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    LA CARTOGRAFIA STORICA IN MOSTRA: “IL LAGO DI CARTA. RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA DEL TERRITORIO GARDESANO (SECC. XIV – XIX)”

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    La mostra “Il lago di carta. Rappresentazione cartografica del territorio gardesano (secc. XIV - XIX)”, frutto di un progetto realizzato grazie alla stretta collaborazione tra il MAG Museo Alto Garda e il Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell’Università di Trento (unità di ricerca di geografia storica, coordinato dalla prof.ssa Elena Dai Pra’) e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e della Fondazione Cariverona. È stato predisposto un percorso espositivo che riuniva carte, mappe e disegni provenienti da molteplici sedi archivistiche nazionali ed internazionali, il cui filo conduttore era la rappresentazione a diversa scala del territorio gardesano nel corso dei secoli, partendo dalla cartografia pre-geodetica sino alle mappe catastali del periodo napoleonico. Si è trattato di un vero e proprio racconto cartografico, che è stato presentato attraverso l’esposizione di una sessantina di carte a diversa scala (alcune delle quali rare ed inedite), frutto della perizia tecnica di cartografi, ingegneri e agrimensori. La mostra ha avuto anche un altro intento fondamentale, che è stato quello di riuscire ad accendere l’interesse sulla cartografia storica come odierno strumento progettuale

    <i>Medicago truncatula</i> functional genomics: an invaluable resource for studies on agriculture sustainability

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    Legume functional genomics has moved many steps forward in the last two decades thanks to the improvement of genomics technologies and to the efforts of the research community. Tools for functional genomics studies are now available in Lotus japonicus, Medicago truncatula and soybean. In this chapter we focus on M.truncatula, as a model species for forage legumes, on the main achievements obtained due to the reported resources and on the future perspectives for the study of gene function in this species

    ACCESSIBILITY, TRANSPORT AND G.I.S.: AN APPLICATION FOR THE CROSSBORDER AREA OF TRIESTE AND GORIZIA

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    Il presente lavoro nasce per valutare il ruolo delle infrastrutture in ambito transfrontaliero. In esso vengono presentati i risultati di un studio sul Corridoio 5 e le sue ripercussioni in termini di accessibilità sulle aree transfrontaliere di Trieste e Gorizia, considerate non solo nel contesto nazionale ma in una visione allargata alle province slovene limitrofe. Nello studio sono state descritte, in particolare, le ricadute del progetto infrastrutturale sull’area considerata dal punto di vista geografico e trasportistico, con l’obiettivo di costruire un modello per valutare la situazione dell’accessibilità stradale e ferroviaria attuale e futura di ciascun Comune dell’area e le relative variazioni. Si è proceduto a esaminare le problematiche di tipo geografico trasportistico facendo ricorso a strumenti GIS per la valutazione degli impatti delle infrastrutture esistenti e progettate. Si è calcolato in modo opportuno un indicatore di accessibilità, applicato all’area transfrontaliera delle province di Gorizia e di Trieste e delle regioni slovene della GoriŠka e dell’Obalno KraŠka. Sono stati costruiti gli assi e i nodi stradali e ferroviari su supporto GIS, e una volta implementati i valori dell’indice, sono state costruite delle carte che descrivessero la situazione attuale e futura dell’accessibilità nell’area considerata, permettendoci di concludere come il progetto infrastrutturale non comporterà significative variazioni nell’accessibilità stradale e ferroviaria a ciascun Comune, e suggerendo come sia necessario adottare politiche di trasporto diverse e più efficaci per aumentare l’accessibilità alle infrastrutture nell’area considerata.The main aim of this paper is to evaluate the impact of new infrastructure in a cross border area. We have stressed our attention on Corridor 5, one of the TEN-T (Trans European Network – Transportation) project, particularly analyzing its impact on the accessibility of municipalities of the Italian provinces of Gorizia and Trieste and of those of the Slovenian statistical regions of GoriŠka and Obalno KraŠka. To this purpose, we have studied the impact of the new road and rail projects on the considered area, which will be evaluated using a particular indicator. After the construction of the main road and rail axes in a GIS environment, we have calculated the values of the accessibility indicator for each municipality and, using a GIS software, we have obtained a snapshot of the present and future situation of the accessibility in the considered area. The results show that considered Corridor 5 projects will not bring a significant change on local accessibility and that it’s more useful to consider other transport policies to increase it

    Nodule-associated microbiome diversity in wild populations of Sulla coronaria reveals clues on the relative importance of culturable rhizobial symbionts and co-infecting endophytes

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    Abstract The culturable bacteria from root nodules of Sulla coronaria growing in spontaneous conditions in Sardinia were characterized. This plant's peculiarity is to represent a legume still found in both wild and cropped statuses. We tested whether culturable bacteria would differ from those commonly isolated from its field-cropped varieties, to date exclusively represented by Rhizobium sullae. 63 isolates from 60 surface-sterilized nodules were analyzed by ARDRA and 16S rDNA sequencing. The official nitrogen-fixing symbiont Rhizobium sullae was found only in 25 nodules out of 60. The remaining nodules did not yield culturable rhizobia but a number of different endophytic genera including Pseudomonas sp. (17 nodules), Microbacterium sp. (15 nodules), Pantoea agglomerans (5 nodules). The situation appears therefore a hybrid between what is commonly observed in other Mediterranean legumes occurring only in wild status (featuring non-culturable rhizobia and arrays of culturable endophytes within nodules), as opposed to cropped legumes (endowed with fully culturable rhizobia and minimal endophytic occurrence). These findings, within a species bridging the ecology between native and cropped conditions, suggest insights on the relative importance of endophytic co-occupancy vs. true N-fixing symbiont culturability within nodules. The latter trait thus appears to accompany the domestication path of plants with a main trade-off of renouncing to interactions with a diversity of endophytic co-invaders; the relationships with those being critical in the non-cropped status. In fact, endophytes are known to promote plant growth in harsh conditions, which can be particularly stressful in the Mediterranean due to drought, highly calcareous soils, and pathogens outbreaks

    Evoluzione del porto commerciale di Trieste e dei suoi rapporti con il territorio di riferimento

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    2007/2008Nel corso degli ultimi decenni il processo di globalizzazione dell’economia mondiale ha portato ad una crescita del commercio internazionale. Le ragioni di questo sviluppo sono molteplici: il decentramento delle attività produttive, le mutate caratteristiche nella divisione internazionale del lavoro, la specializzazione produttiva, le rivoluzioni tecnologiche intercorse, il conseguimento dell’obiettivo di catching-up da parte di alcuni Paesi in via di sviluppo ed il conseguente aumento dei redditi e della domanda. Tutti questi fenomeni hanno aumentato considerevolmente le relazioni commerciali a livello globale e, in questo contesto, il servizio di trasporto ha avuto un ruolo fondamentale nel trasferire beni e persone in maniera sempre più rapida. Considerate le caratteristiche fisiche della Terra, caratterizzata da una prevalenza delle acque sulle terre emerse, la modalità più indicata per trasferire la merce dai luoghi di produzione a quelli di consumo a livello globale risulta essere prevalentemente quella marittima. Il trasporto marittimo ha attraversato dalla seconda metà del XX secolo un periodo di radicali cambiamenti strutturali, in cui la containerizzazione, l’intermodalità e l’introduzione di nuove tecnologie informative hanno congiuntamente giocato un ruolo fondamentale. Dalla sua introduzione nel 1956 fino ad oggi, il traffico containerizzato ha assunto un andamento continuamente crescente, favorito anche da un sistema produttivo decentrato, che ha richiesto il trasferimento di semilavorati e prodotti finiti tra le diverse aree geoeconomiche. In questo contesto, la crescita del traffico containerizzato ha avuto, rispetto agli altri comparti del traffico marittimo commerciale, un impatto certamente maggiore nell’organizzazione degli spazi geografici e della gestione d’impresa, con una serie di effetti che verranno diffusamente trattati all’interno della ricerca. Alla luce di quanto detto, lo scopo della tesi è quello di accertare se e come le dinamiche dei trasporti marittimi riscontrate a livello globale hanno avuto effetti sulla città portuale di Trieste, sulla natura dei suoi traffici e sui suoi rapporti con il territorio servito. Ulteriore scopo della tesi è quello di cercare di fornire, attraverso un’indagine condotta presso operatori del settore, un ordine di grandezza del contributo della funzione portuale nella formazione dell’occupazione e del valore riferito al territorio provinciale.XXI Cicl

    Medicago truncatula Functional Genomics - An Invaluable Resource for Studies on Agriculture Sustainability

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    © 2012 Panara et al., licensee InTech. This is an open access chapter distributed under the terms of th

    Seforta, an integrated tool for detecting the signature of selection in coding sequences

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    Background: The majority of amino acid residues are encoded by more than one codon, and a bias in the usage of such synonymous codons has been repeatedly demonstrated. One assumption is that this phenomenon has evolved to improve the efficiency of translation by reducing the time required for the recruitment of isoacceptors. The most abundant tRNA species are preferred at sites on the protein which are key for its functionality, a behavior which has been termed “translational accuracy”. Although observed in many species, as yet no public domain software has been made available for its quantification. Findings: We present here Seforta (Selection for Translational Accuracy), a program designed to quantify translational accuracy. It searches for synonymous codon usage bias in both conserved and non-conserved regions of coding sequences and computes a cumulative odds ratio and a Z-score. The specification of a set of preferred codons is desirable, but the program can also generate these. Finally, a randomization protocol calculates the probability that preferred codon combinations could have arisen by chance. Conclusions: Seforta is the first public domain program able to quantify translational accuracy. It comes with a simple graphical user interface and can be readily installed and adjusted to the user's requirements

    Mutational biases and selective forces shaping the structure of <i>Arabidopsis</i> genes

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    Recently features of gene expression profiles have been associated with structural parameters of gene sequences in organisms representing a diverse set of taxa. The emerging picture indicates that natural selection, mediated by gene expression profiles, has a significant role in determining genic structures. However the current situation is less clear in plants as the available data indicates that the effect of natural selection mediated by gene expression is very weak. Moreover, the direction of the patterns in plants appears to contradict those observed in animal genomes. In the present work we analized expression data for &gt;18000 Arabidopsis genes retrieved from public datasets obtained with different technologies (MPSS and high density chip arrays) and compared them with gene parameters. Our results show that the impact of natural selection mediated by expression on genes sequences is significant and distinguishable from the effects of regional mutational biases. In addition, we provide evidence that the level and the breadth of gene expression are related in opposite ways to many structural parameters of gene sequences. Higher levels of expression abundance are associated with smaller transcripts, consistent with the need to reduce costs of both transcription and translation. Expression breadth, however, shows a contrasting pattern, i.e. longer genes have higher breadth of expression, possibly to ensure those structural features associated with gene plasticity. Based on these results, we propose that the specific balance between these two selective forces play a significant role in shaping the structure of Arabidopsis genes

    Karyological analysis and DNA barcoding of pompia citron: A first step toward the identification of its relatives

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    open7Pompia is a citrus fruit endemic of Sardinia, Italy, with an essential oil profile showing outstanding anti-inflammatory and anti-microbic properties. Despite its remarkable pharmaceutical potential, little taxonomic and genetic information is available for this species. We applied flow cytometry and classical cytogenetic techniques to assess the DNA content and to reconstruct the karyotype of several Pompia accessions. Molecular data from plastid DNA barcoding and nuclear DNA sequencing were used to study the genetic distance between Pompia and other citrus species. Flow cytometric estimates of DNA content and somatic chromosome counts suggest that Pompia is a regular diploid Citrus species. DNA polymorphisms of nuclear and chloroplast markers allowed us to investigate the genetic relationships between Pompia accessions and other Citrus species. Based on DNA polymorphism data we propose that Pompia is a very recent interspecific hybrid generated by a cross between C. aurantium (as seed bearer) and C. medica (as pollen donor). Our findings pave the way for further and more specific investigations of local Pompia germplasm resources that may help the preservation and valorisation of this valuable citrus fruit tree.openViglietti G.; Galla G.; Porceddu A.; Barcaccia G.; Curk F.; Luro F.; Scarpa G.M.Viglietti, G.; Galla, G.; Porceddu, A.; Barcaccia, G.; Curk, F.; Luro, F.; Scarpa, G. M

    Cloning and expression analysis of a Petunia hybrida flower specific mitotic-like cyclin

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    AbstractA cyclin cDNA clone (Pethy;CycB1;1) was isolated from a Petunia hybrida ovary specific cDNA library. Sequence comparison revealed that Pethy;CYCB1;1 protein is highly homologous to mitotic B1 cyclins. Northern analysis and in situ hybridisation experiments showed that its expression is developmentally regulated and restricted to flower organs. We have attempted to define some of the cell division patterns which contribute to shaping each floral organ by analysing Pethy;CycB1;1 expression on Petunia flower sections. While in sepals, epidermis and parenchyma cell division patterns were comparable, there were two distinct cell division patterns in petals. In the epidermis, Pethy;CYCB1;1 expression was found both at the petal tip and along epidermis, whereas in the parenchyma only at the petal tips. In reproductive organs cell divisions were detected only in sporophytic tissues. No signals were detected inside meiotic cells
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