University of Padua

Padua Thesis and Dissertation Archive
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    SURVEY ON COMPASSION FATIGUE IN EMERGENCY DEPARTMENT NURSING STAFF: AN OBSERVATIONAL STUDY

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    openABSTRACT La fatica da compassione è una conseguenza dell’esposizione continuativa allo stress correlato al lavoro tra gli operatori sanitari. L’infermieristica è una professione sanitaria ad alto rischio che aumenta la vulnerabilità degli infermieri ai sintomi di affaticamento da compassione, rispetto ad altri operatori sanitari. Quest’ultimo, causato dall’esposizione alla sofferenza prolungata, può compromettere il benessere personale dell’individuo e ridurre l’efficienza lavorativa. Obiettivo dello studio è indagare se all’interno del personale infermieristico delle unità di Pronto Soccorso della ULSS 6 quali Camposampiero, Cittadella, Piove di Sacco e Schiavonia sia presente il fenomeno della Fatica da Compassione. Lo studio è stato condotto tramite la somministrazione web di questionari diffusi con l’aiuto dei Coordinatori di Reparto ed i risultati sono stati trattati in maniera anonima ed aggregata. Lo strumento utilizzato per indagare il fenomeno si chiama “The Professional Quality of Life Scale” (PRO QOL 5). L’analisi dei dati è stata condotta tramite uno specifico manuale di interpretazione. Il consenso allo svolgimento dell’indagine è stato ottenuto precedentemente alla compilazione del questionario tramite una introduzione all’interno della quale vi era una mia presentazione e le motivazioni del quesito di ricerca. I risultati ottenuti dallo studio hanno indagato il fenomeno tramite analisi dei dati ottenuti dalla compilazione del questionario PRO QoL 5 che indaga la sfera emotiva nell’arco temporale dal 01/07/2023 al 01/08/2023. Conclusioni tratte dall’analisi dei dati e dal pensiero critico applicato ai risultati hanno portato un risultato complessivo del questionario indica un livello medio di Compassion Satisfaction, basso di Burnout e basso di Secondary Traumatic Stress. Questi risultati uniti andranno a comporre la Compassion Fatigue che quindi risulterà come percepita di livello basso dalle equipe indagate. La Soddisfazione della Compassione risulta essere un fattore protettivo e quindi indagarla almeno una volta all’anno tramite la somministrazione del questionario PRO QoL potrebbe essere una soluzione valida per prevenire l’instaurarsi di condizioni stressanti all’interno dell’equipe

    "Nurses and gender-based violence in the emergency department: difficulties management issues . Literature review."

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    reserved"L'infermiere e la violenza di genere in pronto soccorso: criticità nella gestione. Revisione della letteratura.""Nurses and gender-based violence in the emergency department: difficulties management issues . Literature review.

    The influence of nurses' biases in the care and health of LGBTQ+ patients

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    Risk factors for acquiring an healthcar- associated infection in the Department of Medicine and Surgery: A prospective cohort study

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    reservedIntroduzione: Le infezioni correlate all'assistenza (ICA) costituiscono la complicanza più frequente e grave dell'assistenza sanitaria e hanno un impatto clinico ed economico rilevante. Attraverso l'adeguato riconoscimento dei fattori di rischio che contribuiscono all'insorgenza delle ICA in diversi ambiti ospedalieri si possono di mettere in atto interventi di prevenzione e controllo per diminuire l'incidenza e massimizzare la sicurezza dei pazienti. Obiettivo: Valutare l'incidenza delle ICA nell'Area Medica e Chirurgica in un ospedale del Nord Italia e delineare il profilo del paziente a rischio per supportare l'implementazione di strategie per la prevenzione delle ICA. Materiale e metodi: È stato condotto uno studio di incidenza nel periodo giugno-luglio 2023 includendo tutti i pazienti ricoverati per almeno una notte nell’Area Medica e Chirurgica. Le definizioni di caso ICA sono basate sul protocollo European Center for Disease Prevention and Control. I dati sono stati raccolti con una frequenza di 3 volte a settimana attraverso una maschera di inserimento costruita ad hoc. Risultati: I 185 pazienti inclusi nello studio sono stati seguiti per un follow-up totale di 2.057 giorni e sottoposti in media a 4 rilevazioni. Di questi, 18 hanno contratto un ICA, per un totale di 24 infezioni con l’incidenza pari a 8.8 casi x 1.000 giorni/persona. L’incidenza risulta maggiore nelle femmine, nella classe di età 85+, in area Medica. Tutti i pazienti con ICA avevano almeno una comorbidità, un catetere vascolare e tutti eccetto uno avevano il catetere vescicale. Il profilo del paziente a maggior rischio di sviluppare le ICA e caratterizzato dalla presenza di emopatie e dalla durata dell’ospedalizzazione: all’aumentare dei giorni di degenza aumenta anche il rischio ICA. Conclusioni: Lo studio evidenzia l’importanza della sorveglianza per diminuire l’incidenza delle ICA. Inoltre delineando il profilo del paziente a rischio di sviluppare le ICA si possono implementare strategie di prevenzione personalizzate per massimizzare la sicurezza del paziente

    FIRST HOUR QUINTET: basic and advanced approch confronted.

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    reservedProblema/background: Nel 2002, durante il sesto Concilio Europeo sulla Rianimazione, vengono definite le “First Hour Quintet” (FHQ), ovvero le cinque condizioni dove il Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica (SUEM) ha un ruolo chiave. Le caratteristiche comuni di queste condizioni è la necessità di una valutazione e di un trattamento rapidi onde evitare la morte del paziente e la necessità di inquadrarlo in modo tale da poterlo ospedalizzare nel miglior presidio per le sue condizioni. Secondo i dati ISTAT le FHQ sono tra le prime cause di morte in Italia. Obiettivo: Revisione di letteratura sugli approcci ALS/BLS sugli scenari riguardanti le FHQ Materiali e metodi: In questo elaborato è stata confrontata la formazione ALS e BLS tramite i manuali in dotazione ed è stata eseguita una revisione di letteratura per valutare il razionale delle differenze su base scientifica e la necessità, o meno, dell’intervento ALS nelle FHQ. Risultati: Dagli studi presi in considerazione emerge che nelle patologie First Hour Quintet sia consigliabile un approccio avanzato per il trattamento preospedaliero dei pazienti, ma non si paragona all’approccio base, quindi si rende difficoltoso, in alcune delle patologie definire se vi è una differenza tra gli approcci nei vari outcome presi in considerazione. Conclusioni: La letteratura riguardo le FHQ è ridotta e necessita di essere scorporata di condizione in condizione, in ogni modo la letteratura prende in considerazione il miglior approccio teorico al paziente, senza considerare le tempistiche sul territorio e la vicinanza o lontananza dal centro di primo livello più vicino. Inoltre, in Italia, non c’è continuità nella cartella clinica tra extraterritoriale, pronto soccorso e unità operativa di degenza, il che rende complicato comprendere il reale decorso del paziente e valutare al meglio se un maggior impegno a livello extraospedaliero e un trattamento precoce riducano la mortalità, la qualità di vita e i tempi di degenza o se ne peggiorano il tutto

    Nursing interventions in adolescents with anorexia nervosa and the influence of Social Media

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    reservedINTRODUZIONE I disturbi alimentari sono dei gravi disturbi psichici caratterizzati da un’alterazione del comportamento alimentare o del controllo del peso. Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento del numero di casi di adolescenti affetti da questi disturbi, in particolar modo anche grazie all’influenza dei Social Media. Il fenomeno è particolarmente incisivo nella patologia oggetto di questa tesi, poiché è in costante aumento l’utilizzo dei social come strumento comunicativo, informativo e di rapporti interpersonali soprattutto tra i giovani. Questo, sta diventando un serio problema nella società, perché l’età di esordio si sta abbassando e, oltre ad interessare prevalentemente il genere femminile, sta prendendo piede anche in quello maschile, specialmente riguardo il disturbo da anoressia nervosa. In Italia, secondo i dati del Ministero della Salute che risalgono al 2021, a causa dell’aumento di incidenza di questi disturbi, si assiste ad una maggior difficoltà di accesso alle cure portando poi ad un peggioramento della prognosi. Risulta quindi, un passaggio chiave l’assistenza e la relazione terapeutica che gli infermieri attuano durante il periodo di degenza dei pazienti, specialmente la preparazione, l’esperienza degli operatori nel contesto in cui si trovano, e il giusto approccio alla persona per favorire la ripresa del paziente. OBIETTIVI L’obiettivo della tesi è di evidenziare il ruolo dell’infermiere nel creare una relazione terapeutica col paziente affetto da anoressia nervosa e l’interferenza dei Social Media su di essa. Verranno quindi analizzati gli interventi infermieristici che favoriscono la normalizzazione del peso corporeo, l’accettazione del proprio aspetto fisico e la relazione di fiducia ed empatia che l’infermiere stesso deve garantire per instaurare una buona alleanza terapeutica. MATERIALI E METODI La ricerca bibliografica è stata condotta ricercando nelle diverse banche dati disponibili tra cui PubMed, CoChrane Library, Eric (Psycinfo) e siti Internet, utilizzando le seguenti parole chiave: interventi infermieristici, anoressia nervosa, Social Media, disturbo alimentare e relazione terapeutica. Per la ricerca è stato utilizzato AND come operatore Booleano e come criterio di inclusione, gli adolescenti di età compresa tra i 13 e 18 anni, escludendo quindi l’età adulta. RISULTATI Risulta importante effettuare quattro tipi di interventi durante la degenza, tra cui monitorare ed istruire, incoraggiare e motivare, sostenere, comprendere, e, infine, educare; affiancando in ogni fase il paziente attraverso l’empatia, facendo comprendere i corretti comportamenti da mettere in atto. È emerso inoltre che la presenza dei modelli proposti dai Social Media porta alla riduzione dell’autostima negli adolescenti, predisponendo quindi, all’insorgenza dei disturbi alimentari

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