110 research outputs found

    RETAILERS OFF OUT OF DATE FOOD: A PRELIMINARY SURVEY OF MEAT AND MEAT PRODUCTS

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    Is reasonable not to eat any out of date foods. If you eat foods with a use by date which has expired, then you are actually running the risk of food poisoning. Some people may assert eating out of date food the risk is actually very low. Sometimes food may actually be a risk when it looks, smells and even tastes ok, but there could be harmful bacteria lurking unseen and undetectable to the taste buds and nose. So it is always best to err on the side of caution

    Concessione di vendita e franchising

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    esercitazioni strutture organizzative

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    La simulazione ad eventi discreti per l’ottimizzazione dei processi industriali

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    La simulazione è sempre stata largamente utilizzata in differenti aree di applicazione come potente strumento per la risoluzione di problemi complessi. Grazie a questa tecnica è possibile analizzare un sistema senza entrare direttamente in contatto con lo stesso studiandone relazioni e intersezioni interne senza ricorrere a metodi teorico-statistici particolarmente articolati. In letteratura è possibile individuare molteplici pubblicazioni relative ad essa e la sua applicazione continuerà probabilmente a crescere e ad evolversi nel futuro. La simulazione ad eventi discreti è una delle tecniche più diffuse utilizzata per analizzare e capire le dinamiche di un sistema produttivo. In ambito gestionale questo strumento è molto utile in quanto permette di riprodurre un sistema e di sviluppare differenti configurazioni alternative prima che le stesse vengano implementate nella realtà. Alla luce di queste considerazioni, con la presente tesi di dottorato si è cercato di contribuire alla letteratura scientifica relativa alla simulazione ad eventi discreti. In particolare, sono stati analizzati differenti sistemi produttivi o intere supply chain utilizzando modelli di simulazione. Questo strumento ha permesso di studiare sistemi caratterizzati da specifiche logiche interne con lo scopo di ottimizzare gli stessi. In particolare, sono stati presentati 7 lavori differenti sviluppati nel corso del Dottorato di ricerca che possono essere suddivisi in quattro macro aree generali: (1) gestione delle scorte; (2) analisi delle performance di un sistema produttivo; (3) supply chain management e (4) reingegnerizzazione di processi industriali. In generale, considerando le quattro macro-aree analizzate, si è cercato di contribuire alla letteratura già presente in materia individuando una serie di conclusioni generali. Inoltre, sono state definite delle linee guida che possono essere adottate nella pratica e possono offrire interessanti spunti a manager aziendali. Concludendo, le attività svolte hanno dimostrato come la simulazione ad eventi discreti si sia rivelato uno strumento valido per l’analisi e l’ottimizzazione di un sistema industriale

    Climatizzatori ad assorbimento per automobili e automezzi

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    none2noopenStarace, G.; De Pascalis, L.Starace, G.; De Pascalis, L

    Local Food Hub: una potenziale piattaforma per l?incontro di domanda e offerta di prodotti agro-alimentari a supporto dell?attivita' degli agriturismi toscani.

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    Attraverso lo studio dei punti di forza e dei punti di debolezza dei food hub esistenti in America e a Parma, si è giunti alla elaborazione dei passaggi riguardanti il processo di costruzione di un food hub di successo. Si sono, inoltre, studiati gli elementi essenziali da implementare per superare le criticità riscontrate. Il primo step del modello di creazione, vale a dire lo studio dell’ambiente di riferimento, è stato applicato alla Piana di Lucca per studiare i presupposti alla creazione di un food hub a sostegno degli agriturismi. L’esigenza di questo servizio di piattaforma virtuale è nata a seguito della modifica L.R. 80/2009, alla L.R. 23 Giugno 2003 n°30, che ha inserito l'obbligo dell'uso di prodotti aziendali integrati da prodotti certificati toscani e comunque da prodotti originati in Toscana, per la somministrazione di pasti, alimenti e bevande. Questo al fine di sviluppare il principio della filiera corta, in linea con l’obiettivo della Pac (2014-2020) e del Psr (2014-2020), e per incrementare le colture e gli allevamenti destinati alla somministrazione dei pasti. Riscontrati i problemi di reperibilità dei prodotti suddetti, la piattaforma food hub avrà le vesti di unico intermediario, offrendo una serie di servizi annessi, tra i gestori degli agriturismi e i produttori toscani. Through the study of existing food hubs strengths and weaknesses, situated in America and in Parma, has led to the creation of steps of a successful food hub construction process. In addition, the essential items have been studied, to overcome the shortcomings of the weak points. The first step in the creation model, ie the study of the environment of reference, has been applied in the Plain of Lucca to study the conditions for the creation of a food hub in support of farms. The need of virtual service platform was born as a result of the amendment to the Law June 23, 2003 n°30, where the obligation to use farm produce complemented by Tuscan certified products and anyhow by products originated in Tuscany, to provide meals, food and drinks, has been placed. This is to enable principles of short chain development, in line with the objectives of the Pac (2014-2020) and Psr (2014-2020), and to increase crop and livestock intended for serving meals. Encountered problems of availability of Tuscan products, the food hub platform will work as a single intermediary, between operators of farms and Tuscan producers, offering a range of related services

    Gioddu: dalla tradizione italiana un latte fermentato con proprietà funzionali simili al kefir? [Gioddu: from the Italian tradition, a functional kefir-like fermented milk?]

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    none10noIl gioddu è un prodotto originario della Sardegna ottenuto dalla fermentazione acido-alcolica di latte di capra o pecora, dalla consistenza e cremosità aumentata rispetto allo yogurt, colore bianco traslucido e sapore acidulo. In analogia ad altri latti fermentati, il gioddu prodotto secondo la tradizione locale, senza aggiunta di colture starter, si caratterizza per un processo di trasformazione che vede coinvolta una flora microbica eterogenea, costituita principalmente da batteri lattici e lieviti. Data tale premessa, il presente studio ha avuto l’obiettivo di esplorare la diversità batterica e fungina di produzioni artigianali di gioddu utilizzando tecniche cultura-dipendenti e -indipendenti. I risultati ottenuti hanno evidenziato la prevalenza della specie Lactobacillus delbruekii subsp. bulgaricus, tipicamente utilizzata nella produzione di yogurt. In parallelo, l’analisi della popolazione fungina ha permesso di identificare tre distinte specie: Pichia cactophila, Galactomyces candidum. e Kluyveromyces marxianus, di cui quest’ultima è nota annoverare ceppi con proprietà funzionali. Sulla base dei dati preliminarmente ottenuti è possibile, quindi, ipotizzare effetti benefici del gioddu sulla salute dei consumatori, in analogia ad altri latti fermentati acido-alcolici, come kefir o koumis, caratterizzati da popolazioni miste di batteri lattici e lieviti. Ulteriori studi sono certamente necessari per verificare tale ipotesi.openCristiana Cesaro, Antonietta Maoloni, Vesna Milanović, Federica Cardinali, Nicoletta P. Mangia, Marco A. Murgia, Cristiana Garofalo, Francesca Clementi, Andrea Osimani, Lucia AquilantiCesaro, Cristiana; Maoloni, Antonietta; Milanovic, Vesna; Cardinali, Federica; Mangia, Nicoletta P.; Murgia, Marco A.; Garofalo, Cristiana; Clementi, Francesca; Osimani, Andrea; Aquilanti, Luci

    Dopo la fame. Pollerie, pristinai, agnellai: negozi nell’italia della crescita

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    IL saggio individua l'ingresso del progettista (architetto, designer o grafico) nell'allestimento dei negozi di generi alimentari in Italia nell'immediato secondo dopoguerra,fino alla comparsa, alla fine degli anni Sessanta, della grande distribuzion
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