53 research outputs found

    The reconstitution: environmental restoration assessment by means of LCC and FCC

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    The reconstitution is a pedotecnique producing environmental proper and fertile Technosols, applying chemical-mechanical treatment to alluvial sediments, degraded soils and pedomaterials included waste by different productive processes. By means of reconstitution, the environmental restoration of the covering degraded soil of a closed landfill near Piacenza is made (LIFE10 ENV/IT/000400 NEW LIFE). In order to assess this environmental restoration, LCC and FCC are calculated on 5 soil samples before and after reconstitution. The results, which highlight the transition from worst to best LCC and FCC classes show how reconstitution was able to convert the environmental and agronomic conditions from soil have very severe limitations that restrict the choice of plants or require very careful management, and that limit or restrict its use mainly to pasture, range, forestland, or wildlife food and cover, to soil have moderate limitations that restrict the choice of plants or that require moderate conservation practices or have optimum fertility

    Test on the effects of reconstituted soil on emergency speed and root growth in maize

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    Summary Reconstitution is a pedotechnique to counter land degradation and desertification. The reconstitution, patented by the research laboratory m.c.m. Ecosistemi, applies chemical-mechanical actions to a mixture of degraded soil and matrices (such as waste sludge) in order to produce reconstituted soil, a very high fertility soil. This paper is about a pot study in a greenhouse to investigate how reconstituted soil affects emergence speed and seminal roots development of Zea mays L. seedlings, in comparison with a Technosol. 200 seedlings are monitored up to the 16th day after the seeding. The emergence percentage is 98% on reconstituted soil and 91% on Technosol. Average length and weight of fresh seminal roots are higher on reconstituted soil

    Application of the floristic-vegetational indexes system for the evaluation of the environmental quality of a semi-natural area of the Po Valley (Piacenza, Italy)

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    The floristic-vegetational indexes proposed by Taffetani and Rismondo (2009) and updated by Rismondo et al. (2011) were used to assess the environmental quality of a semi-natural located on the outskirts of Piacenza (Emilia Romagna, Italy), the site of a closed landfill of Municipal Solid Waste (MSW). This method was created and perfected to analyze the ecological functionality of afro-ecosystem and permits simp and rapid measurement of the ecological characteristics and grade of dynamic evolution of then phtocoenoses. These indexes were applied to the vegetation of the different sectors that make up the study area ad from the results obtained t was possible to identify those with the worst environmental quality and to formulate some proposes for action aimed at improving them environmentally. In particular an interruption in the evolution of the landfill vegetation was found, due to the chemical-physical characteristics of the cover sol which is compacted and of limited depth. The application of the Taffetani and Rismondo (2009) indexes to a real case has also allowed evaluation of their practicality and the information content obtained

    Confronto tra dati produttivi di mais coltivato su terre ricostituite e terre naturali

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    Le tematiche della desertificazione, del degrado del suolo e del risparmio idrico sono oggi trattate da numerosi studi e attraverso diverse strategie. Frequentemente le impostazioni di studio sono finalizzate soprattutto all\u2019indagine dei processi di degrado del suolo e sugli effetti della desertificazione, raramente, invece, vengono verificate e analizzate le tecnologie che si occupano del trattamenti di suoli degradati per il loro ripristino. Il presente lavoro \ue8 indirizzato a verificare le caratteristiche relative al consumo idrico da parte dei suoli ricostituiti, ovvero, terreni risultanti da un trattamento di suoli degradati mediante una tecnologia di recente realizzazione. Questo trattamento \u2013 coperto da due brevetti sul sistema di trattamento, sul metodo e sul modello concettuale \u2013 si basa su un processo di tipo chimico e meccanico applicato ai suoli mediante una disgregazione meccanica, un\u2019integrazione controllata di matrici ammendanti, un\u2019azione di policondensazione con acidi umici e un\u2019azione meccanica di ricostituzione finale. Tali operazioni consentono una mirata incorporazione di sostanza organica realizzando dei neoaggregati di suolo a partire dal terreno degradato sottoposto al trattamento. Vengono cio\ue8 realizzate le azioni che permettono di produrre un suolo differente da quello originario con propriet\ue0 di interesse ambientale ed agronomico. Questa tecnologia \ue8 stata ritenuta di interesse e finanziata dall\u2019Unione Europea con lo strumento LIFE+ 2010 mediante un\u2019opera dimostrativa della durata di cinque anni, tutt\u2019ora in corso, per il ripristino di un suolo degradato della provincia di Piacenza. Diverse prove sperimentali sono state eseguite per valutare le propriet\ue0 dei terreni ricostituiti, prodotti da questo sistema, rispetto ai suoli degradati. In questo specifico studio, come sopra accennato, viene valutata la propriet\ue0 del suolo ricostituito di possedere maggiore disponibilit\ue0 idrica rispetto ai suoli naturali. A questo scopo sono stati valutati i dati produttivi di mais coltivato su campi situati presso un\u2019azienda agricola sita a Gossolengo, Piacenza, localit\ue0 C\ue0 Matta, dove si trova l\u2019impianto di produzione di terre ricostituite di propriet\ue0 dell\u2019azienda MCM Ecosistemi srl. I due campi, tra loro confinanti, si trovano rispettivamente su un appezzamento di terreno naturalmente presente nell\u2019area ed un appezzamento realizzato, per 60 cm di spessore agrario, con terre ricostituite derivate da trattamento di ricostituzione di quest\u2019area agricola, improduttiva e degradata, a causa di pesanti interventi estrattivi e di erronee operazioni di ripristino agronomico. I due campi sono stati gestiti con le stesse dosi di concime ma con differenti quantitativi di acqua di irrigazione, in modo da restituire per il suolo ricostituito il 45% di acqua in meno rispetto a quello naturale. Le elaborazioni sui dati produttivi hanno permesso di verificare l\u2019efficacia del trattamento di ricostituzione in termini di risparmio idrico. Le produzioni, infatti, cos\uec come altri parametri indagati, seppur non mostrando in certi casi differenze significative tra i due suoli, hanno portato a concludere come le terre ricostituite permettono di coltivare una coltura come il mais risparmiando acqua

    I caratteri del suolo di un'area degradata: parametri chimici e indicatori ecologici a confronto

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    I risultati dello studio ecologico della vegetazione presente in un'area degradata sono stati confrontati con quelli ottenuti dalle analisi pedologiche al fine di apprendere quelle che sono le caratteristiche del suolo e valutare le informazioni restituite dall'applicazione congiunta dei due approcc

    USO DEL MODELLO “ROTHC” PER SIMULARE LA DINAMICA DEL CARBONIO ORGANICO DEL SUOLO IN UN INCEPTISUOLO FRANCO-LIMOSO IN NORD ITALIA SOTTOPOSTO A DIFFERENTI PRATICHE DI FERTILIZZAZIONE

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    We evaluated the efficiency of the RothC model to simulate Soil Organic Carbon (SOC) dynamics after 12 years of organic and mineral fertilization practices in a study area located in northern Italy, on a silty-loam Inceptisol with a rotation including tomato, maize and alfalfa. The model performance was assessed by RMSE and EF coefficients. RothC simulated well observed SOC decreases in 71 samples (RMSE=7.42; EF=0.79), while performed with less accuracy when considering all samples (96 samples; RMSE=12.37; EF=0.58), due to the fact that the model failed in case of measured SOC increases (25 samples; RMSE=20.77; EF=-0.038). The model was used to forecast the SOC dynamics over a 50 year period under the same pedoclimatic conditions. Only clay contents >15% allowed to predict increasing levels of SOC respect to the starting values.Nous avons évalué l'efficacité du modèle RothC pour simuler la dynamique du carbone organique du sol (SOC) après 12 ans de pratiques de fertilisation organique et minérale dans une zone d'étude située dans le nord de l'Italie, sur un Inceptisol loam-limoneux avec une rotation avec la tomate, le maïs et la luzerne. La performance du modèle a été évaluée par RMSE et EF coefficients. RothC bien simule une réduction du SOC (71 échantillons; RMSE=7.42; EF=0.79), mais il est pas efficace en cas d'augmentation et des diminutions du SOC (96 échantillons; RMSE=12.37; EF=0.58), et aussi en cas d'augmentation du SOC (25 échantillons; RMSE=20.77; EF=-0.038). Le modèle a été utilisé dans les mêmes conditions pédoclimatiques, pour prédire la dynamique du SOC sur une période de 50 ans. Seules les teneurs en argile>15% a permis de prévoir l'augmentation des niveaux de SOC en rapport aux valeurs de départ.È stata valutata l’efficacia del modello RothC nel simulare la dinamica del carbonio organico del suolo (SOC) dopo 12 anni di pratiche di fertilizzazione organica e minerale in un’area di studio sita in Nord Italia, su un Inceptisuolo franco-limoso e una rotazione pomodoro-mais-erba medica. Il modello è stato validato tramite i coefficienti RMSE ed EF. RothC ha simulato bene le diminuzioni osservate in 71 campioni (RMSE=7.42; EF=0.79), mentre si è dimostrato meno efficiente considerando tutti i campioni (96 campioni; RMSE=12.37; EF=0.58), prevalentemente per la scarsa accuratezza delle previsioni nei campioni con aumenti di SOC misurati (25 campioni; RMSE=20,77; EF=-0,038). Il modello è stato utilizzato, nelle stesse condizioni pedologiche e climatiche, per prevedere la dinamica del SOC su 50 anni. Solo valori di argilla >15% hanno consentito di prevedere valori di SOC superiori a quelli iniziali

    Test on The Effects of Reconstituted Soil on Emergency Speed and Root Growth in Maize

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    Reconstitution is a pedotechnique to counter land degradation and desertification. The reconstitution, patented by the research laboratory m.c.m. Ecosistemi, applies chemical-mechanical actions to a mixture of degraded soil and matrices (such as waste sludge) in order to produce reconstituted soil, a very high fertility soil. This paper is about a pot study in a greenhouse to investigate how reconstituted soil affects emergence speed and seminal roots development of Zea mays L. seedlings, in comparison with a Technosol. 200 seedlings are monitored up to the 16th day after the seeding. The emergence percentage is 98% on reconstituted soil and 91% on Technosol. Average length and weight of fresh seminal roots are higher on reconstituted soil

    Prove preliminari di gesso di defecazione su colture agrarie: effetti su alcuni parametri del suolo

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    Scopo del lavoro \ue8 stato quello di valutare le possibili azioni fertilizzanti, in un\u2019ottica di una gestione sostenibile del suolo agrario, di un gesso di defecazione (nome commerciale biosolfato) prodotto a partire da fanghi di depurazione impianto trasformazione pomodoro su due terreni, uno franco-argilloso di media-buona fertilit\ue0, ospitante la coltura di frumento in pianura piacentina e l\u2019altro franco-sabbioso povero di sostanza organica sito nel lodigiano ospitante mais. Nel suolo franco-argilloso i gessi hanno contrastato una naturale tendenza all\u2019acidificazione dovuta all\u2019uso di concimi tradizionali; hanno mantenuto e aumentato il contenuto di sostanza organica, mantenendo discreti valori del rapporto C/N. Da un punto di vista ambientale l\u2019uso dei gessi ha consentito di ridurre i valori delle concentrazioni di nitrati nel suolo, evidenziando che tutto l\u2019azoto da essi apportato \ue8 stato completamente assorbito dalla coltura. Nel suolo franco-sabbioso l\u2019uso dei gessi ha contrastato una naturale tendenza di questo suolo all\u2019alcalinizzazione sotto coltura di mais e pomodoro; ha consentito una minor riduzione del contenuto di Ntot e Ctot avvenuta per la tesi tradizionale e ha prodotto un calo significativo nella quota delle concentrazioni dei nitrati, risultando ambientalmente sostenibili

    Relation between hydraulic properties and plant coverage of the closed-landfill soils in Piacenza (Po Valley, Italy)

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    In this paper the results of a study of soil hydraulic properties and plant coverage of a landfill located in Piacenza (Po Valley, Italy) are presented, together with the attempt to put the hydraulic properties in relation with plant coverage. The measured soil water retention curve was first compared with the output of some pedotransfer functions taken from the literature and then with the output of the same pedotransfer functions applied to a reference soil. The landfill plant coverage was also studied. The relation between soil hydraulic properties and plant coverage showed that the landfill soils have a low water content available for plants and this fact, together with their lack of depth and compacted structure, justifies the presence of a nitrophilous, disturbed-soil vegetation type, dominated by ephemeral annual species (therophytes)
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