61 research outputs found

    Atrial dimension reference values in healthy participants using the biplane/monoplane method for clinical and research use

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    AIM: To provide reference values of the dimensions of the left and right atrium (RA) obtained using the biplane and monoplane methods, respectively, on two- and four-chamber views, which represent the standard projections acquired in clinical practice, and correlation with body surface area (BSA), age, and gender. MATERIALS AND METHODS: Healthy volunteers, M:F = 1:1, including five participants per gender and age decile from 20 to 70 years, who underwent cardiovascular magnetic resonance imaging (CMR) were enrolled prospectively. Normal atrial reference values were calculated for male and female subpopulations and stratified by age. Atrial areas and volumes were assessed both as absolute values and indexed to BSA. Differences among genders and correlation with age were assessed. Intra- and interobserver reproducibility were assessed in a subpopulation. RESULTS: Fifty participants (mean age 43.3 ± 14 years, 25 men) were evaluated. Image analysis took <1 minute for each subject (mean time 30 ± 5 seconds). Intra- and interobserver reproducibility were excellent (ICC >0.85 for all datasets). RA areas were significantly higher in males (p=0.0001). The left atrial (LA) surface did not show significant differences among genders. Atrial areas normalised to BSA did not show significant gender differences. Both right and left absolute atrial volumes turned out to be significantly higher in males (p=0.0001 and p=0.0047, respectively), and normalised to BSA remained significantly different only for the RA (p=0.0006). Neither atrial volume nor areas showed significant correlation with age. CONCLUSIONS: The monoplane method is a fast and reproducible technique to assess atrial dimensions. Absolute atrial dimensions show significant variations among genders. Gender-specific reference ranges for atrial dimensions are recommended

    Contro la dissipazione, per il sapere comune: Fortini e la didattica della letteratura

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    Il saggio \ue8 il testo dell'intervento tenuto su invito al Convegno "Franco Fortini e le istituzioni letterarie", tenutosi all\u2019Universit\ue0 degli Studi di Milano il 24 e 25 ottobre 2017, organizzato, con il coordinamento scientifico di Edoardo Esposito, Luca Daino, Laura Neri e Gianni Turchetta, dal Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici e dal Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e Studi Interculturali, con la collaborazione della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e del Centro APICE di Unimi. Affronta il rapporto, teorico e pratico insieme, tra Fortini e le istituzioni scolastiche e universitarie, e pi\uf9 in generale la dimensione formativa a partire dall'insegnamento nelle scuole secondarie di Lecco e Milano nei primi anni Settanta fino ai corsi di Storia della critica all'Universit\ue0 di Siena. Prende in esame le testimonianze degli ex allievi e gli scritti sparsi di Fortini sulla didattica della letteratura e sui manuali scolastici e tenta di storicizzare e al contempo di attualizzare l'idea fortiniana e pedagogica di insegnamento letterario

    The Factory as Cultural Center

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    The essay explores the merging, during the Italian "economic boom", of humanistic and social scientific cultures. This process was visible in glossy magazines financed by companies like Pirelli and IRI, where many intellectuals who were trained in the humanities went to work in sociology roles (for example, "Civilt\ue0 delle macchine") . But when employers began to demand that culture directly serve profit, these intellectuals started to critique the new sciences as tools of exploitation

    La storicit\ue0 delle forme e dei temi letterari nella teoria di Francesco Orlando

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    The historicizing potential of Orlando\u2019s \u201cmethod\u201d lies in the intersection of his two models, Freud and Auerbach. The original aspects of his \u201chistoriography\u201d rely on the choice of exemplary instances, on the broad chronological extent of his analysis, and on his trust in the truth potential literature possesses, if it is seen as a field of conflicting forces. This essay examines two different propositions for historicizing which Orlando puts forth: first, historicizing literary forms, as he shows in Illuminismo, barocco e retorica freudiana; second, historicizing themes, as he sets out to do in Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura. The essay will then compare them with his posthumous research on the supernatural in fiction. My aim is to find, in Orlando\u2019s perspective, innovative and still valid critical tools both for the interpretation of literature and for teaching it

    Insegnare le scritture critiche

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    Il saggio, dopo una verifica dell'odierna situazione dell'insegnamento della critica e della teoria letteraria nei corsi triennali e magistrali italiani, argomenta la necessit\ue0 di confutare alcuni stereotipi, presenti nella pratica didattica e nel senso comune. Per far uscire la critica dal suo isolamento occorre un nuovo modello di discussione intellettuale a partire dal nesso tra critica e didattica. A tal fine, il saggio avanza alcune ipotesi concrete ( l\u2019insegnamento delle scritture critiche a partire dal rilievo della loro dimensione formale, la messa in rilievo della loro natura lavorativa e sociale, la messa al centro dell'esperienza didattica della "competenza" ermeneutica e della risorsa dell\u2019ambiguit\ue0 e della polisemia dei testi)

    Oro

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    L'intervento è parte della lettura e del commento integrali de Il sistema periodico, avvenuta nel 2019, anno del centenario, presso la Scuola Galileiana di Studi Superiori, a cui hanno precipito chimici, storici della lingua e critici letterari. Nella disposizione dei racconti nella struttura della raccolta leviana caratterizzata da una circolarità imperfetta, Oro è analizzato e interpretato come vero e proprio testo-crocevia: è il decimo racconto, conclude la prima parte del libro e la sua rilevanza strutturale è esaltata dal rimaneggiamento che ha subito e dal richiamo alla conclusione (cioè all’ideazione di Carbonio). Si cerca dunque di dimostrare come, nel politesto del Sistema periodico, Oro abbia insomma una funzione di cerniera in quantoincentrato sul modello della Bildung, e racconta il preciso momento in cui la formazione giovanile include il confronto con la violenza storica: quella che si esercita e quella che si subisce. È infatti il racconto del senso struggente di perdita della libertà, dell’ingresso nella “stagione diversa”, racconto di un triplice passaggio cruciale: dall’inconsapevolezza alla scelta, dalla città alla montagna, dalla problematica apertura partigiana al chiuso di una cella. La lettura si sofferma in particolare sulla breve rievocazione della traumatica necessità di eliminare due giovani compagni e sul tema del lavoro, di cui è emblema il cercatore d'oro

    Introduzione

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    L'Introduzione di Elide casali traccia le coordinate cronologiche (et\ue0 moderna, l"'et\ue0 dei maghi" secondo la definizione di Paolo Rossi), spaziali (Romagna) e culturali (scienza e letteratura) cui si riferiscono i saggi elaborati da una serie di collaboratori ( F. Bacchelli, G. Cerasoli, L. Michelacci, F. Gatta, A. Natale, M. Carreras, G. Ernst, E. Zinato, G. Olmi, M. Prandi) su una serie di testi e fonti presenti nelle Raccolte Piancastelli conservate presso la Biblioteca Comunale"A. Saffi" di Forl\uec"

    Strange Opinions? Le lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov

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    Il volume è dedicato alle lezioni tenute da Vladimir Nabokov negli anni del suo insegnamento universitario negli Stati Uniti (1941-1959), così come sono state selezionate e raccolte da F. Bowers nei tre volumi postumi Lectures on Literature (1980), Lectures on Russian Literature (1981) e Lectures on Don Quixote (1987). Analizzando e commentando i grandi capolavori di Austen, Dickens, Stevenson, Flaubert, Proust, Kafka, Joyce, Cervantes e, sul versante russo, di Gogol’, Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj e Čechov, Nabokov propone ai suoi studenti, e a noi oggi, letture avvincenti, spesso folgoranti, a volte irriverenti e provocatorie, consentendoci di penetrare nella poetica che informa i suoi grandi romanzi. Pur così rilevanti per il canone nabokoviano, tuttavia, le Lezioni non hanno ancora ricevuto l’attenzione critica che meritano – una lacuna che il presente volume vuole contribuire a colmare, presentando, per ognuna di esse, saggi a cura di specialisti (in più casi anche traduttori) dei testi e degli autori trattati da Nabokov
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