42 research outputs found

    Growth variability in Atlantic horse mackerel Trachurus trachurus (Linneus, 1758) across the central Mediterranean Sea: contrasting latitudinal gradient and different ecosystems

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    Data on Atlantic horse mackerel Trachurus trachurus (Linneus, 1758) were collected along 8-year acoustic surveys (2011-2018). Age and growth variability of horse mackerel from the Central Mediterranean Sea were investigated within different, contrasting habitats, from the south of Sicily to the north Tyrrhenian (Ligurian Sea). Data from satellite provided the habitat features along the study period over the whole surveyed area. For comparison purposes, according to the ecosystems difference the study area has been split into four subareas: Strait of Sicily (SoS), North of Sicily (NS), south Tyrrhenian Sea (ST) and north Tyrrhenian Sea (NT). In terms of the FAO Geographical Sub-Area definition the SoS corresponding to GSA15 and 16, NS to GSA 10 south, ST to GSA10 north and NT to GSA 9. Results showed a growth homogeneity in the study area, suggesting a unique stock inhabiting these waters. The only exception was recorded for juveniles (Age 0 class) in the SoS, where a lower size at age was detected compared to other areas. A multiple linear modelling analyses suggested that variability in length at age 0 was mainly linked to the oceanographic differences between an upwelling driven system (Strait of Sicily) and the other ecosystems, where enrichment processes are mainly due to river runoff (relevant in ST and NT). Namely, Absolute Dynamic Topography (ADT) and body condition factor (Kn) were significantly related to differences in length at age 0. Results revealed that currents (and gyres) are among the principal abiotic factors controlling Atlantic horse mackerel growth in its first year of life, suggesting that circulation and food-related processes (i.e., zooplankton concentration) are of major importance for this species. Finally preliminary observations suggest the Strait of Sicily may be the main spawning area among those analyzed

    Condition of pteropod shells near a volcanic CO2 vent region

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    Natural gradients of pH in the ocean are useful analogues for studying the projected impacts of Ocean Acidification (OA) on marine ecosystems. Here we document the in situ impact of submarine CO2 volcanic emissions (CO2 vents) on live shelled-pteropods (planktonic gastropods) species Creseis conica in the Gulf of Naples (Tyrrhenian Sea, Mediterranean). Since the currents inside the Gulf will likely drive those pelagic calcifying organisms into and out of the CO2 vent zones, we assume that pteropods will be occasionally exposed to the vents during their life cycle. Shell degradation and biomass were investigated in the stations located within and nearby the CO2 vent emission in relation to the variability of sea water carbonate chemistry. A relative decrease in shell biomass (22%), increase in incidence of shell fractures (38%) and extent of dissolution were observed in Creseis conica collected in the Gulf of Naples compared to those from the Northern Tyrrhenian Sea (control stations). These results suggest that discontinuous but recurrent exposure to highly variable carbonate chemistry could consistently affect the characteristic of the pteropod shells

    Relazione tecnica sulle attività della campagna oceanografica “Ancheva 2015”

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    Nelle acque Italiane dello Stretto di Sicilia sin dal 1998 vengono effettuate ogni anno campagne di valutazione dell’abbondanza e distribuzione della biomassa pelagica con l’impiego di strumentazione elettroacustica. Dal 2009 lo svolgimento dei survey acustici è parte integrante del Progetto MEDIAS (MEDiterranean International Acoustic Survey), inserito dagli Stati Membri partecipanti al Progetto all'interno del Programma Nazionale 2014-2016. Il Progetto prevede lo svolgimento di survey acustici annuali con lo scopo di valutare la biomassa e la distribuzione spaziale dei piccoli pelagici in aree del Mediterraneo, appartenenti all’Unione Europea. Le specie target sono le principali specie commerciali di piccoli pelagici in Mediterraneo, ovvero l’acciuga (Engraulis encrasicolus) e la sardina (Sardina pilchardus). Si tratta di specie a ciclo di vita breve caratterizzate da ampie oscillazioni interannuali nella biomassa. Negli anni in cui i livelli di biomassa sono particolarmente bassi l’effetto di un elevato sforzo di pesca porterebbe ad un collasso di tali risorse anche da un anno all’altro. Il collasso di tali specie è stato ben documentato in letteratura mostrando che i tempi di recupero sono molto lunghi e hanno effetti socio-economici catastrofici anche sulle comunità marinare che vivono grazie agli introiti derivanti dalla pesca e commercializzazione di prodotti in scatola. La presente relazione mostra le attività svolte a seguito del survey condotto a bordo della N/O Dallaporta nello Stretto di Sicilia (GSA 16) nell’estate del 2015. Oltre all’acquisizione dei dati acustici, sono state eseguite stazioni di pesca sui piccoli pelagici con rete da traino pelagica sperimentale (volante monobarca), accessoriata con sensori per il controllo dell’apertura e della posizione della rete nella colonna d’acqua. Nell’area di studio sono stati inoltre acquisiti i profili delle principali variabili oceanografiche con sonda multiparametrica CTD. Il rapporto descrive le diverse procedure adottate per l’analisi dei dati acquisiti ed il trattamento dei campioni biologici raccolti. Per le due specie target viene quindi fornita la distribuzione spaziale e la stima della biomassa, complessiva ma anche suddivisa per classi di taglia e classi di età

    Relazione tecnica sulle attività della campagna oceanografica “Evatir 2011”

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    La campagna oceanografica “Evatir 2011”, condotta a bordo della N/O “G. Dallaporta”, è stata la seconda campagna di valutazione acustica della biomassa pelagica nelle acque del Tirreno condotta grazie alla collaborazione tra i ricercatori dell’IAMC-CNR e del VNIRO di Mosca. Le ricerche condotte in tale periodo sono state finalizzate principalmente alla valutazione della biomassa e della distribuzione spaziale delle popolazioni di piccoli pelagici. Le specie target sono le principali specie commerciali di piccoli pelagici in Mediterraneo, ovvero l’acciuga (Engraulis encrasicolus) e la sardina (Sardina pilchardus). Si tratta di specie a ciclo di vita breve caratterizzate da ampie oscillazioni interannuali nella biomassa. Negli anni in cui i livelli di biomassa sono particolarmente bassi l’effetto di un elevato sforzo di pesca porterebbe ad un collasso di tali risorse anche da un anno all’altro. Il collasso di tali specie è stato ben documentato in letteratura mostrando che i tempi di recupero sono molto lunghi e hanno effetti socio-economici catastrofici anche sulle comunità marinare che vivono grazie agli introiti derivanti dalla pesca e commercializzazione di prodotti in scatola. Sono stati nel contempo acquisiti dati CTD al fine di studiare possibili influenze delle variabili ambientali sulla distribuzione spaziale delle specie oggetto di studio

    European anchovy (Engraulis encrasicolus) age structure and growth rate in two contrasted areas of the Mediterranean Sea: the paradox of faster growth in oligotrophic seas

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    Fishery production is highly dependent on fish growth and environmental factors; primary production and temperature are the two most important variables affecting almost all biological rates, especially individual growth or population production rate. The growth of European anchovy, Engraulis encrasicolus, was compared between two populations inhabiting different ecosystems: the Tyrrhenian Sea, characterized by riverine inputs and the Strait of Sicily, an oligotrophic area. The effects of habitat conditions on growth was also evaluated using literature data on other of European anchovy populations. Water temperature was confirmed to be a determinant factor for anchovy growth at the species level positively affecting the length at age-1. On the contrary, a negative relationship was found between chlorophyll-a and the length at age-1. These findings suggested that size at age-1 is strongly dependent on habitat conditions. The age structure differed significantly between the two populations, with the Tyrrhenian stock dominated by age-1 fish

    Relazione tecnica sulle attività scientifiche svolte durante la campagna oceanografica “ANCHEVA 2019”

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    Nel suddetto report di campagna vengono presentate le attività di campionamento condotte dal Gruppo di Acustica applicata alla Valutazione delle Risorse del CNR-IAS (UOS di Capo Granitola), che ha avuto come principale obiettivo la valutazione della distribuzione ed abbondanza di piccoli pelagici (prevalentemente sardine e acciughe) nell’area dello Stretto di Sicilia, Mar Ionio e Piattaforma Maltese (GSA 15- 19 e 16) con l’impiego di strumentazione elettroacustica. In dettaglio vengono mostrate la metodologia di campionamento acustico, biologico e zooplanctonico con la rispettiva strumentazione e le mappe con i campionamenti effettuati. Le attività svolte sono parte integrante del progetto Medias (MEDiterranean International Acoustic Surveys) e di Calypso South “Extending Data and Services for Safer Navigation & Marine Protection”(Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Malta)

    Relazione tecnica sulle attività della Campagna Oceanografica “Ancheva 2014”

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    La campagna oceanografica Ancheva 2014, condotta dal Gruppo di Acustica applicata alla Valutazione delle Risorse dell’IAMC-CNR (UOS di Capo Granitola) ha avuto come principale obiettivo la valutazione della distribuzione ed abbondanza di piccoli pelagici (prevalentemente sardine e acciughe) nell’area dello Stretto di Sicilia con l’impiego di strumentazione elettroacustica. L’attività di ricerca, svolta nel periodo 3 Luglio - 18 Luglio 2014 a bordo della N/O “G. Dallaporta”, è parte integrante del progetto MEDIterranean Acoustic Surveys (MEDIAS), finanziato all’interno dell’European Data Collection Framework (DCF). In particolare, la campagna ha permesso di effettuare un echosurvey nello Stretto di Sicilia (GSA 16, FAO sub area 37.2.2) con lo scopo principale di stimare abbondanza e distribuzione spaziale della biomassa ittica di piccoli pelagici sulla piattaforma meridionale della Sicilia, da Marsala a oltre Capo Passero. Sempre nell’ambito del programma MEDIAS, ed in collaborazione con il Fisheries Control Directorate (FCD – Ministry for Resources and Rural Affairs, MRRA) è stato effettuata una prima parte del survey acustico nelle acque Maltesi. Anche in tale area il principale obiettivo dell’investigazione è stato quello di stimare abbondanza e distribuzione di specie ittiche di piccoli pelagici con metodi acustici. A livello economico il gruppo costituito da acciughe, vongole, naselli, sardine e gamberi bianchi, rappresenta il 50% della produzione nazionale (rapporto IREPA 2011, osservatorio economico sulle strutture produttive della pesca marittima in Italia)

    Piattaforma per l’inserimento dei parametri di campionamento del Bongo e della Calvet sul Sistema Informativo di Capo Granitola

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    L’Istituto IAMC di Capo Granitola da più di quindici anni effettua delle campagne scientifiche a bordo di navi oceanografiche (Urania, G. Dallaporta e Minerva Uno). Nel corso dei campionamenti ittioplanctonici e zooplanctonici è previsto l’utilizzo di strumenti campionatori come retini Bongo 40, Bongo 60, Bongo 90 e Calvet. Ciò che differenzia i tre diversi strumenti “Bongo” è il diametro dei cilindri. L’obiettivo del campionamento è acquisire informazioni utili per la valutazione della distribuzione e abbondanza dei primi stadi di sviluppo delle popolazioni di piccoli pelagici e del plancton, nonché la valutazione mediante il Daily Egg Production Methods (DEPM) della biomassa dei riproduttori delle popolazioni pelagiche. Successivamente, sarà possibile correlare le stesse con dati oceanografici per la determinazione di possibili influenze derivate dalla struttura chimico- fisiche a mesoscala

    Relazione tecnica sulle attività della campagna oceanografica “Evatir 2015”

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    La campagna oceanografica “EVATIR 2015”, condotta a bordo della N/O “G. Dallaporta”, è la quinta campagna di valutazione acustica della biomassa pelagica nelle acque del Tirreno condotta dall’IAMC-CNR. La campagna è parte integrante del Progetto "Estensione della Campagna acustica Medias (Mediterranean International Acoustic Survey) nelle sub aree geografiche (GSA) 9 (Mar Ligure e Mar Tirreno settentrionale) e 10 (Mar Tirreno centrale e meridionale)" (CUP n. J52I15002440006), finanziato dal Mipaaf nell'ambito del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP). Infatti, il FEAMP prevede un sostegno per le attività di raccolta e gestione e utilizzo dei dati, così come previsto all’art. 25, parr. 1 e 2, del Reg. (UE) 1380/2013 e ulteriormente specificato nel Reg. (CE) 199/2008. Le ricerche condotte in tale periodo sono state finalizzate principalmente alla valutazione della biomassa e della distribuzione spaziale delle popolazioni di piccoli pelagici ed allo studio delle relative condizioni ambientali. Le specie target del progetto sono l’acciuga europea (Engraulis encrasicolus) e la sardina (Sardina pilchardus), specie chiave sia a livello commerciale che ecologico. Le specie ittiche di piccoli pelagici, come sardine e acciughe, rappresentano uno dei prodotti sbarcati più importanti dalle marinerie del Mediterraneo e siciliane. Purtroppo, la gestione di queste risorse è abbastanza complicata poiché si tratta di specie a breve ciclo di vita, caratterizzate da ampie oscillazioni interannuali nella abbondanza dello stock dovuta principalmente al fallimento del reclutamento annuale. La variabilità nel reclutamento e le conseguenti oscillazioni di biomassa sono principalmente legate alla variabilità di habitat e in misura minore allo sforzo di pesca. L’obiettivo principale dei piani di monitoraggio di queste risorse si basa sulla possibilità di valutare di anno in anno le fluttuazioni di abbondanza dello stock e il conseguente livello di reclutamento, al fine di una della gestione sostenibile della pesca delle risorse stesse

    Monitoraggio integrato di un'area marino-costiera: la foce del fiume Volturno (Mar Tirreno centrale)

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    Vengono presentati i risultati dell’attività di monitoraggio svolta nel corso del progetto PONa3_00363 I-AMICA (Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale; www.i-amica.it/i-amica/), nell’ambito delle attività relative all’Obiettivo Realizzativo 4.4 (Processi di interfaccia biosfera-idrosfera e funzionalità degli ecosistemi costieri). L’attività, che ha avuto come scopo l’acquisizione di conoscenze avanzate sulle dinamiche e/o variazioni nel tempo degli ecosistemi marino-costieri in relazione ai processi fisici, chimici e biologici che caratterizzano il loro habitat, si è sviluppata attraverso la sperimentazione di nuove metodologie di monitoraggio in relazione alle specifiche caratteristiche dell’area marino-costiera prospiciente la foce del fiume Volturno (Golfo di Gaeta). In particolare, oltre che sulle tecniche di monitoraggio classiche, lo studio si è principalmente focalizzato sulla acquisizione ed interpretazione di dati ambientali sia in colonna d’acqua che nei sedimenti a fondo mare e sulla identificazione di specie e/o associazioni di specie significative (bio-indicatori) da un punto di vista ambientale ed indicative dello stato di salute del sistema costiero. Poiché il sistema costiero rappresenta una struttura naturale complessa e delicata, la cui evoluzione è il risultato di delicati equilibri fisici, chimici e biologici, fortemente condizionabili dagli interventi antropici, l’attività di monitoraggio è stata integrata da studi sulla variazione della linea di costa, da studi sismostratigrafici della piana deltizia, sedimentologici e morfo-batimetrici dei fondali.Published1-714A. Oceanografia e climaJCR Journa
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