42 research outputs found

    I primi volontari italiani nella guerra civile spagnola: genesi e nascita della Sezione Italiana della Colonna Ascaso

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    Il volontariato durante la guerra civile spagnola è, da sempre, un tema fortemente evocativo; se si è scritto molto sul fenomeno delle Brigate Internazionali, poco spazio hanno trovato quei volontari che agirono al di fuori da quell’esperienza. In questo articolo ci occupiamo dell’esperienza dei primi antifascisti italiani che arrivarono a Barcellona nell’estate del ’36; in larga parte anarchici e militanti del movimento Giustizia e Libertà, questi volontari costituirono la prima colonna che avrebbe combattuto in Spagna: la Sezione Italiana della Columna Ascaso. L’importanza di questa formazione risiede principalmente nella sua precocità: sarebbero, infatti, dovuti passare alcuni mesi prima che fossero organizzate le Brigate Internazionali. Principali promotori del gruppo furono l’anarchico Camillo Berneri ed il leader di GL, Carlo Rosselli. Il testo ripercorre le delicate trattative, tanto tra gli stessi antifascisti italiani quanto con i leader libertari catalani, che portarono alla nascita della colonna italiana

    Italia y la Primera Guerra Mundial, cien años después : entre investigación histórica y conmemoración

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    En Italia, como en toda Europa, las conmemoraciones del centenario del estallido de la Primera Guerra Mundial han dado lugar a un ambiente especialmente vivo. El artículo desea ofrecer una reflexión sobre las investigaciones y las conmemoraciones públicas que se han emprendido en Italia respecto al centenario. En la primera parte del escrito se resumen las peculiaridades de la investigación histórica italiana en los últimos veinte años en cuanto a la Primera Guerra Mundial. La segunda parte se centra en las publicaciones aparecidas a lo largo del último año. Por fin, en la última parte se intenta ofrecer una reflexión sobre las iniciativas de public history emprendidas en el último mes y ligadas al centenario.A Itàlia, com en tot Europa, les commemoracions del centenari de l'esclat de la Primera Guerra Mundial han donat lloc a un ambient especialment viu. L'article desitja oferir una reflexió sobre les recerques i les commemoracions públiques que s'han emprès a Itàlia respecte al centenari. En la primera part de l'escrit es resumeixen les peculiaritats de la recerca històrica italiana en els últims vint anys quant a la Primera Guerra Mundial. La segona part se centra en les publicacions aparegudes al llarg de l'últim any. Per fi, en l'última part s'intenta oferir una reflexió sobre les iniciatives de public history empreses en l'últim mes i lligades al centenari.In Italy, as in other European countries, the celebrations related with the centenary of the First World War are causing an intense climax both on the academic production and on the public sphere. This article's aim is to offer a global reflection both on the Italian achievements of the Investigation and on the Italian public celebrations. The first part of the article is dedicated to a short reflection about the historical production during the last twenty years; our aim is to underline the Italian peculiarities respect to the international context. The second part focused on the publications edited during the last year. The aim of the last part of the article is to reflect on Italian public history's initiatives linked with the centenary

    Transatlantic routes and encounters : European anti-fascists in Mexico, 1939-1945

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    Once the Spanish Civil War ended in 1939, thousands of anti-fascist exiles be- gan to move to Latin American; Mexico, in particular, welcomed several thousand Europeans. We will follow the trajectories of some anti-fascists who had partici- pated in the conflict, and who later decided to cross the ocean and settle in Mexico. While the existence of intra-European anti-fascist exiles is well known (e.g., Italian anti-fascists who exiled to France between the 1920s and 1930), those of transat- lantic origins are much less apparent in history, with the remarkable exception of the Spanish fleeing Francoism after 1939. Since history’s recent ‘global turn’, the concept of ‘networks’ has been particularly adept at enabling historians to see the reciprocal connections between local, regional and global actors and to bridge the increasingly artificial divide among national and international spaces. The case we will discuss in this article represents a paradigmatic example of the utility of this approach. Studying anti-fascist exiles and their networks after 1939 on a global scale will allow us to see the flows of people and ideas between Europe and the American continent

    La lunga marcia nella guerra civile europea

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    Nell’ottobre del 1936 l’empolese Aureliano Santini, sotto lo pseudonimo di Silvio Morelli, arrivò in Spagna a bordo di una nave per arruolarsi nelle nascenti Brigate Internazionali. Il Santini, quadro comunista, aveva passato gli ultimi anni in Unione Sovietica ed in Spagna avrebbe anche collaborato alle trasmissioni radio degli antifascisti italiani. Crediamo che quella del Santini possa essere una vicenda rappresentativa di un fenomeno che arrivò a coinvolgere quasi cinquemila italiani, in virtù di questo si cercherà di investigare, sul lungo periodo, le motivazioni che portarono il giovane antifascista italiano a partire volontario per un conflitto lontano come quello spagnolo.In October 1936 Aureliano Santini from Empoli, under the pseudonym of Silvio Morelli, arrived in Spain on board ship to enlist in the newly born International Brigades. Santini, a communist official, had spent the latest years in the Soviet Union and in Spain he would have also cooperated to the radio broadcast of the Italian antifascists. We think that Santini’s experience can be considered representative of a phenomenon that involved almost five thousand Italians. Under this consideration, we will try to investigate, in the long run, the reasons that led the young Italian antifascist to leave voluntarily for a far conflict like the Spanish one

    I primi volontari italiani nella guerra civile spagnola: genesi e nascita della Sezione Italiana della Colonna Ascaso

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    Il volontariato durante la guerra civile spagnola è, da sempre, un tema fortemente evocativo; se si è scritto molto sul fenomeno delle Brigate Internazionali, poco spazio hanno trovato quei volontari che agirono al di fuori da quell’esperienza. In questo articolo ci occupiamo dell’esperienza dei primi antifascisti italiani che arrivarono a Barcellona nell’estate del ’36; in larga parte anarchici e militanti del movimento Giustizia e Libertà, questi volontari costituirono la prima colonna che avrebbe combattuto in Spagna: la Sezione Italiana della Columna Ascaso. L’importanza di questa formazione risiede principalmente nella sua precocità: sarebbero, infatti, dovuti passare alcuni mesi prima che fossero organizzate le Brigate Internazionali. Principali promotori del gruppo furono l’anarchico Camillo Berneri ed il leader di GL, Carlo Rosselli. Il testo ripercorre le delicate trattative, tanto tra gli stessi antifascisti italiani quanto con i leader libertari catalani, che portarono alla nascita della colonna italiana.The issue of the volunteers during the Spanish civil war has always been an evocative topic. As related to this, a lot has been written about the International Brigades, yet little attention has been devoted to those volunteers that acted outside the context of the brigades. In this article, I will focus on the experience of the first Italian Antifascists, since their arrival in Barcelona during the summer ’36. Anarchists and activists of the movement Giustizia e Libertà made up the major part of them. They established the first column of soldiers that fought in the Spanish civil war, the so- called Sezione Italiana della Columna Ascaso. The relevance of this formation lays mainly in its early appearance as regards to the International Brigades, organised only some months afterwards. The main promoters of the group were the anarchist Camillo Berneri and the leader of Giustizia e Libertà, Carlo Rosselli. In my lecture, I will dwell upon the delicate negotiations between the Italian antifascists, and between them and the leaders of the Catalan libertarians. These negotiations resulted in the formation of the Italian column

    Una citt{`a} in fuga. I livornesi tra sfollamento, deportazione razziale e guerra civile (1943-1944)

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    Nel corso della seconda guerra mondiale, e in particolare nei mesi a cavallo tra il 1943 e il 1944, Livorno conobbe un vero e proprio esodo della sua popolazione civile. A causa degli intensi bombardamenti alleati circa 90.000 cittadini labronici furono costretti a riversarsi nelle campagne, in un’area molto vasta che andava dalla provincia di Lucca a quella di Grosseto, passando da quella di Pisa. Lo sfollamento, che cominciò nella sua forma più radicale dopo i bombardamenti del maggio 1943, fu un fenomeno di massa, che andò a coinvolgere una parte sostanziale del territorio toscano. In una realtà di per sé già molto difficile si andarono a inserire anche le vicende e le frizioni che scossero, dopo il settembre del 1943, l’Italia rimasta sotto l’autorità della Repubblica Sociale Italiana. Fu quindi tra gli sfollati che i membri della comunità ebraica labronica provarono a nascondersi, con alterni successi, e fu sempre tra gli sfollati che nacque e si sviluppò la resistenza in armi. L’obiettivo di questo saggio è quello di ricostruire la complessità di un’esperienza, quella dello sfollamento, ancora troppo spesso ignorata dalla storiografia italiana sulla seconda guerra mondiale

    Memorie difficili: Antifascismo italiano, volontariato internazionale e guerra civile spagnola

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    Sin dalla conclusione della guerra civile l�intervento dell�antifascismo italiano in Spagna ha generato più memorie spesso in conflitto tra di loro. Tra il 1936 ed il 1939 quello italiano alla causa repubblicana fu un contributo collettivo, come non lo fu per nessun altro gruppo nazionale, che coinvolse tutte le famiglie politiche antifasciste. Per cercare di comprendere l�origine di quella che potremmo chiamare una vera e propria �atomizzazione della memoria� si dovranno analizzare le molteplici eredità dell�esperienza spagnola tanto nel difficile biennio 1943-1945 quanto durante i primi anni del dopoguerra
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