8 research outputs found

    L’imagerie zoologica eschilea tra metafora e similitudine

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    Nota degli Autori

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    L'Aggetivo ώγύγιος in Eschilo, Pers. 38

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    Aeschylus, in Pers. 38, uses the word ὠγύγιος in reference to Egyptian Thebes, not Boeotian; but the homonymy between the two Thebes has caused misunderstandings and speculations. The epithet gives the status of ?Old? at Thebes, i.e. the dignity of being honored and respected as the cradle of civilization. The word means ?worthy of honor? and is placed in a context full of Homeric reminiscences; so we need to restore the manuscripts? colometry. The adjective is in a prominent position because it is a key term of parodos. In the exodus the adjective refers to the city of Athens, not just ?enemy?, but finally ?Old? and ?worthy of honor?, just like Thebes at the beginning of the tragedy

    L'Aggetivo ώγύγιος in Eschilo, Pers. 38

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    Aeschylus, in Pers. 38, uses the word ὠγύγιος in reference to Egyptian Thebes, not Boeotian; but the homonymy between the two Thebes has caused misunderstandings and speculations. The epithet gives the status of ?Old? at Thebes, i.e. the dignity of being honored and respected as the cradle of civilization. The word means ?worthy of honor? and is placed in a context full of Homeric reminiscences; so we need to restore the manuscripts? colometry. The adjective is in a prominent position because it is a key term of parodos. In the exodus the adjective refers to the city of Athens, not just ?enemy?, but finally ?Old? and ?worthy of honor?, just like Thebes at the beginning of the tragedy

    Manuele File. De proprietate animalium

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    Federico Zeri: lavori in corso

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    Federico Zeri \ue8 stato uno dei pi\uf9 straordinari storici dell\u2019arte e conoscitori del Novecento. All\u2019Universit\ue0 di Bologna, che gli ha conferito la laurea ad honorem il 6 febbraio 1998, ha donato la sua biblioteca d\u2019arte e la fototeca, uno archivio eccezionale dalle inesauste potenzialit\ue0. Al suo interno, lo studioso ha lasciato una serie di carpette ordinate e intestate, in cui aveva raccolto numerose foto in vista di articoli che non ebbe il tempo di portare a termine. Solo in rari casi questo materiale \ue8 corredato da brevi testi, per lo pi\uf9 incipit o abbozzi. Per rendere omaggio a Federico Zeri, la Fondazione ha deciso di ricavare da questa documentazione un libro che la renda in parte nota e che costituisca uno stimolo per il prosieguo delle ricerche. Gli argomenti selezionati riguardano la pittura italiana dal Tre al Seicento. Essi spaziano dalla pubblicazione di opere inedite di notevole interesse alle provocazioni su problemi non abbastanza conosciuti o su opere gi\ue0 note ma non capite. In alcuni casi Zeri stesso aveva gi\ue0 divulgato la sua idea, ma in sedi defilate, per cui il suo merito o non \ue8 stato abbastanza riconosciuto o non \ue8 stato tenuto in debito conto. Altri materiali erano invece ignoti fino a poco tempo fa. Il libro si compone di ventuno saggi, affidati a studiosi che conoscono a fondo i differenti argomenti selezionati. Ogni testo si propone non di restituire il pensiero di Zeri, che nella sua interezza \ue8 purtroppo precluso, ma di ricostruire per quanto possibile le sue intenzioni alla luce dei suoi studi editi e dei materiali conservati nelle cartelle di fotografie, recuperando un dialogo che valorizzi le potenzialit\ue0 dei suggerimenti contenuti nei materiali predisposti e i risultati conseguiti nel frattempo dagli studi
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