sono stati identificati e contati. Dall'analisi multivariata risulta che non vi è differenza significativa (ANOSIM p=39,4% R=0,004) tra l'abbondanza dei taxa raccolti nelle aree di rimozione e le aree di controllo in entrambi i tempi di campionamento. I risultati ottenuti, del tutto preliminari, sottolineano la necessità di approfondire le conoscenze sul risultato delle interazioni di C. racemosa con gli altri taxa presenti nell'area su una scala temporale più lunga

    Determinazione specifica di individui giovanili del genere <i>Patella</i> fissati su adulti di <i>Patella ferruginea</i> (Gmelin, 1791), tramite utilizzo del DNA barcoding = Specific attribution of juveniles belonging to tehe genus <i>Patella</i> set on adults of <i>Patella ferruginea</i> (Gmelin, 1791) by means of DNA barcoding

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    A genetic analysis was performed on two individuals belonging to the genus Patella recovered as epibionti on P. ferruginea (Gmelin, 1791). The survey was carried out by means of the Cytochrome c Oxidase (COI) Folmer’s region. Results obtained evidenced the occurrence of a juveniles of P. ferruginea and one of P. rustica, and confirmed that COI is an invaluable tool for the DNA barcoding

    Studio preliminare sulla struttura genetica di <i>Patella ferruginea</i> Gmelin, 1791 (Mollusca, Gastropoda), nell'Area Marina Protetta (AMP) dell'Isola dell'Asinara mediante ISSR

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    L'istituzione delle AMP consente adeguate misure di conservazione dell'ambiente marino. L'efficacia di tale protezione dovrebbe essere verificata attraverso programmi di monitoraggio, utilizzando specie che siano facili da identificare e analizzare in modo non distruttivo. In tale contesto è stata individuata Patella ferruginea, che risulta essere l'invertebrato marino più minacciato del Mediterraneo occidentale. L'obiettivo dello studio è quello di stimare i livelli di diversità genetica e flusso genico di alcune popolazioni di P. ferruginea dell'AMP dell'Isola dell'Asinara. È stato prelevato il materiale biologico di 10 esemplari da 3 diversi siti, tramite escissione di piccole quantità di tessuto muscolare, seguendo un protocollo da noi sperimentato sulla specie P. ulyssiponensis. Il protocollo assicura la sopravvivenza degli esemplari campionati. L'analisi genetica è stata condotta attraverso la genotipizzazione di un subcampione di individui per ciascun sito utilizzando la tecnica ISSR (Inter-Simple Sequence Repeat). I risultati indicano una notevole uniformità genetica tra gli individui appartenenti a ciascun sito, contrapposta ad una moderata eterogeneità genetica tra gli individui appartenenti ai tre siti. Questi fatti suggeriscono inoltre che P. ferruginea possa aver subito erosione genetica negli anni passati in relazione alla sua raccolta, e che i livelli di flusso genico non siano elevati anche su piccola scala geografica

    Mitochondrial DNA reveals genetic structuring of <i>Pinna nobilis</i> across the Mediterranean Sea

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    Pinna nobilis is the largest endemic Mediterranean marine bivalve. During past centuries, various human activities have promoted the regression of its populations. As a consequence of stringent standards of protection, demographic expansions are currently reported in many sites. The aim of this study was to provide the first large broad-scale insight into the genetic variability of P. nobilis in the area that encompasses the western Mediterranean, Ionian Sea, and Adriatic Sea marine ecoregions. To accomplish this objective twenty-five populations from this area were surveyed using two mitochondrial DNA markers (COI and 16S). Our dataset was then merged with those obtained in other studies for the Aegean and Tunisian populations (eastern Mediterranean), and statistical analyses (Bayesian model-based clustering, median-joining network, AMOVA, mismatch distribution, Tajima’s and Fu’s neutrality tests and Bayesian skyline plots) were performed. The results revealed genetic divergence among three distinguishable areas: (1) western Mediterranean and Ionian Sea; (2) Adriatic Sea; and (3) Aegean Sea and Tunisian coastal areas. From a conservational point of view, populations from the three genetically divergent groups found may be considered as different management units

    La Biodiversità degli invertebrati marini è sottostimata? Il caso di <i>Ophelia bicornis</i> e <i>Ophelia barquii</i> (Annelida, Polychaeta)

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    Negli ultimi anni gli studi molecolari condotti su invertebrati marini hanno contribuito fortemente alla valutazione della biodiversità locale mediante la risoluzione di complessi casi di tassonomia. Ophelia bicornis s.l. è un polichete che vive in habitat intertidali sabbiosi delle coste mediterranee ed europee atlantiche, la cui sistematica è ancora in fase di definizione. Un nostro precedente studio effettuato tramite alloenzimi ha suggerito che O. bicornis s.l. è costituita da due specie: O. bicornis s.s. e O. barquii, rispettivamente riconducibili a morfotipi con 6 e 5 paia di nefridiopori. Nel presente lavoro è stata abbinata l'analisi morfologica (conteggio dei nefridiopori) con quella genetica (genotipizzazione tramite ISSR). Sono stati analizzati 6 campioni (n=50) di O. bicornis s.l. provenienti da 3 località sarde e 3 siciliane. I dati morfologici indicano una diversa distribuzione dei due morfotipi, che sono stati rilevati in simpatria, sia in località sarde che siciliane. L'analisi genetica effettuata tramite gli ISSR ripropone la distinzione tra individui con 6 e 5 paia di nefridiopori, confermando la precedente separazione di O. bicornis s.l. in due specie distinte. Il presente lavoro i) rappresenta un'ulteriore conferma del fatto che i livelli di biodiversità negli invertebrati marini sono attualmente sottostimati e ii) pone le basi per uno studio più accurato delle caratteristiche dell'habitat di queste specie

    Analysis of the genetic variability of <i>Patella ferruginea</i> Gmelin, 1791 (Gastropoda: Patellidae) populations from the North-East Sardinia = Analisi della variabilità genetica in popolazioni di <i>Patella ferruginea</i> Gmelin, 1791 (Gastropoda: Patellidae) provenienti dalla Sardegna nord-orientale

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    The mollusc Patella ferruginea (Gastropoda, Patellidae), endemic to the Medilerranean, is the most endangered marine species on the list of the European Couneil Directive 92/43/EEC and it is presently under serious risk of extinction. This research was aimed to unravel the genetic variability of some Sardinian populations sampled on the North-Eastern coast, in order to shed light on their status of conservation
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