80 research outputs found

    Triphasic scaffolds for the regeneration of the bone-ligament interface

    Get PDF
    A triphasic scaffold (TPS) for the regeneration of the bone-ligament interface was fabricated combining a 3D fiber deposited polycaprolactone structure and a polylactic co-glycolic acid electrospun. The scaffold presented a gradient of physical and mechanical properties which elicited different biological responses from human mesenchymal stem cells. Biological test were performed on the whole TPS and on scaffolds comprised of each single part of the TPS, considered as the controls. The TPS showed an increase of the metabolic activity with culturing time that seemed to be an average of the controls at each time point. The importance of differentiation media for bone and ligament regeneration was further investigated. Metabolic activity analysis on the different areas of the TPS showed a similar trend after 7 days in both differentiation media. Total alkaline phosphatase (ALP) activity analysis showed a statistically higher activity of the TPS in mineralization medium compared to the controls. A different glycosaminoglycans amount between the TPS and its controls was detected, displaying a similar trend with respect to ALP activity. Results clearly indicated that the integration of electrospinning and additive manufacturing represents a promising approach for the fabrication of scaffolds for the regeneration of tissue interfaces, such as the bone-to-ligament one, because it allows mimicking the structural environment combining different biomaterials at different scales

    Dispositivo per artroscopia ed operazioni similari

    No full text
    La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per artroscopia ed operazioni similari del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione. L’invenzione concerne un dispositivo utilizzabile in artroscopia o in qualsiasi altra operazione di diagnostica realizzata in endoscopia, ossia in una qualsiasi esplorazione medica che permetta di visualizzare l'interno di un corpo. Inoltre, il dispositivo per artroscopia, oltre che per la diagnostica, è utilizzabile per l'esecuzione d’interventi chirurgici o, in alternativa, come strumento di supporto durante un intervento chirurgico

    Preliminary results of fault-related permeability structures associated to the Scicli-Ragusa fault segments, Hyblean Plateau, Sicily

    Get PDF
    Nella zona di Ragusa (Plateau Ibleo, Sicilia sud-orientale) la presenza di bitume all’interno di rocce carbonatiche di età oligo-miocenica, caratterizzate da una porosità primaria oggi compresa tra 0 e 10% (Formazione Ragusa, permette di osservare il ruolo esercitato da faglie e fratture nella circolazione degli idrocarburi. Con l’obiettivo quindi di effettuare studi mirati alla caratterizzazione petrofisica delle diverse tipologie di faglie e fratture affioranti, è stato condotto uno studio di terreno preliminare, che ha permesso la definizione dell’assetto geologico-strutturale della porzione occidentale del Plateau Ibleo, lungo il sistema di faglie denominato Scicli-Ragusa. Inoltre, sulla base dei dati acquisiti lungo le faglie viene effettuata una preliminare valutazione delle loro permeabilità strutturale. Mediante il rilevamento di terreno è stata realizzata una carta geologica a scala 1:25.000 lungo il sistema di faglie denominato Scicli-Ragusa. Inoltre, un analisi stratigrafica di dettaglio ha consentito di definire lo spessore e la distribuzione dei diversi membri e sotto-membri appartenenti alla Formazione Ragusa. Sulla base dei dati acquisiti è stato possibile identificare i diversi set di faglie affioranti e di valutare i rigetti dei singoli segmenti di faglia. Le faglie appartenenti al sistema di Scicli-Ragusa, sono orientate (i) NNE-SSO, con una cinematica prevalente di tipo trascorrente destro, (ii) NE-SO con una cinematica di tipo normale e (iii) ENE-OSO con un cinematica trascorrente di tipo sinistro. Indipendentemente dalla loro cinematica, sulla base dei loro rigetti le faglie affioranti sono state raggruppate in quattro diverse categorie: (a) “incipienti” (con rigetti di pochi cm), (b) “piccole” (con rigetti fino al m),(c) “medie” (con rigetti di decine di m) e (d) “grandi” (con rigetti di centinaia di m). Le faglie “incipienti”, presenti negli strati poco porosi (Ф5%) si rinvengono principalmente single shear band o shear band zone. Nelle faglie “piccole” le superfici di taglio si presentano discontinue con fault core isolati, costituiti principalmente da breccia di faglia e damage zone per lo più assente; le faglie “medie” presentano sempre fault core sottili e discontinui (breccia e/o cataclasite) ma damage zone spesse e ben sviluppate. Le faglie “grandi” sono costituite da fault core (breccia cementata o cataclasite) di spessore metrico e superfici di taglio ben sviluppate circondate da damage zone spesse decine di metri. Poiché la permeabilità delle faglie, come ampiamente dimostrato in letteratura, è fortemente influenzata dalla loro archittura interna, possiamo interpretare i dati ottenuti in termini di permeabilità strutturale. Le faglie “grandi” si comportano verosimilmente da sistemi condotto-barriera, in cui la circolazione dei fluidi avviene principalmente all’interno delle damage zone (in direzione parallela alla faglia), ma al contempo è inibita dai fault core impermeabili (in direzione perpendicolare alla faglia). Nelle faglie “medie” e “piccole” i core, anche se impermeabili, sono comunque discontinui; quindi queste faglie possono rappresentare nel complesso dei condotti idraulici localizzati. Per quanto riguarda invece le faglie “incipienti”, e le strutture deformative di background presenti all’interno dell’host rock, esse possono agire sia da barriera (compactive shear band, compactive shear band zone, compaction band e stiloliti) che da condotto (joint, joint e stiloliti andati in taglio) al flusso dei fluidi
    • …
    corecore