L'accertamento penale alla prova della nuova prevenzione antimafia

Le modifiche agli artt. 34 e 34-bis d.lgs. n. 159/2011, ad opera della l. n. 161/2017, giustificano la revisione critica di alcuni assunti consolidati circa la funzione delle misure di prevenzione patrimoniali in discorso. Le principali novit\ue0 normative riguardano la caduta del congegno impositivo dell\u2019obbligo di giustificare la legittima provenienza dei beni \u201cdi valore non proporzionato\u201d e il venir meno della scansione procedurale imperniata sulle \u201culteriori indagini e verifiche\u201d. Resta peraltro fermo il collegamento dell\u2019amministrazione giudiziaria con la successiva ed eventuale confisca (\u201cper reimpiego\u201d). Inoltre, amministrazione giudiziaria e controllo giudiziario sono ora applicabili all\u2019impresa \u201cvittima\u201d (sottoposta a \u201cintimidazione\u201d o \u201cassoggettamento\u201d ai sensi dell\u2019art. 416-bis c.p.) e non solo all\u2019impresa \u201cagevolatrice\u201d (o meglio potenzialmente \u201cagevolatrice\u201d). Va infine esplorato il tema dei rapporti di tali congegni preventivi con l\u2019istituto del commissario giudiziale ex art. 15 d.lgs. n. 231/2001 (applicabile quando l\u2019attivit\ue0 criminale \ue8 compiuta nell\u2019interesse dell\u2019impresa e non viceversa)

La resistenza del giudicato alla violazione del principio di legalità penale

Va sottoposta ad attenta valutazione critica la tesi della giurisprudenza e di una parte della dottrina italiane, secondo cui il giudicato penale dovrebbe \u201ccedere\u201d di fronte alle violazioni dei diritti fondamentali accertate dalla Corte EDU, e delle garanzie costituzionali a seguito di interventi della Corte costituzionale. Il presente scritto si sofferma sugli spazi di adeguamento del giudicato alla legalit\ue0 penale davanti al giudice dell\u2019esecuzione secondo il \u201cdiritto vivente\u201d, e sui relativi limiti in forza della legge processuale vigente. Le stesse eccezioni alla regola della forza esecutiva della sentenza irrevocabile, previste dal c.p.p. tassativamente, confermano l\u2019\u201cintangibilit\ue0\u201d del giudicato e rendono implausibile l\u2019ipotesi di un suo \u201ctramonto\u201d.The thesis of the jurisprudence and of a part of the Italian doctrine, according to which the penal judgment should \u201csurrender\u201d in the face of violations of fundamental rights ascertained by EDU Court, and of constitutional guarantees as a result of interventions by the Constitutional Court, must be subjected to careful evaluation. The present paper focuses on the spaces for the adjudication of the sentence to the criminal legality before the judge of the execution according to the \u201cliving right\u201d, and on relative limits under the current procedural law. The same exceptions to the rule of enforceability of the irrevocable sentence, provided strictly by code of criminal procedure, confirm the \u201cintangibility\u201d of the judge and make implausible the hypothesis of his \u201csunset\u201d

"Disapplicazione" dell'atto e "accertamento" del fatto nel processo penale in materia edilizia

Lo schema delle singole fattispecie penali sostanziali circoscrive il problema della disapplicazione dell'atto amministrativo ai fini del giudizio penale. La soluzione della questione sulla legittimit\ue0 dell'atto non costituisce sempre una pregiudiziale alla decisione penale. Nel reato di costruzione edilizia senza permesso il giudice penale ha il dovere di non disapplicare l'atto illegittimo. Nel reato di lottizzazione abusiva, invece, il provvedimento amministrativo \ue8 meramente idoneo a escludere il reato: l'illecito sussiste quando la lottizzazione viola la disciplina di riferimento. Ma non c'\ue8 un problema di disapplicazione, perch\ue8 il giudice penale verifica la ricorrenza di un elemento normativo del reato. Infine, la sanatoria amministrativa segna l'estinzione dei reati edilizi e si registra l'efficacia vincolante del provvedimento amministrativo nel giudizio penale. Si riproducono qui i meccanismi tipici della pregiudizialit\ue0 sostanziale. Anche qui non \ue8 possibile la disapplicazione dell'atto