16 research outputs found

    The Lamprey Pallium Provides a Blueprint of the Mammalian Motor Projections from Cortex

    Get PDF
    SummaryBackgroundThe frontal lobe control of movement in mammals has been thought to be a specific function primarily related to the layered neocortex with its efferent connections. In contrast, we now show that the same basic organization is present even in one of the phylogenetically oldest vertebrates, the lamprey.ResultsStimulation of specific sites in the pallium/cortex evokes eye, trunk, locomotor, or oral movements. The pallial projection neurons target brainstem motor centers and basal ganglia subnuclei and have prominent dendrites extending into the outer molecular layer. They exhibit the characteristic features of pyramidal neurons and elicit monosynaptic glutamatergic excitatory postsynaptic potentials in output neurons of the optic tectum, reticulospinal neurons, and, as shown earlier, basal ganglia neurons.ConclusionsOur results demonstrate marked similarities in the efferent functional connectivity and control of motor behavior between the lamprey pallium and mammalian neocortex. Thus, the lamprey motor pallium/cortex represents an evolutionary blueprint of the corresponding mammalian system

    Criticità e strategie di intervento per la realizzazione di coperture verdi su edifici esistenti. Valutazioni tecnologiche, energetiche e botaniche.

    No full text
    Questo lavoro di tesi ha illustrato i benefici ambientali ed energetici forniti dai sistemi a verde, incardinando la trattazione sugli aspetti tecnologici – architettonici e sul retrofitting di edifici già esistenti, punto di vista poco trattato in letteratura, allo stato dell’arte. Sono stati introdotti i vantaggi, i problemi e le opportunità dei tetti verdi partendo da un inquadramento di ampio respiro sul dibattito a livello mondiale riguardo i cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento, ai consumi energetici e all’edilizia. Si è esaminato il rapporto di tale tecnologia con l’architettura riportandone alcuni esempi significativi illustrando l’evoluzione attraverso i millenni del sistema del verde pensile dalle prime civiltà del Neolitico, passando per le popolazioni scandinave del IX secolo, fino ai tempi recenti con la posizione del Movimento Moderno e le prime linee guida della seconda metà del ‘900. Vengono illustrati le diverse tipologie di coperture verdi (intensive, estensive e semi – intensive) e i benefici, tra cui i più importanti sono la riduzione dello smaltimento delle acque piovane, dei consumi energetici degli edifici, dell’effetto dell’isola di calore e l’incremento della biodiversità. Sono esposte, inoltre, le tecniche di realizzazione dei vari elementi componenti il sistema. È stata fatta una panoramica del contesto normativo sul tema a livello internazionale, nazionale, regionale e locale, analizzando in particolar modo la norma UNI 11235:2015 che fornisce istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde e presentando e analizzando anche le più importanti certificazioni a livello energetico internazionale e nazionale. È stata realizzata una classificazione delle tipologie di coperture dal punto di vista geometrico, materico, costruttivo e funzionale, indicando anche le prestazioni e i requisiti minimi richiesti da questo sistema. Sono state sviluppate poi alcune casistiche tecnologiche, sia per coperture inclinate sia piane, attraverso la progettazione di alcuni dettagli architettonici che sono stati, successivamente, integrati con vari sistemi a verde, progettati sulla base delle varie prescrizioni normative e regole di buona pratica esistenti. Si è poi proceduto con l’analisi delle azioni da mettere in pratica durante le verifiche, la posa, il collaudo e la manutenzione delle coperture a verde. Sono state ideate due tipologie di schede valutative: la prima riguardante l’analisi delle maggiori aziende produttrici e installatrici di sistemi di coperture verdi, sia a livello internazionale sia nazionale, e la seconda da compilare per la valutazione e la realizzazione di coperture a verde. Sono state poi illustrate alcune specie vegetali selezionate in base alle esigenze di questa indagine, raccogliendone le caratteristiche in schedature utili ad individuare le specie più adatte, delle quali è stato necessario determinare il Leaf Area Index tramite un metodo analitico. È stato presentato il modello di simulazione termoenergetica dinamica per coperture verdi usato per valutare le prestazioni termiche e il risparmio energetico ed economico derivante dall’installazione di un sistema a verde, analizzando i dati in input necessari per la modellazione, le caratteristiche di ogni elemento componente e i risultati ottenuti. Vengono esposte le linee guida utili per procedere con l’installazione di una copertura verde, prendendo in esame le valutazioni riguardanti i carichi aggiuntivi, lo smaltimento delle acqua meteoriche, la predisposizione di sonde e rilevatori per effettuare misurazioni sperimentali sulla copertura . Infine si descrive l’installazione realizzata presso la Frangerini Impresa S.r.l a Livorno, illustrando le varie fasi della posa in opera e fornendo anche una stima economica dell’installazione e del PayBack Period (PBP) prodotti sulla base di costi e prestazioni

    Studio del comportamento di immersione di tartarughe verdi (Chelonia mydas) durante i movimenti oceanici

    No full text
    La pianificazione di adeguate ed efficaci misure di conservazione non può prescindere da una profonda conoscenza della biologia e del comportamento degli animali da proteggere, soprattutto nelle fasi più delicate del loro ciclo vitale. Tutte le specie di tartarughe marine sono attualmente considerate in pericolo o minacciate, ma le informazioni scientifiche disponibili sul loro comportamento sono scarse ed essenzialmente limitate ai brevi periodi che le femmine trascorrono a terra per la nidificazione. Particolarmente carenti sono le conoscenze del comportamento delle tartarughe in mare aperto, ad esempio durante le loro migrazioni in ambiente oceanico, che possono anche estendersi su distanze di centinaia di chilometri. Importanti informazioni a riguardo possono essere ottenute utilizzando un approccio sperimentale come quello degli esperimenti di dislocamento, che consistono nell'allontanare degli individui da un luogo noto e valutarne le capacità di ritorno a casa ricostruendo le rotte da esse tenute. In questo modo risulta possibile riprodurre, su più piccola scala, le dinamiche che intervengono durante la normale migrazione oceanica, in modo da poter studiare il comportamento degli animali in maniera più completa e dettagliata. Il lavoro svolto nella presente tesi riguarda il comportamento di immersione di cinque tartarughe verdi (Chelonia mydas) nidificanti sull’isola di Ascensione (7°57’ S, 14°22’ W) nell’Oceano Atlantico meridionale, monitorate durante i loro movimenti di ritorno all'isola a seguito di dislocamento. I dati utilizzati sono stati raccolti applicando appositi strumenti registratori (data logger) alle tartarughe che hanno misurato, ogni 12 secondi, la profondità a cui si trovavano le tartarughe, consentendo così di ricostruire in dettaglio il profilo temporale di tutte le immersioni effettuate dall’animale. Le tartarughe, che erano state rilasciate in mare aperto a distanze comprese tra i 60 e 270 Km dall’isola in varie direzioni, sono state inoltre localizzate grazie ad un trasmettitore satellitare collegato alla rete Argos che ha consentito di ricostruire gli spostamenti dell’animale dal luogo del rilascio all’isola. I dati di immersione così ottenuti hanno permesso di individuare la presenza di diverse tipologie nelle immersioni compiute delle tartarughe. In particolare, le tartarughe hanno alternato immersioni più brevi e superficiali, che non superano i 5 m di profondità, con immersioni prolungate e più profonde, concentrate nelle ore notturne, durante le quali le tartarughe si portano tra i 15 e i 25 m di profondità e spesso effettuano puntate ancora più profonde, fino a raggiungere gli 80 m. Data la regolarità dei profili di immersione, ciascuna immersione è stata classificata in base a 4 tipologie, distinte per la profondità raggiunta e la forma del profilo stesso; per ciascuna tipologia è stata poi analizzata la distribuzione temporale durante il giorno e la notte, e quella spaziale lungo le rotte di ritorno all’isola, suddividendo le stesse in tratti. E’ stato così evidenziato come le immersioni particolarmente profonde siano state effettuate solo in alcuni tratti ed in particolare durante la parte finale del viaggio diretta verso Ascensione. Infine è stata valutata la possibile influenza del numero e del tipo di immersioni sulla velocità di percorrenza dei diversi segmenti della rotta e quindi in ultima analisi sulla distanza percorsa dalle tartarughe, non rilevando però alcun effetto sostanziale. I presenti risultati forniscono un quadro dettagliato dell'attività di immersione delle tartarughe verdi durante movimenti in mare aperto, e come tali forniscono un importante contributo alla conoscenza del comportamento di questi animali

    I Grandi eventi: la parola al giurista. Dentro e oltre l'esperienza di Expo 2015

    No full text
    Il lavoro riunisce i contributi di vari autori sul tema dei grandi eventi e analizza diversi profili giuridici del tem

    Premessa introduttiva [I grandi eventi: la parola al giurista. Dentro e oltre l’esperienza di Expo 2015]

    No full text
    Premessa introduttiva e descrizione dei contenuti del lavoro "I grandi eventi: la parola al giurista. Dentro e oltre l'esperienza di Expo
    corecore