Michel Brix, Sur onze lettres inédites de Nerval à Francis Wey

Tra il 1850 e il 1851 Gérard de Nerval è un uomo di teatro senza fortuna: deluso dall’échec di De Paris à Pékin, una pièce scritta in collaborazione e rifiutata all’ultimo momento dall’Odéon, riesce a far rappresentare Une Nuit blanche, il cui testo è andato perduto e che subì dopo pochissime serate il veto della censura. Provato dai mancati successi, qualche mese dopo Nerval ha una crisi importante e lo confida in una lettera all’amico e letterato Francis Wey, lo stesso a cui indirizza undic..

Marco Stupazzoni, « Honoré de Balzac e l’indice dei libri proibiti. Il Decretum del 16 settembre 1841. Documenti inediti »

« Il nome del Sig. de Balzac è divenuto famoso nella Francia, e nell’Europa per le sue empie e scandalose produzioni […] piene di oscenità e laidezza » ; sulla base di questa e altre motivazioni similari il 16 settembre 1841 vennero incluse nell’Index librorum proibitorum otto opere balzachiane – Le Lys dans la vallée, La Physiologie du mariage, Les Contes drolatiques, L’Israélite, L’Excommunié, Le Livre mystique (ossia Les Proscrits, Louis Lambert, Séraphita), i Nouveaux Contes philosophique..

Jacques Cazotte, Le Diable Amoureux précédé de sa vie, de son procès, et de ses prophéties et révélations par Gérard de Nerval - Gérard de Nerval, Voyages en Europe

Ottimamente presentati da due specialisti del periodo romantico francese e di Nerval in particolare, i due volumi restituiscono centralità a testi minori o poco noti dell’autore di Sylvie altrimenti di difficile reperibilità sul mercato editoriale. Nel primo, fedele ristampa dell’edizione Ganivet del 1845, completa delle illustrazioni dell’epoca, la penna di Nerval dedica alla vita di Cazotte una lunga introduzione dove la partecipazione emotiva che la pervade fin dalle prime pagine trasforma..

Charles Augustin Sainte-Beuve, P.-J. Proudhon. Sa vie et sa correspondance, 1838-1848

Pubblicista veemente, autore tra l’altro della celebre frase «la propriété, c’est le vol» da cui sarebbe partita la scintilla che infiammò la Rivoluzione del 1848, Proudhon entra piuttosto tardi nella vita intellettuale di Sainte-Beuve, a lungo estraneo alla politica e apertamente ostile alle teorie sociali di qualsiasi colore. Nel 1859, in una delle sue Causeries du lundi, egli elogia per la prima volta l’integrità di pensiero e la nobiltà della dottrina sociale di Proudhon (che, come ben pu..

Sainte-Beuve, Panorama de la Littérature française (Portraits et Causeries)

Finora sparsi in testi diversi – Critiques et Portraits littéraires, Portraits contemporains, Causeries du lundi, Nouveaux lundis – i migliori medaglioni letterari di Sainte-Beuve sono ora riuniti in un volume ottimamente curato, e ideale per riprendere contatto con il più insigne critico letterario dell’Ottocento, su cui ha pesato a lungo un severo giudizio di Marcel Proust. «Un livre est un produit d’un autre moi que celui que nous manifestons dans nos habitudes, dans la société, dans nos v..

Aurélia Gaillard, Le corps des statues. Le vivant et son simulacre à l’âge classique (de Descartes à Diderot)

Luogo d’incontro della superstizione arcaico-religiosa e di un immaginario fortemente attratto dal principio della somiglianza, il ‘corpo della statua’ si è da sempre offerto alle metamorfosi più conturbanti: che dal divino e dall’invisibile conducono all’umano, per dare forma corporea al Sacro o alle ombre dei morti (come quella del Commendatore, che si vendica di Don Giovanni), non senza talvolta procedere all’inverso, trasformando il freddo della pietra nel calore accogliente della carne. ..

“Andromaque” au Carrousel. Une lecture de Le Cygne

Le mouvement du Cygne est celui d’un berceau qui se balance entre la modernité et l’antiquité(W. Benjamin) L’Histoire n’est pas faite que de mémoire, mais aussi de silences et d’oublis, qui traduisent tantôt l’adhésion personnelle de l’historien à une cause, tantôt une plus large volonté d’occulter le souvenir d’événements réputés dangereux : c’est ce qui s’est passé lors de la Révolution parisienne de 1848, des Journées de Février jusqu’aux massacres de Juin. Pendant ces quatre mois les Pari..

The masks of Lorenzo Tenchini : their anatomy and surgical/bioengineering clues

An academic, anatomist, and Lombrosian psychiatrist active at the University of Parma in Italy at the end of the 19th century, Lorenzo Tenchini produced ceroplastic-like masks that are unique in the anatomical Western context. These were prepared from 1885 to 1893 with the aim of 'cataloguing' the behaviour of prison inmates and psychiatric patients based on their facial surface anatomy. Due to the lack of any reference to the procedure used to prepare the masks, studies were undertaken by our group using X-ray scans, infrared spectroscopy, bioptic sampling, and microscopy analysis of the mask constituents. Results showed that the masks were stratified structures including plaster, cotton gauze/human epidermis, and wax, leading to a fabrication procedure reminiscent of 'additive layer manufacturing'. Differences in the depths of these layers were observed in relation to the facial contours, suggesting an attempt to reproduce, at least partially, the three-dimensional features of the facial soft tissues. We conclude the Tenchini masks are the first historical antecedent of the experimental method for face reconstruction used in the early 2000s to test the feasibility of transferring a complete strip of face and scalp from a deceased donor to a living recipient, in preparation for a complete face transplant. In addition, the layering procedure adopted conceptually mimics that developed only in the late 20th century for computer-aided rapid prototyping, and recently applied to bioengineering with biomaterials for a number of human structures including parts of the skull and face. Finally, the masks are a relevant example of mixed ceroplastic-cutaneous preparations in the history of anatomical research for clinical purposes