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    Europe Fortress: commentary concerning the politicies on refugees in the European Union

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    Desde hace quince años, la cooperación intergubernamental sobre asilo e inmigración se ha vuelto de forma legal prioritaria en Europa; tal fue el caso de la búsqueda de un sistema común a todos los asilos, a nivel europeo. El articulo trata de las ‘políticas para asilados y refugiados’, que ponen en nueva luz el mecanismo de integración europea. El refugiado que busca asilo a través de la Unión Europea, tendrá que confrontarse con la realidad europea es decir con lo que los estados miembro ofrecerán en término de recepción y de nueva ciudadanía. En este artículo se nota que los refugiados son, en realidad, individuos que han sufrido violaciones humanas básicas, y que han perdido todo tipo de protección del país de origen. El refugiado podrá obtener el restablecimiento de los derechos negados por medio de la intervención de otro país que lo garantiza. Los análisis desarrollados indican que la integración europea es más un hecho exclusivamente económico que un sistema de protección de ser humanos.For fifteen years, the intergovernmental cooperation on asylum and immigration became a legal urge in Europe; this is the case of the research of a common system for every asylum seeker at the European level. This article examines policies on asylum seekers and refugees, which mirror the mechanism of European integration. The refugee that seeks a job in European Union will have to face the European reality, i.e. whatever the member state will offer in terms of reception and new citizenship. This article underlines that refugees are in fact individuals that have suffered of a total lack of basic human rights. More than that, it is shown that refugees have been deprived of their protection from their own countries. The refugee could receive the reestablishment of the denied rights through the intervention of another country that would guarantee for it. The analyses made here demonstrate that European integration is more a matter of economics than a system of protection for human beings.Grupo de Investigación Antropología y Filosofía (SEJ-126). Universidad de Granad

    Fortaleza Europa: comentarios a las políticas sobre refugiados en la Unión Europea

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    Desde hace quince años, la cooperación intergubernamental sobre asilo e inmigración se ha vuelto de forma legal prioritaria en Europa; tal fue el caso de la búsqueda de un sistema común a todos los asilos, a nivel europeo. El articulo trata de las ¿políticas para asilados y refugiados¿, que ponen en nueva luz el mecanismo de integración europea. El refugiado que busca asilo a través de la Unión Europea, tendrá que confrontarse con la realidad europea es decir con lo que los estados miembro ofrecerán en término de recepción y de nueva ciudadanía. En este artículo se nota que los refugiados son, en realidad, individuos que han sufrido violaciones humanas básicas, y que han perdido todo tipo de protección del país de origen. El refugiado podrá obtener el restablecimiento de los derechos negados por medio de la intervención de otro país que lo garantiza. Los análisis desarrollados indican que la integración europea es más un hecho exclusivamente económico que un sistema de protección de ser humanos

    Studio dell'omeostasi glicemica ed individuazione di un marker precoce di ischemia intestinale nel modello animale di ischemia-riperfusione intestinale

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    Scopo dello studio: l’IRi, rappresenta l’evento fisiopatologico chiave nella patogenesi dell’enterocolite necrotizzante. Nel presente studio abbiamo esaminato le variazioni dei livelli di insulina, glucagone e cortisolo in relazione ai livelli glicemici, durante l’IRi. (A) (B). Al fine di individuare un potenziale marker di ischemia intestinale abbiamo valutato la variazione dei livelli di miR 499 e miR 21 in corso di IRi (C). Metodi: (A) ratti adulti Sprague Dawley (n=7 IR) sono stati sottoposti a 60 minuti di ischemia intestinale e 120 minuti di riperfusione; n=6 ratti sono stati utilizzati come controlli. Prelievi ematici sono stati eseguiti preoperatoriamente e ai tempi 30 e 55 minuti di ischemia e 5, 15, 30, 60, 90, 120 minuti di riperfusione. I campioni di sangue sono stati analizzati dosando la glicemia e utilizzando il rat insulin kit, rat glucagon kit, rat cortisol kit. (B) ratti adulti Wistar giovani (young; 3 IR, 3 controlli) e anziani (old ; 7 IR, 5 controlli) sono stati sottoposti a IRi. I prelievi di sangue e i campioni ematici sono stati estratti ed analizzati come indicato in precedenza (C) ratti adulti Wistar giovani (young; 2 IR, 3 controlli) e anziani (old, 6 IR, 2 controlli) sono stati sottoposti a IRi. I prelievi di sangue sono stati effettuati nei tempi indicati in precedenza e combinati in 3 gruppi (preoperatorio, ischemia e riperfusione). I miRNA sono stati quantificati tramite qRT-PCR usando il TaqMan MicroRNA Assay. Risultati: (A) i ratti sottoposti a IR hanno presentato valori significativamente superiori di glicemia (p=0.03) a 60 minuti di riperfusione e di insulinemia (p=0.02) a 90 minuti di riperfusione, mentre non sono state osservate differenze nei valori ematici di glucagone. La cortisolemia è risultata significativamente maggiore nel gruppo controllo a 30 minuti di ischemia (p=0.02) e 30 (p=0.01), 60 (p=0.001) e 90 (p=0.0008) minuti di riperfusione. (B) Non sono state osservate differenze nella variazione dei livelli di glicemia nei ratti giovani e anziani. L’insulinemia è risultata maggiore (p<0.05) nel gruppo IR old rispetto agli IR young nel prelievo effettuato a 30 minuti di ischemia. Il gruppo old controllo ha presentato valori superiori di insulina, rispetto al gruppo young controllo, preoperatoriamente (p<0.05), a 30 (p<0.05) e 55 (p<0.01) minuti di ischemia, e a 5 (p<0.001), 30 (p<0.05), 60 (p<0.001), 90 (p<0.05) minuti di riperfusione. Non sono state osservate differenze nei valori plasmatici di glucagone nei ratti sottoposti a IRi, Non sono state osservate differenze nella variazione dei livelli di cortisolemia nei ratti giovani e anziani. (C) Nei ratti old IR e old controllo, il miR499 tende ad aumentare durante la fase di ischemia e di riperfusione. Nei ratti young IR il miR499 aumenta durante l’ischemia, e ancor più in fase di riperfusione. Nei ratti young controllo, il miR499 aumentano solo in fase di riperfusione, e supera i livelli del gruppo IR. Il miR 499 del gruppo IR e del gruppo controllo sono inferiori rispetto alle corrispondenti serie del gruppo old. Il miR 21, nei ratti old IR, ha una forte tendenza all’aumento, sia in fase di ischemia che di riperfusione, mentre nei ratti old controllo esso aumenta solo in fase di riperfusione. Nei ratti young IR, il miR 21 mostra un trend in decremento, mentre nei controlli i suoi livelli si riducono in fase di ischemia e aumentano durante la riperfusione. Il valore del miR 21 IR e controllo è inferiore al rispettivo del gruppo old. Conclusioni: (A)l’aumento della glicemia in fase di riperfusione nel gruppo IR non sembra dipendere dalla stimolazione cortisolemica e viene controllata da un’adeguata risposta insulinica. E’ presente una inadeguata risposta surrenalica all’Iri, compatibile con un quadro di critical illness-related corticosteroid insufficiency (CIRCI). (B) In condizioni normali nel ratto anziano la glicemia sembra essere controllata in modo adeguato dalla secrezione di insulina, anche se la quantità richiesta per mantenere livelli glicemici ottimali è superiore rispetto a quella secreta dai ratti giovani. Non ci sono differenze tra i due gruppi per quanto riguarda glicemia, insulinemia e cortisolemia. (C) l’aumento del miR 499 nei ratti old, sia IR che controllo, sembra essere dovuto alla laparotomia addominale. Negli old, rispetto agli young, il miR 499 assume un ruolo più specifico di marcatore di necrosi intestinale. Negli young IR, la riduzione del miR 21 potrebbe causare una riduzione della sua funzione inibitoria, sia nell’infiammazione, che nello sviluppo di fibrosi

    Smooth muscle actin as a novel serologic marker of severe intestinal damage in rat intestinal ischemia-reperfusion and human necrotising enterocolitis

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    BACKGROUND: Despite emergence of markers of intestinal mucosal damage such as intestinal fatty-acid binding protein (i-FABP), there are no specific markers of damage extending into the muscle layers. We hypothesized that smooth muscle actin (SMA) released from the intestinal muscularis would be detectable in plasma after severe intestinal injury.MATERIALS AND METHODS: Serial blood samples were collected from rats (n = 10) undergoing intestinal ischemia-reperfusion injury (IRI) and controls (n = 5). Additionally, admission and/or preoperative plasma samples were collected from twelve neonates with necrotizing enterocolitis (NEC), and five age- and weight-matched controls. Plasma ileal fatty-acid binding protein (rat) or i-FABP (human) were measured by enzyme-linked immunosorbent assay, and plasma SMA was detected by western blotting.RESULTS: Plasma ileal fatty-acid binding protein was low in both the control group and IRI at baseline, but became rapidly elevated in the IRI group even during ischemia. SMA was detected in reperfusion plasma samples of all IRI rats, but in none of the control samples. Plasma i-FABP was higher in infants with NEC than age- and weight-matched controls. Although i-FABP was higher in infants with severe surgical disease compared with focal disease, there was no difference between the operative and nonoperative groups. SMA was detected in the plasma of all four neonates with severe surgical NEC, but not in those with focal disease or those who were successfully conservatively managed.CONCLUSIONS: SMA is detectable in plasma after severe intestinal injury and maybe a clinically useful maker of intestinal muscle damage

    Emerging biomarkers in bladder cancer identified by network analysis of transcriptomic data

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    Bladder cancer is a very common malignancy. Although new treatment strategies have been developed, the identification of new therapeutic targets and reliable diagnostic/prognostic biomarkers for bladder cancer remains a priority. Generally, they are found among differentially expressed genes between patients and healthy subjects or among patients with different tumor stages. However, the classical approach includes processing these data taking into consideration only the expression of each single gene regardless of the expression of other genes. These complex gene interaction networks can be revealed by a recently developed systems biology approach called Weighted Gene Co-expression Network Analysis (WGCNA). It takes into account the expression of all genes assessed in an experiment in order to reveal the clusters of co-expressed genes (modules) that, very probably, are also co-regulated. If some genes are co-expressed in controls but not in pathological samples, it can be hypothesized that a regulatory mechanism was altered and that it could be the cause or the effect of the disease. Therefore, genes within these modules could play a role in cancer and thus be considered as potential therapeutic targets or diagnostic/prognostic biomarkers. Here, we have reviewed all the studies where WGCNA has been applied to gene expression data from bladder cancer patients. We have shown the importance of this new approach in identifying candidate biomarkers and therapeutic targets. They include both genes and miRNAs and some of them have already been identified in the literature to have a role in bladder cancer initiation, progression, metastasis and patient survival
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