11 research outputs found

    Enea Ăš uno studente italiano. Nuove generazioni e cittadinanza

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    What ‘bridges’ there are between the first generations who immigrated to Italy from many different countries and the second or third generations born and raised in Italy? Along with the difficulties, and sometimes the suffering of the “lives in between” there are also positive aspects: the new generations of immigrants look like all the new generations but are more cosmopolitan and more “naturally” intercultural be-cause they are used to seeking a balance between different worlds. They are girls and boys who are indeed Italians, but still without citizenship. They know more languages than their Italian peers and achieve better results in learning English, as shown by the annual Invalsi surveys. They are projected towards the culture of the country in which they live. “Natural equilibrists”, they can teach us something about what it means to grow up managing similarities and differences. They can tell us about a new idea of citizenship.Che “ponti” ci sono tra le prime generazioni immigrate in Italia da tanti e diversi Paesi e le seconde generazioni, o le terze, nate e cresciute in Italia? Insieme alle dif-ficoltĂ , e a volte alle sofferenze delle “vite in mezzo” ci sono anche aspetti positivi: le nuove generazioni dell'immigrazione assomigliano a tutte le nuove generazioni ma sono piĂč cosmopolite e piĂč “naturalmente” interculturali perchĂ© abituate a cercare un equilibrio tra mondi diversi. Sono ragazze e ragazzi italiani di fatto, ma ancora privi di cittadinanza formale. Conoscono piĂč lingue dei coetanei italiani, ottengono risultati migliori nell'apprendimento della lingua inglese, come dimostrano le rilevazioni annuali Invalsi. Sono proiettate verso la cultura del paese in cui vivono. “Equlibristi naturali”, possono insegnarci qualcosa su cosa significhi crescere gestendo somiglianze e differenze. Possono raccontarci un’idea nuova di cittadinanza

    I “VANTAGGI” DELLA SCUOLA MULTICULTURALE

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    <p>Nella prima parte il testo presenta un quadro aggiornato sugli alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole: quantità, percentuali, provenienze, neo arrivati, nati in Italia, confronto con altri Paesi europei, con alcune annotazioni sulla percezione del fenomeno. Si delinea un “paesaggio” italiano con tre caratteristiche: velocità del cambiamento (soprattutto rispetto ad altri Paesi europei); policentrismo diffuso (la dimensione multiculturale coinvolge non solo le scuole delle grandi città ma anche le piccole città e i paesi); la molteplicità delle cittadinanze (la presenza di molte diversità di provenienze e di lingue e culture nelle scuole e nelle classi). Nella seconda parte si presenta un “decalogo” dei possibili vantaggi della dimensione plurilingue e multiculturale attraverso alcune parole chiave ricavate dall’autore attraverso un viaggio esplorativo nelle scuole d’Italia.</p><p>THE “ADVANTAGES” OF A MULTICULTURAL SCHOOL</p><p>The first part of this paper presents up-to-date information on non-Italian students enrolled in Italian schools: quantity, percentages, countries of origin, those born in Italy, compared to other European countries, with a few notes regarding how this phenomenon is perceived. The Italian “landscape” is characterized by three aspects: speed of change (especially in comparison to other European countries); wide-spread polycentrism (the multicultural dimension involves not only schools in large cities but also small cities and towns); the multitude of nationalities (there are many different nationalities, languages and cultures in schools). The second part presents the possible advantages of the multilingual and multicultural dimension through key words singled-out by the author thanks to explorations in Italian schools.</p

    Alunni con cittadinanza non italiana. Approfondimenti e analisi. Rapporto nazionale A.s. 2011/12

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    Il rapporto presenta una fotografia del fenomeno degli alunni CNI nell'a.s. 2011/12, offrendo dati generali quantitativi e specifiche elaborazioni statistiche di livello avanzato. Oltre ad approfondire la questione della concentrazione degli stranieri in alcune scuole, affronta il tema della condizione dei minori immigrati nati in Italia, l'esperienza scolastica del gruppo dei rom, sinti e caminanti, le caratteristiche dei processi di apprendimento

    Alunni con cittadinanza non italiana. L\u2019eterogeneit\ue0 dei percorsi scolastici. Rapporto nazionale a.s. 2012/13

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    Sempre piu' numerosi, ma anche piu' bravi a scuola. Sono gli studenti con cittadinanza non italiana che hanno frequentato le scuole italiane nell'anno scolastico 2012/2013 secondo la fotografia scattata dal Rapporto ISMU-MIUR. Dalle statistiche ministeriali emerge che gli alunni con cittadinanza non italiana continuano a crescere di numero e anche di percentuale: sono 786.630, l'8,8% sul totale degli iscritti nelle scuole italiane. Nell'anno scolastico precedente erano l'8,4%. Il grande boom di presenze comunque sembra essersi arrestato: l'aumento medio annuo e' stato di 60/70mila unita' dal 2002/2003 al 2007/2008 mentre si e' mostrato piu' ridotto e instabile negli anni successivi. Sono sempre di piu', comunque, gli alunni di seconda generazione: il 47,2% degli studenti stranieri sono nati in Italia. Percentuale che sale all'80% nelle scuole dell'infanzia e al 60% nella primaria. Gli alunni con cittadinanza non italiana sono presenti soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro, concentrati in particolare nelle province di media e piccola dimensione. Quanto alla nazionalita' e' confermato il primato, ormai pluriennale, degli alunni rumeni (sono 148.602), seguiti dagli albanesi (104.710) e dai marocchini (98.106). E, se si guarda al genere, le femmine sono quasi pari alle compagne di origine italiana. Nelle scuole superiori le studentesse di origine immigrata addirittura superano per incidenza quelle italiane. In particolare nel Nord est sono il 50,4% contro il 49,1%. Ma e' soprattutto nei risultati scolastici che gli alunni con cittadinanza non italiana guadagnano terreno. E questo pur rimanendo, secondo il rapporto del Miur, in livelli di "ritardo scolastico ancora significativi". L'integrazione sta diventando una realta', e la scuola ne e' contemporaneamente la cartina di tornasole e il motore. Il ritardo quasi si annulla per gli studenti con diversa cittadinanza che pero' sono nati nel nostro Paese: le loro performance si avvicinano a quelle degli italiani (in particolare nelle prove di lingua straniera), migliori di quelle dei loro compagni nati all'estero

    Migrazioni. ResponsabilitĂ  della filosofia e sfide globali. Atti del XXXIX Congresso Nazionale della SocietĂ  filosofica Italiana

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    La filosofia Ăš chiamata a svolgere un ruolo sempre piĂč attivo nel definire le molteplici sfaccettature di una nuova responsabilitĂ , che si colloca al punto d’intersezione di dilemmi cruciali, che investono l’etica, il diritto, la politica, la tecnica, le neuroscienze, la comunicazione, le nuove realtĂ  virtuali e le scienze dell’educazione, fondamentali per promuovere nelle giovani generazioni il senso dell’appartenenza e la consapevolezza di essere inseriti in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento di diritti e di doveri. Solamente l’educazione alla convivenza, alla comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione, e all’esercizio attivo della cittadinanza potrĂ , infatti, sviluppare una partecipazione autentica e responsabile – come individui e come cittadini – alla vita civile del proprio paese e dello spazio-mond
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