333 research outputs found

    Moving through Time and Space: Naples Digital Archive. Il progetto CIRICE-Hertziana sull’immagine di Napoli in età moderna e contemporanea

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    Nel contributo viene presentato lo studio recentemente avviato dal CIRICE, Centro di Ricerca dell'Università di Napoli Federico II, con la Biblioteca Hertziana sulla base di una convenzione stipulata nel 2018, mirante alla formazione di un “Archivio digitale dell’iconografia storica di Napoli dal XV al XX secolo”. Nel contesto del dibattito sulle metodologie per l’analisi storica della città europea in età moderna e contemporanea, il progetto si propone di costruire per la prima volta, con tecnologie digitali avanzate, un archivio grafico, alfanumerico e ipertestuale della cartografia napoletana, consultabile in rete e atto ad offrire un prezioso strumento operativo a studiosi ed enti preposti alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali del centro storico della città, dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1995

    Leonardo e «mag.° Antonio florentino». Cenni su codici vinciani perduti nel "Foglietto del Belvedere" dell’Archivio Pedretti

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    This paper proposes an unpublished manuscript from the Pedretti Foundation Archive in Lamporecchio for the attention of scholars of Leonardo da Vinci, it was entrusted to me by the illustrious Professor Carlo Pedretti, who, unfortunately, died recently. The analysis of this brief and enigmatic Foglietto del Belvedere shows not only the likely contact of Leonardo with «mag.° Antonio florentino» (pseudonym of the architect and engineer Antonio Marchesi da Settignano) at the Belvedere in Rome, between 1515 and 1516, but also the existence, in that context, of two lost Leonardo da Vinci treatises: the first, owned by «mag.° Antonio» himself, «trattava di acque e di volo di Homini (dealt with waters and Men who could fly)»; the second, «un libro de pictura (a book of painting)», belonged to a «ser Antonio (Mr. Antonio)» whose surname is illegible. Based of these elements, this study – far from being considered exhaustive – can be useful for a discussion with the scholars, despite the cryptic nature of the Foglietto; it could offer a new element within the complex mosaic of the diffusion of da Leonardo’s scientific, artistic and technical method during the Early Modern age. Thus, on the occasion of the Fifth Centenary after his death, we hope to give a new contribution to the history of the great scientist-artist’s thought

    San Giovanni Maggiore. Architettura e arte alle porte della Napoli antica

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    [English]:An examination of the literature sources, of the archival documents, of the iconographic and cartographic repertoire to reconstruct the key moments of the fascinating architectural and artistic history of one of the most famous monuments of our city. The Basilica of San Giovanni Maggiore is now the result of often ominous and even criminal events, or of some imprudent interventions, that the recent renovations have been able to remedy only partially. Nevertheless, thanks to the constant care and to the appropriate use by the Engineers Order of Naples, it has been lately given back to the city: not only as an important place of worship, but also as a cultural center and a social gathering site, placed in such a significant area of the historic center of Naples, UNESCO World Heritage since 1995. The architectural and artistic analysis of the Basilica has been preceded by a description of urban history in late Antiquity and in the early Middle Ages; it had its fulcrum in the hill of Monterone, now largo of San Giovanni Maggiore, with an irregular and tortuous web, preserved up to us. This work proposes in the second part an updated summary analysis of existing artistic works in the Basilica, as well as those placed in some other locations in order to be preserved or restored. / [Italiano]:Una disamina delle fonti bibliografiche, dei documenti archivistici, del repertorio iconografico e cartografico utile a ricostruire le fasi salienti dell’affascinante storia architettonica e artistica di uno dei monumenti più insigni della nostra città. La Basilica di San Giovanni Maggiore è il risultato di eventi spesso infausti e persino delittuosi, di interventi a dir poco incauti a cui i recenti restauri solo in parte hanno potuto porre rimedio. Eppure, è stato restituito alla città non solo un importante luogo di culto ma, grazie alla cura costante e all’uso adeguato da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, un polo di cultura e di aggregazione sociale sito in un’area così significativa del centro storico di Napoli, Patrimonio dell’Umanità dal 1995. Alla descrizione dell’architettura e dell’arte della Basilica è stato anteposto un quadro delle vicende urbanistiche che, in età tardoantica e nell’Alto Medioevo, ebbero quale fulcro l’altura di Monterone, oggi largo di San Giovanni Maggiore, seguendo un disegno irregolare e tortuoso, conservatosi intatto sino a noi. L’opera propone nella seconda parte un’analisi sintetica e aggiornata del repertorio delle opere d’arte esistenti tuttora nella Basilica, nonché di quelle collocate in altre sedi allo scopo di preservarle o di eseguirne gli opportuni restauri

    Leonardo e il Rinascimento nei Codici napoletani: Influenze e modelli per l’architettura e l’ingegneria

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    [Italiano]: L’opera, a cura di Alfredo Buccaro e Maria Rascaglia, con la collaborazione di Daniela Bacca, Francesca Capano, Maria Gabriella Mansi, Maria Ines Pascariello, Massimo Visone, è pubblicata in coedizione con CB Edizioni Grandi Opere (ediz. a stampa ISBN 978-88-97644-65-2). Catalogo dell’omonima mostra organizzata dal CIRICE dell’Università di Napoli Federico II con la Biblioteca Nazionale di Napoli (Palazzo Reale di Napoli, Appartamento Borbonico, 12 dicembre 2019-13 marzo 2020) sotto l’egida del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V Centenario della morte di Leonardo, il volume è dedicato alla memoria dell’illustre studioso vinciano Carlo Pedretti, che ha ampiamente ispirato questi studi. Autori: Daniela Bacca, Federico Bellini, Ciro Birra, Vincenzo Boni, Alfredo Buccaro, Francesca Capano, Salvatore Di Liello, Leonardo Di Mauro, Adriano Ghisetti Giavarina, Serenella Greco, Claudia Grieco, Orietta Lanzarini, Angelica Lugli, Emma Maglio, Luigi Maglio, Maria Gabriella Mansi, Pieter Martens, Paolo Mascilli Migliorini, Margherita Melani, Maria Ines Pascariello, Maria Rascaglia, Saverio Ricci, Renata Samperi, Anna Sconza, Daniela Stroffolino, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce, Alessandro Vezzosi, Massimo Visone, Paola Zampa. La mostra ha voluto porre per la prima volta all’attenzione del grande pubblico le tracce della diffusione, diretta o indiretta, della lezione vinciana e rinascimentale post-vinciana nel contesto dell’architettura e dell’inge­gneria del Mezzogiorno moderno, analizzate attraverso testimonianze manoscritte e a stampa sinora mai presentate al pubblico e, in molti casi, del tutto inedite. Introdotti da saggi generali a firma di autorevoli studiosi di Leonardo e del Rinascimento, i contributi specifici della prima parte del volume riguardano, tra le altre testimonianze: gli incunaboli della Biblioteca Nazionale relativi ai trattati un tempo presenti nella biblioteca di Leonardo e che ispirarono i suoi studi; il Codice Corazza, apografo vinciano seicentesco pubblicato per la prima volta da Buccaro sotto la guida di Pedretti, unitamente ai documenti del fondo Corazza della stessa Biblioteca; il Codice Fridericiano, apografo del XVI secolo dal Trattato della Pittura di Leonardo, acquisito nel 2016 su proposta di Buccaro e Vecce dal Centro per le Biblioteche dell’Ateneo di Napoli Federico II; il Foglietto del Belvedere dell’Archivio Pedretti, il cui studio è stato affrontato in dettaglio da Buccaro; i Vari disegni di Giovanni An­tonio Nigrone (BNN, Ms. XII.G.60-61, ca. 1598-1603), recanti un progetto di trattato di ingegneria meccanica e idraulica di ispirazione vinciana rimasto manoscritto. Nella seconda parte del volume vengono analizzati per la prima volta i grafici di architettura e urbanistica contenuti nei due album cinquecenteschi che compongono l’inedito Codice Tarsia (BNN, Mss. XII.D.1, XII.D.74), vero e proprio ‘Libro di disegni’ risalente al XVI secolo (ca. 1540-98) conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli e un tempo appartenente alla raccolta del principe Spinelli di Tarsia. Questo ricco repertorio documentario diede vita, sul volgere del XVI secolo, al progetto editoriale di Nicola Antonio Stigliola, filosofo e ingegnere nolano: la raccolta contiene splendidi rilievi di antichità e progetti di edifici in gran parte di ambito vignolesco redatti per la committenza farnesiana, oltre a disegni di città fortificate italiane ed europee di estremo interesse e bellezza, in cui è evidente l’influenza degli studi di Leonardo in materia di inge­gneria militare. Il Codice, oggetto di un attento studio e della catalogazio­ne digitale per Manus Online da parte degli studiosi del Centro CIRICE dell’Ateneo Fridericiano e della Biblioteca Nazionale, rappresenta una preziosa testimonianza della diffusione del Rinascimento di matrice toscana e romana in ambito meridionale ./[English]: This book, edited by Alfredo Buccaro e Maria Rascaglia, with the collaboration of Daniela Bacca, Francesca Capano, Maria Gabriella Mansi, Maria Ines Pascariello, Massimo Visone, is a co-edition with CB Edizioni Grandi Opere (printed edition: ISBN 978-88-97644-65-2). The work is the catalogue of the recent exhibition organized by CIRICE - University of Naples Federico II, with the National Library of Naples (Royal Palace of Naples, Bourbon Apartment, December 12th 2019-March 13th 2020) with the patronage of the National Committee for the Celebrations of V Centenary of Leonardo's death. It is dedicated to the memory of the most illustrious scholar on Leonardo, Carlo Pedretti, who largely inspired these studies. Authors: Daniela Bacca, Federico Bellini, Ciro Birra, Vincenzo Boni, Alfredo Buccaro, Francesca Capano, Salvatore Di Liello, Leonardo Di Mauro, Adriano Ghisetti Giavarina, Serenella Greco, Claudia Grieco, Orietta Lanzarini, Angelica Lugli, Emma Maglio, Luigi Maglio, Maria Gabriella Mansi, Pieter Martens, Paolo Mascilli Migliorini, Margherita Melani, Maria Ines Pascariello, Maria Rascaglia, Saverio Ricci, Renata Samperi, Anna Sconza, Daniela Stroffolino, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce, Alessandro Vezzosi, Massimo Visone, Paola Zampa. The exhibition has brought to public attention, for the first time, the traces of the diffusion of Leonardo lesson and of post-Leonardo Renaissance lesson in the context of architecture and engineering in the modern Southern Italy, analyzed through never known manuscript or printed testimonies. Introduced by some general essays by important scholars on Leonardo and the Renaissance, the papers of the first part of the book, among other testimonies, deal with: the incunabula of the National Library relating to the treaties once present in Leonardo's library that inspired his training; the Codice Corazza, a seventeenth-century apograph published by Buccaro with the advice of Pedretti in 2011, together with manuscript from Corazza collection in the same library; the Codice Fridericiano, a sixteenth-century apograph from Leonardo's Treatise on Painting, acquired in 2016 by the Center for Libraries of University of Naples Federico II on a proposal by Buccaro and Vecce; the Foglietto del Belvedere of the Foundation Pedretti Archive, studied in detail by Buccaro; the Vari disegni by Giovanni Antonio Nigrone (BNN, Ms. XII.G.60-61, ab. 1598-1603), containing an unpublished project for a mechanical and hydraulic engineering treatise inspired by Leonardo’s studies. In the second part of the book, the architecture and urban planning graphics contained in the two sixteenth-century albums of the unpublished Codice Tarsia (BNN, Mss. XII.D.1, XII.D.74) have been analyzed for the first time. It a real ‘Book of drawings’ dating back to the 16th century (ab. 1540-98), once belonging to the Prince Spinelli of Tarsia library. This rich documentary repertoire inspired, at the end of that century, the editorial project by Nicola Antonio Stigliola, a philosopher and engineer from Nola: this collection contains some beautiful drawings of Antiquities and architectural projects largely related to Vignola’s works for the Farnese family, as well as very interesting drawings of Italian and European fortified cities, in which the influence of Leonardo's studies about military engineering is evident. This Codex, carefully studied and digitally cataloged for Manus Online by scholras of CIRICE and of the National Library, is a precious testimony of the spread of Tuscan and Roman Renaissance in the Southern Italy

    Leonardo and «Mag.° Antonio Florentino». Evidence of Lost da Vinci Treatises in the Foglietto del Belvedere of the Pedretti Archive

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    This paper proposes to the attention of Leonardo scholars an This paper proposes an unpublished manuscript from the Pedretti Foundation Archive in Lamporecchio for the attention of scholars of Leonardo da Vinci entrusted to me by the illustrious Prof. Carlo Pedretti, who, unfortunately, died recently. The analysis of this brief and enigmatic Foglietto del Belvedere shows not only the likely contact of Leonardo with «mag.° Antonio florentino» (pseudonym of the architect and engineer Antonio Marchesi da Settignano) at the Belvedere in Rome, between 1515 and 1516, but also the existence, in that context, of two lost Leonardo da Vinci treatises: the first, owned by «mag.° Antonio» himself, «trattava di acque e di volo di Homini (dealt with waters and Men flight)»; the second, «un libro de pictura (a book of painting)», belonged to a «ser Antonio (Mr. Antonio)» whose surname is illegible. Based of these elements, this study – far from being considered exhaustive – can be useful for a discussion with the scholars, despite the cryptic nature of the Foglietto; it could offer a new element within the complex mosaic of the diffusion of Leonardo da Vinci’s scientific, artistic and technical method during the Early Modern age. Thus, on the occasion of the Fifth Centenary after his death, we hope to give a new contribution to the history of the great scientist-artist’s thought

    Presentazione

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    PresentationPresentazion

    Temi del paesaggio urbano di Napoli nell’opera di Saint-Non. La città tra mito e natura

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    At the beginning of the 18th century, there was a new interest in the knowledge and representation of the territory of Southern Italy, with many iconographies of some previously unknown urban centers being produced, where local contexts and landscapes were very much emphasized.In the second half of the century, on the one hand, with significant progress in the fields of surveying and mapping, only the description of urban details remained as a role for the traditional “views”; on the other hand, there was an increasing focus on anthropological and social aspects, on natural phenomena and on archaeological findings., This was also recorded in the iconography of Southern Italy with the first representations of many undeveloped parts of the Neapolitan Kingdom. In this way, a largely unexplored horizon had just opened for the abbot Saint-Non.Yet is was in the capital of that Kingdom that the French traveler, impressed by the charm of a city suspended between myth and nature, best approached the theme of urban landscape, interpreting it for the first time according to the idea of “picturesque”, that is of a primordial synthesis between man and natural environment. Indeed, while Saint-Non did not fail to consider the pristine nature of the southern landscapes compared to the advances of industrial civilization, in the Bourbon capital he grasped, more than anywhere else, several “mythical” signs throughout the urban territory and its suburbs.Sin dagli inizi del Settecento nasce un nuovo interesse per la conoscenza e la rappresentazione del territorio del Mezzogiorno, venendo prodotte iconografie di centri urbani sino ad allora sconosciuti, di cui viene posto in evidenza il contesto territoriale e paesaggistico.Nella seconda metà del secolo, se da un lato, con i significativi progressi nel campo della topografia e della cartografia, alla tradizionale pittura “di veduta” non resta che la descrizione del dettaglio urbano, dall’altro si riscontra un’attenzione sempre maggiore per gli aspetti antropologici e sociali, per i fenomeni naturali e per le testimonianze archeologiche. Ciò si registra anche nell’iconografia del Mezzogiorno, con le prime raffigurazioni del territorio del Regno di Napoli non ancora urbanizzato: si apre così al colto abate Saint-Non un orizzonte in buona parte inesplorato.Ma è nella capitale che il viaggiatore francese, colpito dal fascino di una città sospesa tra mito e natura, riesce maggiormente ad approcciare al tema del paesaggio urbano, interpretandolo per la prima volta secondo l’idea del “pittoresco”, ossia di sintesi primordiale tra uomo e ambiente naturale; se, infatti, non gli sfugge il carattere incontaminato dei paesaggi meridionali rispetto all’incedere della civiltà industriale, nella capitale borbonica egli può cogliere, più che in qualunque altro luogo, i tanti segni “mitici” sparsi nel territorio della città e del suo suburbio

    San Giovanni Maggiore: Architettura e arte alle porte della Napoli antica

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    An examination of the literature sources, of the archival documents, of the iconographic and cartographic repertoire to reconstruct the key moments of the fascinating architectural and artistic history of one of the most famous monuments of our city. The Basilica of San Giovanni Maggiore is now the result of often ominous and even criminal events, or of some imprudent interventions, that the recent renovations have been able to remedy only partially. Nevertheless, thanks to the constant care and to the appropriate use by the Engineers Order of Naples, it has been lately given back to the city: not only as an important place of worship, but also as a cultural center and a social gathering site, placed in such a significant area of the historic center of Naples, UNESCO World Heritage since 1995. The architectural and artistic analysis of the Basilica has been preceded by a description of urban history in late Antiquity and in the early Middle Ages; it had its fulcrum in the hill of Monterone, now largo of San Giovanni Maggiore, with an irregular and tortuous web, preserved up to us. This work proposes in the second part an updated summary analysis of existing artistic works in the Basilica, as well as those placed in some other locations in order to be preserved or restored

    Leonardo e il Rinascimento nei Codici napoletani

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    This book, edited by Alfredo Buccaro e Maria Rascaglia, with the collaboration of Daniela Bacca, Francesca Capano, Maria Gabriella Mansi, Maria Ines Pascariello, Massimo Visone, is a co-edition with CB Edizioni Grandi Opere (printed edition: ISBN 978-88-97644-65-2). The work is the catalogue of the recent exhibition organized by CIRICE - University of Naples Federico II, with the National Library of Naples (Royal Palace of Naples, Bourbon Apartment, December 12th 2019-March 13th 2020) with the patronage of the National Committee for the Celebrations of V Centenary of Leonardo's death. It is dedicated to the memory of the most illustrious scholar on Leonardo, Carlo Pedretti, who largely inspired these studies. Authors: Daniela Bacca, Federico Bellini, Ciro Birra, Vincenzo Boni, Alfredo Buccaro, Francesca Capano, Salvatore Di Liello, Leonardo Di Mauro, Adriano Ghisetti Giavarina, Serenella Greco, Claudia Grieco, Orietta Lanzarini, Angelica Lugli, Emma Maglio, Luigi Maglio, Maria Gabriella Mansi, Pieter Martens, Paolo Mascilli Migliorini, Margherita Melani, Maria Ines Pascariello, Maria Rascaglia, Saverio Ricci, Renata Samperi, Anna Sconza, Daniela Stroffolino, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce, Alessandro Vezzosi, Massimo Visone, Paola Zampa. The exhibition has brought to public attention, for the first time, the traces of the diffusion of Leonardo lesson and of post-Leonardo Renaissance lesson in the context of architecture and engineering in the modern Southern Italy, analyzed through never known manuscript or printed testimonies. Introduced by some general essays by important scholars on Leonardo and the Renaissance, the papers of the first part of the book, among other testimonies, deal with: the incunabula of the National Library relating to the treaties once present in Leonardo's library that inspired his training; the Codice Corazza, a seventeenth-century apograph published by Buccaro with the advice of Pedretti in 2011, together with manuscript from Corazza collection in the same library; the Codice Fridericiano, a sixteenth-century apograph from Leonardo's Treatise on Painting, acquired in 2016 by the Center for Libraries of University of Naples Federico II on a proposal by Buccaro and Vecce; the Foglietto del Belvedere of the Foundation Pedretti Archive, studied in detail by Buccaro; the Vari disegni by Giovanni Antonio Nigrone (BNN, Ms. XII.G.60-61, ab. 1598-1603), containing an unpublished project for a mechanical and hydraulic engineering treatise inspired by Leonardo’s studies. In the second part of the book, the architecture and urban planning graphics contained in the two sixteenth-century albums of the unpublished Codice Tarsia (BNN, Mss. XII.D.1, XII.D.74) have been analyzed for the first time. It a real ‘Book of drawings’ dating back to the 16th century (ab. 1540-98), once belonging to the Prince Spinelli of Tarsia library. This rich documentary repertoire inspired, at the end of that century, the editorial project by Nicola Antonio Stigliola, a philosopher and engineer from Nola: this collection contains some beautiful drawings of Antiquities and architectural projects largely related to Vignola’s works for the Farnese family, as well as very interesting drawings of Italian and European fortified cities, in which the influence of Leonardo's studies about military engineering is evident. This Codex, carefully studied and digitally cataloged for Manus Online by scholras of CIRICE and of the National Library, is a precious testimony of the spread of Tuscan and Roman Renaissance in the Southern Italy.illustratorL’opera, a cura di Alfredo Buccaro e Maria Rascaglia, con la collaborazione di Daniela Bacca, Francesca Capano, Maria Gabriella Mansi, Maria Ines Pascariello, Massimo Visone, è pubblicata in coedizione con CB Edizioni Grandi Opere (ediz. a stampa ISBN 978-88-97644-65-2). Catalogo dell’omonima mostra organizzata dal CIRICE dell’Università di Napoli Federico II con la Biblioteca Nazionale di Napoli (Palazzo Reale di Napoli, Appartamento Borbonico, 12 dicembre 2019-13 marzo 2020) sotto l’egida del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V Centenario della morte di Leonardo, il volume è dedicato alla memoria dell’illustre studioso vinciano Carlo Pedretti, che ha ampiamente ispirato questi studi. Autori: Daniela Bacca, Federico Bellini, Ciro Birra, Vincenzo Boni, Alfredo Buccaro, Francesca Capano, Salvatore Di Liello, Leonardo Di Mauro, Adriano Ghisetti Giavarina, Serenella Greco, Claudia Grieco, Orietta Lanzarini, Angelica Lugli, Emma Maglio, Luigi Maglio, Maria Gabriella Mansi, Pieter Martens, Paolo Mascilli Migliorini, Margherita Melani, Maria Ines Pascariello, Maria Rascaglia, Saverio Ricci, Renata Samperi, Anna Sconza, Daniela Stroffolino, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce, Alessandro Vezzosi, Massimo Visone, Paola Zampa. La mostra ha voluto porre per la prima volta all’attenzione del grande pubblico le tracce della diffusione, diretta o indiretta, della lezione vinciana e rinascimentale post-vinciana nel contesto dell’architettura e dell’inge­gneria del Mezzogiorno moderno, analizzate attraverso testimonianze manoscritte e a stampa sinora mai presentate al pubblico e, in molti casi, del tutto inedite. Introdotti da saggi generali a firma di autorevoli studiosi di Leonardo e del Rinascimento, i contributi specifici della prima parte del volume riguardano, tra le altre testimonianze: gli incunaboli della Biblioteca Nazionale relativi ai trattati un tempo presenti nella biblioteca di Leonardo e che ispirarono i suoi studi; il Codice Corazza, apografo vinciano seicentesco pubblicato per la prima volta da Buccaro sotto la guida di Pedretti, unitamente ai documenti del fondo Corazza della stessa Biblioteca; il Codice Fridericiano, apografo del XVI secolo dal Trattato della Pittura di Leonardo, acquisito nel 2016 su proposta di Buccaro e Vecce dal Centro per le Biblioteche dell’Ateneo di Napoli Federico II; il Foglietto del Belvedere dell’Archivio Pedretti, il cui studio è stato affrontato in dettaglio da Buccaro; i Vari disegni di Giovanni An­tonio Nigrone (BNN, Ms. XII.G.60-61, ca. 1598-1603), recanti un progetto di trattato di ingegneria meccanica e idraulica di ispirazione vinciana rimasto manoscritto. Nella seconda parte del volume vengono analizzati per la prima volta i grafici di architettura e urbanistica contenuti nei due album cinquecenteschi che compongono l’inedito Codice Tarsia (BNN, Mss. XII.D.1, XII.D.74), vero e proprio ‘Libro di disegni’ risalente al XVI secolo (ca. 1540-98) conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli e un tempo appartenente alla raccolta del principe Spinelli di Tarsia. Questo ricco repertorio documentario diede vita, sul volgere del XVI secolo, al progetto editoriale di Nicola Antonio Stigliola, filosofo e ingegnere nolano: la raccolta contiene splendidi rilievi di antichità e progetti di edifici in gran parte di ambito vignolesco redatti per la committenza farnesiana, oltre a disegni di città fortificate italiane ed europee di estremo interesse e bellezza, in cui è evidente l’influenza degli studi di Leonardo in materia di inge­gneria militare. Il Codice, oggetto di un attento studio e della catalogazio­ne digitale per Manus Online da parte degli studiosi del Centro CIRICE dell’Ateneo Fridericiano e della Biblioteca Nazionale, rappresenta una preziosa testimonianza della diffusione del Rinascimento di matrice toscana e romana in ambito meridionale

    Delli Aspetti de Paesi. Vecchi e nuovi Media per l’Immagine del Paesaggio: Costruzione, descrizione, identità storica - Tomo I

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    [English]:Starting from one of the most significant chapters of Leonardo's Libro di Pittura, we hwant to focus on the media - namely on the narrative, descriptive and graphics methodologies together with the techniques adopting during the modern and contemporary age as 'diffusers' of the landscape image - and on the deriving potential models for the enhancement of the historical landscape heritage.Partendo dalla nozione di paesaggio nella storia moderna e contemporanea, nel testo si affrontano le problematiche concernenti l‟evoluzione del suo significato fino al dibattito sulle diverse accezioni recentemente acquisite, con particolare riferimento ai contesti storici urbani. La lezione che si trae dai primi studi di Leonardo sulla percezione del paesaggio naturale e antropizzato, dalle guide e taccuini di viaggio del Cinque e Seicento, fino alla produzione di artisti e viaggiatori tra Sette e Ottocento e al più recente repertorio fotografico o cinematografico, mostra l‟importante ruolo da attribuirsi oggi all‟immagine storica del paesaggio quale strumento per l‟individuazione dell‟identità di un territorio, ormai in buona parte scevra da meri contenuti percettivi e oleografici, e sempre più legata ai fattori umani, storici e sociali, in una parola „culturali‟, che nell‟immagine vanno letti e tradotti. / [Italiano]: Si tratta in effetti di riconoscere nei caratteri „percettibili‟ di un paesaggio, attraverso gli strumenti della storia della città e dell‟iconografia storica, i valori culturali condivisi di un sito o di un insediamento: in tal senso l‟esperienza del Convegno CIRICE 2016 potrà segnare un nuovo passo non solo ai fini di un più consapevole riconoscimento di tali valori attraverso lo studio dei media adottati nella descrizione del paesaggio storico, ma verso un‟azione di tutela volta alla trasmissione e valorizzazione della memoria di quei luoghi
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