72 research outputs found

    Evoluzione dell’etica della ricerca: il dopo-Merton è iniziato da tempo

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    In questa riflessione sull'etica della ricerca si indicano le direzioni che l'etica della ricerca ha intrapreso nel dopo-Merton: sintesi degli obblighi di "diligenza scientifica" e richiesta di integrazione tra dimensioni etiche individuali e istituzionali

    From biobank to “bioteca”: An innovative project to share decision-making and research processes

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    Le biobanche, come è noto, sono luoghi di raccolta e custodia sistematica di materiali biologici e informazioni da utilizzare per finalità di ricerca. A partire dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso, in ambito sia statunitense sia europeo, le ricerche sui materiali umani, quanto a requisiti di consenso e di protezione dei dati, sono state equiparate alle ricerche su soggetti umani.1,2 A dispetto di questo intento di tutela, tutavia, le modalità di consenso e controllo relative alla donazione dei materiali biologici sono state oggetto di controversie. I modelli di governance delle biobanche, sovente poco trasparenti e prevalentemente improntati a finalità di profitto, hanno faticato a guadagnare la fiducia dei donatori.

    Conversations About Responsible Nanoresearch

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    There is currently a strong focus on responsible research in relation to the development of nanoscience and nanotechnology. This study presents a series of conversations with nanoresearchers, with the ‘European Commission recommendation on a code of conduct for responsible nanosciences and nanotechnologies research’ (EC-CoC) as its point of departure. Six types of reactions to the document are developed, illustrating the diversity existing within the scientific community in responses towards this kind of new approaches to governance. Three broad notions of responsible nanoresearch are presented. The article concludes by arguing that while the suggestion put forward in the EC-CoC brings the concept of responsible nanoresearch a long way, one crucial element is to be wanted, namely responsible nanoresearch as increased awareness of moral choices

    Se sentire conta. La sofferenza animale tra morale e diritto

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    Gli argomenti legati alla sentience, alla minimizzazione delle sofferenze e al benessere animale – pur da prospettive teoriche differenti — entrano nella costruzione delle norme a tutela degli animali in un intreccio di dimensioni epistemiche, etiche e giuridiche. Questo contributo propone uno sguardo all’interfaccia tra queste dimensioni – in particolare con riferimento ai fondamenti del diritto europeo sugli animali — considerandole come reciprocamente collegate, nel sendo che, nelle “società democratiche della conoscenza”, esiste un rapporto di legittimazione reciproca tra conoscenza e normatività etico-giuridica. Dalle previsioni in singoli ambiti normativi fino all’inserimento degli animali nel Trattato sull’Unione Europea (UE), la tutela dei non-umani è andata radicandosi in Europa. Pur con ritardi e inefficienze, sono numerosi i segnali istituzionali che spingono per un completamento coerente del percorso giuridico di tutela dei senzienti in cui il progredire della conoscenza sulle capacità degli animali si salda con il senso di cogenza morale avvertito da un crescente numero di cittadini europei: un percorso che, con le parole di Maurizio Mori, può essere definito come «la prospettiva di una nuova civiltà»

    Medical Technologies and EU Law:The Evolution of Regulatory Approaches and Governance,

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    The regulatory evolution of medical technologies in the European Union offers a unique perspective with regard to highlighting significant elements of both European science policy and the development of European institutions, especially regarding the passage from their (primarily) economic to their political phases. Since the early 1990s, while establishing a market for biotechnology, the European Communities have been developing some policy-related visions of technoscience and its potential risks, and framing the concept of European citizenship through European values and rights. From this perspective risks do not represent a mere technical dimension, a value-free, allegedly neutral combination of science and norms. Instead, \u2018regulatory science\u2019 appears as a complex activity where facts cannot be purified of values, but require discussion and negotiation. The concept that provides an adequate account of the relationship between science, technology, law, policy and politics is co-production. According to this notion, knowledge and regulation should be looked at as processes generating and influencing each other. The medical technology analysed in this chapter, and followed throughout its regulatory history of changes and metamorphoses, is xenotransplantation (XT): the clinical use of cells, tissues and organs between species. This biomedical technique has evolved from its primary focus on organs to (what is legally defined in the European context as) Advanced Therapy Medicinal Products (ATMP), namely cell therapy, gene therapy, and tissue engineered products

    . “Preparedness” e coinvolgimento dei cittadini ai tempi dell’emergenza. Per un diritto collaborativo alla salute

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    \uabIt is the time to close the book of infectious diseases\ubb. L\u2019infelice affermazione, che si ritiene risalente al 1967 e che a lungo \ue8 stata impropriamente attribuita al Surgeon General statunitense William H. Stewart,1 celebrava i successi di antibiotici e vaccini, che avevano spazzato via (wiped out) le malattie infettive. Pur essendo oggi priva di paternit\ue0, la frase rifletteva comunque un diffuso sentire, che non avrebbe tardato a rivelarsi incauto. All\u2019inizio degli anni Ottanta si apriva il capitolo dell\u2019infezione da HIV, che nel 2000 Science avrebbe non solo collegato a diversi possibili fattori scatenanti nel centro Africa, ma anche retrodatato alla met\ue0 del Novecento.2 E la serie sarebbe continuata con SARS, H1N1, H5N1, Ebola, Mers e altre

    Vaccini, scienza, democrazia

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    Il complesso tema dei vaccini e della loro storia, intessuta di intricate questioni scientifiche, economiche, normative e di politica della scienza, rende difficile articolare ordinatamente i diversi argomenti. Il tema, peraltro, segnala fortemente la \u201ccrisi\u201d di credibilit\ue0 che la scienza sta affrontando,3,4 soprattutto, ma non solo, nel suo intersecarsi con l\u2019uso istituzionale dei saperi scientifici da porre a fondamento delle scelte pubbliche (policy-related science).Tale \u201ccrisi\u201d esprime un momento storico di revisione critica dei metodi di validazione di scienze e tecnologie e della stessa etica della ricerca, e un ripensamento del rapporto tra scienza e democrazia

    La sperimentazione animale tra scienza, istituzioni e cittadini

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    Diversamente da altri ambiti scientifico-tecnologici, il dibattito sulla sperimentazione animale non è stato adeguatamente affrontato nella prospettiva del rapporto tra scienza, istituzioni e cittadini. Anche se, a partire dagli scorsi anni ottanta, l’utilizzo di animali per finalità scientifiche è stato rivoluzionato da interventi normativi scaturiti da un’aumentata sensibilità sociale nei confronti degli animali non-umani, tali trasformazioni sono state promosse soprattutto come l’affermazione di nuovi principi etici più che come un aspetto importante della revisione del contratto tra scienza e società

    Through the lenses of the pandemic: three short reflections on science policy and citizens' rights

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    Citizens, scientists, and institutions should not miss the opportunity to cultivate the awareness toward a sound epistemology of uncertainty. Since the beginning of the COVID crisis there has been a shift in public discussion and the media from thinking that we should listen to scientists and do what they suggest – according to the science policy model of “science speaks truth to power” – to the disappointed discovery that scientific uncertainty exists and scientific disagreements can be radical, with the consequence that decision makers can ‘cherry pick’ results to do what they want. Scientific uncertainty does not mean arbitrariness and does not allow arbitrary political decisions

    Through the lenses of the pandemic: three short reflections on science policy and citizens\u2019 rights

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    What we are experiencing today as a society also requires rethinking the relation between liberty and security. Indeed, the new imagination/interpretation of what we are entitled to do without harming others goes beyond the model proposed after 9/11, when the main mantra was that we had simply to \u2018give up\u2019 our liberties in exchange for more security. But we are also moving beyond the vision of individual liberties as atomistic, compatible actions: my freedom ends where your freedom begins. Moreover, safety and security cannot be granted only by authorities. A new way of imagining and connecting liberty and security suggests that citizens collaborate in preserving each other freedom \u2018in\u2019 security and interpret their rights also as forms of collaborative actions. We are finding ourselves in a relational situation where, for instance, individual health (and right to health) is radically intertwined with, and implies, shared, collective health
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