21 research outputs found

    Social Media and Gender Violence: Communication Strategies for a “New Education”

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    This study investigates the role of social media in cultural awarenessraising and engagement in the struggle against gender violence. The study was conducted using a quantitative/qualitative analysis approach of around 20 Italian social websites-platforms-pages dealing with the phenomenon of femicide. The analysis considers three main indicators: presence of Web spaces for awarenessraising (e.g. advertising campaigns, contest); the existence of Web channels and participatory tools targeting the achievement of shared objectives and projects (e.g. signatures, online petitions); activation of online educational courses (e.g. information-based pages on the themes and terms of gender-based violence, creation of “pedagogical” and comparative spaces). The study sought to detect the extent to which the opportunities offered by new technologies in terms of social channel use, the viral spread of messages, and even the capacity to create new spaces for shared reflection, actually have an educational/pedagogical purpose rather than a merely awareness-raising or mobilization function

    West Nile Virus lineage 1 in Italy: newly introduced or a re-occurrence of a previously circulating strain?

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    In Italy, West Nile virus (WNV) appeared for the first time in the Tuscany region in 1998. After 10 years of absence, it re-appeared in the areas surrounding the Po River delta, affecting eight provinces in three regions. Thereafter, WNV epidemics caused by genetically divergent isolates have been documented every year in the country. Since 2018, only WNV Lineage 2 has been reported in the Italian territory. In October 2020, WNV Lineage 1 (WNV-L1) re-emerged in Italy, in the Campania region. This is the first occurrence of WNV-L1 detection in the Italian territory since 2017. WNV was detected in the internal organs of a goshawk (Accipiter gentilis) and a kestrel (Falco tinnunculus). The RNA extracted in the goshawk tissue samples was sequenced, and a Bayesian phylogenetic analysis was performed by a maximum-likelihood tree. Genome analysis, conducted on the goshawk WNV complete genome sequence, indicates that the strain belongs to the WNV-L1 Western-Mediterranean (WMed) cluster. Moreover, a close phylogenetic similarity is observed between the goshawk strain, the 2008–2011 group of Italian sequences, and European strains belonging to the Wmed cluster. Our results evidence the possibility of both a new re-introduction or unnoticed silent circulation in Italy, and the strong importance of keeping the WNV surveillance system in the Italian territory activ

    West Nile Virus lineage 2 overwintering in Italy

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    In January 2022, West Nile virus (WNV) lineage 2 (L2) was detected in an adult female goshawk rescued near Perugia in the region of Umbria (Italy). The animal showed neurological symptoms and died 15 days after its recovery in a wildlife rescue center. This was the second case of WNV infection recorded in birds in the Umbria region during the cold season, when mosquitoes, the main WNV vectors, are usually not active. According to the National Surveillance Plan, the Umbria region is included amongst the WNV low-risk areas. The necropsy evidenced generalized pallor of the mucous membranes, mild splenomegaly, and cerebral edema. WNV L2 was detected in the brain, heart, kidney, and spleen homogenate using specific RT-PCR. Subsequently, the extracted viral RNA was sequenced. A Bayesian phylogenetic analysis performed through a maximum-likelihood tree showed that the genome sequence clustered with the Italian strains within the European WNV strains among the central-southern European WNV L2 clade. These results, on the one hand, confirmed that the WNV L2 strains circulating in Italy are genetically stable and, on the other hand, evidenced a continuous WNV circulation in Italy throughout the year. In this report case, a bird-to-bird WNV transmission was suggested to support the virus overwintering. The potential transmission through the oral route in a predatory bird may explain the relatively rapid spread of WNV, as well as other flaviviruses characterized by similar transmission patterns. However, rodent-to-bird transmission or mosquito-to-bird transmission cannot be excluded, and further research is needed to better understand WNV transmission routes during the winter season in Ital

    Spatial and temporal dynamics of West Nile virus between Africa and Europe

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    It is unclear whether West Nile virus (WNV) circulates between Africa and Europe, despite numerous studies supporting an African origin and high transmission in Europe. We integrated genomic data with geographic observations and phylogenetic and phylogeographic inferences to uncover the spatial and temporal viral dynamics of WNV between these two continents. We focused our analysis towards WNV lineages 1 (L1) and 2 (L2), the most spatially widespread and pathogenic WNV lineages. Our study shows a Northern-Western African origin of L1, with back-and-forth exchanges between West Africa and Southern-Western Europe; and a Southern African origin of L2, with one main introduction from South Africa to Europe, and no back introductions observed. We also noticed a potential overlap between L1 and L2 Eastern and Western phylogeography and two Afro-Palearctic bird migratory flyways. Future studies linking avian and mosquito species susceptibility, migratory connectivity patterns, and phylogeographic inference are suggested to elucidate the dynamics of emerging viruse

    \uabVoce fuori coro\ubb di Dolores Prato. Trascrizione e commento dei frammenti autografi su Roma capitale d'Italia

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    In occasione delle celebrazioni del centenario di Roma capitale (1871-1971), Dolores Prato voleva dar seguito al suo desiderio, fortissimo, di esprimere un punto di vista in controtendenza rispetto alla imperante storiografia risorgimentale. Scrisse frammenti, appunti, riflessioni preparatori a un pamphlet, Voce fuori coro, che per\uf2 nessun editore si dichiar\uf2 disposto a pubblicare. Quegli scritti, che oggi vedono finalmente la luce, mostrano la non comune capacit\ue0 della scrittrice di sottrarsi alle lusinghe di una memoria forzatamente condivisa sul destino della citt\ue0 eterna, e denunciano le trasformazioni e distruzioni subite dalla citt\ue0 nel suo divenire capitale del nuovo Regno. L\u2019approccio critico di Polci tiene costantemente presente l\u2019intera opera letteraria e giornalistica della scrittrice, ripercorrendo anche le tappe della sua vita e indagandone i rapporti con i maggiori protagonisti culturali dell\u2019epoca, nel tentativo di restituire la giusta attenzione a una delle voci pi\uf9 limpide del Novecento

    La voce limpida di Dolores Prato: mito e antimito di Roma capitale.

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    La tesi si compone di quattro capitoli, più le conclusioni e un’appendice. \ud Nel primo capitolo, Dolores Prato, donna e intellettuale tra Otto e Novecento, si ripercorre la biografia della scrittrice in modo particolareggiato e con un taglio nuovo rispetto alla letteratura disponibile: vi si approfondisce sia la continua ricerca di un universo di valori in cui credere e in cui identificarsi tra cattolicesimo, comunismo e nonviolenza, che ha permeato l’intera vita di Prato; sia la lotta piccola e privata contro il Fascismo di un’insegnante degli anni Trenta, con riferimenti al periodo trascorso da Prato a San Ginesio, e con il supporto di scritti rari e di un “testamento ideologico” inedito. Il capitolo si chiude con un confronto con Sibilla Aleramo, un’altra giornalista e donna vissuta a cavallo fra i due secoli, legata anch’essa, peraltro, alla provincia di Macerata (si ricordi il lungo soggiorno giovanile a Civitanova che costituisce il nucleo centrale di Una donna) ponendo l’accento su alcuni punti comuni. \ud Nel secondo capitolo, dedicato a Giornalista a Roma, si legge un ulteriore confronto con un’altra nota pubblicista e scrittrice italiana, Matilde Serao, questa volta concentrato sull’aspetto della produzione giornalistica: in particolare si profila un parallelismo tra Il ventre di Napoli di Serao e il corpus degli articoli su Roma scritti da Prato, oggetto centrale della ricerca, assimilabili a una sorta di “ventre di Roma”. Il capitolo riporta anche una bibliografia degli articoli di Dolores Prato rinvenuti, tra rari, editi e inediti, e ricostruisce il panorama editoriale e giornalistico in cui si muove Prato, dal 1950 al 1980 circa. \ud Il terzo capitolo, invece, presenta la sfortunata vicenda editoriale del pamphlet su Roma che Dolores Prato aveva pensato, e in parte scritto, per il centenario della presa di Porta Pia, nel 1970: in “Voce fuori coro”: il libro su Roma mai pubblicato, Polci studia, analizza, e in parte riporta, un testo originale, e in qualche misura unico, che descrive le trasformazioni subite da Roma nel suo divenire di capitale d’Italia. \ud L’ultimo e quarto capitolo, infine, Mito e antimito di una capitale, contestualizza storicamente il materiale raccolto nel suo complesso, con una panoramica sul Risorgimento italiano e un focus sullo spostamento della capitale del Regno d’Italia a Roma, con i “guasti” e le “devastazioni” che ne seguirono per la città, indagati prevalentemente sul filo degli articoli giornalistici di Prato e di Voce fuori coro. Proseguendo con un’analisi del periodo fascista, limitata alle influenze urbanistiche e architettoniche del regime sulla città, e descrivendo le celebrazioni ufficiali della sua erezione a capitale fino al 1970, Polci rileva, da parte di Dolores Prato, la costruzione di un antimito che si contrappone, e a volte si confonde, con il mito di Roma proposto da politica e letteratura. Il taglio particolare degli scritti di Prato su Roma, definibile come “papista” in quanto nostalgico della città come capitale universale del cattolicesimo – si tratta, del resto, di una posizione condivisa da illustri predecessori favorevoli alla causa dell’unità italiana, come lo storico tedesco Ferdinand Gregorovius – spiega la difficoltà (della quale l’autrice si duole amaramente nel suo epistolario) che testate progressiste come “Paese Sera” ebbero, a metà del XX secolo, ad accettare gli articoli, e dunque anche l’alta percentuale di inediti in un corpus di rara qualità letteraria. \ud In appendice, Polci ha trascritto il volume degli articoli rari, editi e inediti di Dolores Prato – in tutto 69 quelli raccolti - di cui più della metà sicuramente pubblicati dall’autrice su diversi quotidiani nazionali, quali “Paese Sera”, “Il Globo”, “La via”,“Il Quotidiano”, “Nuova “Repubblica”, con otto scritti inediti sull’amore. \ud \u

    Roma da citt\ue0 universale a capitale nazionale. Per una lettura inedita di Dolores Prato

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    La penetrante sollecitudine con la quale Dolores Prato ha descritto e rivissuto nella sua opera la piccola citt\ue0, Treia, nella quale aveva trascorso l\u2019infanzia costituisse, oltre che un monumento della letteratura italiana, anche un'efficace metafora del moto costante tra capitale e province che ha a lungo caratterizzato le relazioni tra Roma e la sua periferia orientale, costruendo spazi, legami, carriere, poteri e assetto urbano. E dunque: paesaggio, urbanizzazione, cultura. Si tratta di un approccio originale a un tema apparentemente scontato (il rapporto tra centro e periferia), ma anche di un tentativo di collaborazione interdisciplinare cui la storia, che per \uabProposte e ricerche\ubb costituisce il punto di riferimento principale, \ue8 comunque chiamata dal suo rinnovato statuto epistemologico. Si tratta della riproposizione di un tema affascinante di storia urbana e sociale: vale a dire il rapporto tra citt\ue0 grandi e citt\ue0 piccole nel contesto nazionale, e, in questo caso, in un\u2019area infranazionale particolarmente significativa e forse da rivalorizzare sotto la specie della sua elaborata civilt\ue0 urbana, talvolta sottomessa, negli studi, alle esigenze di quella agricola
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