429 research outputs found

    Elementi di complessitĂ  della valutazione motoria in ambiente educativo

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    Dagli studi sulla valutazione didattica ed educativa emergono suggestioni interessanti per una rivisitazione delle prassi valutativein ambito motorio in relazione agli elementi di specificitĂ  che conferiscono ad esse una particolare dimensione formativa. Il presentestudio argomenta sul piano teorico la valenza di un approccio integrato alla valutazione che si avvalga dei contributi offerti dalle riflessioni sulla valenza formativa di un authentic assessment nei contesti scolastici quale modalitĂ  qualitativa da integrare alle tradizionalipratiche quantitative utilizzate in ambito didattico-motorio

    Motor coordination in the Italian primary school: teaching relevance and availability of Anochin’s theoretical model

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    The 2007 National Guidelines for the curriculum of the Italian primary school require the achievement of the motor abilities and motor coordination to be one of the main goals for the development of the skills at the end of the primary school. Anochin’s theoretical model provides an overview of the motor coordination, based on 5 analyzers which can identify a teaching method centered on the development of both gross motor and up-motor skills. Anochin’s remarks are rich of possible teaching ideas which are consistent with the Italian school system. They might also be a topical theoretical support to choose and use the motor evaluation tests in the Italian primary school, in order to evaluate the coordination and its constituent elements

    Reflexiones didàctico-pedagògicas sobre la ensenanza de las actividades motoras y lùdico deportivas

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    Il testo evidenzia le potenzialità formative del corpo e del movimento nella scuola di base italiana, sottolineandone la dimensione originale ed efficace per la possibilità di offrire esperienze autenticamente attive e partecipate di confronto con se stessi e con gli altri e di costruire momenti di condivisione, di socializzazione e di solidarietà. La pratica di attività motorie nella scuola favorisce infatti l’arricchimento delle esperienze e lo sviluppo dell’autonomia personale che si realizza attraverso l’avviamento alle diverse forme del movimento. Emergono, inoltre, le attuali dimensioni educative delle attività di movimento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria che sono incentrate non più su una motricità legata a logiche performative, ad obiettivi di risultato o di primato, ma su azioni finalizzate ad un livello di maturazione delle esperienze corporeo-chinestesiche che consentano di assecondare il bisogno evolutivo e costante di fare, di conoscere, di sperimentare e di reinterpretare la realtà. In questa prospettiva l’esperienza motoria può diventare nella scuola di base uno spazio prezioso per la consapevolezza emozionale dei bambini, costruendo itinerari di insegnamento originali ed alternativi, all’interno dei quali convivano e si sviluppino caratteristiche diverse e significative sul piano educativo, che possano testimoniare la stretta connessione tra corporeità, emozione e cognizione

    Ricercare corporeamente in ambiente educativo

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    La relazione tra azione e cognizione in ambito didattico è stata negli ultimi decenni oggetto di una riflessione scientifica che ha coinvolto diversi filoni di ricerca. Sul piano psico-pedagogico molti modelli teorici hanno confermato la “significatività” dell’esperienza corporea nei processi cognitivi, la sua capacità di supportare l’esperienza formativa e costituire un canale alternativo per accedere alla conoscenza. Le potenzialità dell’esperienza corporea come possibile strumento di facilitazione dei processi formativi a supporto della didattica assumono un particolare significato in presenza di studenti disabili i cui bisogni “speciali” richiedono la costruzione di modalità di insegnamento adeguate agli specifici sistemi di decodifica del soggetto e alle caratteristiche del suo sistema cognitivo. L’esperienza progettuale e di ricerca didattica presentata nel testo descrive sul piano teorico e didattico-operativo la possibile utilizzazione del corpo e del movimento quali potenziali mediatori nei processi di integrazione. In questa prospettiva la ricerca condotta nell’ambito del Progetto I-CARE ripropone e rilancia la centralità del valore compensativo e preventivo della corporeità nei processi formativi, tracciando un’originale linea di continuità tra movimento, cognizione e integrazione

    Orienteering: spatial navigation strategies and cognitive processes

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    This work argues how the cognitive processes involved in the orienteering peculiar activities (map reading, path finding, and spatial thinking) are also involved in the management of intersubjective relationship. In essence, the skills involved in reading maps and in developing strategies for spatial navigation are skills that allow us to see the world from different points of view, abandoning the egocentric perspective. To get out from egocentrism means being able to see the reality from several points of view, however other than our own. In this perspective, the work develops describing orienteering as a sport, and facing a review of scientific literature on the cognitive processes involved in spatial navigation and management of spatial reference systems, in light of the contribution made to this specific field studies from neuroscience. The work thus illustrates the spatial theory of empathy and concludes with a proposal for the spread of orienteering as an effective teaching practice in inclusion-oriented education contexts and as a powerful learning resource for Special Educational Needs

    Il potere inclusivo della narrazione e della lettura ad alta voce: dal libro all’IN-book attraverso la metodologia del modeling

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    The following work offers a reflection on the theme of storytelling and reading aloud and analyzesthe benefits that these potentially engaging experiences can bring about in child development.Planning an Augmentative and Alternative Communication approach, which not only makes useof traditional texts but also of IN-books and modeling for reading books in symbols, can representa very valid methodological-didactic strategy to prevent any linguistic, cognitive and emotionaldeficiency in those children with complex communication needs, ensuring the reactivation offunctional communication interaction since their birth
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