16 research outputs found

    Italiano, oggi: l’antico, il nuovo

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    La lingua italiana è in sostanza mutata assai poco nel tempo, si apre al nuovo restando saldamente ancorata al passato. La civiltà contadina soppravvive ancora nelle frasi idiomatiche d’uso, ma altre sono ora le fonti moderne per nuovi apporti: il mondo delle macchine, dell’informatica, delle tecniche, delle scienze. A giornali e televisione tocca il compito di diffondere le parole nuove. Non più ai libri, agli scrittori, come in passato. L’italiano scritto si va oggi orientando sempre più verso l’oralità. Il linguaggio settoriale che da ultimo ha pesantemente influenzato la nostra lingua, sia scritta che parlata, è il linguaggio della burocrazia, producendo livellamenti e formulismi di vasta diffusione anche nell’italiano standard.The Italian language has not undergone much substantial change in time; it is open to wath is new while at the same time preserving her firm roots in the past. Rural civilization survives in the common use expressions, but nowadays they find their sources in the new developments: the world of the machine, computers, the world of science and technique. It is now up to the media, newspapers and television, to widen the knowledge of the new words, no more to books or writers, as used to hapen in past times. The Italian language is becoming more and more orality oriented every day. The professional variety which most recently is exerting the strongest influence on our language is that of bureaucracy which has introduced a number of forms of expression which met a wide acceptance even in Standard Italian

    La luna e i falò: between prose and poetry

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    La luna e i falò: tra prosa e poesiaDopo gli anni Trenta, la tendenza della narrativa italiana è verso lo sliricamento. Cesare Pavese segue questa tendenza, ma, dal momento che non ama i toni medi, non perviene a un ‘zero degree’ della scrittura. Ciò risulta chiaro dal modo in cui Pavese tratta il lessico regionale e dialettale ne La luna e i falò (assimilando gli elementi dialettali all’italiano generale o all’italiano letterario, dona alla parola nuova linfa). In questo saggio, Beccaria rileva come, al di là del lessico, la ricerca stilistica di Pavese si palesi anche nella difficile selezione delle figure ritmiche e d’intonazione, nel controllo della punteggiatura, nell’essenzialità della sintassi: scelte che producono un testo in oscillazione tra prosa e forme metriche, una prosa in tensione verso la poesia.After the Thirties, trends in Italian narrative are towards delyricization. Cesare Pavese follows this trend, but, as he isn’t fond of middle tones, he doesn’t come to a ‘degree zero’ writing. This is clear from the way Pavese deals with regional e dialectal lexicon in La luna e i falò (assimilating dialectal elements to general or literary terms, he brings nourishment to the word). In this essay, Beccaria points out that, beyond lexicon, Pavese’s stylistic research reveals itself also in the difficult selection of rhythmic and intonative figures, in control over punctuation, in syntactic essentialness: choices that produce a text oscillating between prose and metrical forms, a prose tending to poetry

    Italiano, oggi: l’antico, il nuovo

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    La lingua italiana è in sostanza mutata assai poco nel tempo, si apre al nuovo restando saldamente ancorata al passato. La civiltà contadina soppravvive ancora nelle frasi idiomatiche d’uso, ma altre sono ora le fonti moderne per nuovi apporti: il mondo delle macchine, dell’informatica, delle tecniche, delle scienze. A giornali e televisione tocca il compito di diffondere le parole nuove. Non più ai libri, agli scrittori, come in passato. L’italiano scritto si va oggi orientando sempre più verso l’oralità. Il linguaggio settoriale che da ultimo ha pesantemente influenzato la nostra lingua, sia scritta che parlata, è il linguaggio della burocrazia, producendo livellamenti e formulismi di vasta diffusione anche nell’italiano standard

    La luna e i falò: tra prosa e poesia

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    La luna e i falò: tra prosa e poesia</p

    Highest states in light-cone AdS5×S5AdS_5\times S^5 superstring

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    We study the highest states in the compact rank-1 sectors of the AdS5 X S5 superstring in the framework of the recently proposed light cone Bethe Ansatz equations. In the su(1|1) sector we present strong coupling expansions in the two limits L,lambda -> OO (expanding in power of lambda^{-1/4} with fixed large L) and lambda, L -> OO (expanding in power of 1/L with fixed large lambda) where lambda is the 't Hooft coupling and L is the number of Bethe momenta. The two limits do not commute apart from the leading term which reproduces the result obtained with the Arutyunov-Frolov-Staudacher phase in the lambda, L -> OO limit. In the su(2) sector we perform the strong coupling expansions in the L->OO limit up to O(lambda^{-1/4}), and our result is in agreement with previuos String Bethe Ansatz analysis.Comment: 33 pages, 3 eps figure

    Italiano, oggi: l`antico, il nuovo

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    The Italian language has not undergone much substantial change in time; it is open to wath is new while at the same time preserving her firm roots in the past. Rural civilization survives in the common use expressions, but nowadays they find their sources in the new developments: the world of the machine, computers, the world of science and technique. It is now up to the media, newspapers and television, to widen the knowledge of the new words, no more to books or writers, as used to hapen in past times. The Italian language is becoming more and more orality oriented every day. The professional variety which most recently is exerting the strongest influence on our language is that of bureaucracy which has introduced a number of forms of expression which met a wide acceptance even in Standard Italian.La lingua italiana è in sostanza mutata assai poco nel tempo, si apre al nuovo restando saldamente ancorata al passato. La civiltà contadina soppravvive ancora nelle frasi idiomatiche d'uso, ma altre sono ora le fonti moderne per nuovi apporti: il mondo delle macchine, dell'informatica, delle tecniche, delle scienze. A giornali e televisione tocca il compito di diffondere le parole nuove. Non più ai libri, agli scrittori, come in passato. L'italiano scritto si va oggi orientando sempre più verso l'oralità. Il linguaggio settoriale che da ultimo ha pesantemente influenzato la nostra lingua, sia scritta che parlata, è il linguaggio della burocrazia, producendo livellamenti e formulismi di vasta diffusione anche nell'italiano standard
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