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    Evoluzione di un paesaggio forestale mediterraneo e periurbano. Il caso della Tenuta presidenziale di Castelporziano

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    Il paesaggio forestale è al centro delle politiche europee di salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, in quanto contribuisce allo sviluppo sostenibile e al contrasto dei cambiamenti climatici. Ciò è riconducibile ai servizi ecosistemici che il suo capitale naturale fornisce alla società. La ricerca si dedica perciò all’individuazione dei principali fattori di rischio per la conservazione di questi ambienti sia a scala globale, ma anche soprattutto a scala locale dove si può constatare come specifici ecosistemi siano legati a forme storiche di paesaggio. Molti ambienti forestali del vecchio continente, infatti, si sono coevoluti con l’uomo, rispondendo a innumerevoli funzioni, ma tramandando, grazie alla loro resilienza paesaggistica, peculiari connotati identitari dei luoghi. Un caso emblematico di tutto ciò è lo storico paesaggio laurentino dell’Ager Laurens, tra Roma e il mare, conservatosi all’interno della Tenuta presidenziale di Castelporziano e assediato dalla città che vi si è sviluppata intorno. Studiare la storia e l’evoluzione paesaggistica dell’area, consentendo di attestare la resilienza di queste foreste negli ultimi tremila anni, grazie a fonti storiche e cartografiche che affondano le proprie radici nella mitologia classica, è stato il presupposto per affermare la necessità di interventi volti alla sua conservazione, in linea con gli obiettivi sanciti dai Presidenti della Repubblica nel 1999 e rinnovati nel 2020. A tal fine è stato condotto, per due anni e in una rete permanente, il monitoraggio dei fenomeni di rinnovazione naturale del querceto planiziale di caducifoglie, una delle componenti naturalistiche di maggior pregio e allo stesso tempo più minacciata nell’ambito costiero mediterraneo, ancor più se periurbano. Strumento fondamentale di approfondimento è stata inoltre la raccolta e l’analisi di dati storici presenti e quelli delle serie storiche meteo-climatiche. Dalle analisi dei dati è emerso uno stato di conservazione critico per il querceto, sia nella senescenza degli individui adulti che nella quasi assenza di rinnovazione naturale che sopravvive al secondo-terzo anno. Ciò è correlato in primo luogo alla numerosità della fauna selvatica, seguita dall’elevata densità della copertura arborea e infine al maggiore stress idrico e richiede interventi di gestione sostenibile integrata più incisivi e costanti nel tempo.The forest landscape is at the centre of European policies related to the protection of the environment and biodiversity, as it contributes to sustainable development and the fight against climate change. This is due to the ecosystem services that its natural capital provides to society. The aim of the research is to identify the main risk factors for the protection of the natural environments on a global scale and, above all, on a local scale where it can be seen how specific ecosystems are linked to historical landscape. Many forest environments of the old continent have undoubtedly co-evolved with man, responding to countless functions but simultaneously, thanks to their landscape resilience, handing down peculiar identity-related connotations of the places. A case in point is that of the historic Laurentian landscape of Ager Laurens, between Rome and the sea, preserved within the presidential estate of Castelporziano and under threat by the city that has developed around it. Studying the history and landscape evolution of the area, that has made it possible to attest the resilience of these forests over the last three thousand years, and thanks to historical and cartographic sources, which have their roots in classical mythology, was the prerequisite for affirming the need for interventions aimed at its conservation, in line with the objectives established by the Presidents of the Republic in 1999 and renewed in 2020. For that purpose, during two years and in a permanent network, was conducted the monitoring of the phenomena of natural renewal of the planitial deciduous oak forest, one of the most valuable naturalistic components and at the same time most threatened in the Mediterranean coastal area, even more if peri-urban. Furthermore, essential analyzing and study tools was the collection and analysis of historical data and climatic series. The analysis shows that the oak forest face a critical conservation status, both on the senescence of adult individuals and the almost total absence of natural renewal that survives the second-third year. This is attributable firstly to the abundance of wildlife, followed by the high density of the tree cover and finally to the greater water stress and requires more incisive and constant integrated sustainable management interventions over time.El paisaje forestal está en el centro de las políticas europeas de protección del medio ambiente y la biodiversidad, ya que contribuye al desarrollo sostenible y a la lucha contra el cambio climático. Esto se debe a los servicios ecosistémicos que su capital natural ofrece a la sociedad. La investigación, por tanto, se dedica a identificar los principales factores de riesgo para la conservación de estos entornos tanto a escala global, como a escala local, donde se puede ver cómo los ecosistemas específicos están vinculados a formas históricas de paisaje. De hecho, muchos ambientes forestales del viejo continente han co-evolucionado con los seres humanos, respondiendo a innumerables funciones y transmitiendo, gracias a su resiliencia paisajística, características peculiares identificativas de los lugares. Un caso emblemático es el histórico paisaje laurentino de los ager laurens, entre Roma y el mar, conservado dentro de la finca presidencial de Castelporziano y asediado por la ciudad que se ha desarrollado a su alrededor. Estudiar la historia y la evolución paisajística de la zona, que permita atestiguar la resiliencia de estos bosques durante los últimos tres mil años, gracias a fuentes históricas y cartográficas que tienen sus raíces en la mitología clásica, fue el requisito previo para afirmar la necesidad de intervenciones destinadas a su conservación, en línea con los objetivos establecidos por los Presidentes de la República en 1999 y renovados en 2020. Para ello, durante dos años y en una red permanente, se llevó a cabo el seguimiento de los fenómenos de renovación natural del robledal caducifolio llano, uno de los componentes naturalistas más valiosos y a la vez más amenazado del litoral mediterráneo, aún más si es periurbano. Una herramienta fundamental para el análisis fue la recopilación y análisis de los datos históricos y meteorológicos. Del análisis de los datos surgió un estado de conservación crítico para el robledal, tanto en la senescencia de los individuos adultos como en la casi ausencia de renovación natural que sobrevive al segundo-tercer año. Esto es atribuible en primer lugar a la abundancia de vida silvestre, seguida de la alta densidad de la cobertura arbórea y finalmente al mayor estrés hídrico que requiere intervenciones de manejo sustentable integrado más incisivas y constantes en el tiempo

    Un approccio innovativo per la valutazione del rischio ambientale a supporto della pianificazione forestale sostenibile per la Tenuta presidenziale di Castelporziano

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    I biosistemi forestali sono oggi considerati, oltre che per i prodotti primari, sistemi in grado di fornire una vasta gamma di servizi ecosistemici a differenti scale territoriali. Soprattutto nei contesti urbani e periurbani la presenza di foreste rappresenta oggi un capitale naturale che contribuisce in maniera significativa sia alla qualità ambientale che al benessere dell’uomo che beneficia delle sue numerose esternalità. Oggi la pressione antropica con le attività ad essa connesse rappresenta però, sempre più spesso, un fattore limitante alla naturale perpetuazione di questi ecosistemi rendendoli più vulnerabili e fragili a causa di due principali fattori che si palesano a scale differenti: i cambiamenti d’uso del suolo ed i cambiamenti climatici. La Tenuta presidenziale di Castelporziano, con i suoi 4.000 ha di boschi, rappresenta ormai l’ultimo ambiente depositario di ecosistemi forestali sulla costa tirrenica che, per la loro struttura e storia, possono ritenersi una testimonianza unica di quel paesaggio costiero planiziale che un tempo caratterizzava la maggior parte del territorio litoraneo. Oggi questi ambienti presentano una elevata vulnerabilità ai fattori biotici ed abiotici che, con una frequenza sempre maggiore, determinano delle criticità che stanno compromettendo la sostenibilità delle principali cenosi forestali presenti in Tenuta: i querceti di caducifoglie e le pinete. Scopo del presente lavoro è quello di riportare l’approccio metodologico seguito nella predisposizione di uno strumento innovativo capace di determinare il rischio, in termini di vigoria vegetativa e, contestualmente, fornire utili informazioni alla scala gestionale per poter supportare la fase decisionale nella programmazione degli interventi di conservazione per questi ecosistemi forestali. Tale strumento si basa sulla individuazione di classi di rischio, relative al vigore vegetativo, rilevate in continuum mediante l’analisi di dati multispettrali. Questi dati, forniti dalla piattaforma satellitare Sentinel-2, sono stati elaborati secondo la logica degli indici vegetazionali e calibrati ad hoc per le singole classi colturali attraverso dati storici e rilievi in campo

    Age-friendly urban landscapes : A case study analysis of senior residents' usage behaviour and preferences regarding open green spaces in Copenhagen (Denmark) = Idősbarát városi tájak : Esettanulmány a szenior lakosság preferenciájáról és használati szokásairól Koppenhága (Dánia) közhasználatra szánt zöldfelületein = AGE"FRIENDLY URBAN LANDSCAPESA case study analysis of senior residents' usage behaviour and preferences regarding open green spaces in Copenhagen (Denmark)

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    As the world’s population ages, cities must be prepared to adapt their urban forms, to become inclusive for elderly people with different needs and capacities. Studies have shown that exposure to qualitative natural urban settings may reduce pain, verbal agitation and cognitive decline, accelerate recovery from certain disabilities and increase longevity. Research has also proved that people are more likely to make use of the landscapes they like the most, while brains and bodies give a subconscious and immediate positive response to these landscapes. However, very little research has been conducted on seniors’ preferences regarding nature-based urban or suburban recreation. The aim of this study is to assess elderly people’s preferences and usage behavior regarding urban and suburban public greenspaces in Copenhagen. The research started with a quantitative green space analysis of the metropolis, which also helped me to divide the green spaces into types. A questionnaire was distributed to obtain information from elderly citizens (over 60 years’ old) about their preferences and usage of urban or suburban parks and the proximity of these spaces to their homes. An observation study was conducted to evaluate the popularity among older adults of different types of urban or suburban greenspaces in the Danish capital and to examine the characteristics of those parks nominated as the most popular in the questionnaire. Copenhagen is rich in green and blue spaces, which are evenly distributed across the region. According to the questionnaire, in which 80 elderly citizens took part, the favourite park type is the historical villa, located in urban areas or with special attractions, nice natural areas, organised activities and biodiverse. These villas also remind elderly people of their childhood. Nevertheless, parks that are within a 5–10 minute walk of their homes are more frequented. Based on the observation study, the most popular and most used by fragile elderly people are the smaller green and blue spaces, especially the urban parks with lakes or neighbourhood parks, located all around the region, which give every citizen, no matter where they live, easy access to green and blue space

    Roma: cosmo, materia, cultura

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    Tre saggi caratterizzano il volume. Il primo è di Giovanna De Sanctis Ricciardone, una personalità che ha attraversato gli ultimi cinquant’anni di lavoro nella città di Roma nel campo dell’architettura, della politica e dell’arte. Il secondo è di Luigi Franciosini che rappresenta una figura di spicco nel rapporto tra stratificazioni storiche e progettazione architettonica. Il terzo è di Antonino Saggio, studioso dei rapporti tra informatica e architettura e coordinatore del Dottorato di ricerca in Architettura - Teoria e Progetto. I diversi saggi illuminano con angolature diverse e personali alcuni aspetti della progettazione contemporanea. Undici architetti iscritti al Dottorato intessono relazioni tra il proprio lavoro e le tematiche illustrate. “Roma Cosmo Materia Cultura” fornisce in definitiva un’apertura non convenzionale, ma ricca di spunti e tematiche molto pertinenti in particolare alla città di Roma, alla sua storia e ai sui suoi sviluppi futuri

    Best management practices per ridurre la vulnerabilitĂ  ambientale del lago di Bolsena

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    Lo studio ha valutato la sostenibilità dell’Uso del Suolo del bacino idrografico del Lago di Bolsena, nei confronti dell’eutrofizzazione, e individuato a scala meta-progettuale le aree più idonee per la pianificazione di BMPs (Best Management Practices) finalizzate a ridurre il carico di fosforo (P) che raggiunge annualmente il corpo idrico. Per risultati più accurati, è stata implementata la Carta di Uso del Suolo attraverso la fotointerpretazione di immagini aeree del 2010. Il quantitativo di P che viene generato nel bacino idrografico, è stato quantificato con il modello di simulazione GLEAMS (Groundwater Leaching Effects of Agricultural Management Systems). L’Analisi Multi Criterio ha permesso di realizzare una carta di zonizzazione del bacino in relazione al rischio di eutrofizzazione del corpo idrico

    The assessment of aesthetic and perceptual aspects within environmental impact assessment of renewable energy projects in Italy

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    Themain aimof this paper is to explore howperceptual and aesthetic impact analyses are considered in Environmental Impact Assessment (EIA), with specific reference to Italian renewable energy projects. To investigate this topic, the paper starts by establishingwhich factors are linkedwith perceptual and aesthetic impacts andwhy it is important to analyze these aspects,which are also related to legislative provisions and procedures in Europe and in Italy. In particular the paper refers to renewable energy projects because environmental policies are encouraging more and more investment in this kind of primary resource. The growing interest in this type of energy is leading to the realization of projects which change the governance of territories, with inevitable effects on the landscape fromthe aesthetic and perceptual points of view. Legislative references to EIA, including the latest directive regarding this topic show the importance of integrating the assessment of environmental and perceptual impacts, thus there is a need to improve EIA methodological approaches to this purpose. This paper proposes a profile of aesthetic and perceptual impact analysis in EIA for renewable energy projects in Italy, and concludes with recommendations as to how this kind of analysis could be improved

    Estimating vulnerability of water body using Sentinel-2 images and environmental modelling: the study case of Bracciano Lake (Italy)

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    Due to the concomitance of several factors related to progressive climate changes and to increased water management for anthropogenic usage, drastic fall in level of Bracciano Lake, a volcanic lake, 30 km northwest of Rome, was reported. In November 2017 the water level decreased 1.98m below the hydrometric zero. Vulnerability to eutrophication was investigated by determination of the lake water volume and the related phosphorus concentration. At this purpose, the bathymetry layer of the water body and the application of supervised classification of Sentinel-2 images allowed to quantify the water body and to define the coastline shape. Once calculated the hydrometric reduction in water body after the hydrometric crisis, occurred in 2017, Vollenweider model allowed to estimate nutrient concentration (around 100.93 ÎĽg/l) and the relative increase of the eutrophication status (+2.3% per liter). According to the lake water quality classification proposed by the OECD, we classified the lake as a very eutrophic lake with a hypertrophic level in the period of water crisis. The proposed methodology represents an efficient monitoring tool for assessing the vulnerability of water bodies influenced by eutrophication

    ESTIMATING VULNERABILITY OF WATER BODY USING SENTINEL-2 IMAGES AND PREDICTIVE EUTROPHICATION MODELS: the STUDY CASE OF BRACCIANO LAKE (Italy)

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    Due to the concomitance of several factors related to progressive climate changes and to increased water management for anthropogenic usage, drastic fall in level of Bracciano Lake was reported in the summer of 2017. By November 2017, the water level decreased 0,198 meters below the hydrometric zero established at 163.04 meters s.l.m. Such alarming rate has not been detected in the last seventeen years. The consistent change in water level causes modifications in its environment, on the edge of the coasts and specifically, brings about an increase in the rate of eutrophication (trophic enrichment phenomenon). The determination of the volume of water contained in the lake basin was estimated with GIS tools modeling, by analysing the bathymetry of the water body and applying the supervised classification of Sentinel-2 images; this allowed to identify the reservoir and consequently to reconstruct the course of the coastline. Once defined the hydrometric reduction in the water body for the observed period, the Vollenweider model, that calculates the trophic state of a lake, was used to quantify nutrients concentration and relative increase of eutrophication status as a consequence of the anthropic activities practiced in the belonging basin. The quantification of the water level changes of Bracciano Lake, before and after the hydrometric crisis, occurred in 2017, related to the estimate of the level of eutrophication, allows us to define the degree of vulnerability of the lake ecosystem. The proposed methodology represents an efficient monitoring tool for assessing the vulnerability of water bodies influenced by eutrophication
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