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    A formal soundness proof of region-based memory management for object-oriented paradigm.

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    Region-based memory management has been proposed as a viable alternative to garbage collection for real-time applications and embedded software. In our previous work we have developed a region type inference algorithm that provides an automatic compile-time region-based memory management for object-oriented paradigm. In this work we present a formal soundness proof of the region type system that is the target of our region inference. More precisely, we prove that the object-oriented programs accepted by our region type system achieve region-based memory management in a safe way. That means, the regions follow a stack-of-regions discipline and regions deallocation never create dangling references in the store and on the program stack. Our contribution is to provide a simple syntactic proof that is based on induction and follows the standard steps of a type safety proof. In contrast the previous safety proofs provided for other region type systems employ quite elaborate techniques

    LE VIAE PUBLICAE : PROFILI TECNICI E REGIME GIURIDICO

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    Mi sono accostata a questo tema anni addietro, quando ho iniziato a lavorare alla tesi di laurea, tema che ho poi ripreso in occasione della preparazione della tesi di specializzazione nelle professioni legali, e in seguito appunto per la tesi di dottorato, nell\u2019intento di ricostruire, attraverso l\u2019analisi delle fonti in materia di beni demaniali, quello che era il regime giuridico delle vie nel diritto romano. Mi \ue8 sembrato interessante indagare quali soluzioni abbiano prospettato le dottrine dominanti in materia, dal momento che il diritto romano, anche in questo caso, \ue8 stato indicato come antesignano e modello del regime attuale. La curiosit\ue0 per questo tema si \ue8 ulteriormente accentuata dopo aver letto le opere dei romanisti che si sono accostati a questo argomento: tanto per citarne alcuni, Capogrossi Colognesi, Corbino, Franciosi, Burdese, Brugi, e nella letteratura straniera, Herzig e Voigt. Ho appurato come per\uf2 questa letteratura sia stata piuttosto impegnata a ricostruire, in un dibattito proseguito fino ai giorni nostri, l\u2019origine delle servit\uf9 prediali, in particolare delle tre servit\uf9 di passaggio conosciute dai giuristi romani, l\u2019iter, l\u2019actus e la via, finendo cos\uec col lasciare abbastanza in ombra problemi altrettanto importanti costituiti dalla funzione complessiva assolta invece da tali figure nelle varie fasi storiche della societ\ue0 romana e dal rapporto fra la loro evoluzione e crescita e la trasformazione di quest\u2019ultima. Le trattazioni del regime giuridico delle vie sono numerose, con filoni di ricerca che non sempre sono riconducibili ad una organica sintesi storiografica, anche per il carattere delle fonti molto spesso discordanti tra loro. Esse recano infatti le tracce di un lungo processo storico, i cui aspetti generali appaiono legati al mutare delle condizioni naturali e delle esigenze economico-sociali, dalla Roma pi\uf9 antica alla espansione 1 imperiale nelle regioni occidentali e orientali del Mediterraneo. Le fonti giuridiche, sono anch\u2019esse eterogenee, e varia \ue8 la problematica discussa nei testi giurisprudenziali e diverse le opinioni dei loro autori. Le soluzioni prospettate dalle fonti sono in certa misura interdipendenti, anche se i giuristi non hanno espresso una visione sistematica e quindi non sempre \ue8 possibile una ricostruzione critica unitaria. Consapevole che nell\u2019interpretare una fonte giuridica romana si dovrebbe guardare a quale sia stata l\u2019intenzione del giurista pi\uf9 che la materialit\ue0 delle espressioni da lui usate, ho cercato di individuare i reali centri di interesse della riflessione dei giuristi classici sulla base dell\u2019interpretazione che i romanisti hanno dato delle fonti in materia. Ho anche cercato di mettere in evidenza come, a seguito della crisi dell\u2019organizzazione statuale che invest\uec l\u2019impero nei secoli V-VI , tutto il sistema viario romano avesse subito un progressivo degrado ad eccezione di poche strade consolari, utilizzate nei secoli successivi per lo spostamento delle truppe, per il commercio del sale e di alcune spezie e per i pellegrinaggi nei luoghi di culto. Per una maggiore completezza del quadro d\u2019insieme ho concluso con alcune considerazioni sulla organizzazione e sulla disciplina del nostro sistema viario moderno, che trova le sue fondamenta nel diritto romano, ricalcandone talvolta pedissequamente i criteri di classificazione

    Internal Anisotropy of Collision Cascades

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    We investigate the internal anisotropy of collision cascades arising from the branching structure. We show that the global fractal dimension cannot give an adequate description of the geometrical structure of cascades because it is insensitive to the internal anisotropy. In order to give a more elaborate description we introduce an angular correlation function, which takes into account the direction of the local growth of the branches of the cascades. It is demonstrated that the angular correlation function gives a quantitative description of the directionality and the interrelation of branches. The power law decay of the angular correlation is evidenced and characterized by an exponent and an angular correlation length different from the radius of gyration. It is demonstrated that the overlapping of subcascades has a strong effect on the angular correlation.Comment: RevteX, 8 pages, 6 .eps figures include

    The Tree Width of Separation Logic with Recursive Definitions

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    Separation Logic is a widely used formalism for describing dynamically allocated linked data structures, such as lists, trees, etc. The decidability status of various fragments of the logic constitutes a long standing open problem. Current results report on techniques to decide satisfiability and validity of entailments for Separation Logic(s) over lists (possibly with data). In this paper we establish a more general decidability result. We prove that any Separation Logic formula using rather general recursively defined predicates is decidable for satisfiability, and moreover, entailments between such formulae are decidable for validity. These predicates are general enough to define (doubly-) linked lists, trees, and structures more general than trees, such as trees whose leaves are chained in a list. The decidability proofs are by reduction to decidability of Monadic Second Order Logic on graphs with bounded tree width.Comment: 30 pages, 2 figure

    Verifying linearizability on TSO architectures

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    Linearizability is the standard correctness criterion for fine-grained, non-atomic concurrent algorithms, and a variety of methods for verifying linearizability have been developed. However, most approaches assume a sequentially consistent memory model, which is not always realised in practice. In this paper we define linearizability on a weak memory model: the TSO (Total Store Order) memory model, which is implemented in the x86 multicore architecture. We also show how a simulation-based proof method can be adapted to verify linearizability for algorithms running on TSO architectures. We demonstrate our approach on a typical concurrent algorithm, spinlock, and prove it linearizable using our simulation-based approach. Previous approaches to proving linearizabilty on TSO architectures have required a modification to the algorithm's natural abstract specification. Our proof method is the first, to our knowledge, for proving correctness without the need for such modification
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