19 research outputs found

    A proposito dei matrimoni fra indigeni e coloni ad Aquileia, comunità di frontiera. Le pietre ‘raccontano’


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    Lo studio sistematico dei nomi delle famiglie aquileiesi di etĂ  repubblicana, condotto su base prevalentemente epigrafica, ha consentito di formulare alcune ipotesi sull’origo delle gentes deductae e di precisare alcune modalitĂ  di integrazione fra i coloni del 181 e del 169 a.C. e gli autoctoni. In questo contributo si prendono in esame alcune iscrizioni che potrebbero documentare, ancora su base onomastica, eventuali matrimoni misti fra indigeni (ex incolae divenuti prima coloni poi municipes) e gli esponenti della compagine romanolatino- italica (o i loro discendenti). Il fatto di trovarci ad Aquileia, in origine fondazione di diritto latino in una terra di confine fra i Veneti e i ‘barbari’ Galli, Istri e Illiri, rende molto piĂč complesso questo tipo d’indagine e vari gli esiti.The systematic study of the names of the families documented in Aquileia in the republican age, based on epigraphic evidence, allows to formulate some hypotheses on the origo of the gentes deductae and clarify certain mode of integration between the coloni of 181 and 169 BC and the natives. In this paper I focus on some inscriptions that could document, on the basis of onomastics, patterns of intermarriage between local inhabitants ( former incolae become first coloni then municipes) and colonists (or their descendants). The fact that we find in Aquileia, originally founded as Latin colony in a borderland between the Veneti and the ‘barbarian’ Galli, Histri and Illyrii, makes this type of investigation much more complex and produces different results

    Roma e le <em>priscae Latinae coloniae</em>

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    In describing the growth of the Roman state, the ancient authors attribute a decisive role to the institute of the colony. The theme of colonization has long aroused great interest among scholars, but the most frequent approach has been to study colonization after the dissolution of the Latin league (338 B.C.), when it acquired a new meaning. This book proposes a systematic review of the initial stages of the expansion of Rome from the end of the monarchy to the treaties with the Latins (493 B.C.) and the Hernici (486 B.C.), and the Latin War (340-338 B.C.), as well as an analytical study of colonization, the principal modality of Roman expansion in the archaic phase.Il volume della collana Polymnia edito da EUT Edizioni UniversitĂ  di Trieste inaugura la nuova serie di Storia romana, espressione della Scuola triestina di Storia antica. Nel processo di crescita dello stato romano, gli autori antichi attribuiscono un ruolo determinante all'istituto della colonia. Il tema della colonizzazione da sempre suscita un grande interesse fra gli studiosi, ma la tendenza piĂč diffusa Ăš quella di studiare il fenomeno dopo lo scioglimento della lega latina (338 a.C.). L'autrice propone un riesame complessivo delle fasi iniziali del processo di espansione di Roma (dall'ultimo periodo monarchico ai foedera con i Latini e con gli Ernici e alla Guerra latina). L'analisi piĂč sistematica riguarda lo strumento fondamentale del processo medesimo, la colonizzazione, attraverso una completa rassegna delle testimonianze classiche e un'imponente ricognizione bibliografica. La conclusione a cui si perviene Ăš che un'adeguata genesi per linee interne delle fonti letterarie e un confronto dei suoi risultati con le acquisizioni della ricerca topografica e archeologica, quantitativamente sempre piĂč notevoli, permette di confermare lo sviluppo diacronico e geografico del fenomeno ricavabile dalle fonti stesse e di coglierne taluni aspetti giuridici (ruolo dei magistrati con imperium e del senato), prosopografici (composizione dei collegi triumvirati attestati) e politici (significativitĂ  di talune presenze nei collegi suddetti)

    Nota del curatore

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    Con l’intenzione di guardare all’attualità dell’opera di Hugo von Hofmannsthal nel discorso critico e artistico contemporaneo, si ù svolta il 29 aprile 2015 all’Università degli Studi di Milano la Giornata di studi letterari, teatrali e musicali Lo specchio magico. Hofmannsthal e la Grecia. A coronamento dei corsi di Letteratura tedesca e Storia del teatro tedesco di quel semestre, incentrati su forme di eredità e trasformazione dell’antico nella cultura di lingua tedesca fra Ottocento e Novecento, ho riunito antichisti, germanisti, musicologi, studiosi di letteratura e di teatro per discutere con loro e con gli studenti in che senso e in che modo il poeta austriaco ha strutturato la sua proposta culturale di una “nuova antichità” per i moderni, fondata sull’idea di una necessaria e continua trasformazione

    Landscape Pattern Detection in Archaeological Remote Sensing

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    Automated detection of landscape patterns on Remote Sensing imagery has seen virtually no development or application in the archaeological domain, notwithstanding the fact that large portion of cultural landscapes worldwide are characterised by land engineering applications. The current extraordinary availability of remotely sensed data makes it now urgent to envision and develop automatic methods that can simplify the inspection of RS data and the extraction of relevant information from them, as the quantity of data is no longer manageable by traditional ‘human’ visual interpretation. This paper expands on the development of automatic methods for the detection of target landscape features –intended as field system patterns– in very high spatial resolution images, within the framework of VEiL, a landscape archaeology project based in Italy and focused on the engineered landscape of the Roman city of Aquileia. The targets of interest consist of a variety of similarly oriented objects (such as roads, drainage channels etc.) that concur to demark the current landscape organisation, which reflects the one imposed by Romans from the 2nd cent. BC onward. The proposed workflow exploits the textural and shape properties of real-world elements forming the field patterns using multiscale analysis of dominant oriented response filters. Experiments using remote sensing imagery show that the proposed approach provides accurate localisation of target linear objects and alignments signalled by a wide range of physical entities with very different characteristics

    Roma, i Galati e l’istituzione della 'provincia Galatia'

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    1noIl contributo ripercorre le intricate vicende dell'istituzione della provincia romana di Galazia.openopenmonica chiabĂ Chiaba', Monic

    Le amministrazioni locali nella Transpadana orientale : dalla provincia repubblicana della Gallia Cisalpina alla provincia tardoantica della Venetia et Histria

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    Gli autori espongono i risultati preliminari di una ricerca svolta da un gruppo di studiosi afferenti a cinque universitĂ  italiane (Roma «La Sapienza » , Verona, Padova, Venezia, Trieste). G. Bandelli esamina in primo luogo la documentazione pertinente alle coloniae Latinae di Cremona e di Aquileia (rispettivamente 218-90 e 181-90 a. C.), in secondo luogo i dati ricavabili dall’epigrafia delle comunitĂ  indigene, soprattutto cenomane e venetiche, attraverso due fasi della loro vicenda istituzionale (quella dei foedera, 225-89, e quella dello ius Latii, 89-49 a. C.). M. ChiabĂ  prende in esame la documentazione di etĂ  imperiale relativa a diciassette centri : Patavium, Ateste, Atria, Bellunum, Feltria, Tarvisium, Altinum, Opitergium, Concordia, Iulium Carnicum, Aquileia, Forum Iulii, Tergeste, Parentium, Pola, Nesactium, Emona. Dalle oltre 8400 iscrizioni considerate emerge che solamente il 3,2% di esse Ăš pertinente alla vita istituzionale delle realtĂ  municipali, che le categorie considerate (magistrati, senato, popolo, personale amministrativo) non sono ugualmente rappresentate e che risultano statisticamente poco attestati gli interventi ordinari, cioĂš quel «quotidien administratif et institutionnel » che continua ad essere sfuggente.Bandelli Gino, ChiabĂ  Monica. Le amministrazioni locali nella Transpadana orientale : dalla provincia repubblicana della Gallia Cisalpina alla provincia tardoantica della Venetia et Histria. In: MĂ©langes de l'École française de Rome. AntiquitĂ©, tome 117, n°2. 2005. AntiquitĂ©. pp. 439-463

    La questione della colonizzazione romana arcaica (V-VI sec. a.C.) tra le aporie della tradizione antica e lo scetticismo di una parte della storiografia moderna: la posizione di Filippo CĂ ssola

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    Il contributo mira ad esaminare la posizione assunta da Filippo CĂ ssola in generale di fronte alla tradizione antica e alla storiografia moderna e contemporanea sulla Roma monarchica e primo-repubblicana, in particolare nei confronti della questione della colonizzazione romana arcaica (V-IV secolo a.C.).This essay aims to examine the position of Filippo CĂ ssola towards the ancient tradition and modern and contemporary historiography on monarchic and first-republican Rome, with particular attention to the controversial issue of roman colonization in V-IV century BC

    T. Herennius T. L. Philostratus'. Un 'lanius' ad Aquileia?

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    Nuova proposta di integrazione dell'inizio della terza riga dell'iscrizione frammentaria di T. Herennius Philostratus e conseguente nuova lettura ed interpretazione del testo che attesterebbe ad Aquileia, se la proposta cogliesse nel segno, la presenza di un lanius, mestiere finora ignoto nell'epigrafia aquileiese. La testimonianza potrebbe assumere un rilievo maggiore se si considera che le attestazioni di lanii o laniones nell'Occidente romano sono solo 25, di cui una sola proveniente dalla Venetia (da Verona)

    Novant'anni di scritti di Epigrafia e Storia in «Aquileia Nostra» (1930-2020)

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    Il contributo prende in esame novanta anni di pubblicazioni nella rivista Aquileia Nostra (1930-2020) a soggetto storico ed epigrafico, focalizzandosi su alcune tematiche (come l'edizione o la riedizione di testi, lo studio dell'economia antica attraverso l'instrumentum inscriptum, l'attenzione verso la produzione epigrafica di aree contermini ad Aquileia) che hanno improntato decine di articoli apparsi nella rivista, mettendo in luce anche un'evoluzione nelle tematiche e negli approcci disciplinari
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