Design Contributions for the COVID-19 Global Emergency (Part 2): Methodological reflections and future visions

Copyright © 2021 The Authors. This is a landmark publication for the field of design. It was catalysed by unprecedented circumstances, as designers around the world had to rapidly deploy their competencies in strategic problem-solving to help humanity in the fight against an invisible enemy during a global pandemic. In alliance with other disciplines, from medicine to mechanical engineering, from computing to anthropology, designers everywhere have addressed the challenges and produced remarkable results through a diversity of initiatives. This Special Issue presents a peer-reviewed sample of these initiatives

HABITAT: An IoT solution for independent elderly

In this work, a flexible and extensive digital platform for Smart Homes is presented, exploiting the most advanced technologies of the Internet of Things, such as Radio Frequency Identification, wearable electronics, Wireless Sensor Networks, and Artificial Intelligence. Thus, the main novelty of the paper is the system-level description of the platform flexibility allowing the interoperability of different smart devices. This research was developed within the framework of the operative project HABITAT (Home Assistance Based on the Internet of Things for the Autonomy of Everybody), aiming at developing smart devices to support elderly people both in their own houses and in retirement homes, and embedding them in everyday life objects, thus reducing the expenses for healthcare due to the lower need for personal assistance, and providing a better life quality to the elderly users.In this work, a flexible and extensive digital platform for Smart Homes is presented, exploiting the most advanced technologies of the Internet of Things, such as Radio Frequency Identification, wearable electronics, Wireless Sensor Networks, and Artificial Intelligence. Thus, the main novelty of the paper is the system-level description of the platform flexibility allowing the interoperability of different smart devices. This research was developed within the framework of the operative project HABITAT (Home Assistance Based on the Internet of Things for the Autonomy of Everybody), aiming at developing smart devices to support elderly people both in their own houses and in retirement homes, and embedding them in everyday life objects, thus reducing the expenses for healthcare due to the lower need for personal assistance, and providing a better life quality to the elderly users

Concept Design ed Ingegnerizzazione del prototipo di un sistema di sicurezza per il nuovo treno europeo.

La ricerca si inserisce nel quadro del programma europeo MODTRAIN (Innovative Modular Vehicle Concepts for Integrated European Railway System) coordinato dall’ UNIFE (Association of European Railway Industry. MODTRAIN è un progetto pluriennale inserito nel 6° Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione ed ha come obiettivo generale quello di definire, progettare e dimostrare funzionalità, interfacce, dispositivi e strutture che saranno assunte come riferimento per la realizzazione della nuova generazione di treni trans-europei ad alta velocità. Il budget del progetto complessivo è di circa 30 milioni di euro di cui circa il 45% è finanziato dai 37 players industriali ed il restante 55% dall’Unione Europea. MODTRAIN si sviluppa in un quadro “multivendor” e vede pertanto coinvolte tutte le più importanti associazioni ed industrie europee che operano nel settore della mobilità ferroviaria. Di seguito riportiamo i partners più importanti del progetto: Associazioni: UIC (International Union of Railways) ANIE (Italia) FIF (Francia) RIA (UK) VDB (Germany) Industrie ed operatori: ABB Alstom Bombardier Frensistemi Knorr-Bremse Siemens Trenitalia Istituti di Ricerca: Università degli Studi di Firenze Politecnico di Milano System Technology University di Berlino Newcastle University - UK Università Politecnica di Catalogna Istituto Superiore Tecnico del Portogallo La ricerca, volta all’individuazione di strategie utili all’ottenimento della migliore accessibilità ed usabilità delle attrezzature e dei servizi di uso pubblico sui vagoni ferroviari, è stata condotta basandosi sui principi dell’Universal Design, tramite lo strumento metodologico del QFD, partendo da un’attenta analisi dei bisogni delle differenti classi di utenza interessate

Design ed Ingegnerizzazione di un terminale per il pagamento automatizzato installabile nelle stazioni di rifornimento.

Si tratta di una unità infotelematica progettata per semplificare le operazioni di installazione e manutenzione garantendo allo stesso tempo una interfaccia comprensibile e sicura verso l’utilizzatore. Tra le sfide tecnologiche e progettuali vinte anche quella di realizzare in maniera economica un sistema in grado di resistere ad attacchi effrattivi meccanici ed informatici

Esercizi di design. – Morfogenesi e proprietà del materiale

La concezione della forma di un oggetto a partire dalle caratteristiche del materiale con cui sarà prodotto. Una riflessione sul senso del design, sul valore della rappresentazione e della sperimentazione diretta del rapporto tra morfologia e funzionalità. Una proposta di metodo progettuale incentrato sull’analisi dei bisogni dell’utente e sullo studio dei materiali. Infine una raccolta ragionata di progetti e prototipi funzionanti realizzati dagli studenti nell’applicazione di questo metodo

Design for all:il treno accessibile. Il progetto della universal toilet del MODTRAIN.

Il design dei servizi al pubblico del nuovo treno sperimentale Modtrain, destinato a costituire il prototipo di un modello condiviso da tutte le aziende ferroviarie europee, è stato curato dal candidato secondo i principi del Design For All. In questo articolo il candidato, attraverso un’analisi delle ragioni che riducono l’accessibilità ai treni attuali, propone i risultati dell’applicazione di un metodo di progetto basato sull’interpretazione delle esigenze degli utenti

Collaborative quality function deployment. A methodology for enabling co-design research practice

The Quality Function Deployment, was born in Japan around 1965 as a method to deploy functions forming quality and measurable parameters concerning products, service or processes based on user needs. QFD is normally used in business contexts by multidisciplinary teams that, after significant training, collaborate to compile and to interpret user requirements embedded in a matrix with characteristics and attributes. However, the design discipline is changing, along with methodologies, approaches, multidisciplinary teams and working practice. The rise of recent co-designed methodologies, flexible and holistic approaches in to design research lead to a decreased use of QFD among new designer generations. It has been noticed that when people are not adequately trained, and there is no opportunity to have face to face meetings, some methodological issues can arise while using QFD. The aim of this explorative work is to investigate the key factors that limit the use of QFD in the current multidisciplinary design research practice. A methodological literature review along with holistic experience fostered the development of a manifesto for a collaborative QFD methodology that stimulates collaborative multidisciplinary design research. This research impacts on developing a stimulating approach in to design research and practice, which shall be collaborative, inclusive, flexible, adaptable and open source, following the recent paradigms in cross-disciplines research practice

Florence design breath.

Una riflessione critica sulla storia recente del design nell’area Fiorentina, a partire dalle esperienze del Radical Design e della Scuola Fiorentina. Attraverso l’analisi dello stato attuale della produzione progettuale, industriale e critica l’autore propone, in forma dubitativa, possibili scenari futuri del design a Firenze

Portable Computer

The ornamental design of a portable compute

Una ipotesi di mobilità sostenibile. - Il design di servizi intermodali come promozione dei trasporti pubblici urbani.

L’attuale assetto dell mobiltà nelle metropoli è ormai arrivato ai limiti della sostenibilità. La prevalenza del mezzo di tarsporto privato su ruote genera fenomeni di congestione delle strade, inquinamento da gas e polveri ed aggrava la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili. La Comunità Europea propone la intermodalità tra le risorse metodologiche utilizzabili per la gestione di questo problema a livello transnazionale. L’applicabilità dello stesso principio in ambito urbano è ancora argomento di ricerca