47 research outputs found

    Sull’origine dialogica di alcune strutture sintattiche. Domande-eco, temi sospesi e grammaticalizzazione ‘verticale’

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    Il lavoro tratta delle possibili relazioni tra costruzioni a tema sospeso, in particolare quelle con anteposizione tematica di forme verbali di modo non finito, domande-eco, ed enunciazioni-eco in genere. L’idea di fondo è che certi tipi di costruzioni marcate possano mostrare più chiaramente di altri l’esistenza di percorsi di grammaticalizzazione “verticale”, ovvero di compattamento di più mosse conversazionali in un unico turno e in un’unica struttura frasale

    Attorno al soggetto. Percorsi di riflessione tra prassi didattiche, libri di testo e teoria

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    (Quarta di copertina) Quello di soggetto non è solo un tema classico della grammatica, ma anche un buon punto di osservazione dell’interazione fra i diversi livelli di analisi della lingua: la semantica, la sintassi, la pragmatica, la testualità. I saggi contenuti in questo volume affrontano il tema del soggetto dalla prospettiva dell’insegnamento della grammatica a scuola: in modo abbastanza inusuale la ricerca muove così dall’applicazione alla teoria, e non viceversa, e anche l’elaborazione teorica può beneficiare delle attività metalinguistiche non sempre coerenti di alunni, studenti e insegnanti

    Dal latino iam agli esiti nelle lingue romanze: verso una configurazione pragmatica complessiva*

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    The aim of this paper is to analyse a pragmatic marker from a pragmatic perspective, which is based both on the ‘global configuration’ of the relevant features and a prototype model. We will follow the diachronic development from Latin iam to its derivative forms in Romance languages, where the original values subsist, are reduced or augmented. The values shown in the fields of temporality (along the axes of past, present and future), aspectuality (particularly with regard to phasal features which characterise both iam and its Romance derivatives forms) and modality (with regard to different degrees of ‘expectation/sharing/presuppositionality and ‘emphasis/strengthening’ coming from the speaker’s commitment) are already present in Latin; only Rumanian testifies to the temporal value; Sardinian, Spanish, Portuguese display many modal features; Italian and French lie in an intermediate situation (even though not identical), where temporal and aspectual features are represented with a reduced presence of modal ones.Seguendo un modello a prototipo e una prospettiva pragmatica attenta alla configurazione complessiva dei tratti pertinenti, si analizza un pragmatic marker nel suo sviluppo diacronico dal latino iam ai diversi esiti nelle lingue romanze, ove i valori originari sono mantenuti, ridotti o accresciuti. I valori esplicati nell’ambito della temporalità (lungo i tre assi passato, presente, futuro), dell’aspettualità (in particolare in relazione ai tratti fasali che caratterizzano sia iam che i suoi esiti nelle lingue romanze) e della modalità (relativamente sia a gradi diversi di aspettativa/condivisione/presupposizionalità, sia ad aspetti di enfasi/rafforzamento derivanti dal commitment del parlante) sono già presenti in latino; il romeno si limita agli usi strettamente temporali; sardo, spagnolo, portoghese sfruttano vari tratti modali; italiano e francese invece sembrano porsi in una situazione intermedia (per altro non coincidente), di parziale presenza di tratti non solo temporali e aspettuali, ma anche - sebbene in misura ridotta - modali

    Riflettere sulla grammatica a scuola: una ricerca sul soggetto

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    The paper discusses some preliminary results of the research project GRASS - Grammar Reflection at School: Syntactic Subject, which involved 444 junior and senior students from lower to higher education grades and 16 teachers. Starting from some general remarks on the current state of grammar teaching in the Italian school system, particularly critical as far as real speech, discourse and metalinguistic awareness are concerned, the paper highlights and discusses three main critical issues: a)the confusion between (con)textual reference and grammatical function, well attested by thediverse and incongruous ways used by the respondents to identify and represent the subject of sentences from a text; b) the pupils’ and students’ grammaticality judgements on verb and subject agreement, especially in cases of semantic/syntactic mismatch; c) the relation between the respondents’ explicit definitions of grammatical subject and the emerging underlying notions that characterize the different stages of Italian education as far as primary vs. secondary schools are concerned. Finally, some conclusions are drawn on the possible outcomes that this type of research can have in terms of teachers’ training and teaching practices.In questo articolo vengono presentati i primi risultati della ricerca GRASS (Riflessione Grammaticale a Scuola: il Soggetto Sintattico), che ha coinvolto 444 tra alunni e studenti dalla scuola primaria al primo anno di università e 16 insegnanti. Muovendo da alcune riflessioni generali sull’insegnamento della grammatica nella scuola italiana, la cui criticità sta, fra l’altro, nella scarsa considerazione degli usi linguistici reali nello sviluppo della riflessione metalinguistica, l’articolo tratta nello specifico alcuni aspetti emersi dalla ricerca. Innanzitutto, la confusione tra funzione grammaticale e referenza, ben testimoniata dalle espressioni incongrue e idiosincratiche usate dagli informanti per esplicitare i soggetti individuati in un testo. Poi, i giudizi di grammaticalità rispetto a frasi dell’italiano contenenti casi problematici di accordo verbo-soggetto. Infine, l’analisi delle definizioni esplicite di soggetto fornite da alunni e studenti, che forniscono indicazioni sulla sottostante nozione di soggetto così come viene appresa nel corso della scolarizzazione. Il saggio si conclude con alcune riflessioni su come ricerche di questo tipo possano avere ricadute in termini di formazione degli insegnanti e di pratiche didattiche

    Reflecting on grammar at school: a research on the subject

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    The paper discusses some preliminary results of the research project GRASS - Grammar Reflection at School: Syntactic Subject, which involved 444 junior and senior students from lower to higher education grades and 16 teachers. Starting from some general remarks on the current state of grammar teaching in the Italian school system, particularly critical as far as real speech, discourse and metalinguistic awareness are concerned, the paper highlights and discusses three main critical issues: a)the confusion between (con)textual reference and grammatical function, well attested by thediverse and incongruous ways used by the respondents to identify and represent the subject of sentences from a text; b) the pupils’ and students’ grammaticality judgements on verb and subject agreement, especially in cases of semantic/syntactic mismatch; c) the relation between the respondents’ explicit definitions of grammatical subject and the emerging underlying notions that characterize the different stages of Italian education as far as primary vs. secondary schools are concerned. Finally, some conclusions are drawn on the possible outcomes that this type of research can have in terms of teachers’ training and teaching practices

    QUANTO MONDO C’È IN UN TESTO? REFERENTI, SOTTINTESI E STRATEGIE DI COMPRENSIONE

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    La tesi principale di questo lavoro è che per poter meglio affrontare la comprensione del testo è necessario prestare più attenzione al fenomeno della referenza. Occuparsi delle relazioni lingua-discorso-mondo significa entrare più direttamente nel merito di come il sistema di una certa lingua consente, attraverso il suo uso nel discorso parlato o scritto, di rappresentarci in modo reciprocamente comprensibile il mondo. Si tratta dei fondamentali su cui si basa l’intercomprensione e che, in condizioni normali, apprendiamo per primi da bambini. Dopo l’inquadramento teorico del fenomeno del riferimento e delle sue relazioni con gli impliciti, proporrò una lettura critica dei descrittori INVALSI relativi alle competenze di lettura e comprensione dei testi e discuterò la ratio di una serie di attività di tipo induttivo svolte con studenti universitari del primo anno, in cui la discussione dei referenti e degli impliciti in riferimento al mondo ha un ruolo centrale fin dall’inizio.   How much of the world is in a text? Referents, subtexts and comprehension strategies The main thesis of this paper is that in order to better address text comprehension, more attention should be paid to the phenomenon of reference. Dealing with language-discourse-world relations means to directly investigate how the system of a natural language, through its use in spoken or written discourse, allows us to represent the world in a mutually comprehensible way. These are the fundamental ideas on which inter-comprehension is based and which, under normal conditions, we learn from childhood. After the theoretical framing of the phenomenon of referencing and its relation to implicitness, a critical reading of the INVALSI descriptors related to reading and text comprehension skills is proposed, followed by a discussion of the rationale for a series of bottom-up activities carried out with first-year university students, where the discussion of referents and inferential activities played a central role from the beginning

    Soggetto e referenza: il problema della sinonimia co- e contestuale nell’indicazione esplicita del soggetto

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    Each constituents of a sentence always signal both a grammatical relation (e.g., that of representing the subject) and a semantic/pragmatic relation (i.e., that of referring to an entity of the world). The paper argues that this double function does not pose any particular problems only when analyzing isolated, complete and a-contextual sentences, and discusses the problems posed to the received notion of subject t by the more or less indexical nature of the units corresponding to the (explicit or implicit) subjects of contextualized sentences from a text. In these cases, the difficulties of students, teachers and textbooks in explicitly distinguishing the expression of the subject from the name of its referent are particularly evident, especially when the subject corresponds to a zero (Ø) pronoun, as is frequently the case in Italian. Our data show, however, that the same difficulties can appear with more explicit subjects as well. This widespread confusion between subject and referent is often disclosed by the “notional” or ad sensum identifications of subjects made by students for different types of sentences (e.g., when they correctly identify an explicit subject of a sentence but use a contextual synonym to name or to say it), but it is always potentially lurking in all those general definitions of subject and textbook exemplifications which do not take into proper account the role of discourse and information dynamics in sentence structurin

    Osservazioni pragmatiche (e un po’ irriverenti) sulla parodia

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    In questo lavoro propongo una breve riflessione critica su quali approcci alla parodia si rivelano più utili e coerenti dal punto di vista dello studio pragmatico-linguistico del discorso umano e quali, di contro, appaiono invece fortemente problematici su più fronti, e cerco, seppur concisamente, di spiegare perché.In this paper, I offer a brief critical reflection on which approaches to parody prove to be the most useful and coherent from the point of view of the pragmatic-linguistic study of human discourse, and which instead appear to be highly problematic, and I try to explain, albeit briefly, wh

    Il discorso riportato. Una prospettiva testuale.

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    Il volume rappresenta una rielaborazione della tesi di dottorato dell'autrice (Il discorso riportato come rappresentazione e riproduzione di discorsi. Una prospettiva testuale, Tesi di dottorato, dir. prof. Maria Elisabeth Conte, Università degli studi di Pavia, 1998). Il libro esamina e approfondisce, attraverso i dati di un corpus orale di discorsi raccolti e trascritti dall'autrice, le condizioni testuali e contestuali del fenomeno della riproduzione di discorsi. L'analisi a livello testuale dei discorsi riportati tende a mostrare l'insufficienza della dimensione frasale come ambito preferenziale di analisi e consente perciò di rivedere le caratterizzazioni del fenomeno di riproduzione dei discorsi propri e altrui, tenendo conto di forme fortemente caratterizzate dal con- e co-testo. Inoltre, mettendo in luce l'organizzazione interna di diversi tipi testuali, permette di affacciarsi verso problematiche più generali attinenti sia le variazioni di genere testuale che le funzioni testuali e articolatorie di diversi tipi di marker e connettivi
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