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Análisis de la cadena de valor del vino en Mendoza
La Provincia de Mendoza es la región vitivinícola más importante de Argentina, representando más del 75% de la producción nacional. Sus condiciones naturales como la altitud, aridez y suelos pedregosos y una marcada amplitud térmica entre el día y la noche, son el marco ideal para el cultivo de la vid. Se observa que, paulatinamente, los vinos mendocinos ganan más espacio en el escenario vitivinícola mundial.
En los años recientes, en la Argentina, las presiones competitivas han modificado considerablemente la economía y planteado fuertes desafíos a los empresarios que deben resolver situaciones cotidianas en un marco de cambios, recesión, aumento de competencia, demanda de crecimiento económico, desempleo creciente, llamado a conservación de los ecologistas, búsqueda de mayor calidad de productos, ciclos de vida de los productos cada vez más cortos entre otros temas. Se pasó así de un entorno estable y poco competitivo a un entorno inestable, muy competitivo, dinámico y en consecuencia de mayor incertidumbre.Fil: Tornese, Agustina Florencia. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas.Fil: Collado, Juan Ignacio. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas
Presenza alloctone nell'Italia centrale: tempi, modalità e forme dell'organizzazione territoriale nell'Abruzzo altomedievale
La tesi ha come oggetto la rilettura, alla luce di nuovi spunti di ricerca e attraverso un’analisi comparata dei dati archeologici e delle fonti documentarie, il tema della presenza di gruppi alloctoni nell'attuale territorio abruzzese e dei tempi e delle forme di organizzazione territoriale ad essi legate.L’area di indagine è quella che oggi corrisponde ai confini amministrativi della regione Abruzzo, un territorio dove, come è già stato messo in evidenza, la presenza longobarda ha avuto un ruolo fondamentale nelle dinamiche insediative di età altomedievale. La presenza longobarda ha lasciato, ad oggi, scarsi "indicatori" materiali, sebbene tale presenza si evinca in maniera chiara dalla fonti scritte e dall'analisi dell'organizzazione territoriale. Al contrario appare significativa sul territorio la presenza gota, di cui si rintracciano quasi esclusivamente le tracce materiali attraverso il rinvenimento di oggetti “marcatori”
L’efficienza dell’agricoltura regionale italiana e le sue determinanti
This paper offers an efficiency analysis of the regional agriculture sectors in Italy. Applying both parametric and non parametric approach for frontier models to regional level data, the article measures the productivity of regional sectors and investigates the causes of production efficiency. I find that many southern regions have recovered the disadvantage compared to the northern regions during the period analyzed. Furthermore, the work shows that regions with larger firms reach better results, and a more intensive use of organic fertilizer and renewable resources is associated with higher productivity. The models estimated also point out that greater attention to specific education and innovation can improve efficiency
Assessing the Efficiency of a PSS Solution for Waste Collection: A Simulation Based Approach ☆
Abstract Driven by both policy pressures and environmental concerns, new business models are becoming applied in waste management mainly based on introducing more equitable and sustainable pricing schemes (e.g. "pay-as-you-throw"): the aim is to support the transition from a tax based system to a pure service based approach, where the user pays for the actual use of the waste management service provided. This new trend requires the service provider's activities to be planned with a schedule that reflects the actual users' needs in order to reach a real efficiency in the collection phase: dynamic routing and scheduling schemes, which could be enabled through the application of smart technologies, can lead to a more rational use of the resources. In the last decade, technological progresses allowed a growing use of IoT (Internet-of-Things) applications in the service sector; recent pilot applications are being tested also in waste management; one example is the introduction of bin level detection and data transmission technologies for waste collection. This work aims to contribute to the assessment of IoT-based PSS solutions for waste collection. The main objective is to evaluate the cost efficiency of a PSS for waste collection enabling dynamic scheduling, comparing it to the performance of more common schemes (e.g. fixed routing and scheduling service and call-based service). Hybrid simulation modelling – based on system dynamics, discrete events and agent based modelling- has been applied to test the transition from a fixed to a "pay-as-you-throw" fee in WEEE (waste from electrical and electronic equipment). A test case regarding an Italian municipality has been proposed to assess quantitative results based on a simulation model
ACUTE KETAMINE RESCUES CELLULAR AND MOLECULAR CHANGES INDUCED BY CHRONIC MILD STRESS IN VULNERABLE RATS
Numerosi studi hanno associato la disfunzione del sistema glutammatergico con la fisiopatologia
dei disturbi neuropsichiatrici correlati allo stress, compreso il disturbo depressivo maggiore. Studi
clinici su pazienti depressi hanno mostrato variazioni volumetriche e funzionali in aree cerebrali
dove prevale la trasmissione glutammatergica, come l'ippocampo (HPC) e la corteccia prefrontale e
frontale (PFC/FC). In parallelo, studi preclinici su modelli animali di depressione basati sullo stress
hanno osservato alterazioni della neurotrasmissione glutammatergica e dell'arborizzazione
dendritica nelle stesse aree cerebrali coinvolte nei pazienti.
Studi recenti hanno mostrato che una singola dose sub-anestetica di ketamina (KET), un
antagonista del recettore NMDA, induce un rapido e sostenuto effetto antidepressivo, sia nei
pazienti depressi, che nei modelli animali di depressione. Tuttavia, i meccanismi molecolari che
sottendono l'effetto terapeutico di KET rimangono al momento poco conosciuti.
Utilizzando il chronic mild stress (CMS), un modello animale di depressione, abbiamo studiato i
cambiamenti funzionali, morfologici e molecolari associati all'azione antidepressiva rapida di KET.
I ratti sono stati sottoposti a CMS per 5 settimane. Attraverso il test di preferenza per il saccarosio
siamo riusciti a distinguere i ratti resilienti (CMS-R) da quelli vulnerabili (CMS-V) allo stress.
KET (10 mg/kg), somministrata in acuto ai CMS-V 24 ore prima del sacrificio, \ue8 stata in grado di
invertire il comportamento anedonico. Il CMS ha indotto importanti cambiamenti fenotipici in tutti
i ratti stressati, anche se la diminuzione nell\u2019incremento ponderale, l'aumento dei livelli serici di
corticosterone e l'aumento del peso delle ghiandole surrenali sono risultati pi\uf9 elevati nei CMS-V.
Una riduzione del rilascio di glutammato, sia basale, che evocato da depolarizzazione, \ue8 stata
osservata selettivamente in sinaptosomi in superfusione da HPC di CMS-V e nei sinaptosomi da
PFC/FC di CMS-R. KET \ue8 stata in grado di ripristinare il rilascio di glutammato basale, ma non
quello depolarizzato, nei CMS-V.
Mediante Western Blot, sono state misurate alterazioni area e frazione cellulare specifiche nei
livelli di espressione e di fosforilazione di determinate proteine coinvolte nel rilascio di
glutammato e nella risposta dello stress, in omogenato totale, sinaptosomi e membrane sinaptiche
da HPC e PFC/FC.
Tramite qPCR abbiamo rivelato una significativa riduzione dei trascritti totali di BDNF e delle sue
varianti di splicing in HPC e PFC/FC di tutti i ratti stressati, inclusi quelli trattati con KET.
Tuttavia, studi di ibridazione in situ hanno riscontrato un ridotto traffico dendritico di mRNA totale
di BDNF e BDNF-2/BDNF-6 in CA1 e CA3 di CMS-V, mentre il trattamento con KET, pur non
ripristinando i cambiamenti nei livelli di mRNA totale di BDNF, \ue8 stato in grado di ristabilire il
traffico dendritico in CA3 di CMS-V. L'analisi morfologica dei neuroni piramidali in CA3, in
sezioni marcate con il metodo di Golgi-Cox, ha mostrato una riduzione della lunghezza totale e
della ramificazione dei dendriti apicali, ma non di quelli basali. KET ha ripristinato tali modifiche
ai livelli di controllo.
Nel complesso, i nostri risultati mostrano che l'esposizione allo stress cronico induce alterazioni
funzionali e morfologiche in HPC e PFC/FC di ratti vulnerabili. \uc8 interessante notare che una
singola amministrazione di KET \ue8 in grado di recuperare la maggior parte di questi deficit.Increasing evidence has associated dysfunction of the glutamate system with the pathophysiology
of stress-related neuropsychiatric disorders, including major depressive disorder. Clinical studies
on depressed patients have shown consistent volumetric and functional changes in brain areas
where glutamatergic transmission is predominant, such as hippocampus (HPC) and prefrontal and
frontal cortex (PFC/FC). In parallel, preclinical studies on stress-based animal models of
depression reported impaired glutamate neurotransmission and dendritic arborisation in the same
brain regions affected in patients.
Intriguingly, consistent evidence reported that a single sub-anaesthetic dose of the NMDA receptor
antagonist ketamine (KET) induces rapid and sustained antidepressant effect, both in patients and
in rodent models of depression. However, molecular mechanisms underlying KET therapeutic
effect remain poorly understood.
Using a chronic mild stress (CMS) rat model of depression, we aimed at studying the functional,
morphological and molecular changes associated with fast antidepressant action of KET.
Rats were subjected to CMS for 5 weeks. Sucrose preference test allowed to distinguish stress
resilient (CMS-R) from vulnerable (CMS-V) rats. 10 mg/kg KET, acutely administered to CMS-V
24 hours before sacrifice, reversed anhedonic behavior. CMS induced significant phenotypic
changes in all CMS rats, although the decrease in body weight gain and the increase of circulating
corticosterone levels and adrenal glands weight were higher in CMS-V.
A decrease in basal and depolarization-evoked glutamate release was selectively measured in HPC
synaptosomes in superfusion from CMS-V, and in PFC/FC synaptosomes from CMS-R.
Intriguingly, KET restored basal, but not depolarization-evoked, glutamate release in CMS-V.
Area- and subcellular fraction-specific modifications in the expression and phosphorylation levels
of selected proteins involved in glutamate release and stress response were measured by Western
Blot in total homogenate, synaptosomes and synaptic membranes from HPC and PFC/FC.
qPCR revealed a significant reduction in total-BDNF and BDNF splice variants transcripts in HPC
and PFC/FC of all CMS rats, including those treated with KET. However, in situ hybridization
studies found reduced dendritic trafficking of total-BDNF, and BDNF-2/BDNF-6 variants mRNAs
in CA1 and CA3 of CMS-V, while KET treatment, although not reversing changes in BDNF
mRNA levels, completely rescued dendritic trafficking in CA3 of CMS-V. Morphological analysis
of CA3 pyramidal neurons in Golgi-Cox stained sections showed a reduction in total length and
branching of apical, but not basal, dendrites. KET restored these changes to control levels.
Overall, our results show that chronic exposure to mild stress induces functional and morphological
alterations in HPC and PFC/FC of vulnerable rats. Interestingly, a single administration of KET
was able to reverse most of these deficits
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