2,425 research outputs found

    Tra romanzo e autobiografia

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    Si intitola madrelingua (Besa Editore, 2005) l’ultimo romanzo pubblicato da Julio Monteiro Martins, uno scrittore brasiliano che vive e scrive in Italia e in italiano. Oltre ai personaggi che danno vita al romanzo, entrano in scena nel libro un primo e un secondo narratore. Quest’ultimo compare sempre tra parentesi quadre e fa commenti in prima persona che per molti aspetti ricordano dati biografici dello scrittore, ‘confondendo’ in tal modo il lettore che finisce per non sapere chi sta parlando e per sovrapporre la figura di questo secondo narratore e quella dell’autore. In questo testo ci proponiamo di riflettere sul significato che una tale scelta può avere da un punto di vista ‘autobiografico’, visto che l’io si rivela e si nasconde e che una tenue linea separa e, al tempo stesso, permette um attraversamento che offre la possibilità di andare oltre i confini di un solo genere letterario

    Richieste e attenuazione : un confronto tra italiano e portoghese brasiliano

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    Lo studio, inserito nell'ambito della pragmatica cross-culturale, si concentra sull'atto linguistico della richiesta ed è stato realizzato sulla base di dati raccolti tramite un DCT (Discourse Completion Test) scritto, inviato elettronicamente a parlanti nativi di italiano e di portoghese brasiliano nella loro rispettiva lingua materna. Agli informatori è stato chiesto di scrivere che cosa avrebbero detto nelle situazioni descritte, le cui principali variabili erano il grado di imposizione e la distanza sociale tra gli interlocutori. L'obiettivo della ricerca, che grazie allo strumento utilizzato permette di raccogliere un elevato numero di dati ed è ampliabile e replicabile, è quello di analizzare contrastivamente i dati raccolti nelle due lingue, identificando la presenza di attenuatori all'interno della richiesta e l'effetto delle variabili selezionate, al fine di osservare analogie e differenze e, soprattutto, ricorrenze che possano rappresentare punti di riferimento anche per ricerche future. In questo articolo verranno presentati i primi risultati sulla base di un campione composto da 30 parlanti nativi di italiano e 30 di portoghese brasiliano

    O texto literário no ensino das línguas estrangeiras: dos métodos tradicionais à abordagem comunicativa

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    Muito já se escreveu sobre a relação entre língua e literatura e sobre o papel do texto literário no ensino/aprendizagem das línguas estrangeiras. Neste artigo pretendemos refletir sobre como se desenvolveram as convicções sobre a função da literatura no ensino das línguas, tomando como exemplo a Universidade de São Paulo e a criação de seu curso de Letras para ilustrar algumas característica dos métodos tradicionais. Em seguida, procuraremos analisar como se transformou o papel da literatura didática das línguas estrangeiras até chegar à abordagem comunicativa.A lot has been written about the relation between language and literature and about the role of the literary text in teaching and learning foreign languages. In this article we will try to reflect about how have been developed convictions about the function of literature in language teaching, taking as example the University of São Paulo and the creation of its course of Letters, in order to illustrate some characteristics  of the traditional methods. Then, we will analyze how the role of literature in the didactics of foreign languages has changed until the communicative approach.Si è già scritto molto sul rapporto fra lingua e letteratura e sul ruolo del testo letterario nell´insegnamento/apprendimento delle lingue straniere. In questo articolo si riflette sulla maturazione di convinzioni riguardanti la funzione della letteratura nell´insegnamento delle lingue, prendendo como esempio l´Universitá di São Paolo e la creazone del corso di Laurea in Lettere, allo scopo di illustrare alcune caratteristiche dei metodi tradizionali. Sarà, in seguito, analizzata la transformazione del ruolo della letteratura nell didattica delle lingue straniere fino all´approccio communicativo

    A Semiótica Narrativa e Discursiva como Instrumento na Integração entre o Ensino de Língua e de Literatura

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    Partindo de reflexões sobre a necessidade de integração entre o ensino de línguas estrangeiras e literatura, que pode ser concretamente realizada analisando textos literários em sala de aula, o artigo propõe a utilização da Semiótica narrativa e discursiva fundada por A. J. Greimas que, por constituir-se como teoria da significação, propicia a descoberta das relações no interior dos textos e ajuda a revelar aspectos dos discursos que unem o plano do conteúdo e o plano da expressão. Faz-se assim possível uma análise linguística dos textos poéticos, que permite perceber, por um lado, a funcionalidade discursiva dos fatos gramaticais e, por outro, a realização do literário e dos efeitos estilísticos nos textos

    Local moments and magnetic order in the two-dimensional Anderson-Mott transition

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    We study the role of electronic correlation in a disordered two-dimensional model by using a variational wave function that can interpolate between Anderson and Mott insulators. Within this approach, the Anderson-Mott transition can be described both in the paramagnetic and in the magnetic sectors. In the latter case, we find evidence for the formation of local magnetic moments that order before the Mott transition. The charge gap opening in the Mott insulator is accompanied by the vanishing of the limq0\lim_{q\to 0} \overline{} (the bar denoting the impurity average), which is related to the compressibility fluctuations. The role of a frustrating (second-neighbor) hopping is also discussed, with a particular emphasis to the formation of metastable spin-glass states.Comment: 4+epsilon pages, 5 figure

    TRANSFER PRAGMATICO E ALLOCUTIVI IN ITALIANO: APPRENDENTI BRASILIANI E PARLANTI NATIVI A CONFRONTO

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    Nell’articolo vengono presentati i risultati di uno studio condotto con 103 apprendenti brasiliani di italiano e 130 parlanti nativi al fine di osservare se e in che misura si può ricondurre al transfer pragmatico la selezione di alcune forme allocutive pronominali e lessicali. I dati sono stati raccolti attraverso un Multiple-choice Discourse Completion Task (MDCT), in cui sono stati proposti diversi contesti d'uso, differenziati in base al potere relativo e all’età degli interlocutori. Partendo dall’osservazione dei dati in italiano L2, si è proceduto a confrontarli sia con quelli in italiano L1 che con quelli in portoghese brasiliano. Dall’analisi risulta che, accanto ad alcune convergenze, i dati di apprendenti e nativi evidenziano anche divergenze. Il confronto con i dati in portoghese brasiliano ha permesso di verificare se e in che misura le scelte pragmalinguistiche degli apprendenti fossero attribuibili a transfer pragmatico positivo o negativo. Le divergenze individuate nel corpus suggeriscono la necessità di rendere gli apprendenti più consapevoli delle differenze interculturali nell’allocuzione.    Pragmatic and allocutive transfer in Italian: Brazilian learners and native speakers in comparison This article presents the results of a study involving 103 Brazilian learners of Italian and 130 Italian native speakers, aiming to observe whether and to what extent the selection of some allocutive forms, both pronominal and lexical, can be traced back to pragmatic transfer. Data were collected by means of a Multiple-choice Discourse Completion Task (MDCT) proposing several contexts which differentiated from one another on the basis of the relative power of interlocutors as well as their age. Data in Italian as a Second Language were observed first and then compared with data both in Italian as a First Language and in Brazilian Portuguese. In addition to some convergences, data analysis revealed the presence of divergences between native speaker and learner data. The comparison with data in Brazilian Portuguese allowed us to verify whether and to what extent the pragma-linguistic choices made by learners depended on positive or negative pragmatic transfer. The divergences identified in the corpus suggest the need to raise learner awareness of intercultural differences in allocution

    Insegnare l'intercomprensione tra le lingue romanze: una ricerca esplorativa con apprendenti di italiano

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    L’obiettivo di questo studio è presentare riflessioni nate da una ricerca esplorativa (GIL, 2008) svolta in un laboratorio sull’intercomprensione tra le lingue romanze per studenti di italiano. Attraverso un questionario con alcune affermazioni relative alle rappresentazioni che gli studenti hanno sull’apprendimento delle lingue straniere, al quale hanno risposto studenti del corso di lingua italiana del Circolo Italiano (CI) di San Paolo, è stato osservato che la maggior parte di loro – di livello principiante e intermedio – considera vera l’affermazione secondo la quale l’apprendimento parallelo di diverse lingue romanze può confondere gli apprendenti perché potrebbero “mescolare le lingue”. Il QCER (2001) enfatizza, d’altra parte, la necessità di considerare che lo studente ha una competenza plurilingue e pluriculturale che comprende tutte le lingue che conosce, in particolare le lingue vicine, permettendogli di trasferire conoscenze tra queste lingue. Partendo da queste riflessioni, abbiamo elaborato un breve corso di intercomprensione tra le lingue romanze (IC), offerto agli studenti allo scopo di presentare loro le potenzialità dell’IC per l’apprendimento e lo sviluppo della competenza ricettiva delle lingue romanze e, parallelamente, della lingua italiana. Il materiale utilizzato nelle lezioni era costituito essenzialmente da testi tratti dal manuale EuRom5 (BONVINO et al., 2011) e da altri testi di giornale nelle lingue romanze prescelte. I dati raccolti dopo il corso tramite questionari ci consentono di discutere in che misura le percezioni dei partecipanti sull’apprendimento concomitante di lingue prossime sono cambiate rispetto al questionario iniziale.O objetivo deste estudo é apresentar reflexões que nasceram de uma pesquisa exploratória (GIL, 2008), realizada em um curso de intercompreensão em línguas românicas para alunos de italiano. Por meio de um questionário, respondido por alunos de turmas do curso de língua italiana do Circolo Italiano (CI) di San Paolo, com afirmações que remetem às crenças que aprendizes têm sobre aprender idiomas, foi possível observar que a maioria deles – tanto os de níveis iniciantes quanto os de níveis intermediários – revelou considerar verdadeira a afirmação, segundo a qual a aprendizagem paralela de diferentes línguas românicas pode confundir os aprendizes porque poderiam “misturar as línguas”. Por outro lado, o QECR (2001) enfatiza a necessidade de considerar que o aprendiz dispõe de competência plurilíngue e pluricultural, que engloba todas as línguas que conhece, particularmente as línguas próximas, pois isso permite a transferência de conhecimentos entre essas línguas. Partindo dessas reflexões, elaboramos um curso breve de intercompreensão em línguas românicas (IC), que foi oferecido aos discentes da instituição com o escopo de apresentar-lhes as potencialidades da IC para o desenvolvimento da competência receptiva de línguas românicas e, concomitantemente, da língua italiana. O material usado nas aulas era composto, essencialmente, de textos extraídos do manual EuRom5 (BONVINO et al., 2011) e de outros textos de jornais nas línguas românicas escolhidas. Os dados coletados após o curso por meio de um questionário específico nos forneceram material para discutir em que medida a percepção dos participantes sobre aprender concomitantemente línguas aparentadas se modificou em relação ao questionário inicial.The aim of this study is to present reflections aroused from an exploratory research (GIL, 2008) carried out in an Intercomprehension course in Romance Languages for Italian students. Through a questionnaire, answered by students of the Italian language courses at the Circolo Italiano (CI) di San Paolo, with statements on the beliefs that learners have about learning foreign languages, we could observe that most of them – both from beginner, as well as intermediate levels – revealed to consider true the statement, according to which parallel learning of different Romance Languages can confuse learners because they could “mix languages”. On the other side, the CEFR (2001) emphasizes the need to consider that the learners have multilingual and multicultural competence, which encompasses all the languages he knows, particularly the nearby languages. This allows them to transfer knowledge between those languages. Starting from these reflections, we developed a short course of Intercomprehension between Romance Languages (IC), offered to the students of the institution, with the aim of presenting them the potentialities of IC for the development of receptive competence in Romance Languages and, concomitantly, in the Italian language. The material used in the course was essentially composed of texts extracted from the textbook EuRom5 (BONVINO et al., 2011) and other newspaper texts published in the chosen Romance Languages. The data collected after the course using specific questionnaires gave us material to discuss to what extent the participants’ perception of learning related languages at the same time has changed when compared with the first questionnaire

    Editorial

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    Editorial

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    A Politeness in requests in Italian: a comparative study on the perception of Brazilians and Italians

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    Partindo de enunciados que contêm pedidos de falantes nativos de italiano, a pesquisa que apresentamos neste artigo buscou identificar e analisar as percepções da cortesia por parte de brasileiros e italianos e suas possíveis justificativas. Foi utilizado um corpus (obtido por meio de role plays semiabertos) composto de vídeos nos quais interagem duplas de falantes nativos de italiano que realizam pedidos com baixo e alto grau de imposição. Por meio de um formulário on-line, oito vídeos, selecionados a partir do referido corpus, foram submetidos a dois grupos de informantes brasileiros (estudantes de italiano no início e em uma fase avançada do estudo da língua) e dois grupos de informantes italianos (residentes no Brasil e na Itália). Com base na avaliação dos vídeos, procurou-se verificar se há, nos dados fornecidos por italianos e brasileiros, disparidades ou semelhanças nos níveis de cortesia atribuídos aos pedidos mostrados; quais elementos são indicados para justificar a escolha desses níveis; se existe alguma correlação entre estes e as justificativas apresentadas; e, por fim, na comparação entre os grupos, se e em que medida o contato prolongado com a outra língua e cultura pode alterar a percepção de brasileiros e italianos. Identificamos que há mais similaridades que divergências nas percepções da cortesia entre os grupos.Using dialogues with requests made by native speakers of Italian, the research we present in this paper tried to identify and analyze the perceptions of politeness of Brazilians and Italians and their possible motivations. We used a corpus composed by video and audio recordings in which pairs of native speakers of Italian perform role-play requests with low and high degree of imposition. We submitted an online questionnaire with eight videos selected from the above mentioned corpus to two groups of Brazilian (students of Italian at the beginning and at an advanced stage of their studies on the language) and two groups of Italian (living in Brazil and in Italy) informants. Based on their judgment about the videos, we tried to identify: if there were similarities or differences in the level of politeness attributed by Brazilians and Italians to the selected requests; which reasons informants gave to justify their choices; if there is a correlation between those choices and the reasons given to justify them; and, finally, comparing all these information, whether and to what extent prolonged contact with the other language and culture may change the perception of politeness of Brazilians and Italians. Our results revealed that there are more similarities than differences in the informants’ perception of politeness.Partendo da dialoghi che contengono richieste di parlanti nativi di italiano, la ricerca che presentiamo in questo articolo si è proposta di identificare e analizzare le percezioni della cortesia da parte di brasiliani e italiani e le loro possibili motivazioni. È stato utilizzato un corpus (registrato a partire da role plays semiaperti), composto da video nei quali interagiscono coppie di parlanti nativi di italiano che realizzano richieste con basso e alto grado di imposizione. Servendoci di un questionario on-line, abbiamo sottoposto otto video, selezionati a partire dal corpus citato, a due gruppi di informanti brasiliani (studenti di italiano all’inizio e in una fase avanzata dello studio della lingua) e due gruppi di italiani (residenti in Brasile e in Italia). Sulla base della classificazione dei video, si è cercato di osservare disparità e analogie nei livelli di cortesia attribuiti da brasiliani e italiani alle richieste selezionate; quali elementi vengono indicati per giustificare la scelta realizzata; se esiste una correlazione tra i livelli di cortesia e le motivazioni presentate; e, per finire, nel confronto tra i gruppi, se e in che misura il contatto prolungato con l’altra lingua e cultura può modificare la percezione di brasiliani e italiani. Abbiamo identificato la presenza di più similarità che divergenze nella percezione della cortesia dei gruppi di informanti
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