5 research outputs found

    The Italian Implementation of the EU Directives on Procedural Safeguards for Accused Persons in Criminal Proceedings

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    Questo saggio è stato sviluppato nel corso di un progetto di ricerca di 30 mesi finanziato dalla Commissione europea - CrossJustice (https://site.unibo.it/cross-justice/en), condotto sotto la supervisione dell'UniversitĂ  di Bologna. L'obiettivo del progetto era verificare il livello di attuazione delle sei direttive sui diritti dell'imputato adottate dal 2009 nell'ambito del Programma di Stoccolma. La ricerca ha esaminato criticamente i diritti dell'imputato riconosciuti e tutelati dalla Direttiva 2010/64/UE del 20 ottobre 2010 sul diritto all'interpretazione e alla traduzione; dalla Direttiva 2012/13/UE del 22 maggio 2012 sul diritto all'informazione; la Direttiva 2013/48/UE sul diritto di accesso a un difensore e di informazione di terzi; la Direttiva 2016/343/UE del 9 marzo 2016 sulla presunzione di innocenza e il diritto di presenziare al processo; la Direttiva 2016/800/UE sulle garanzie procedurali per gli imputati minorenni; la Direttiva 2016/1919/UE del 26 ottobre 2016 sul patrocinio a spese dello Stato. I ricercatori coinvolti hanno combinato due diverse metodologie, esaminando la questione sia da una prospettiva tradizionale, condotta da studiosi specializzati in diritto dell'UE e diritto processuale penale nazionale, sia da una nuova analisi computazionale. Nell'ambito di quest'ultimo approccio, la ricerca ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale semi-automatizzata, per evidenziare meglio le lacune scoperte dei testi normativi e migliorare l'analisi comparativa tra i sistemi giuridici (https://www.crossjustice.eu/en/index.html#crossjustice-platform)   Il presente contributo si concentra – adottando un metodo tradizionale - sul modo in cui il legislatore italiano ha recepito e attuato le suddette direttive, sia con riferimento alle disposizioni normative sia nell'interpretazione giudiziaria dei vertici del sistema. Infatti, mentre l'acquis dell'UE stabilisce standard minimi comuni in materia di diritti processuali penali, la necessitĂ  di promuoverne un'applicazione efficace e coerente rimane particolarmente pressante a causa della forte frammentazione della legislazione nazionale e della relativa giurisprudenza. In termini generali, il quadro che emerge mostra alcuni punti di forza del sistema italiano, con particolare riferimento al diritto al difensore, al diritto all'informazione e alla disclosure (e, in misura meno uniforme, alle regole di esclusione probatoria quando si tratti di tutelare le violazioni delle garanzie difensive). Non mancano tuttavia alcune criticitĂ , spesso legate alla prassi (ad esempio, la necessaria formazione che i difensori degli imputati vulnerabili dovrebbero ricevere, il patrocinio a spese dello Stato, la qualitĂ  e l'efficacia del diritto all'interprete e la tradizione degli atti). La presente analisi del sistema italiano, insieme a quella sviluppata per gli altri 10 Stati Membri dell’UE coinvolti nel progetto (Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia) ed ai risultati dell’analisi semantica dei testi normativi, fondata su tecniche di Intelligenza Artificiale, ha consentito di sviluppare una ricerca innovativa nei metodi e nei contenuti, che, oltre alla piattaforma Crossjustice, ha trovato recente pubblicazione anche in un volume edito da Brill (Giuseppe Contissa, Giulia Lasagni, Michele Caianiello, Giovanni Sartor (eds.), Effective Protection of the Rights of the Accused in the EU Directives. A Computable Approach to Criminal Procedure Law, 2022)

    Il sistema Geocall a supporto dei processi di conduzione e manutenzione e di pronto intervento in ambito del servizio idrico integrato: il caso Gruppo Hera S.p.A.

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    All’interno dell'elaborato verrà approfondito il Servizio Idrico Integrato, in particolare saranno descritti i processi di trattamento dell’acqua dalla captazione fino al rilascio in ambiente e introdotte le Autorità che regolano il Servizio Idrico con la relativa normativa. In particolare, oggetto di questa tesi è l’applicativo Geocall, implementato dalla Direzione Acqua del Gruppo Hera S.p.A. nel 2018, a supporto dei processi di Pronto Intervento e di Conduzione e Manutenzione delle reti e impianti idrici. In seguito alla descrizione delle modalità di gestione di questi processi da parte del Gruppo prima dell’implementazione di Geocall, la piattaforma, messa a confronto con gli strumenti a disposizione del Gruppo prima della sua introduzione, verrà approfondita nelle sue applicazioni e nelle sue funzionalità all’interno dei processi coinvolti dall’analisi, con l’obbiettivo di mettere in luce le differenze con le modalità di gestione passate e in particolare i vantaggi e gli eventuali svantaggi ottenuti con l’utilizzo del nuovo software

    Continua l'opera di assimilazione del procedimento di prevenzione a quello penale

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    Le Sezioni unite sopiscono un’annosa querelle che da tempo divide la giurisprudenza di legittimità: sì, la causa di ricusazione introdotta dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 283/2000 è applicabile anche al procedimento preventivo. Dopo aver passato in rassegna i termini del contrasto interpretativo, il commento mira ad analizzare le ragioni che hanno spinto la Corte di cassazione, nella sua più autorevole composizio-ne, a propendere per la lettura che le consente di proseguire l’opera di progressiva giurisdizionalizzazione del procedimento di prevenzione

    Procedure for the application of personal preventive measures and criminal procedure: a controversial relationship

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    La tesi si prefigge di far luce sui rapporti intercorrenti tra il procedimento applicativo delle misure di prevenzione personale di competenza giudiziale e il processo penale. Nello specifico, l’obiettivo è quello di mettere in evidenza tanto le interferenze, quanto le somiglianze e le inaccettabili divergenze tra i due riti. Nonostante dall’art. 29 cod. ant. traspaia un’apparente indifferenza tra azione penale e azione di prevenzione, infatti, le due sfere di tutela sono così intrecciate da rendere estremamente difficile sostenere che l’una in qualche modo non sia almeno condizionata dall’andamento dell’altra. Il fatto poi che l’unica disposizione contenente la disciplina del procedimento preventivo rinvii, per quanto non espressamente previsto e sempreché vi sia compatibilità, a quella dell’incidente di esecuzione ex art. 666 c.p.p., rimarca la vicinanza con il rito penale; una vicinanza che obbliga dottrina e giurisprudenza a interrogarsi per comprendere se almeno le principali tra le regole e i principi dettati per il processo penale possano valere anche per quello di prevenzione. Il cuore del lavoro sarà dunque dedicato a questa controversa opera di ricostruzione, al fine di individuare le garanzie che devono (o almeno dovrebbero) essere riconosciute al proposto.The purpose of this thesis is to analyze the interrelationships between the procedure for the application of judicial personal preventive measures and the criminal process. Specifically, the goal is to highlight the interferences, similarities and unacceptable divergences between the two rites. Despite the fact that an apparent indifference between criminal prosecution and preventive action transpires from Article 29 of the code ant., in fact, the two spheres of protection are so intertwined that it is extremely difficult to argue that one is not in some way at least conditioned by the performance of the other. The fact, then, that the only provision containing the regulation of preventive proceedings refers, insofar as not expressly provided for and provided there is compatibility, to article 666 of the criminal procedure code, underscores the closeness with criminal proceedings; a closeness that obliges doctrine and jurisprudence to question themselves whether at least the main among the rules and principles dictated for criminal proceedings can also apply to the preventive one. The heart of the paper will therefore be devoted to this controversial work of reconstruction, in order to identify the guarantees that must (or at least should) be recognized to the proposed
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