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    Il ruolo dell’educatore professionale socio-pedagogico nelle comunità residenziali per minori. Quali gli orientamenti metodologici?

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    The approval of law 205/2017 has legally recognized the professional educational figuresof the socio-pedagogical professional educator and the pedagogist, as well as theeducational contexts in which they operate. However, the legislation still leaves open thefield of pedagogical research into the specific methodologies of intervention that mustcharacterize the various contexts.In this essay, I intend to highlight some directions to guide educators in educationalpractice in residential communities for minors.L’approvazione della legge 205/2017 ha riconosciuto giuridicamente le figure educativeprofessionali dell’educatore professionale socio-pedagogico, del pedagogista e dei relativicontesti educativi di loro pertinenza. La chiarezza legislativa lascia perĂČ oggi ancoraaperto il campo alla ricerca pedagogica delle specifiche metodologie di intervento chedevono caratterizzare i vari contesti.In questo contributo intendo far emergere alcuni orientamenti in grado di guidare glieducatori nella pratica educativa nelle comunitĂ  per minori

    Bambini adottati a scuola: valutare il disagio educativo per promuovere benessere relazionale e inclusione umana

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    Il presente contributo intende approfondire il tema della valutazione dei fattori di rischio e di vulnerabilitĂ  educativa ma anche delle risorse e delle potenzialitĂ  del bambin* adottato a scuola. Un tema quanto mai attuale considerando il numero sempre piĂč rilevante di adozioni nazionali e internazionali di minori di etĂ  prescolare e scolare nel nostro paese e il ruolo determinante della scuola nel favorire il loro percorso di inclusione non solo formativa ma anche socio-relazionale ed umana. In particolare si intende porre l’accento sulla necessitĂ  di offrire a tutti coloro che operano nel contesto scolastico strumenti pedagogici di riflessione e comprensione delle diverse dimensioni che caratterizzano l’incontro complesso del bambin* adottato con la dimensione scolastica. L’adozione del resto, interpella profondamente l’educativo non solo nel sostegno alla costruzione del familiare, ma anche nella strutturazione di categorie ermeneutiche e paradigmatiche che guidino lo sviluppo del bambin* adottato in termini di autoriflessivitĂ , autodeterminazione e responsabilitĂ  esistenziale ed emotiva.This paper aims to explore an assessment of the risk factors and educational vulnerability but also the resources and potential of the adopted child at school. This is a very topical subject, in view of the increasingly significant number of national and international adoptions of pre-school and school-age minors in our country and the decisive role of schools in promoting their path to inclusion not only educationally but also humanly and in social relations. In particular, we intend to emphasize the need to offer all people working in the school context pedagogical tools to scrutinize and understand the different dimensions that characterize the adopted child’s complex encounter with schooling. After all, adoption deeply involves the educator in the construction of hermeneutical and paradigmatic categories that guide the development of the adopted child in terms of self-reflection, self-determination and existential and emotional responsibility

    Dal tirocinio all’apprendistato inteso come innovativo strumento di placement. Una ricerca nell’Università di Bari

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    La strategia UE 2020 (Consiglio di Lisbona) mira a fare dell’Europa una societĂ  in grado di migliorare i livelli di qualitĂ  ed efficacia della istruzione e della formazione per favorire l’innovazione e la creativitĂ , agevolare la coesione sociale e la mobilitĂ  dei lavoratori, sviluppare la circolazione delle informazioni e dei saperi.La realizzazione di tali obiettivi chiama in causa la Pedagogia perchĂ© comporta l’esigenza di elevare la qualitĂ  dei saperi e delle competenze dei cittadini e dei lavoratori europei riorientando i sistemi formativi nell’ottica del Lifelong Learning, ossia di una formazione continua in grado di sostenere ciascun soggetto nel suo percorso di adattamento ai cambiamenti continui facilitandone i processi di inclusione e sviluppo.Di qui l’impegno dell’UniversitĂ  a dover riconsiderare sia il proprio ruolo di guida e orientamento dello studente sia i propri rapporti con il mondo del lavoro. Questo lavoro presenta i risultati dei primi due anni di una ricerca triennale realizzata dalla facoltĂ  di Scienze della Formazione dell’UniversitĂ  degli Studi di Bari (2010-11, 2011-12) per rendere l’offerta formativa universitaria piĂčaderente a questi nuovi orientamenti. Il progetto TISIL (Tirocinio Innovativo Per Lo Sviluppo e L’inserimento Nel Mondo Del Lavoro) mira a creare una sinergia tra tirocinante e organizzazione ospitante sperimentando un placement innovativo tra Tirocinio formativo e Apprendistato di alta formazion

    La pedagogia nel diritto minorile. Promuovere il cambiamento a partire dalla famiglia

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    This grant is intended to emphasize the profound educational value of the process both child and adult, both civil and criminal, oriented to promote the existential change the subject and, with it, the assumption of awareness and educational responsibility of the family system that surrounds him and that needs , together with him, to modify its internal equilibrium

    I rischi dello sviluppo adolescenziale onlife. Riflessioni e prospettive di biopedagogia

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    This paper intends to analyze from a pedagogical point of view the relationship between Digital Natives and technologies in order to investigate how the new digital devices enter into relationship with the socialization processes and the evolutionary dynamics of the adolescent, and how they influence their paths. of identity, cognitive, emotional and relational development. A field of study that appears to be of considerable complexity because it requires pedagogy to necessarily interface with the neurophysiological and neuroscientific studies that explain the psychological, developmental and educational changes that already characterize adolescents

    Qualità dell’insegnamento e valutazione della didattica Un modello universitario di job placement innovativo

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    I profondi cambiamenti nel modo di produrre e la globalizzazione hanno accentuato in tutti i paesi la “flessibilità” del lavoro contutti i rischi, le insicurezze e le nuove opportunità che esso presenta. Tutto questo costituisce oggi una sfida non solo per igiovani ma anche per il mondo della formazione, in particolare per l’Università. Per tale motivo abbiamo avviato nell’Università degli Studi di Bari relativamente ai Corsi di Studio legati alla Facoltà di Scienze della Formazione una ricerca dal titolo Qualità dell’insegnamento e valutazione della didattica. Un modello universitario di job placament, con l’obiettivo di analizzare e dunque ricercare interventi pedagogico didattici capaci di sostenerepercorsi formativi innovativi ed efficaci nell’accompagnamento degli studenti nella transizione università-lavoro. La ricerca di durata triennale in questo primo anno, in partenariato con Isfol, ceris-Cnr, Adapt, ha utilizzato il tirocinio universitario come opportunità di incontro tra domanda e offerta di lavoro per verificarne l’efficacia formativa connessa alle competenze e agli apprendimenti

    Colorectal Cancer Stage at Diagnosis Before vs During the COVID-19 Pandemic in Italy

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    IMPORTANCE Delays in screening programs and the reluctance of patients to seek medical attention because of the outbreak of SARS-CoV-2 could be associated with the risk of more advanced colorectal cancers at diagnosis. OBJECTIVE To evaluate whether the SARS-CoV-2 pandemic was associated with more advanced oncologic stage and change in clinical presentation for patients with colorectal cancer. DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS This retrospective, multicenter cohort study included all 17 938 adult patients who underwent surgery for colorectal cancer from March 1, 2020, to December 31, 2021 (pandemic period), and from January 1, 2018, to February 29, 2020 (prepandemic period), in 81 participating centers in Italy, including tertiary centers and community hospitals. Follow-up was 30 days from surgery. EXPOSURES Any type of surgical procedure for colorectal cancer, including explorative surgery, palliative procedures, and atypical or segmental resections. MAIN OUTCOMES AND MEASURES The primary outcome was advanced stage of colorectal cancer at diagnosis. Secondary outcomes were distant metastasis, T4 stage, aggressive biology (defined as cancer with at least 1 of the following characteristics: signet ring cells, mucinous tumor, budding, lymphovascular invasion, perineural invasion, and lymphangitis), stenotic lesion, emergency surgery, and palliative surgery. The independent association between the pandemic period and the outcomes was assessed using multivariate random-effects logistic regression, with hospital as the cluster variable. RESULTS A total of 17 938 patients (10 007 men [55.8%]; mean [SD] age, 70.6 [12.2] years) underwent surgery for colorectal cancer: 7796 (43.5%) during the pandemic period and 10 142 (56.5%) during the prepandemic period. Logistic regression indicated that the pandemic period was significantly associated with an increased rate of advanced-stage colorectal cancer (odds ratio [OR], 1.07; 95%CI, 1.01-1.13; P = .03), aggressive biology (OR, 1.32; 95%CI, 1.15-1.53; P < .001), and stenotic lesions (OR, 1.15; 95%CI, 1.01-1.31; P = .03). CONCLUSIONS AND RELEVANCE This cohort study suggests a significant association between the SARS-CoV-2 pandemic and the risk of a more advanced oncologic stage at diagnosis among patients undergoing surgery for colorectal cancer and might indicate a potential reduction of survival for these patients

    Impact of opioid-free analgesia on pain severity and patient satisfaction after discharge from surgery: multispecialty, prospective cohort study in 25 countries

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    Background: Balancing opioid stewardship and the need for adequate analgesia following discharge after surgery is challenging. This study aimed to compare the outcomes for patients discharged with opioid versus opioid-free analgesia after common surgical procedures.Methods: This international, multicentre, prospective cohort study collected data from patients undergoing common acute and elective general surgical, urological, gynaecological, and orthopaedic procedures. The primary outcomes were patient-reported time in severe pain measured on a numerical analogue scale from 0 to 100% and patient-reported satisfaction with pain relief during the first week following discharge. Data were collected by in-hospital chart review and patient telephone interview 1 week after discharge.Results: The study recruited 4273 patients from 144 centres in 25 countries; 1311 patients (30.7%) were prescribed opioid analgesia at discharge. Patients reported being in severe pain for 10 (i.q.r. 1-30)% of the first week after discharge and rated satisfaction with analgesia as 90 (i.q.r. 80-100) of 100. After adjustment for confounders, opioid analgesia on discharge was independently associated with increased pain severity (risk ratio 1.52, 95% c.i. 1.31 to 1.76; P < 0.001) and re-presentation to healthcare providers owing to side-effects of medication (OR 2.38, 95% c.i. 1.36 to 4.17; P = 0.004), but not with satisfaction with analgesia (beta coefficient 0.92, 95% c.i. -1.52 to 3.36; P = 0.468) compared with opioid-free analgesia. Although opioid prescribing varied greatly between high-income and low- and middle-income countries, patient-reported outcomes did not.Conclusion: Opioid analgesia prescription on surgical discharge is associated with a higher risk of re-presentation owing to side-effects of medication and increased patient-reported pain, but not with changes in patient-reported satisfaction. Opioid-free discharge analgesia should be adopted routinely

    Il metodo autobiografico nella scuola per la formazione di insegnanti e alunni

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    Nel contributo si riflette sull'uso del metodo autobiografico nella scuola per far emergere la grande validitĂ  che esso possiede ai fini della formazione educant

    Literacy, tecnologie e cultura didattica (Paragrafo 4. - Capitolo III.6: "Il profilo del multiletterato mediale" )

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    Il contributo approfondisce il valore educativo della vicarianza per promuovere l'apprendiment
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