2,220 research outputs found

    Huygens synchronisation of three clocks equidistant from each other

    Full text link
    In this paper we study the synchronisation of three identical oscillators, i.e., clocks, hanging from the same hard support. We consider the case where each clock interacts with the other two clocks. The synchronisation is attained through the exchange of small impacts between each pair of oscillators. The fundamental result of this article is that the final locked state is at phase difference of ((2{\pi})/3) from successive clocks (clockwise or counter-clockwise). Moreover, the locked states attract a set whose closure is the global set of initial conditions. The methodology of our analysis consists in the construction a model, which is a non-linear discrete dynamical system, i.e. a non-linear difference equation. The results are extendable to any set of three oscillators under mutual symmetric interaction, despite the particular models of the oscillators

    On Christoffel and standard words and their derivatives

    Full text link
    We introduce and study natural derivatives for Christoffel and finite standard words, as well as for characteristic Sturmian words. These derivatives, which are realized as inverse images under suitable morphisms, preserve the aforementioned classes of words. In the case of Christoffel words, the morphisms involved map aa to ak+1ba^{k+1}b (resp.,~abkab^{k}) and bb to akba^{k}b (resp.,~abk+1ab^{k+1}) for a suitable k>0k>0. As long as derivatives are longer than one letter, higher-order derivatives are naturally obtained. We define the depth of a Christoffel or standard word as the smallest order for which the derivative is a single letter. We give several combinatorial and arithmetic descriptions of the depth, and (tight) lower and upper bounds for it.Comment: 28 pages. Final version, to appear in TC

    La scuola del bambino tra cooperazione e stupore

    Get PDF
    Questo articolo rappresenta il frutto della relazione che l\u2019autore ha tenuto nel corso del Convegno annuale di studio organizzato nel giugno 2008, a Monte Sant\u2019Angelo, dalla Societ\ue0 Italiana di Pedagogia e vede confluire, per il tramite di una sintesi critica, riferimenti propri di tre ambiti di ricerca frequentati dall\u2019autore medesimo: pedagogia dell\u2019infanzia, educazione estetica ed educazione morale. Oggetto del contributo, infatti, \ue8 la scuola dell\u2019infanzia, concepita, da una parte, come centro animatore dell\u2019auspicabile edificazione di una \u201ccomunit\ue0 rassicurante\u201d in grado di restituire una centralit\ue0 reale al bambino in luogo di una \u201cfalsa centralit\ue0\u201d celebrata in plurimi modi, testimoniando cos\uec il passaggio da una cultura pedagogicamente immatura ad una finalmente matura, e, dall\u2019altra, come luogo atto a creare comunit\ue0, facendo perno educativo attorno ad attivit\ue0 cooperative \u2013 in primis alimentate giustappunto dall\u2019incontro con la Bellezza artistica \u2013 finalizzate alla crescita del fanciullo in termini etico-morali, di responsabilit\ue0 socio-relazionale e di strutturazione di un\u2019identit\ue0 solidale. Ci\uf2 nondimeno, se le argomentazioni prodotte in ordine alla domanda veicolata dalla tavola rotonda cui ha partecipato l\u2019autore \u2013 \u201cCome immaginano, i giovani pedagogisti, la scuola tra vent\u2019anni?\u201d \u2013 forniscono una prima risposta che evidenzia la centralit\ue0 della cooperazione, lo stupore si attesta come bersaglio necessario della seconda risposta. In effetti, la scuola dell\u2019infanzia del futuro, sempre che voglia educare integralmente i bambini, non dovrebbe dimenticare di celebrare ogni funzione dell\u2019intelligenza e della personalit\ue0 (adagiandosi sulla promozione della sola dimensione logico-razionale), contemplando finanche lo stupore come viatico educativo che pu\uf2 introdurre all\u2019incontro con diverse opportunit\ue0 formative: di tipo cognitivo, ancora di tipo etico-morale, nonch\ue9 connesse con la coltivazione dell\u2019\u201ca-logico\u201d e del pensiero antidogmatico. ULTERIORI INFORMAZIONI Atti del Convegno nazionale della Societ\ue0 Italiana di Pedagogia (SIPED) "Pluralismo e autonomia della pedagogia" - Atti della Tavola Rotonda "Temi e problemi: la scuola tra vent'anni. Le utopie dei giovani pedagogisti". Sede del convegno: Monte S. Angelo (FG). Data del convegno: 3-5/06/2008

    Le sfide post-fordiste al nuovo sistema italiano di istruzione e formazione professionale

    Get PDF
    Abstract L\u2019analisi multidisciplinare del divenire post-fordista delle imprese, segnatamente industriali, evidenzia, da una parte, l\u2019emergere di rinnovate esigenze formative che consentano ai lavoratori di adeguarsi ai correlati mutamenti economici e tecnologico-produttivi e, dall\u2019altra, il perdurare di un\u2019arretratezza culturale, interna ed esterna alle medesime imprese, che ostacola la piena affermazione di condizioni ed organizzazioni del lavoro autenticamente post-taylorfordiste. Alla luce di ci\uf2, al nuovo sistema italiano di istruzione e formazione professionale (IeFP) si impongono due sfide principali, una formativa e una culturale, che questo articolo si propone di vagliare sotto l\u2019egida di una teoria pedagogica personalista che mira a restituire centralit\ue0 alla globalit\ue0 dell\u2019uomo sia nell\u2019ambito di una formazione iniziale al lavoro sia in quello dei contesti produttivi. Nello specifico, le argomentazioni che lo compongono si preoccupano di considerare il contributo che tale sistema pu\uf2 offrire in vista della ricomposizione tra dimensione umana e tecnico-professionale dell\u2019agire formativo e dell\u2019ulteriore integralit\ue0 dell\u2019educabilit\ue0 della persona nel luogo di lavoro. Le metodologie utilizzate sono quelle euristico-ermeneutiche riguardo alla disamina della letteratura normativa e scientifica esistente in materia e quelle critico-argomentative rispetto all\u2019articolazione del discorso pedagogico

    La dimensione etica della formazione professionale

    Get PDF
    Questo denso contributo si propone di rimarcare la necessit\ue0, a fronte delle recenti trasformazioni che hanno investito la riconfigurazione delle modalit\ue0 produttive, di ricomprendere in senso pedagogico la formazione professionale erogata internamente o esternamente alle imprese, sollecitando la ricomposizione della frattura tra formazione tecnico-specialistica e formazione umana ed evidenziando ad un tempo i vantaggi che ne possono discendere sul piano personale e di progettualit\ue0 esistenziale (dal punto di vista dei formandi) e su quello performativo (dal punto di vista degli stessi formandi e delle imprese). In particolare, ai fini di tale ricomposizione, viene posto innanzitutto in luce il guadagno che una formazione professionale concepita come attivit\ue0 educativa pu\uf2 ottenere in vista dell\u2019auspicabile passaggio da un rapporto formativo intessuto su basi tecniche ad uno costruito su fondamenta etiche, teso cio\ue8 ad avvalorare insieme la crescita lavorativa e la crescita dell\u2019uomo che lavora. L\u2019articolo pu\uf2 essere suddiviso in quattro parti: la prima parte mira a confrontare le nozioni di educazione e formazione, sottolineando, appunto, l\u2019apporto arricchente che la prima pu\uf2 arrecare alla seconda; la seconda parte, invece, intende esplorare l\u2019accessibilit\ue0 pedagogica alle questioni del lavoro produttivo nel corso della storia occidentale, con peculiare attenzione rivolta all\u2019evoluzione degli approcci formativi; la terza parte riguarda, altres\uec, la disamina delle lacune interne al sistema della formazione professionale attuale, specie quella finanziata in ambito FSE, con conseguente accento posto sulla premura di concretizzare il passaggio suddetto e di incrementare l\u2019etica della responsabilit\ue0 formativa; la quarta parte, infine, scandaglia la natura di siffatta etica, proponendo indicazioni utili sul versante della professionalit\ue0, della trasparenza delle azioni formative, della dedizione e cura educativa, della testimonianza ontologica e della deontologia professionale

    Knowledge management. La conoscenza al lavoro

    Get PDF
    Questo contributo evidenzia alcuni aspetti del rapporto tra knowledge management (KM) e riflessione pedagogica, in particolare quella relativa alla pedagogia del lavoro. Pertanto, le brevi note che seguono mirano inizialmente ad inquadrare il principale cambiamento lavorativo introdotto dalla complessit\ue0 post-fordista, quale cornice entro cui si colloca poi la genesi e l\u2019identit\ue0 in evoluzione del KM. Quindi, si soffermano sul duplice vantaggio che la riflessione suddetta pu\uf2 offrire sia alla teoria sul KM (e alla sua pratica) sia alla formazione del knowledge intermediary.This paper spotlights some aspects of the relationship between Knowledge Management (KM) and pedagogical reflection, in particular the one relating to pedagogy of work. Therefore, the following short notes firstly aim to contextualize the main working change introduced by post-Fordist complexity, that is a frame within which the genesis and the developing identity of KM place themselves. Therefore, these notes dwell on the twofold advantage that the above-mentioned reflection can offer both to KM theory (and its practice) and to knowledge intermediary's training

    N-Methyl-D-aspartic Acid (NMDA) in the nervous system of the amphioxus Branchiostoma lanceolatum

    Get PDF
    <p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>NMDA (<it>N</it>-methyl-D-aspartic acid) is a widely known agonist for a class of glutamate receptors, the NMDA type. Synthetic NMDA elicits very strong activity for the induction of hypothalamic factors and hypophyseal hormones in mammals. Moreover, endogenous NMDA has been found in rat, where it has a role in the induction of GnRH (Gonadotropin Releasing Hormone) in the hypothalamus, and of LH (Luteinizing Hormone) and PRL (Prolactin) in the pituitary gland.</p> <p>Results</p> <p>In this study we show evidence for the occurrence of endogenous NMDA in the amphioxus <it>Branchiostoma lanceolatum</it>. A relatively high concentration of NMDA occurs in the nervous system of this species (3.08 ± 0.37 nmol/g tissue in the nerve cord and 10.52 ± 1.41 nmol/g tissue in the cephalic vesicle). As in rat, in amphioxus NMDA is also biosynthesized from D-aspartic acid (D-Asp) by a NMDA synthase (also called D-aspartate methyl transferase).</p> <p>Conclusion</p> <p>Given the simplicity of the amphioxus nervous and endocrine systems compared to mammalian, the discovery of NMDA in this protochordate is important to gain insights into the role of endogenous NMDA in the nervous and endocrine systems of metazoans and particularly in the chordate lineage.</p

    Knowledge management: la conoscenza al lavoro

    Get PDF
    This paper spotlights some aspects of the relationship between Knowledge Management (KM) and pedagogical reflection, in particular the one relating to pedagogy of work. Therefore, the following short notes firstly aim to contextualize the main working change introduced by post-Fordist complexity, that is a frame within which the genesis and the developing identity of KM place themselves. Therefore, these notes dwell on the twofold advantage that the above-mentionedreflection can offer both to KM theory (and its practice) and to knowledge intermediary's training.Questo contributo evidenzia alcuni aspetti del rapporto tra knowledge management (KM) e riflessione pedagogica, in particolare quella relativa alla pedagogia del lavoro. Pertanto, le brevi note che seguono mirano inizialmente ad inquadrare il principale cambiamento lavorativo introdotto dalla complessità post-fordista, quale cornice entro cui si colloca poi la genesi e l’identità in evoluzione del KM. Quindi, si soffermano sul duplice vantaggio che la riflessione suddetta può offrire sia alla teoria sul KM (e alla sua pratica) sia alla formazione del knowledge intermediary

    Industrial work at the anthropological crossroads

    Get PDF
    Abstract: This paper, written by following a methodological approach of a critical-historiographical kind, faces, on a pedagogical basis, the post-TaylorFordist evolution of the organizational, productive and training modalities of the waged industrial work, paying close attention to those dynamics (not only the ones within the companies) that could outline, both in a positive or negative way, the representation of the person who works and the conditions of his/her educability. The argumentations below firstly give prominence to the educational potentialities connected with the new configuration of the working activity, then highlight their main criticalities and, in closing, leave room for an educational proposal which tends to promote a person-centred culture of the economic action and the work. ULTERIORI INFORMAZIONI: la rivista \ue8 indicizzata nelle seguenti banche dati internazionali: EBSCO, DOAJ, VLEX, CEEOL, ed \ue8 valutata dal CNCSIS (organo consultivo del Ministero romeno dell\u2019Educazione, della Ricerca scientifica, della Giovent\uf9 e dello Sport) nella categoria B+ delle riviste scientifiche. A questo proposito, le riviste scientifiche romene sono distinte (in ordine decrescente) in: fascia A (riviste con ISI); fascia B+ (riviste indicizzate in banche date internazionali); fascia B (riviste con \u201cpunteggi di riconoscimento\u201d); fascia C (riviste senza \u201cpunteggi di riconoscimento\u201d); fascia D (riviste sottoposte all\u2019\u201cattenzione\u201d del CNCSIS)

    \u201cScarab\uf2\u201d and the Educating City. Pedagogical Reflections on Some Results of a Field Research

    Get PDF
    \u201cScarab\uf2. A city to educate\u201d is an education festival, which takes place in the old city of Macerata (IT) every year. A complex field research activity is focused on the 2018 and 2019 editions. This research was motivated by the participation in the international Trans-Urban EU-China project, devoted to the study of the relationship between urban sustainability and social integration/inclusion. Only some results of the interviews given by 116 adults participating in the 2018 festival are reported on this occasion, pedagogically focusing on the topic of the educating city. ULTERIORI INFORMAZIONI: la rivista \ue8 indicizzata nelle seguenti banche dati internazionali: EBSCO, DOAJ, VLEX, CEEOL, ProQuest Central, ERIH Plus, Crossref ed \ue8 valutata dal CNCSIS (organo consultivo del Ministero romeno dell\u2019Educazione, della Ricerca scientifica, della Giovent\uf9 e dello Sport) nella categoria B+ delle riviste scientifiche. A questo proposito, le riviste scientifiche romene sono distinte (in ordine decrescente) in: fascia A (riviste con ISI); fascia B+ (riviste indicizzate in banche date internazionali); fascia B (riviste con \u201cpunteggi di riconoscimento\u201d); fascia C (riviste senza \u201cpunteggi di riconoscimento\u201d); fascia D (riviste sottoposte all\u2019\u201cattenzione\u201d del CNCSIS).ProQuest Centra
    • …
    corecore