19 research outputs found
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer. Relazione Clinico-Scientifica 2007-2008-2009
The clinical-scientific report 2007-2009 of the Meyer Hospital is the annotated description of the activities stemming from the two elements that make up the 'mission' of the structure: health care and research. It has been structured in such a way that the integration between these two functions emerges as an essential element for the pursuit of hospital excellence. For those working in the hospital the work undoubtedly represents a useful stimulus for meditation and self-assessment regarding the activities performed; at the same time it also offers an ulterior tool for making the Meyer better known beyond the hospital itself
RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SULLO STATO DELLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA ANNO 2000
not availableLa Relazione sullo stato delle tossicodipendenze nel 2000 si articola in tre parti: La prima parte ? centrata sulle politiche di contrasto del fenomeno che l\u27Unione europea, il Parlamento ed il Governo italiano hanno messo in atto nel corso dell\u27anno. Sono riportati, inoltre, gli interventi svolti, nei rispettivi ambiti istituzionali, dai Ministeri dell\u27interno, della sanit?, della giustizia, della difesa, della pubblica istruzione e del lavoro. Particolarmente ampio e dettagliato ? il capitolo che riguarda gli interventi delle Regioni e delle province autonome, redatto autonomamente dal coordinamento interregionale per le tossicodipendenze. Nel quinto capitolo ? evidenziato, per l\u27ultimo quinquennio, lo stato di utilizzazione delle risorse finanziarie erogate dal Fondo nazionale d\u27intervento per la lotta alla droga per la realizzazione di progetti di prevenzione, recupero e reinserimento sociale e lavorativo dei tossicodipendenti. Nella seconda parte della Relazione sono riportati in aggiunta ai dati riportati dai Ministeri interessanti ed inediti dati statistici sul consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope per aree territoriali regionali, nonch? le tendenze temporali degli indicatori del fenomeno esaminati ad un livello di dettaglio territoriale provinciale. Nella terza parte sono approfonditi argomenti di particolare interesse, legati al problema della diffusione dell\u27uso e abuso di sostanze illegali in Italia. Negli allegati, infine, trovano spazio documenti di pratica utilit?, come le tavole statistiche, la bibliografia di riferimento aggiornata e ragionata e gli indirizzi dei siti Web, nazionali ed internazionali, di maggiore interesse nel settore delle droghe illegali e delle tossicodipendenze
La trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio Sanitario Italiano. Un’analisi di progetti ed esperienze di “Case della Salute” in Emilia Romagna
In order to meet the challenges that the major changes - demographic, epidemiological and social - of the last decades have presented to the welfare systems of mature capitalist countries it’s recognized the need to reorganize public health services focusing on the development of Primary Care. In this context, the proposal of the Italian welfare model called “Casa della Salute”, which is the object of study of our empirical investigation, was born. The survey, conducted in the “Azienda sanitaria” of Parma, consists of two case studies (Colorno-Torrile and San Secondo Parmense), observed with a qualitative and quantitative methodological approach. The qualitative part of the study aimed to shed light on the objectives characterizing the model of Casa della Salute as the continuity of care, the unity of care pathways, the professional partnership and social health, and the connection between the community and the hospital. The quantitative part, instead, focused on the perception of the quality delivered by the new health care facilities from the user's perspective. The study has several items of interest and can be deepened for future research in this area
La Partecipazione in SanitĂ . I modelli europei e le SocietĂ della Salute toscane
Il concetto di partecipazione, entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo occidentale alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, è stato protagonista nel corso degli ultimi quarant’anni di mutevoli vicende e alterne fortune. Negli anni più recenti abbiamo assistito al diffondersi di processi di partecipazione e al proliferare di sempre nuovi meccanismi di coinvolgimento della popolazione. La letteratura in materia ha, però, sottolineato da tempo come questo successo e la crescente diffusione dell’approccio partecipativo sia stato e continui ad essere del tutto indipendente dalla presenza di adeguate informazioni relative all’efficacia delle strategie e degli strumenti attivati (Rosener 1978; Mitton et al. 2009).
Nel nostro percorso di ricerca abbiamo tentato di affrontare la questione e di offrire un primo, per quanto interlocutorio, strumento di analisi. A partire da un'analisi teorica della polisemia intrinseca ai concetti di riferimento (governance e partecipazione) che ha supportato il processo di definizione dell'orizzonte teorico di riferimento, abbiamo costruito un modello analitico-valutativo orientato a verificare la capacitĂ dei processi partecipativi adottati in ambito sanitario, di operare una re-distribuzione del potere decisionale coerente con l'approccio collaborativo (Community Health Governance).
Il modello elaborato è stato utilizzato per verificare le strategie di partecipazione adottate dai paesi europei - che sono state così tipizzate - e per studiare in profondità i funzionamenti degli organismi di partecipazione previsti dalla Regione Toscana all'interno delle Società della Salute (l.r.40/2005, come modif. l.r.60/2008)
Manager’s and citizen’s perspective of positive and negative risks for small probabilities
So far „risk‟ has been mostly defined as the expected value of a loss, mathematically PL, being P the probability of an adverse event and L the loss incurred as a consequence of the event. The so called risk matrix is based on this definition. Also for favorable events one usually refers to the expected gain PG, being G the gain incurred as a consequence of the positive event. These “measures” are generally violated in practice. The case of insurances (on the side of losses, negative risk) and the case of lotteries (on the side of gains, positive risk) are the most obvious. In these cases a single person is available to pay a higher price than that stated by the mathematical expected value, according to (more or less theoretically justified) measures. The higher the risk, the higher the unfair accepted price. The definition of risk as expected value is justified in a long term “manager‟s” perspective, in which it is conceivable to distribute the effects of an adverse event on a large number of subjects or a large number of recurrences. In other words, this definition is mostly justified on frequentist terms. Moreover, according to this definition, in two extreme situations (high-probability/low-consequence and low-probability/high-consequence), the estimated risk is low. This logic is against the principles of sustainability and continuous improvement, which should impose instead both a continuous search for lower probabilities of adverse events (higher and higher reliability) and a continuous search for lower impact of adverse events (in accordance with the fail-safe principle). In this work a different definition of risk is proposed, which stems from the idea of safeguard: (1Risk)=(1P)(1L). According to this definition, the risk levels can be considered low only when both the probability of the adverse event and the loss are small. Such perspective, in which the calculation of safeguard is privileged to the calculation of risk, would possibly avoid exposing the Society to catastrophic consequences, sometimes due to wrong or oversimplified use of probabilistic models. Therefore, it can be seen as the citizen‟s perspective to the definition of risk