35 research outputs found

    Notulae to the Italian native vascular flora: 3.

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    In this contribution new data concerning the distribution of native vascular flora in Italy are presented. It includes new records, exclusions, and confirmations to the Italian administrative regions for taxa in the genera Asplenium, Bolboschoenus, Botrychium, Chamaerops, Crocus, Galeopsis, Grafia, Helosciadium, Hieracium, Juniperus, Leucanthemum, Lolium, Medicago, Phalaris, Piptatherum, Potamogeton, Salicornia, Salvia, Seseli, Silene, Spiraea, Torilis and Vicia. Rhaponticoides calabrica is proposed as synonym novum of R. centaurium. Furthermore, new combinations in the genera Galatella and Lactuca are proposed

    Notulae to the Italian alien vascular flora: 1

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    In this contribution, new data concerning the Italian distribution of alien vascular flora are presented. It includes new records, exclusions, and confirmations for Italy or for Italian administrative regions for taxa in the genera Agave, Arctotheca, Berberis, Bidens, Cardamine, Catalpa, Cordyline, Cotoneaster, Dichondra, Elaeagnus, Eragrostis, Impatiens, Iris, Koelreuteria, Lamiastrum, Lantana, Ligustrum, Limnophila, Lonicera, Lycianthes, Maclura, Mazus, Paspalum, Pelargonium, Phyllanthus, Pyracantha, Ruellia, Sorghum, Symphyotrichum, Triticum, Tulbaghia and Youngia

    Cytokine Profiles in Sepsis Have Limited Relevance for Stratifying Patients in the Emergency Department: A Prospective Observational Study

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    INTRODUCTION: Morbidity, mortality and social cost of sepsis are high. Previous studies have suggested that individual cytokines levels could be used as sepsis markers. Therefore, we assessed whether the multiplex technology could identify useful cytokine profiles in Emergency Department (ED) patients. METHODS: ED patients were included in a single tertiary-care center prospective study. Eligible patients were >18 years and met at least one of the following criteria: fever, suspected systemic infection, ≥ 2 systemic inflammatory response syndrome (SIRS) criteria, hypotension or shock. Multiplex cytokine measurements were performed on serum samples collected at inclusion. Associations between cytokine levels and sepsis were assessed using univariate and multivariate logistic regressions, principal component analysis (PCA) and agglomerative hierarchical clustering (AHC). RESULTS: Among the 126 patients (71 men, 55 women; median age: 54 years [19-96 years]) included, 102 had SIRS (81%), 55 (44%) had severe sepsis and 10 (8%) had septic shock. Univariate analysis revealed weak associations between cytokine levels and sepsis. Multivariate analysis revealed independent association between sIL-2R (p = 0.01) and severe sepsis, as well as between sIL-2R (p = 0.04), IL-1β (p = 0.046), IL-8 (p = 0.02) and septic shock. However, neither PCA nor AHC distinguished profiles characteristic of sepsis. CONCLUSIONS: Previous non-multiparametric studies might have reached inappropriate conclusions. Indeed, well-defined clinical conditions do not translate into particular cytokine profiles. Additional and larger trials are now required to validate the limited interest of expensive multiplex cytokine profiling for staging septic patients

    Autoantibodies against type I IFNs in humans with alternative NF-ÎşB pathway deficiency

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    Fornovo di Taro Piano Strategico del Territorio

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    Nell’estate del 2010 l’Amministrazione di Fornovo di Taro (Parma), ha deciso di affrontare con coraggio alcuni problemi storici della città, che apparivano sempre più urgenti: il programmato potenziamento della linea ferroviaria che attraversa Fornovo, la congestione automobilistica connessa alla vicina autostrada della Cisa e il futuro dell’area della grande raffineria dell’Eni, da poco tempo dismessa. Ma i primi progetti di variante stradale e “valorizzazione” dell’area Eni sembravano ignorare, o peggio separare ancora una volta, il Fiume Taro dalla città di Fornovo, che sul Taro nasce e si sviluppa. Dalla volontà di contrastare una prospettiva che sembrava ineluttabile, prende avvio la storia di un progetto, che è soprattutto la storia di un dialogo tra un gruppo di architetti e ingegneri che hanno cominciato a studiare, e a partecipare intensamente, alle vicende di questa piccola ma importante città, e un’Amministrazione Comunale che dinanzi a scelte che impegnavano il futuro della città ha inteso vederci chiaro anche sul piano strettamente tecnico. Si tratta di un dialogo condotto senza tregua con diversi soggetti tecnici delle società a carattere pubblico coinvolte nel riassetto (RFI, Eni), con i rappresentanti di Provincia e Regione e soprattutto con la popolazione di Fornovo, che ha partecipato vivacemente a questo dialogo, polemicamente a tratti, ma sempre con un profondo senso civico, fornendo a tutti noi un solido punto di riferimento. Si tratta di un’esperienza che può assumere qualche significato paradigmatico rispetto al momento di difficoltà estrema che attraversano le Amministrazioni locali, e che sta rapidamente trasformando dall’interno il modo di intendere i progetti di rilevanza urbana.In the summer of 2010, the Directors of Fornovo di Taro (Parma), decided to courageously face some historical problems of the city, which appeared more and more urgent: the planned upgrading of the railway line that crosses Fornovo, the congestioneautomobilistica connected to the nearby motorway Cisa and the future of the area's largest refinery of Eni, for a short time dismessa.Ma the first projects of road variant and "exploitation" of Eni seemed to ignore, or peggioseparare once again, the Taro River from the city of fornovo, who was born on Taro and sviluppa.Dalla desire to combat a prospect that seemed inevitable, begins the story of a project, which is primarily the story of a dialogue between a group of architects and engineers who have begun to study, and participate intensively in the affairs of this small but importantecittà, and an administration that before the Municipal choices that engaged the city's future was intended to see clearly even from a strictly tecnico.Si is a dialogue conducted with different subjects relentlessly technical societies involved in the reorganization of a public nature (RFI, Eni), with representatives of the Province and the Region and especially with the population of Fornovo, who participated in this lively dialogue, sometimes controversially, but always with a deep sense of civic duty, providing all us a solid point of riferimento.Si is an experience that can take some paradigmatic significance than at the time of extreme difficulty crossing the local government, and that is rapidly transforming from the understanding of the importance of urban projects

    Piano strategico di Fornovo di Taro (Parma); coord. L.Caravaggi; Ambiente e Paesaggio: C.Imbroglini; progettazione urbana: R.Panella progetto pubblicato in: L. Caravaggi, M. Ghillani, C. Imbroglini, R. Panella, Fornovo Di Taro Piano Strategico del Territorio, Mattioli, 2012

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    Nell’estate del 2010 l’Amministrazione di Fornovo di Taro (provincia di Parma), presieduta dal sindaco Manuela Grenti, ha deciso di affrontare con coraggio alcuni problemi storici della città, che apparivano sempre più urgenti: il programmato potenziamento della linea ferroviaria che attraversa Fornovo, la congestione automobilistica connessa alla vicina autostrada della Cisa e il futuro dell’area della grande raffineria dell’Eni, da poco tempo dismessa. Ma i primi progetti di variante stradale e “valorizzazione” dell’area Eni sembravano ignorare, o peggio separare ancora una volta, il fiume Taro dalla città di Fornovo, che sul Taro nasce e si sviluppa. Dalla volontà di contrastare una prospettiva che sembrava ineluttabile, prende avvio la storia di un progetto, che è soprattutto la storia di un dialogo tra un gruppo di architetti e ingegneri che hanno cominciato a studiare, e a partecipare intensamente, alle vicende di questa piccola ma importante città, e un’ Amministrazione Comunale che dinanzi a scelte che impegnavano il futuro della città ha inteso vederci chiaro anche sul piano strettamente tecnico. Si tratta di un dialogo condotto senza tregua con diversi soggetti tecnici delle società a carattere pubblico coinvolte nel riassetto (RFI, Eni), con i rappresentati di Provincia e Regione e soprattutto con la popolazione di Fornovo, che ha partecipato vivacemente a questo dialogo, polemicamente a tratti, ma sempre con un profondo senso civico, fornendo a tutti noi un solido punto di riferimento. Si tratta di un’esperienza che può assumere qualche significato paradigmatico rispetto al momento di difficoltà estrema che attraversano le Amministrazioni locali, e che sta rapidamente trasformando dall’interno il modo di intendere i progetti di rilevanza urbana
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