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    The saturation of decaying counterflow turbulence in helium II

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    We are concerned with the problem of the decay of a tangle of quantized vortices in He II generated by a heat current. Direct application of Vinen's equation yields the temporal scaling of vortex line density Lt1L \sim t^{-1}. Schwarz and Rozen [Phys. Rev. Lett. {\bf 66}, 1898 (1991); Phys. Rev. B {\bf 44}, 7563 (1991)] observed a faster decay followed by a slower decay. More recently, Skrbek and collaborators [Phys. Rev. E {\bf 67}, 047302 (2003)] found an initial transient followed by the same classical t3/2t^{-3/2} scaling observed in the decay of grid-generated turbulence. We present a simple theoretical model which, we argue, contains the essential physical ingredients, and accounts for these apparently contradictory results.Comment: 19 pages, 5 figure

    Uso dei codici di fase complementari nei radar a compressione di impulso

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    Il metodo cosiddetto della “compressione di impulso” è usato da tempo nella tecnica radar. Si tratta di un sistema di codifica del segnale trasmesso che allarga la banda di un segnale radar senza accorciare la durata dell’impulso trasmesso; ciò consente di operare con una minore potenza di picco a parità di energia e, contemporaneamente, mantenere elevato anche il potere risolutivo. Per poter estrarre le informazioni relative alla posizione, l’eco ricevuta deve essere opportunamente trattata, procedimento che, portando ad una riduzione della durata temporale del segnale, viene detto appunto di “compressione”. Esistono varie tecniche di codifica, sia di tipo analogico che digitale; la più semplice tra le seconde è quella che usa “codici di fase”: la fase della portante viene modificata variandola in maniera discreta. Come contropartita dei vantaggi la compressione fa comparire anche dei “lobi laterali” che interferiscono con la corretta rivelazione degli echi, introducendo un “rumore” artificiale che rende più difficile l’identificazione di bersagli vicini. Per questo motivo che sono stati escogitati dei sistemi, detti a codici complementari, caratterizzati da “lobi laterali” assenti. Dopo alcuni richiami generali sui codici di fase, viene presentata una disamina dei possibili modi di trasmissione e ricezione dei codici complementari, mettendo in risalto pregi e difetti di ciascuno

    La ionosonda AIS-2: evoluzione nel progetto del sistema e primi collaudi.

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    Il presente lavoro descrive lo stato di avanzamento del progetto della ionosonda AIS-2, già descritto nel Rapporto Tecnico [Sciacca, Baskaradas, 2012]. Rispetto alla versione ivi riportata sono stati compiuti vari interventi migliorativi, specialmente nella direzione di una semplificazione ed unione delle funzioni di alcune delle schede previste inizialmente. Parallelamente all’adeguamento del progetto sono state costruite e collaudate alcune delle schede componenti ed il presente rapporto tecnico descrive in dettaglio il loro progetto e collaudo, che ha avuto un sostanziale esito positivo

    La ionosonda AIS-2: valutazioni utili ai fini del progetto a livello di sistema

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    L’acquisizione di specifiche competenze nel Laboratorio di Geofisica Ambientale ha consentito all’inizio degli anni 2000 lo sviluppo della nuova ionosonda digitale AIS (Advanced Ionospheric Sounder). Il successo di quel progetto, unitamente al desiderio di migliorarne alcune limitazioni, hanno spinto verso la progettazione di una nuova ionosonda: AIS-2. L’intento è anche in questo caso quello di sviluppare lo strumento in ambito INGV, limitando al massimo l’acquisto di parti all’esterno. Rispetto alla prima ionosonda, nella nuova le prestazioni che si desidera migliorare sono: semplificazione del maggior numero possibile di funzioni, usando soluzioni circuitali più semplici, compatte e versatili, estensione delle prestazioni hardware, miglioramento delle prestazioni del software e del DSP, predisposizione funzioni completamente nuove. Questo rapporto tecnico descrive il progetto della nuova ionosonda a livello di sistema; per questo motivo non si entra in dettagli tecnici sulla progettazione delle singole sezioni componenti; ad ogni modo, dato che molte di esse si trovano ad un avanzato stato di realizzazione, sono anche descritti alcuni schemi a blocchi di alcune sezioni componenti

    Cardiovascular autonomic function and MCI in Parkinson's disease

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    Introduction: dysautonomic dysfunction and cognitive impairment represent the most disabling non-motor features of Parkinson's Disease (PD). Recent evidences suggest the association between Orthostatic Hypotension (OH) and PD-Dementia. However, little is known on the interactions between cardiovascular dysautonomia and Mild Cognitive Impairment (MCI). We aimed to evaluate the association between cardiovascular dysautonomia and MCI in patients with PD. Methods: non-demented PD patients belonging to the PACOS cohort underwent a comprehensive instrumental neurovegetative assessment including the study of both parasympathetic and sympathetic function (30:15 ratio, Expiratory-Inspiratory ratio [E-I] and presence of Orthostatic Hypotension [OH]). Diagnosis of MCI was made according to the MDS criteria level II. Results: we enrolled 185 PD patients of whom 102 (55.1%) were men, mean age was 64.6 ± 9.7 years, mean disease duration of 5.6 ± 5.5 years with a mean UPDRS-ME score of 31.7 ± 10.9. MCI was diagnosed in 79 (42.7%) patients. OH was recorded in 52 (28.1%) patients, altered 30:15 ratio was recorded in 39 (24.1%) patients and an altered E-I ratio was found in 24 (19.1%) patients. Presence of MCI was associated with an altered 30:15 ratio (adjOR 2.83; 95%CI 1.25–6.40) but not with an altered E-I ratio, while OH was associated only with the amnestic MCI subgroup (OR 2.43; 95% CI 1.05–5.06). Conclusion: in our study sample, MCI was mainly associated with parasympathetic dysfunction in PD

    Rilevamento delle sorgenti doppler della ionosfera tramite radar-HF

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    Il presente lavoro contiene un insieme di concetti di base utili per comprendere la cosiddetta tecnica della “interferometria doppler”, usata, nell’ambito degli studi sulla ionosfera, per ricavare informazioni sulla conformazione e velocità degli strati riflettenti (operazione chiamata anche sky mapping). È utile ricordare, infatti, che il sondaggio ionosferico tradizionale consente solo la determinazione dell’altezza virtuale di ogni strato, pensato come un unico oggetto riflettente piano. Tale determinazione è giunta nel tempo ad avere una risoluzione molto spinta, dell’ordine di qualche chilometro, tuttavia una ionosonda tradizionale non possiede la capacità di individuare la struttura degli strati riflettenti

    Tracking in Career Technical Education- Identity of CTE and its Effects on Enrollment Patterns of Higher Achieving Students

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    This study examines the salient factors contributing to the course selection trends of higher achieving students in career technical education (CTE) classes. While a lack of empirical evidence exists directly addressing the value of CTE classes for higher achieving students, multiple studies examining tracking, future earnings, standardized test score, grade point averages and cognitive theory suggest benefits for higher achieving students in CTE classes. In ABC school district, the perceived value of career technical education classes varies significantly between higher achieving and lower achieving student populations. Additionally, the identity of these classes from the perspective of teachers, parents, guidance counselors and peers has considerable impact on course recommendation for low, middle and high achieving students. An intervention was conducted, which redesigned CTE courses at a pilot high school to fit the IB framework and rebrand the classes in order to attract more high achieving students into the CTE pathways. The findings of the study suggest redesigning and rebranding CTE pathways to create a more rigorous perception of the classes has a positive effect on higher achieving student enrollment into the classes. The results of the study include increased enrollment of higher achieving students, decreased attrition rates of higher achieving students and no significant changes in the enrollment or attrition rates of middle and lower achieving students into CTE pathways

    Signal processing techniques for phase-coded HF-VHF radars

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    HF-VHF radar techniques are easy to employ and commonly used in geophysical applications. They include deep radio soundings, used for probing the ionosphere, stratosphere-mesosphere measurement, weather forecast and radio-glaciology. Fast algorithms and powerful processors facilitate the development of several kinds of low power radars, but the reduction of the transmitted power has to be compensated by on-line processing of an encoded signal to maintain a favorable signal-to-noise ratio suitable for detection. Moreover, radars have to reconstruct return echoes with different travel times due to various origins (multi-path, adjacent objects, etc.). Such needs can be accomplished by means of signal phase coding and one of the most attractive is the reversal phase code. The composite echo signal must be processed to extract the physical information useful for the measurement considered. In this paper some algorithms used for on-line processing of phase-coded signals will be described, both in time and frequency domain

    Glacio RADAR system and results

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    Since 1997 the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in Italy has been involved in the development of the airborne RES system named Glacio RADAR, which is continuously upgraded. Radio Echo Sounding (RES) techniques are widely used in glaciological measurements. They are based on the use of radar systems, to obtain information concerning ice thickness of ice sheets and ice shelves, internal layering of glaciers, detection of inhomogeneities, exploration of subglacial lakes and identification of physical nature of subglacial interface. The Glacio RADAR is mounted on an aircraft and flies at an altitude around 300m above the ice surface during the survey. The first prototype operates in bistatic mode with separate transmit and receive one wire folded dipole installed beneath the aircraft wings. It works at 60 MHz with an envelope pulse width variable between 0.3 s and 1 s. The receiving window is 64 s which implies a maximum penetration depth (range) in the ice of about 5.3 km. The horizontal sampling rate is 10 traces/s at a mean aircraft speed of about 70 m/s. This would produce roughly 143 traces per kilometre (horizontal resolution of 1 trace every 7 m). The Navigation and geographical information is based on a on board GPS receiver giving longitude, latitude, altitude and time for the acquired radar trace. This radar was used in several Italian Antarctic Expeditions (1997, 1999, 2001 and 2003) and highlights of data results from these expeditions are presented here
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