13,573 research outputs found

    Verses of Faith and Devotion. Seeing, Reading, and Touching Monumental Crucifixes with Inscriptions (12th–13th century)

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    The paper discusses a group of monumental crucifixes from the 13th-century East Adriatic and Italy, pained or executed in low relief, that display a verse inscriptions on the transverse limb of the cross. The main scope of the paper is to examine the provenance of the text inscribed in order to yield clearer insight into their function, use and original location in the church interiors. The paper specifically aims at analyzing three monumental crucifixes from the East-Adriatic city of Zadar which, although have already been the subject of a respectable number of studies, have not attracted attention as objects of devotion. My interest, therefore, is turned towards verse inscription as their distinctive feature and, as I shall argue, a key aspect in understanding their function. Examining the nature of the text displayed, iconography and materiality of these crucifixes, my main argument is to demonstrate how these objects provoked a multi-faced response from their audience, since were experienced by seeing, hearing and touching respectively

    1909-1910: La 'conversione' di Morgan al modello dell'ereditarietà indiretta.

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    Omaggio a Charles Darwin: 1809-2009: duecento anni di evoluzionism

    Delibere e verbali. Per una storia documentaria dei consigli nell’Italia comunale

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    Il saggio esamina l’evoluzione delle forme documentarie delle deliberazioni consiliari nelle città comunali italiane tra XII e XIV secolo. In una prima fase, ancora fino all'inizio del Duecento, non esiste una vera e propria forma documentaria specificamente consiliare. Un nuovo modello testuale in tal senso emerge nel secondo quarto del Duecento, a seguito di una intensa elaborazione da parte dei professionisti della scrittura, che giunse a compimento nel periodo della comparsa dei primi libri consiliorum, prima a San Gimignano e poi a Prato, Bologna, Perugia, Siena. Il secondo Duecento è la fase di piena maturazione delle delibere consiliari. Nel secolo successivo, per effetto di mutati equilibri istituzionali e politici tra assemblee “larghe” e ristretti comitati di governo, è in corso una ulteriore evoluzione, della quale il saggio esamina i passaggi in piccoli centri autonomi, città signorili e grandi dominanti repubblicane come Bologna e Firenze

    Gervasio di Tilbury, Giraldo di Barri e il Salvatore lateranense: una nuova proposta interpretativa sulla funzione delle teste tagliate

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    L'articolo analizza per la prima volta due importanti fonti inglesi nelle quali si parla della tavola del Salvatore lateranense, giungendo a nuove conclusioni sullo stato della tavola nel primo Duecento

    Kant e il diritto cosmopolitico

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    Questo studio riproduce, con alcune integrazioni e con modifiche formali, il testo della relazione tenuta da Giuliano Marini al convegno sul tema "Kant e l'ordine mondiale, duecento anni dopo", svoltosi presso l'Università di Firenze il giorno 3 novembre 1995

    Un'inedita lettera di Gregorio IX a favore del romano Giovenale Mannetti

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    Nel saggio si ricostruisce la storia di uno dei principali mercanti-banchieri romani della prima metà del secolo XIII, Giovenale Mannetti, e della sua famiglia, che in quel tempo ebbe un grande rilievo nel contesto della élite socio-economica e del ceto dirigente romano. Le attività creditizie di Giovenale Mannetti ebbero un rilievo internazionale. Personalmente o tramite suoi agenti frenquentò le pricipali piazze commerciali e finanziarie europee e in primo luogo le fiere della Champagne

    La Pittura e la scultura dalle origini al Novecento

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    L'arte della Sardegna settentrionale rispecchia l'influsso delle dominazioni che, succedendosi nei secoli nel possesso dell'isola, condizionarono in parte lo sviluppo di espressioni autoctone. In questo studio, si esamina la pittura e la scultura dal Duecento sino al Novecento

    Il comune di popolo e le sue istituzioni tra Due e Trecento. Alcune riflessioni a partire dalla storiografia dell’ultimo quindicennio

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    Negli ultimi anni il periodo compreso grosso modo tra il 1280 e il 1330 ha attirato un crescente interesse da parte degli studiosi dei comuni italiani. Per quanto riguarda in particolare i maggiori comuni di popolo, un’attenzione specifica alle dinamiche istituzionali ha consentito di elaborare un modello complesso di spiegazione delle trasformazioni tardo duecentesche e primo trecentesche. Rimane tuttavia evidente una certa difficoltà a comprendere in pieno la natura dei conflitti politici che segnarono quella fase. Popolani e magnates, guelfi e ghibellini, popolani grassi e popolani minuti, bianchi e neri: il mondo cittadino fu attraversato da molteplici e sovrapposte linee di frattura, in un processo di scomposizione e ricomposizione delle appartenenze politiche nel quale agivano simultaneamente solidarietà orizzontali “di classe”, solidarietà familiari, contrasti di interesse, logiche clientelari, rivendicazioni ideologiche. L’articolo avanza l’idea che una conoscenza più approfondita di questi conflitti, dei protagonisti – gruppi, famiglie, individui – e delle loro strategie politiche e discorsive migliorerebbe la nostra capacità di leggere l’evoluzione istituzionale dei comuni di popolo tra Due e Trecento
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