644 research outputs found

    Studio e sviluppo di modelli di connettivitĂ  effettiva del sistema olfattivo mediante tecnica di Risonanza Magnetica Funzionale

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    Il lavoro di questa tesi s’inquadra all’interno di una ricerca, svolta presso l’Istituto di Fisiologia Clinica dell’area della ricerca di Pisa, che si pone l’obiettivo di individuare attraverso la Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) le regioni cerebrali coinvolte nell’attività olfattiva: in particolare viene affrontato il problema dello studio e dello sviluppo di modelli di connettività effettiva, con l’obiettivo di applicarli ai segnali fMRI delle aree olfattive, cercando di individuare e di risolvere le principali problematiche che si possono incontrare nell’affrontare uno studio di questo tipo. La connettività effettiva tenta di spiegare l’influenza che un sistema neurale esercita, direttamente o no, su un altro, ovvero vuole spiegare il “come” il cervello riesce a portare a termine la comunicazione fra tutte le regioni coinvolte in una certa risposta neurale. Questo tipo di studio non può prescindere da ipotesi fondate circa la presenza di legami anatomici tra le diverse regioni; per questo motivo sono utilizzati metodi d’analisi “hypothesis-driven” tra cui i più diffusi sono lo Structural Equation Modeling (SEM) e il Dynamic Causal Modeling (DCM). L’obiettivo principale è lo studio e la valutazione delle potenzialità del SEM, attraverso simulazioni e test specifici, quindi l’applicazione del modello ai dati sperimentali, l’interpretazione dei risultati e l’indicazione dei possibili sviluppi futuri della ricerca

    Surface Fluctuations of an Aging Colloidal Suspension: Evidence for Intermittent Quakes

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    We present measurements of the thermal fluctuations of the free surface of an aging colloidal suspension, Laponite. The technique consists in measuring the fluctuations of the position of a laser beam that reflects from the free surface. Analysing the data statistics, we show that, as the fluid ages, the dynamics becomes intermittent. The intermittent events correspond to large changes in the local slope of the free surface over a few milliseconds. We show that those quakes are uncorrelated, although they are kept in memory by the surface over short time scales

    Analisi dei processi manutentivi in SCA PACKAGING ITALIA

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    Sommario: La presente tesi è stata svolta nello stabilimento di Porcari (Lucca) della società SCA Packaging Italia S.p.A., facente parte del Gruppo multinazionale SCA. Lo stabilimento di Porcari (Lucca) è costituito da due linee produttive per la produzione di carta a base macero per la realizzazione di cartone ondulato. L’obiettivo di questa tesi è l’ottimizzazione dei processi manutentivi già in atto presso questo impianto, insieme all’analisi e alla successiva organizzazione della manutenzione di un impianto per l’essiccazione degli scarti, accessorio al processo principale, chiamato “Reject Dryer”. Nella prima parte del progetto sono stati analizzati i flussi informativi e di materiali che si generano all’insorgere di un guasto. Oltre a questo si è cercato di comprendere con quali strumenti l’azienda controlla l’efficacia e l’efficienza di questi flussi ed infine sono state adottate alcune procedure per l’ottimizzazione degli interventi di manutenzione. Nella seconda fase è stato analizzato l’impianto per l’essiccazione degli scarti. Tramite questa analisi è stata organizzata una strategia manutentiva e studiata una serie di indicatori di performance (KPI) per verificarne l’efficacia d’impiego. Abstract: This thesis is the result of work carried out at the SCA Packaging Italia S.p.A. factory site in Porcari (Lucca) - part of the SCA Group. The plant is consists of two lines for the production of paper based on recycled fibre utilised in manufacturing corrugated packaging. The stated object of the work was the improvement of the maintenance processes already present on the plant, together with an analysis and organization of the maintenance of an accessory plant for drying the waste, called “Reject Dryer”. The first phase of the project analyses material and data flows generated as and when a failure occurs. In addition an attempt to understand how the company monitors the effectiveness and efficiency of these flows, and following this certain procedures were adopted to optimise maintenance. The second phase comprises an in depth study of the plant for drying waste. As a result of this analysis a maintenance strategy was proposed together with a study of the relevant performance indicators (KPI) to check the effectiveness of its implementation

    O lúdico e a interdisciplinaridade na Educação Física

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    A ludicidade permite que o indivíduo aprenda de forma simples e se desenvolva nos aspectos físicos, afetivos, intelectuais e motores contribuindo para o seu desenvolvimento integral. Assim, o objetivo deste trabalho é definir a importância do lúdico na Educação Física de forma interdisciplinar. Foi desenvolvido com o auxílio de pesquisa bibliográfica, exploratória, através de leitura de artigos científicos e monografias, com assuntos relacionados sobre a importância do lúdico e da interdisciplinaridade nas aulas de Educação Física Infantil. O capítulo 1 trata do lúdico e sua importância nas aulas de Educação Física, o qual possui um papel importante no desenvolvimento da criança, contribuindo para o seu desenvolvimento harmonioso e consciente. O capítulo 2 analisa a importância da interdisciplinaridade na Educação Física, como um meio que garante a ligação de conhecimentos entre as disciplinas, buscando o compromisso e respeito, diante dos múltiplos saberes. O capítulo 3 ressalta a importância da Educação Física no desenvolvimento da criança por meio da ludicidade e integrada a outras disciplinas como uma forma de usar o movimento, junto com as demais disciplinas, trazendo a criança para a prática, por meio da recreação e brincadeiras, junto ao conhecimento aprendido em sala de aula, garantindo bons resultados no desenvolvimento motor e na aprendizagem do aluno. Conclui-se que para tanto um dos recursos é utilizar se da ludicidade e da interdisciplinaridade, através de aulas criativas, que despertam o interesse do aluno pela busca do novo, comprometida com sua formação integrada e harmoniosa

    Caratterizzazione geografica, molecolare e fenotipica di una collezione di popolazioni naturali Triticum urartu, progenitore del frumento moderno

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    Il lavoro di tesi è stato incentrato sulla caratterizzazione a diversi livelli di una collezione di Triticum urartu, progenitore selvatico e donatore del genoma A del frumento moderno. Questo studio può essere considerato come l’inizio di un percorso volto a scoprire loci genomici coinvolti nell’adattamento ambientale attraverso la landscape genomomics, una tecnica che fonde la genomica di popolazione e l’ecologia. Triticum urartu può essere considerato una fonte inesplorata di nuova variabilità allelica per il miglioramento di frumento. Essendo selvatico, T. urartu non ha subito alcun processo di domesticazione e pertanto non è andato incontro alla forte riduzione di variabilità allelica che hanno subito le specie di frumento coltivate. Il genoma di T. urartu è risultato della sola selezione naturale, e possiede i caratteri di rusticità che gli conferiscono la resistenza e resilienza a vari tipi di stress (siccità, alte temperature, malattie, ecc.), e che rendono possibile il suo adattamento alle differenti condizioni ambientali a cui è sottoposto. La scelta di questo progenitore selvatico è anche motivata dal recente sequenziamento del suo genoma, che renderà più efficiente il trasferimento di questi caratteri al frumento tramite l’omeologia dei genomi di queste due specie. Con l’obiettivo di osservare la più elevata variabilità genetica possibile, sono state aggregate 428 accessioni che rappresentano la reale distribuzione di T. urartu nella Mezzaluna Fertile. Il lavoro di tesi si è quindi articolato su 3 livelli di caratterizzazione: i) geografica, studiando le variabili ambientali relative ai siti di campionamento dell’intera collezione, e quindi valutando le condizioni climatiche a cui ogni accessione è sottoposta; ii) molecolare, utilizzando una tecnica di next-generation sequencing su un subset di 24 individui per valutare la diversità della collezione; iii) fenotipica, valutando la distribuzione di diversi caratteri nella collezione di T. urartu cresciuta in campo. I risultati ottenuti dall’analisi geografica hanno evidenziato l’elevata variabilità ambientale ed ecologica presente nei siti di campionamento della collezione. Le accessioni sono distribuite attraverso un range molto ampio di condizioni climatiche, in aree che presentano altitudini, temperature e piovosità altamente differenti. L’analisi della diversità molecolare ha rilevato all’interno della collezione un’elevata variabilità, che non risulta essere influenzata dalla distanza geografica. Inoltre, la varianza molecolare del daset è scarsamente strutturata e difficilmente condensabile in un numero limitato di variabili. I rilievi in campo hanno mostrato l’altrettanto elevata diversità fenotipica raccolta nella collezione. I principali tratti agronomici misurati (altezza della pianta, area foglia bandiera, lunghezza spiga, ecc.) presentano una distribuzione normale, dimostrando le potenzialità di questa risorsa in un’ottica di genetica quantitativa

    Preparation and Analysis of PCL Spun Chitosan Scaffolds as Guidance Channels for Peripheral Nerve Regeneration

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    The results of this work show that the process of oriented solidification and lyophilisation is able to produce porous chitosan scaffolds with appropriate porosity and pore size for nerve regeneration. Interesting in this context are the results of statistical analysis of image analysis from SEM micrographs of uncrosslinked and UV cross-linked samples. The average pore size and mean minimum pore diameter show only small differences if the cooling rate is varied from B = 1…5 K / min and the temperature gradient from G = 1, 1.5, 2.0 K / mm. The average pore size (cross sectional area) of these samples can be estimated with reasonable accuracy, with 2100 μm². The average minimum pore diameter is within the range of 36-38 μm. These values are in a favourable range for the cell growth of nerve regeneration

    Il Business-to-Government: aspetti strategici e implicazioni operative. Il caso Radar Leather Division S.r.l.

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    Il presente lavoro ha come obiettivo quello di analizzare i modelli di business in un’ottica competitiva, effettuando l’analisi prendendo come oggetto di esame un’azienda di piccole dimensioni situata a Fucecchio, in provincia di Firenze. La ricerca è articolata in quattro parti ed è stata svolta seguendo una duplice linea di analisi: nelle prime due parti è stato approfondito il tema da un punto di vista teorico tramite testi, riviste e siti web, la terza parte descrivendo le caratteristiche principali dell’azienda e il contesto competitivo in cui opera, e l’ultima parte progettando e costruendo il modello di business dell’azienda, attraverso uno strumento pratico: il Business Model Canvas ideato da Osterwalder A. e Pigneur Y. nel 2010. Nella prima parte l’intento è quello di inquadrare i framework di riferimento entro i quali viene compiuta l’analisi: • le impostazioni strategiche di H. Mintzberg (1978), che interpreta la strategia come un “Pattern”, un modello da seguire mediante una serie di azioni; • La teoria della Value Chain di M. Porter (1985), dove la strategia è legata al concetto di posizionamento competitivo. Nel modello proposto da Porter l’impresa viene rappresentata tramite un processo di disaggregazione e scomposta in nove processi o attività, che collettivamente formano la Catena del Valore. • Lo “Strategic Intent” di Hamel e Prahalad (1989) che interpretano la strategia come un processo prospettico, che non si occupa solo di come l’impresa può competere oggi, ma anche di ciò che essa dovrà essere in futuro, per poter conseguire un equilibrio economico duraturo. L’approccio di questa ricerca è legato, in particolar modo, al modello applicativo di Michael Porter, poiché in un certo senso è possibile considerare la catena del valore di Porter come il punto di partenza da cui il concetto di business model si è sviluppato ed evoluto nel corso del tempo, e poiché anche il modello di business di un’impresa si focalizza sulla creazione di valore. Pertanto, si è introdotto il concetto di modello di business, un concetto che è relativamente recente, e solo negli ultimi anni ha iniziato a catalizzare l’interesse del mondo accademico e di quello aziendale. Nonostante l’assenza di una definizione ad oggi definitiva e accettata, è risultato che il business model riguarda il modo in cui un’impresa organizza le proprie attività e crea tra esse dei legami interdipendenti, al fine di poter non solo creare un output che abbia un certo valore per i propri clienti finali ma anche mettersi in una posizione tale da riuscire, a sua volta, ad appropriarsi di parte del valore generato. Nella seconda parte dell’elaborato è stata svolta una descrizione inerente le caratteristiche principali del Business-to-Government, ossia del contesto competitivo in cui si trova ad operare l’azienda Radar Leather Division, di cui successivamente andremo a costruire il modello di business. Il Business-to-Government può essere definito come l’insieme delle attività e delle relazioni che hanno luogo tra le imprese private e gli Enti Pubblici ai vari livelli: si individuano, da un lato, le imprese private che costituiscono i principali fornitori di beni e servizi della Pubblica Amministrazione, e dall’altro, tutte le istituzioni che realizzano la domanda di beni e servizi per il raggiungimento dei propri fini istituzionali, gli Enti Pubblici locali, regionali, nazionali, i Ministeri, le Strutture Sanitarie e le Scuole. Si analizzerà, in particolare, il Public Procurement, ossia la funzione mediante la quale le strutture pubbliche realizzano la domanda di beni e servizi e di beni strumentali, muovendo dalla considerazione che i processi di approvvigionamento pubblico presentano alcune peculiarità aggiuntive che li rendono più complessi rispetto a quelli che avvengono in ambito privato. Inoltre si illustrerà lo scenario italiano attuale degli acquisti pubblici, che negli anni recenti, è stato protagonista di un processo di evoluzione e rinnovamento che ha visto crescere in misura notevole l’impiego di strumenti di acquisto informatici. La terza parte descrive il caso dell’azienda Radar Leather Division, che svolge la propria attività nel Business-to-Government, la quale, si trova a fronteggiare la problematica principale di dipendere in larga misura dal mercato degli acquisti pubblici, ed in particolare dalla domanda degli equipaggiamenti richiesti dal comparto della Difesa e Sicurezza pubblica. Inizialmente, si effettua una descrizione delle peculiarità dell’azienda, inquadrando il suo core-business e le caratteristiche generali, e successivamente si va ad analizzare la sua struttura organizzativa e il suo processo produttivo, illustrando anche vari case history che dimostrano i successi che l’azienda ha conseguito erogando forniture ad alcuni Enti Pubblici sia italiani che esteri. Nella quarta ed ultima parte si costruisce il modello di business dell’azienda, attraverso lo strumento “Business Model Canvas”, che può agevolare concretamente la progettazione e l’analisi del business model tramite la sua scomposizione in nove elementi costitutivi: • Segmenti di clienti; • Proposta di valore; • Canali di comunicazione - distribuzione - vendita; • Relazioni con i clienti; • Flussi di ricavi; • Risorse chiave; • Attività chiave; • Relazioni chiave; • Struttura dei costi; Nella costruzione del business model è emerso come la realtà aziendale oggetto di analisi sia riuscita ad implementare un modello di business efficace, che le consente di raggiungere i due segmenti di clientela selezionati con una proposta di valore ben chiara e definita che punta sull’innovazione del prodotto e sul “Made in Italy”, e allo stesso tempo sia riuscita ad espandere il suo raggio di azione attraverso il canale retail. Tuttavia, si osserva la forte variabilità del fatturato aziendale, causata dalla dipendenza dal canale di vendita pubblico, che comporta la creazione di flussi di ricavi più consistenti solo negli esercizi in cui essa riesce ad aggiudicarsi le commesse pubbliche. Inoltre, l’alto grado di integrazione a monte richiesto dal modello e necessario per supportare la coerenza e la credibilità della value proposition, impone elevati costi fissi, che si scontrano con la variabilità dei ricavi di vendita causati dall’operare nel mercato della Pubblica Amminnistrazione. Allo scopo di contrastare questa situazione, appare plausibile che la sostenibilità del modello di business potrebbe, in futuro, fare leva su una strategia di internazionalizzazione, usufruendo di entrambi i canali di vendita. Questo consentirebbe all’azienda di poter contare su una domanda proveniente dagli Enti Pubblici di più Paesi, e allo stesso tempo di poter commercializzare all’estero una proposta di valore che fa leva sul “Made in Italy”. L’imminente obiettivo strategico che il gruppo si è prefissato, ovvero quello di entrare nel mercato brasiliano, sembra proprio andare in questa direzione

    Dimensionamento estrutural de um pórtico rolante para levantamento de cargas de até 10 toneladas

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    Pórticos Rolantes são equipamentos que podem ser utilizados para realizar a movimentação de cargas durante um elevado período de tempo. São estruturas que podem ser instaladas interna ou externamente em edificações, permitindo a movimentação da carga em várias direções. Este trabalho apresenta o dimensionamento estrutural de um Pórtico Rolante com capacidade nominal de 10 toneladas, que será utilizado internamente em uma empresa de estruturas metálicas situada no interior do Rio Grande do Sul. Para a realização do dimensionamento estrutural utilizou-se a NBR 8400 (ABNT, 1984) - Cálculo de equipamento para levantamento e movimentação de cargas. Para o dimensionamento são utilizados dois softwares, o MDSolids, utilizado para a realização dos diagramas de carregamento e o Stabile mCalc3D para a verificação estrutural, com o auxílio de ambos pode-se analisar os resultados e verificar se os mesmos encontram-se dentro dos padrões estabelecidos pela referida Norma. Após os cálculos, obteve-se que o aço ASTM A36 será utilizado na fabricação da viga principal com altura de viga de 880 [mm], base 300 [mm] e espessuras de alma e base 6,35 [mm] e 12,7 [mm], respectivamente. Para as pernas, altura de viga de 500 [mm], base 150 [mm] e espessuras de alma e base 6,35 [mm] e 12,7 [mm], respectivamente. Para a viga de ligação é utilizado o perfil comercial W310x32,7 fabricado com o aço ASTM A572 GR50
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